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Riflessioni sull'Ottava di Michele Proclamato

Riflessioni sull'Ottava

di Michele Proclamatoindice articoli

 

La storia Millenaria dei Cerchi nel Grano

(Parte Prima)

gennaio 2010
Speciale dedicato ai cerchi nel grano apparso nell'agosto 2009 sul mensile Hera – ACACIA Edizioni
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  • Un prisma fatto di tanti anni

  • Una città, un re, un eremita

  • Un rosone parlante

 

La storia Millenaria dei Cerchi nel Grano (Parte Prima)

 

La storia Millenaria dei Cerchi nel GranoEd ora, visto e considerato che del fenomeno Cerchi vi sarete fatti un’ idea direi “ufficiale” credo sia giunto il momento di proporvi la “mia” di teoria la quale, vorrete scusarmi, pur dimostrandosi piuttosto eterogenea credo sia una delle poche a poter inserire il fenomeno in questione in un ambito temporale direi “allargato”. Si perché ridurre il caso in questione agli ultimi decenni esaminati sarebbe un errore madornale, un errore al quale secondo me l’umanità stessa dovrà porre rimedio volente o no, per capire come la sua storia sia collegata a presunti misteri, oggi, mantenuti tali per ragioni tutto sommato obsolete. Quindi fin da ora ammetterò che non so, per ora, ”CHI”  crea  i Cerchi, pur avendo una minima idea del “COME” del loro apparire, ma aggiungerò con “mia” assoluta certezza che il SISTEMA CONOSCITIVO da essi utilizzato è oggi in qualche modo decifrabile, soprattutto la motivazione del loro apparire non andrà ricercata nelle ultime cronache, spesso inaffidabili, di alcuni media ma negli eventi millenari delle civiltà umane, contestualmente alle loro scelte religiose, costruttive e non ultime tecnologiche. Spero, di conseguenza, abbiate una sana dose di pazienza e curiosità poiché il modo con cui dovrò rendervi partecipi del “perché” delle mie conclusioni sarà sicuramente insolito, penso inatteso, visti i mezzi indagativi utilizzati da alcuni miei “colleghi” per decifrare lo stesso fenomeno. Ma non me ne vogliate e non lasciate che il dubbio vi colga poiché vedrete, qualsiasi cosa scriverò apparterrà infine nel fenomeno Crop, in tutto e per tutto. Permettetemi, di conseguenza un ultimo inciso, il seguente: quando la nostra Scienza capirà, e lo sta faticosamente facendo, che cosa è il Tempo allora completamente alzeremo l’ultimo velo che ci separa da un sapere millenario, mai abbandonato dai “costruttori” di Cerchi , mai veramente dimenticato dall’uomo, in grado di dirci e darci il permesso di entrare nel ristretto novero di quelle razze che sanno come DIO CREA, che conoscono il sapere supremo dell’OTTAVA!

 

Infine, la  “STORIA” dei Cerchi può iniziare.

 

Un prisma fatto di tanti anni

 

Il Prisma di BlundellE’ il 1932 quando una spedizione archeologica inglese condotta dal capitano Weld Blundell giunge nell’attuale Iraq per condurre degli scavi con lo scopo dichiarato di riportare alla luce luoghi fino ad allora ritenuti biblicamente “leggendari” e non storici. La sua campagna inizialmente, non esattamente fortunata grazie, come al solito, al caso, riesce a portare alla luce nei pressi dell’antica città di Larsa numerosissimi reperti fra i quali spicca inatteso un “prisma in pietra”.Il reperto inciso in tutti i suoi lati da caratteri “cuneiformi” dimostrerà subito al primo vaglio interpretativo una spiccata capacità criptica soprattutto a causa della dettagliata descrizione di DUE “LISTE SUMERE DEI RE”, le quali sconcerteranno gli esperti di allora a causa delle interminabili frazioni temporali “concesse” ai periodi regnanti, appannaggio di mitici RE mesopotamici. Sempre gli esperti non avendo elementi  altri, ritennero e qualificarono il reperto come la “solita” testimonianza, folcloristica, elaborata da storici locali piuttosto compiacenti verso la regale discendenza. Vero era comunque che uno degli ultimi storici della terra Sumera, il grande Beroso o Berosso, già al tempo della dominazione romana, giunta fin sulle rive dell’Eufrate, decantasse agli storici della città eterna, al seguito delle centurie imperiali, il fatto che la sua nazione avesse avuto diverse Liste di RE , leggendarie per la loro immensa durata .Non solo, egli stesso propose agli increduli “reporter” una “TERZA” lista anche questa contraddistinta da periodi temporali immensi, destinata comunque a cadere nell’ilarità storica generale per millenni. Visti tali presupposti, la scoperta, passata alla storia come  “PRISMA DI BLUNDELL” venne dimentica ad OXFORD dove le “DUE LISTE”, dal legittimo scopritore, vennero contrassegnate come WB 144 e WB 62. Alle “stesse” si aggiunse in seguito la TERZA LISTA del Berosso  ricomponendo così la millenaria  struttura regnante, per quanto discutibile, del mondo Mesopotamico. Appariva in tale reperto certa sola una cosa, esso datato al carbonio, sembrava rivelare un età esecutiva compresa fra i 4500 e i 5000 anni fa. Volendo essere pignoli delle DUE LISTE, una  soprattutto ha continuato a turbare le valenti menti archeologiche che da allora hanno voluto occuparsene: la WB 144. Tale  lista, incisa da uno sconosciuto scriba il cui nome è giunto fino a noi come “Nurninsubur”,  ancora oggi così  riferisce  ai posteri:

 

Dopo la discesa della regalità dai cieli,
la regalità fu a Eridu,
in Eridu Alulim divenne re,
egli regnò per 28800 anni.
Alalgar regnò per 36000 anni.
"Due" re;
essi regnarono per 64800 anni.
Poi Eridu cadde
E la regalità fu spostata a Bad-Tibira
Divenne re a Bad-Tibira Enmenluanna;
egli regnò per 43200 anni.
Enmengalanna regnò per 28800 anni.
Dumuzi il pastore regnò per 36000 anni.
"Tre" re essi regnarono 108000 anni.
Bad -ti-bira cadde
E la regalità fu spostata a Larak.
A Larak, Ensipadzidanna regnò 28800 anni.
"Un" re ……. Egli regnò per 28800 anni.
Larak cadde
E la regalità fu spostata a Sippar.
A Sippar Enmeduranna divenne re
E governò per 21000 anni
Poi Sippar cadde
E la regalità fu spostata a Shuruppak.
Ubaratutu divenne re, egli governò per 18600 anni.
"Un" re …….. egli governò per 18600 anni.
In "Cinque" città “Otto”re,
essi regnarono per “241200” anni,
Poi il Diluvio “travolse tutto”.

 

A questo punto vi prego, anzi vi consiglio, di leggere e rileggere tale descrizione perché vi assicuro, ogni parola della WB144 è stata meditata e resa pregna di una “scienza  e un sapere” che indifferente al passare delle epoche vedrete essere all’interno dei Crop.
Per quanto riguarda me dovrò spiegarvi come e cosa mi spinse sulle coste perigliose di un reperto discutibile come quello inglese, per potervi delineare lentamente un filo logico conoscitivo a me per primo celato agli inizi, dal caso, come dal mio intuito.

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