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L'organizzazione empatica
Lucio Scognamiglio si è laureato presso l’Università di Napoli in Giurisprudenza con tesi in diritto pubblico dell’economia. Si è perfezionato in Economia del Turismo, presso l'Università di Firenze e ha partecipato al corso di specializzazione in diritto delle Comunità europee, presso l'Istituto Universitario Europeo di Fiesole. Nel 1986 è stato assunto dalla Confesercenti di Firenze dove è stato responsabile del Servizio commerciale e responsabile dell’Ufficio studi. Dal 1990, su incarico direzione nazionale, è direttore del consorzio Eurosportello Confesercenti. È stato docente presso la Scuola di Pubblica Amministrazione di Lucca, membro del Comitato Scientifico ANCOTUR (Associazione dei Comuni Turistici dell'ANCI) e autore di diverse pubblicazioni giuridiche. Ha approfondito le tematiche legate alla gestione dei flussi informativi e alla condivisione delle conoscenze. Direttore Consorzio Eurosportello Confesercenti - Enterprise Europe Network.
1 – Questa è la nostra realtà?
Esistono contesti organizzativi formati da singoli o entità autonome dove si sviluppa, elabora o trasferisce conoscenza che è a sua volta il presupposto per la produzione di beni o servizi. Tali contesti, seppur suscettibili di essere rappresentati unitariamente, vengono spesso percepiti, tanto all'interno quanto all'esterno, come realtà frammentate, disgregate, poco sinergiche, a volte caotiche o addirittura incomprensibili.
Questo non implica necessariamente una mancanza di governance interna, ma la sua inadeguatezza a rendere più efficacemente unitario ciò che invece risulta disgregato. Situazioni del genere riguardano tanto le organizzazioni complesse dipendenti da un vertice unitario, quanto quelle che, seppur non aventi un riferimento unico, come i sistemi territoriali, le reti o le aggregazioni di soggetti indipendenti, risultano tuttavia legate da finalità o interessi comuni.
Certamente più marcata è la distanza tra la sfera individuale e quella collettiva, maggiore è la forza centrifuga che ostacola l'unitarietà del sistema favorendo l'insorgenza di processi di tipo unidirezionale e opportunistico.
Processi unidirezionali
Tale unidirezionalità è molte volte presente in ambiti frammentati dove i singoli agenti hanno percorsi propri, spesso sovrapposti o concorrenziali nonostante siano potenzialmente accomunati da interessi condivisi.
Ambiti frammentati
Tuttavia tendenze unidirezionali, egoistiche e centrifughe possono essere presenti anche in organizzazioni molto gerarchizzate, in cui le attività sono ripetitive, rigide, settoriali, monotematiche e inducono la perdita di senso.
Organizzazioni gerarchizzate
In realtà il discrimine non è il livello di governance, perché situazioni prive di “senso comune” possono ravvisarsi tanto in organizzazioni verticistiche, quanto in realtà che dovrebbero essere legate da interessi comuni. In entrambi i casi la peculiarità emergente è la carenza di condivisione e responsabilità collettiva che induce atteggiamenti di tipo individualistico ed egoistico come:
Accaparramento
Cinismo
Presunzione
2 – Quali sono le conseguenze?
I comportamenti egoistici od opportunistici impattano sulla realtà complessa allontanando progressivamente le tessere di un mosaico che, se fosse rappresentato unitariamente, potrebbe offrire vantaggi diffusi realizzando un gioco a somma positiva vantaggiosa per tutti i componenti. Viceversa la realtà frammentata non solo presenta profili caotici, ma anche rischi legati alla sua stessa sostenibilità, quindi alla sua prospettiva di vita futura, con dosi crescenti di:
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Un percorso a immagini per favorire l'aggregazione di realtà frammentate
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