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Riflessioni sull'Ottava di Michele Proclamato

Riflessioni sull'Ottava

di Michele Proclamatoindice articoli

 

Eight-Ching

luglio 2011
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Tre Monete e Sei Lanci

Prima di proseguire, vorrei nuovamente riportare la vostra attenzione alla simbologia delle Ottave di Celestino, poste all’interno del Labirinto di Collemaggio, per poter mettere a frutto un parallelismo con i lanci divinatori cinesi.

Ho appreso che, per ottenere il responso nell’I’Ching, vengono utilizzati due sistemi: gli steli di Achillea, che esaminerò in un’altra occasione e 3 monete, che vengono lanciate per 6 volte, dopo aver dato ad ognuna delle facce un valore pari a 2 o 3.

La somma numerica delle facce, lancio per lancio, viene poi collegata alle linee spezzate o fisse.

Ma, come annunciato, vorrei occuparmi delle motivazioni che portarono, millenni fa, alla scelta di tali meccanismi numerici per ottenere le relative divinazioni.

Torniamo nuovamente alla Lista Sumera dei Re per osservare con attenzione il “modo” ed il luogo in cui vengono disposti i RE.

Ricorderete infatti il mio invito a non dimenticare le città in cui i RE regnarono: esse sono 2 gruppi di 2 e 3 città.

Ebbene, a questo punto, spero possiate concordare con me sul fatto che le città in questione sono semplicemente un modo per illustrare che determinate frequenze sono responsabili della nascita Cimatica dei relativi 5 solidi platonici.

Di conseguenza, dare alle facce delle monete da lanciare i riferimenti numerici in questione, vuol dire inserire nella scelta finale degli esagrammi, la matrice geometrica di questo tipo di scienza dimensionale.

E qui mi fermerei, per non rendere il discorso troppo complesso a livello platonico, anche perché credo sia opportuno, alla luce di tutto ciò, osservare come sono fatti i 6 cerchi che costituiscono le Tre Ottave.

Labirinto di Collemaggio,Ognuno di essi ha al proprio interno dei cerchi bi-cromaticamente più piccoli ed in ogni circonferenza, vi sono 2 cerchi bianchi e 3 color granata, di conseguenza, analogicamente, possiamo osservare all’interno di un costrutto medioevale, la stessa struttura di “lancio” delle monete cinesi.

In sostanza direi che si tratta di un modo “simbolicamente numerico” per descrivere la nascita dimensionalmente platonica della nostra realtà.

Il lancio delle 3 monete per 6 volte è, quindi, un atto speculare a quello creante.

Nell’I’Ching, ciò che si lancia attraverso le 3 monete è, sostanzialmente, il Labirinto di Collemaggio, o le “mie” Tre Ottave.

QuintanaDi nuovo: credere che tale rapporto numerico sia presente solo in Cina è un errore madornale e credere che questa sia la sua unica applicazione, è altrettanto madornale.

Voglio fare un esempio “nostrano” piuttosto clamoroso.

Penso abbiate sentito parlare della Giostra medievale chiamata “Quintana”, di matrice ascolana. Ebbene, essa si consuma esattamente su un percorso dove 6 cavalieri percorrono una pista a forma di 8, per  3 volte, per un totale di 720 metri.

La stessa cosa avviene quando si lanciano 3 monete per 6 volte: si ripete la sequenza delle Tre Ottave (24) per 3 volte ottenendo a livello numerico, il numero 72.

Si passa dall’invisibile, pari a 24 unità, al visibile, pari a 72 unità e si unisce la causa invisibile all’effetto visibile della realtà, per scegliere senza errore alcuno, il nostro futuro comportamentale.

Ed ecco, se mi permettete, un altro esempio piuttosto illustre.

Nel 1747, il grande Johann Sebastian Bach, aderì ad una società fondata da un suo allievo: Lorenz Christoph Mizler.

Come tutti gli aderenti, pochi per la verità, ma famosi, venne invitato a proporsi con una composizione musicale che avesse caratteristiche innovative e potesse essere fonte di studio per gli altri aderenti. Il Grande Bach si presentò con una composizione che tenne il mondo musicale in ambascia per secoli, poiché non si riusciva a capire perché:

un Canone Triplice dovesse essere a 6 voci.

Egli ideò una partitura musicale dove chiara-mente si osservavano 3 voci musicali, mentre se ne auspicavano 6.

Nacque così il: “Canone Segreto” di BACH.

 

Canone segreto di J.S. Bach


Fu Friedrich Smend, nel secolo scorso, a capire che nel Canone di Bach è racchiusa una soluzione speculare, per la quale è possibile ottenere, Monogramma di J.S. Bachin modo logaritmico: 120-240-480 soluzioni, partendo dalla struttura iniziale del Canone, struttura che contiene una prima battuta a 8 note, alla quale segue una voce mediana con 8 note ed altre 8 note, tra i segni di ritornello.

In altre parole, Bach conosceva perfettamente il significato, il valore e l’uso numerico dell’OTTAVA ed invece di divinare il futuro, compose una musica capace di valicarlo senza problemi.

Impresse poi, questa sua appartenenza alla ristretta cerchia di coloro che “sapevano”, nel suo monogramma, che spero vorrete divertivi a ruotare, per poter capire veramente quali fossero le sue conoscenze.

 

Ruotare Sempre Ruotare

Pochi giorni orsono, un mio grande amico, mi ha fatto molto pensare, facendomi notare che il concetto di movimento è essenzialmente collegato con il cerchio, di conseguenza, l’invenzione della ruota e la genialità di tale accostamento, oltrepassa il mondo della ragione, collocandosi direttamente in quello archetipico.

Il “ruotare” non è altro che moltiplicare spazi e numeri come è stato fatto nel caso in questione e nulla è meglio dell’immagine per capire il perché della sovrapposizione di trigrammi.

 

Esagrammi I’Ching

 

Agli ideatori dell’I’Ching rimaneva un ultimo passaggio utile a creare una struttura numerica garante dei due sistemi dimensionali. Pertanto, esattamente come i trigrammi, divenuti esagrammi, approdano nella materia, così l’Ottava, posta nella Lista a monte della summa numerica, deve essere trascinata nella realtà e l’unico modo per farlo, è moltiplicarla per sé stessa, con il seguente risultato finale: 64 esagrammi pari a 384 segni.

 

A questo punto, l’ I’Ching è pronto per divinare, in quanto ponte fra un luogo in cui tutto è, ed un altro, in cui tutto è in essere.

Succede poi, per millenni, che un uomo si avvicina alle 3 monete, le prende, le lancia ed i suoi 64 trigrammi - a livello genetico pari a 192 unità - si saldano ad un sistema creante costituito da 384 unità.

Ed attraverso 576 informazioni (72x8), un essere mortale, emanazione materiale, emozionale e numerica,  di un  immanente DIO immortale, non ottiene solo un responso, no, egli crea il suo futuro ad un livello così sottile ed archetipico, da esserne spaventato, quasi stordito, tanto da definire tutto ciò ancora oggi , ignorantemente, chiaroveggenza.

E’ nella struttura archetipica dell’emozione che si cela il vero significato del tempo e del futuro.

E’ nello studio dei rapporti emozionalmente intuitivi, derivanti dalla linearità numerica, che si nasconde la nuova scienza dell’umanità.

Se riconosceremo l’Anima alla materia, potremo uscire dallo stallo spirituale e scientifico in cui ci siamo arenati, se non lo faremo,  le distanze fisiche e temporali rimarranno per sempre incolmabili e rimarremo prigionieri della logica.

In estrema Sintesi……

I’Ching

Michele Proclamato

 

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