Inventare una nuova religione

Aperto da anthonyi, 27 Agosto 2025, 14:03:01 PM

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iano

#90
Citazione di: anthonyi il 05 Settembre 2025, 16:17:14 PMDetto così non é illogico, é solo una tua opinione, che però non cambia molto sulla questione dell'esistenza e dell'essenza della verità. Tu puoi ritenerla più o meno importante, ma per come essa é correntemente definita é indipendente da qualsiasi tua opinione o visione del mondo.
E' una mia opinione, ma per chi non crede nella verità, esistono solo opinioni.
Se mi togli pure quelle... cosa mi rimane? :)
La mia ''religione'' è il rispetto delle opinioni.
A dirla tutta poi le ''mie'' opinioni non mi appartengono. Io mi limito a prenderle in prestito e  farne uso.
Si, mi sembra come se fossi io a produrle, ma dietro ogni idea c'è un evoluzione vecchia come il mondo.
Quindi non è che l'ultimo arrivato può dire: è mia.




Scriviamo con la mano, ma la miglior  scrittura è quella che ci prende la mano.

Duc in altum!

Citazione di: iano il 05 Settembre 2025, 14:16:09 PMIo, come ho già detto, sono convinto di possedere le mie verità/fedi nascoste, ma quando le scovo, e in questo consiste propriamente la mia ricerca filosofica, le tramuto in ipotesi, e funzionano ugualmente bene.
Eh, no - qui casca l'asino - perché quelle tue "ipotesi" determinano le tue scelte, quindi ciò che fai e chi hai deciso di essere: ossia verità della tua quotidianità, realtà giudicabile.

Citazione di: iano il 05 Settembre 2025, 14:16:09 PMFaccio la stessa cosa che fai tu, ma in diverso modo.
Esatto, qui confermi ciò che chiarisco nel commento precedente: indirizzi la tua fede (quindi zero logica inconfutabile o ragione accertata) su ciò che per te è - momentaneamente o per un tempo o per sempre - la Verità (soprattutto quella sull'Amore, dacché di questo si tratta infine).

Citazione di: iano il 05 Settembre 2025, 14:16:09 PMPer la verità si combatte, come dice Anthony, sulle ipotesi si discute.
No, la verità si testimonia, per la verità si muore (senza fare danni al prossimo, come include una guerra)... un po' come ha fatto un certo Gesù!

Citazione di: iano il 05 Settembre 2025, 14:16:09 PMChe Dio crei l'universo dal caos è una buona ipotesi, ma non è la sola possibile.
Certamente, ma sempre e solamente a una possibile ipotesi (che in quel momento diviene Verità, visto che decide il tuo operato terrestre) per volta dovrai credere (pur cambiandola ogni giorno).

Citazione di: iano il 05 Settembre 2025, 14:16:09 PMLa verità è una fortezza che ci da sicurezza, finché ci stiamo dentro, ma se non ne puoi uscire  ( se non la puoi negare) è una prigione.
Vedi hai creato un dogma, così come il mio - al contrario - suggerisce: "la verità vi farà liberi" (Vg Giovanni)... altro che prigione!

Citazione di: iano il 05 Settembre 2025, 14:16:09 PMLe soluzioni possibili al problema di dare un fondamento alla realtà sono diverse, e io non sono qua per togliere dignità a quella che tu ed Anthony avete trovato.
Libero arbitrio, caro @iano, libero arbitrio...

Pace&Bene
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

iano

Citazione di: Duc in altum! il 05 Settembre 2025, 19:25:48 PMEh, no - qui casca l'asino - perché quelle tue "ipotesi" determinano le tue scelte, quindi ciò che fai e chi hai deciso di essere: ossia verità della tua quotidianità, realtà giudicabile.
la ''verità'' della mia quotidianità è la mia quotidianità senza nessuna verità. non è che la verità ce la devi fare entrare per forza anche dove non serve proprio.
in ogni caso non vedo dove sia il problema. :-[
Scriviamo con la mano, ma la miglior  scrittura è quella che ci prende la mano.

iano

Citazione di: Duc in altum! il 05 Settembre 2025, 19:25:48 PMEsatto, qui confermi ciò che chiarisco nel commento precedente: indirizzi la tua fede (quindi zero logica inconfutabile o ragione accertata) su ciò che per te è - momentaneamente o per un tempo o per sempre - la Verità (soprattutto quella sull'Amore, dacché di questo si tratta infine).
io non indirizzo la mia fede, io la fede non la uso, non coscientemente comunque.
Anche qui ci fai entrare la fede senza necessità.
Scriviamo con la mano, ma la miglior  scrittura è quella che ci prende la mano.

iano

Citazione di: Duc in altum! il 05 Settembre 2025, 19:25:48 PMVedi hai creato un dogma, così come il mio - al contrario - suggerisce: "la verità vi farà liberi" (Vg Giovanni)... altro che prigione!
Se esistesse la verità e io la conoscessi non mi prenderei alla libertà di contravvenirvi.
Per amore del bene mi trasformerei in un automa programmato col software detto verità.
Scriviamo con la mano, ma la miglior  scrittura è quella che ci prende la mano.

iano

Citazione di: Duc in altum! il 05 Settembre 2025, 19:25:48 PMLibero arbitrio, caro @iano, libero arbitrio...
Caro Duc, questa risposta cosa ci azzecca? :-\
Scriviamo con la mano, ma la miglior  scrittura è quella che ci prende la mano.

Jacopus

La verità ha a che fare con quella necessità di non contraddizione e di ricerca indiscutibile di un fondamento dotato di un senso pieno. Ma proprio per questo può diventare un messaggero culturale di ogni totalitarismo. È curioso come l'organo di partito dello Stato Sovietico si chiamasse "pravda" (in russo, verità).
Sull'amore come prova della verità e quindi, a sua volta, prova di Dio, direi che si tratta di un'operazione di marketing. Infatti mi chiedo in cosa consista l'attività amorevole dei credenti. Il 90 per cento di costoro pensa che l'amore risiede nella fede e nella preghiera e no di certo in "opere", come invece dichiarano i Vangeli. Del resto con tutta la buona volontà risulta difficile amare davvero i bambini del Darfour, i ciechi di Singapore e le ragazze-madri di Los Angeles. Forse ciò che si avvicina più all'amore è una politica dei diritti, sostenuta da una società aperta e ricca di associazionismo.
Ultima considerazione etimologica: la parola verità discende dal sanscrito "vir/vara" che significa "fede".
In realtà penultima. L'ultima è questa: sull'amore è stato detto prosaicamente dalle teorie del l'evoluzionismo che si tratta di un meccanismo affettivo molto potente che aiuta la conservazione e la prosecuzione della specie e lo condividiamo sicuramente con gli animali più complessi (mammiferi e uccelli).
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi

Citazione di: Jacopus il 06 Settembre 2025, 01:58:18 AMLa verità ha a che fare con quella necessità di non contraddizione e di ricerca indiscutibile di un fondamento dotato di un senso pieno. Ma proprio per questo può diventare un messaggero culturale di ogni totalitarismo. È curioso come l'organo di partito dello Stato Sovietico si chiamasse "pravda" (in russo, verità).

Io credo che però bisognerebbe riflettere sulle effettive relazioni causali.
Non é l'idea di verità che genera il totalitarismo, ma é il totalitarismo che costruisce un modello di verità per attuare meglio il suo dominio. 
Lo fa perché l'uomo ha un bisogno di verità al quale attaccarsi. 
Non é un caso che le dittature fasciste si affermano in momenti di insicurezza sociale, momenti in cui l'idea di verità é in crisi. 
Meglio morire liberi che vivere da schiavi! 🤗

Jacopus

L'uomo ha bisogno di attaccarsi a verità se è manipolabile e non ha esercitato il proprio pensiero critico. Il pensiero unico, il totalitarismo, così come il fascismo sono archetipi che provengono dalla nostra storia culturale. Per centinaia di migliaia di anni ci siamo dovuti affidare al più forte o ai più forti per sopravvivere e questo principio continua ad essere presente nel fondo della nostra coscienza di specie. L'Illuminismo è la speranza di superare quello stato. Pertanto non si tratta di un dato irrevocabile.
Le società aperte sono quelle più tolleranti che hanno permesso e che permettono voci di dissenso e di opposizione regolamentate, senza dover fissare una supposta verità (qualunque essa sia) come idea indiscutibile della società. Mettere tutto in discussione è faticoso così come è faticoso gestire una democrazia. Molto più semplice (ma anche regressiva) qualsiasi dittatura. Le dittature sicuramente possono profittare di momenti di fragilità delle democrazie e sta alle democrazie difendersi. La difesa delle democrazie non sta però in una supposta "verità democratica" ma nell'aumento delle competenze critiche della maggior parte possibile della popolazione. Non dico niente di nuovo. Platone considerava il primo passo per un buon governo il sistema educativo e scolastico. A differenza di Platone considero che questo sistema non debba essere un privilegio delle élite ma il più diffuso possibile.

Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

daniele22

La verità, come tutti i sostantivi, non ha senso se non in relazione a qualcosa. Quando assume valore assoluto perde di valore temporale essendo insuperabile da quello che la potrebbe rendere falsa. Questa situazione in cui la verità assoluta verrebbe a trovarsi sarebbe a mio giudizio possibile solo quando cessi da parte nostra il desiderio di verità relativa. Può essere che un giorno accada, ovvero accadrebbe quando qualsiasi nostra azione di singolo individuo ottenesse sempre il fine desiderato tanto da far cadere in oblio la necessità della verità (una situazione ideale). Questo però si scontra col fatto che i fini degli individui (non necessariamente rivolti a un'etica collettiva) sono vari ed entrano in conflitto tra loro. Parlare di una nuova etica espressa dalla collettività significa quindi rilegare in un unico concetto questo desiderio di infallibilità collettiva, sempre comunque relativo.
Più che di amore e bellezza si tratta di armonia

Ipazia

Anche sul concetto logico di verità la Grecia classica rimane maestra declinandolo al negativo: a-letheia. Un negativo che richiede lavoro critico per disvelare il vero nascosto dalla  menzogna consolidata dell'apparenza naturale e imbonimento sociale. Lavoro critico che non risparmia alcun feticcio sacro o profano che sia.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: Jacopus il 06 Settembre 2025, 07:51:25 AML'uomo ha bisogno di attaccarsi a verità se è manipolabile e non ha esercitato il proprio pensiero critico.


E sulla base di quali criteri, postulati, principi si esercita questo pensiero critico?
Si può esercitare pensiero critico soltanto se si pensa di avere una verità dentro che si contrappone a quella che si presenta all'esterno. Chi critica il sistema "Capitalista" lo fa perché pensa di avere dentro di sé l'immagine di un mondo socialista "vero". 
Meglio morire liberi che vivere da schiavi! 🤗

Duc in altum!

Citazione di: iano il 05 Settembre 2025, 19:56:19 PMio non indirizzo la mia fede, io la fede non la uso, non coscientemente comunque.
Anche qui ci fai entrare la fede senza necessità.
Mi dispiace @iano, nel videogioco dell'esistenza umana non è possibile nessuna alternativa all'inevitabilità della fede... pur se non coscientemente (come tu ben dici).
Nessuno può liberarsi da questa Verità.

Citazione di: iano il 05 Settembre 2025, 20:03:45 PMCaro Duc, questa risposta cosa ci azzecca? :-\
Come che ci azzecca?!
Tu affermi: Le soluzioni possibili al problema di dare un fondamento alla realtà sono diverse, e io non sono qua per togliere dignità a quella che tu ed Anthony avete trovato, e poi non accetti che quel fondamento alla realtà (alias la Verità), ognuno (io, tu @Anthony) può darselo come vuole, solo in virtù del libero arbitrio.

Citazione di: iano il 05 Settembre 2025, 19:54:55 PMla ''verità'' della mia quotidianità è la mia quotidianità senza nessuna verità. non è che la verità ce la devi fare entrare per forza anche dove non serve proprio.
in ogni caso non vedo dove sia il problema. :-[
Il problema è che tu decidi - senza nessuna certezza, ma con fede - secondo ciò che tu ritieni sia adesso, oggi, domani e dopodomani, la Verità (pur cambiandola ogni qualvolta ti piace, grazie al libero arbitrio), e poi sostieni che la tua quotidianità è senza Verità o addirittura che non serve proprio...

Il problema è che la mia fede in Gesù e la tua fede in ciò che tu hai preferito scegliere, che ha determinato chi sei e cosa fai quotidianamente (visto che avresti potuto essere altro o fare qualcos'altro: dal lavoro, alle relazioni, per la dieta alimentare, sul partito politico, ecc. ecc.), agiscono allo stesso modo... e tu non lo accetti, perché t'illudi (solitamente è perché non conviene!) che non sia così!

Come tu ben affermi che non sei qui a convincere gli altri ad adottare il soggetto o l'oggetto in cui riponi la tua fede, è lo stesso da parte mia... ognuno liberamente con il "dio" che preferisce.
Ma pur sempre di un "dio" (ergo dogma, ergo Verità, a cui ci genuflettiamo... pur se momentaneamente, mentre cambiamo sto "dio" con un altro "dio") trattasi.

"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

Citazione di: Ipazia il 06 Settembre 2025, 09:27:06 AMAnche sul concetto logico di verità la Grecia classica rimane maestra declinandolo al negativo: a-letheia. Un negativo che richiede lavoro critico per disvelare il vero nascosto dalla  menzogna consolidata dell'apparenza naturale e imbonimento sociale. Lavoro critico che non risparmia alcun feticcio sacro o profano che sia.
A conferma di ciò che avevo asserito precedentemente: "disvelare il vero dalla menzogna" (spiazzante e concisa come sempre gentile @Ipazia... grazie!)... questa è la buona battaglia!
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

Citazione di: daniele22 il 06 Settembre 2025, 09:03:53 AMQuesta situazione in cui la verità assoluta verrebbe a trovarsi sarebbe a mio giudizio possibile solo quando cessi da parte nostra il desiderio di verità relativa.
E a chi può soddisfare davvero una verità relativa?!
Quella che per noi può apparire una verità relativa, per chi la professa, è una verità assoluta.
Anzi, io non ho mai avuto il desiderio di una verità relativa... non so cosa sia (anche prima della mia conversione a Gesù, incominciata a 43 anni)!

Per quel che riguarda il mio credo (cattolico), è impossibile e irrealizabile che la verità assoluta venga a trovarsi per un nostro merito, essa si ha solo quando è essa che decide di rivelarsi.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

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