Un problema difficile: racconto breve di un viaggio mentale.

Aperto da Enrico73, 18 Settembre 2025, 19:03:26 PM

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fabriba

Citazione di: anthonyi il Oggi alle 15:14:42 PMNon ho fatto autoanalisi, i ricordi mi sono rispuntati istintivamente nel tempo, a volte con interpretazioni più articolate che li rendevano piu chiari,
man mano che l'azione di quella forza malefica che agiva nella mia mente si indeboliva.
La sensazione che avevo, prima di aver riflettuto sul concetto di preconscio in questo topic, era  che
Fosse la forza malefica stessa a tenerli bloccati.
Pardon per il malinteso, avevo sollevato il dubbio perché hai detto di aver fatto una autodiagnosi, e ho erroneamente dato per scontato che avessi fatto una qualche forma di autoanalisi. 

Enrico73

Citazione di: fabriba il Oggi alle 15:26:22 PMSono un puntiglioso della lingua, hai detto precedentemente:

<La mia idea è che inconscio non esista. Lo considero una sorta di scatola in cui riponiamo deliberatamente tutto ciò che non vogliamo affrontare e questo e' l'alibi. >

Quello che dicevo rispondeva al modo in cui "consideri" l'inconscio, più che al fatto che non esista (e su quello, il mio commento secondo me rimane valido).
Però delle due solo una può essere vera , o non esiste, o è una scatola nera, quale?
E' un alibi concettuale , immagine della scatola intendeva far capire un concetto, ma se vuoi puoi pensarla come la polvere sotto il tappeto, l'inconscio continua a non esistere e chi crede che esista ci nasconde la polvere sotto 

anthonyi

#17
Citazione di: Jacopus il Oggi alle 15:07:59 PMBrevi cenni. Come ha notato già Fabriba, è molto più adeguato chi non fa diagnosi dopo tre sedute e magari non le fa mai. Un giovane Van der Kolk chiese al suo professore come avrebbe definito Tizio Caio, perché secondo lui era uno psico-schizo-maniaco-nevro-ecc. Il professore rispose : io lo definirei Tizio Caio. Piccolo aneddoto per sottolineare che le diagnosi in campo psicologico possono servire ma senza dimenticare:
1) sono semplici ipotesi per orientare l'azione terapeutica;
2) ogni essere umano è, a livello corporeo e cerebrale, unico e non può essere ridotto ad una diagnosi;
3) gli esseri umani cambiano e così devono essere riformulate le diagnosi;
4) le diagnosi rischiano di essere iatrogene, cioè di concausare la sindrome che attribuiscono;
5) le diagnosi servono anche per vendere pillole.  Molti si domandano che non sia per questo che il Dsm-5 ha centuplicato le diagnosi.
5bis) interessante (ovvero preoccupante) rilevare che le psicopatologie a livello mondiale sono definite in modo apicale in termini alla "ipse dixit" dall'APA (American psichiatric Association).
In qualche modo, però, bisogna schematizzare il discorso. Quando vivi una condizione di sofferenza, hai bisogno di capirla  per cercare di trovare una soluzione ad essa..
Personalmente ho un interesse istintivo per la psicologia, e credo che la cosa sia legata al fatto che ho delle fragilità rispetto alla mia psiche, cerco di valutare positivamente tutte le informazioni che acquisisco, ma col beneficio d'inventario, in realtà non mi fido molto degli specialisti, loro conosceranno la materia, ma non conoscono me.
Quanto alla APA é normale che abbiano autorevolezza, hanno a che fare con il più ampio numero di casi problematici al mondo, pensa che uno di questi lo hanno fatto addirittura Presidente.....
Meglio morire liberi che vivere da schiavi! 🤗

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