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L'amore è sempre presente… anche in tempi incerti

di Francesca Colaluce
- Giugno 2025


Ho trascorso gran parte della mia vita a vivere nell’ansia. Mi sentivo spesso preoccupata, impaurita, e per me era facile rimanere intrappolata in quei pensieri che mi facevano vedere tutto nero. Creavo nella mia mente scenari catastrofici, con un’assurda ipotesi: se ho già vissuto il peggio mentalmente, sarò più preparata ad affrontarlo.
Paradossalmente, era meno angosciante per me avere una certezza negativa invece di un’incertezza.

 

Queste abitudini mentali, però, mi intrappolavano in un ciclo continuo di difficoltà immaginarie, un continuo girare in tondo - come un cane che si morde la coda - che non facevano altro che alimentare il peso che portavo nella mia testa, e che finiva poi nel petto e nello stomaco.
Quello che facevo, spesso senza accorgermene, era rovinare l’unico momento certo e reale: il presente. 
E io non c’ero.
Mi stavo dimenticando che il “qui e ora” è l’unico posto dove si può trovare un po’ di pace, quella sensazione che io stavo celando e che avevo smesso di cercare per lasciare spazio alla nebbia della mia mente.

 

Ad un certo punto, però, ho cominciato a chiedermi: “Mi serve davvero tutto questo?”. 
Mi serve davvero dare spazio a paure che, forse, non si sarebbero mai concretizzate?
Ero davvero sicura che pensarci in anticipo mi avrebbe aiutato ad affrontarle meglio?
Così, ho cominciato - con un po’ di difficoltà, e ammetto che, sporadicamente, ci ricasco - a riconoscere i miei pensieri scomodi e a non lasciare loro il potere di prendere il sopravvento. Ad impedire che il minimo contaminamento potesse allontanarmi da ciò che stavo vivendo.

 

Perché io posso scegliere. Io posso avere il controllo.

 

Posso scegliere di fermarmi, di respirare, di riportare l’attenzione su ciò che è davvero importante: sul “qui e ora”. A volte basta chiudere gli occhi, fare un respiro profondo, sentire i piedi che toccano la terra, il cuore che batte, e mi ricordo che sono qui.
E che sto bene.
Posso scegliere di coltivare spazio per la gentilezza, verso me stessa e verso il mondo tanto caotico che mi circonda. E quando scelgo di sorridere ad uno sconosciuto, fare un complimento, aiutare una persona in difficoltà, la paura perde il potere su di me.
E ogni gesto di bontà, dato e ricevuto, mi ricorda che l’amore è sempre presente.
Anche in tempi incerti.


Francesca Colaluce

 

Francesca Colaluce è una studentessa di Lettere presso l’Università degli studi di Verona.

 


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