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Il solidarismo

di Fausto Sangiorgi

Tempo fa scrissi nella mia agenda questo pensiero: " Il capitalismo si gloria per la caduta del comunismo ma non sa che dovrà cadere pure lui per ritrovarci tutti in un solidarismo" Ci siamo riempiti la bocca con tutti questi "ismo" . Se ne inventano ogni giorno di nuovi. Quello che va per la maggiore è il "liberismo". Molti credono di essere liberi di fare le più grandi nefandezze di questo mondo solo in virtù di questo "ismo" che sta generando dei mostri, riducendo l'essere umano ad una cosa, un oggetto, un animale. Nessuno si cura più della persona, delle sue esigenze, del suo onore, del suo essere una creatura che va rispettata e amata da tutti, indipendentemente dal colore della sua pelle o etnia-religione che appartenga. Il rispetto per l'essere umano con le sue peculiarità non ha più alcun valore, è diventato un oggetto e non più un soggetto. Di fronte ad una realtà così sconvolgente ogni valore positivo viene dopo, prima vengono i propri interessi, lo stare bene per sé. Ognuno si costruisce il proprio muro di ego e alza degli sbarramenti come se fosse un fortino da difendere con tutti i mezzi possibili. Dicono: "sono libero di ucciderti se tocchi la mia proprietà e libertà" Siamo tutti, più o meno, dei farisei che passano oltre e dicono: "non è compito mio", "non voglio rischiare, non voglio impegnarmi" "Io sto bene e chi se ne frega se quello sta morendo" Siamo pronti ad uccidere per non dover cedere neppure le briciole della nostra tavola. Questo è il nostro "liberismo" che così si potrebbe sintetizzare: "mort tua, vita mea" Le violenze e nefandezze che stanno accadendo in tutto il mondo nascono proprio da questo e non siamo che all'inizio di una guerra che porterà sempre più odio, sete di vendetta, atrocità di ogni genere e guerre combattute per questi "ismo" che sono il frutto di una degenerazione delle coscienze verso il male. Il rispetto delle leggi internazionali, nazionali e del buon senso, non sono più rispettate perché sono un peso che impedisce a chi comanda di raggiungere i loro obiettivi, che sono quasi sempre lo stare bene per sé senza il minimo interesse per gli altri, neppure per i propri concittadini, famigliari e parenti. Non si chiede più, ma si dice: "io voglio". Se uno ha la forza per ottenere ciò che vuole non si fa scrupoli, se serve, usa anche l'inganno e la menzogna. Potremmo dire che molti usano le tecniche 0piu' nefaste delle "sette" dove il capo dispone e i discepoli eseguono alla lettera i dettami di chi comanda. Il capo viene osannato, difeso e ossequiato anche perché il potere va difeso da chi cerca di portartelo via. Se perde il capo anche il discepolo perde e si cade in disgrazia. Oggi abbiamo tanti Hitler e dittatori che si sono creati la loro "setta". Potremmo affermare che questa è una guerra fra "sette" con poteri diabolici di una potenza devastante. Non occorre che faccia l'elenco delle cose che non vanno bene, basta sfogliare un giornale qualunque o aprire una TV per vedere e constatare i frutti di questa guerra. Non voglio neppure fare della retorica dicendo ciò che dovremmo fare per rimediare, tutti noi sappiamo e conosciamo la strada per la soluzione di questi problemi ma non vogliamo percorrerla perché ci fa comodo così. "Fallo tu", "ci deve pensare lo Stato" "chi se ne frega" ecc. ecc. Sono queste, affermazioni che sentiamo pronunciare da tante persone, anche da chi dovrebbe astenersi per la religione in cui crede. Non c'è quindi soluzione al momento, prima devono cadere gli "ismo" che hanno generato questa società dell'avere per ricostruire dal basso un nuovo "ismo" che si chiama: "Solidarismo" ed una società nuova fondata sull'essere, sull'amore reciproco, sulla solidarietà del dare senza chiedere, sul rispetto della persona, sulla rinuncia a qualcosa per stare bene tutti e vivere in Pace come soggetti e non come oggetti.
Per costruire questo nuovo "ismo" non basta più stare alla finestra ad aspettare che altri facciano il lavoro, bisogna uscire da questo immobilismo settario e battersi per un nuovo ideale e "ismo" di vita.
Le cose non cambieranno se resteremo chiusi nei nostri fortini e mura di casa perché questo genererà una sola cosa: "mort- tua, mort-mea".
Solidarismo = "vita tua-vita mea"

 

Fausto Sangiorgi  13/05/2004
Ass.ne "La tua mano per la pace"


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