Citazione di: Jacopus il 10 Agosto 2025, 15:51:18 PMCome ho già scritto molte volte, certamente l'uomo è una specie estrema sia nel bene che nel male, ma ciò non dipende da un supposto legame con esseri metafisici estremamente buoni (Dio) o cattivi (Diavolo). Dipende invece dalla grande neuroplasticità del nostro cervello, che può credere che sia bene sterminare gli abitanti di Gaza o gli eretici e male convivere sentimentalmente con un partner con il colore della pelle diverso. E dipende inoltre dall'aver superato la fase dei bisogni di base (mangiare, dormire, riprodursi)In realtà la plasticità del cervello sarebbe argomento contrario alla spiegabilità dei comportamenti estremi ossessivi, soprattutto nel male.
Persone come Hitler e Stalin non avevano certo una mente plastica, ma rigidamente ossessionata da determinati obiettivi.
Il problema non é quello che tu credi sia bene o male, ma il rapporto dialettico che hai con la realtà.
Nel caso di Gaza, ad esempio, é l'atteggiamento di Hamas ad essere ossessivo, loro hanno provato più volte
Ad attaccare gli israeliani, e ogni volta le hanno prese ma sono tornati all'attacco senza capire la lezione precedente.
Il comportamento israeliano invece é plastico, segue la strategia che in teoria dei giochi é detta tic tac toe, ovvero "colpo su colpo", se mi aggredisci io rispondo e ti faccio male.
Se l'aggressione é grande la risposta deve essere grande e quindi si conquista Gaza, é l'unico modo per difendersi dal rischio di future aggressioni, tenere sotto controllo, e non uccidere, la popolazione.
Se gli israeliani avessero realmente voluto sterminare gli abitanti di Gaza sarebbe stato facile tenuto conto della loro forza bellica e della difficoltà di fare guerra in un territorio così affollato e pieno di aspiranti martiri senza fare morti civili.
Se i morti si limitano solo al 3 % circa della popolazione questo vuol dire che gli israeliani si sono realmente impegnati per con tenerli.

Comunque le mie argomentazioni sono sempre di origine scientifica, tendenzialmente sociale, e lo sono anche quando discuto di religione, perché per me i testi sacri contano poco rispetto alla forza della mia personale esperienza spirituale. Sono una persona esorcizzata, una persona che si trova a sentire quotidianamente i sibili del male nella sua testa.