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Non credente

Religioni?
Il mondo di NonCredo

di Paolo Bancale   indice articoli

 

Come è la libertà?

Gennaio 2017

 

All’inizio del nono anno di NonCredo ho pensato di riunire tutti i miei scritti apparsi su questa pubblicazione in un volume che poi regalerò a chiunque vorrà chiedermelo. Esso inizia con una dedica a me cara ma che mi tocca riportare qui affinché se ne comprenda il seguito:

 

a Lucia a Virginia a Tullia

le tre anime della mia vita

a cui aggiungo anche Libertà

 

Libertà? E perché nominare anche essa come “anima” della mia vita, assieme agli affetti più cari e irriducibili del mio vissuto? Sì, la debbo nominare perché da quando sono nato la sento e la vivo dentro di me proprio come “anima”, qualcosa che rende giustizia al vivere, e la sento, come l’illuminista Stuart Mill, quale pienezza della propria volontà avente come unico limite naturale la libertà degli altri. Il che equivale al suo corollario confuciano di non fare ad altri ciò che non vorremmo fosse fatto a noi. Noi tutti nasciamo liberi nel corpo, nella mente e nella psiche, ma, ahimè, è una libertà che dura poco: anziché essere poi educati alle libere scelte responsabili che formano il Cittadino, e diciamo anche l’Uomo e membro della propria Community naturale, veniamo incanalati dalle precettistiche delle varie religioni all’esercizio dell’obbedienza a norme immotivate, non allo iussum quia iustum ma allo iustum quia iussum, e da qui poi inizia la nostra catechizzazione forzata per renderci sia sudditi che “fedeli” acefali ed eterodiretti, al punto che ognuno, se conscio, potrebbe chiedersi: “ma in fondo cosa sono io? che cosa di veramente mio c’è in me e nel mio pensiero?”

L’etica che respira libertà è quella che ci indirizza al rispetto per gli altri, specie ai più diversi da noi, compresi gli avversari, è un’etica della cavalleria e della reciprocità, che si spende per i più deboli e non è finalizzata solo ai nostri vantaggi. Il colonialismo politico armato di spada e peggio ancora quello religioso armato di roghi hanno rappresentato e ancora rappresentano gli antipodi, l’antilibertà del vae victis, l’opposto dell’imperativo kantiano affinché l’altro sia sempre un fine e mai solo un mezzo, e l’opposto altresì all’invito esistenziale al “non attaccamento” del buddhismo, quello che gli impedisce di fare proselitismi poiché ciò contraddirebbe alla sua regola di vita volta al distacco dagli interessi e al trascendimento del proprio ego. Dovremmo poter vivere in una società di eguali con la stessa libertà interiore che animava il solitario Robinson Crusoe.

Le religioni purtroppo ci raccolgono già nella culla e ci separano da tutti con il loro riduttivo “noi”, realizzato con i loro divisivi riti di passaggio che ci vorrebbero segregare: battesimi, circoncisioni, scritture, tatuaggi, mantra, e renderci dei miliziani comandati a distanza. No! Che ognuno possa essere una monade, un atomo, un neutrino munito di coscienza nell’incommensurabile mistero che ci avvolge. Che la bussola della nostra libertà possa sempre essere la consapevolezza che la realtà del mondo degli umani sottintende l’immanenza del dolore, della sofferenza, della delusione e della ingenua e colpevole illusorietà della speranza rispetto al “come stanno realmente le cose”.

Un antidoto? Libertà, giustizia e amore. E’ su questo che ho costruito NonCredo.

 

Paolo Bancale
Dalla rivista NonCredo

 


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Religioni? Il mondo di NonCredo NonCredo rappresenta l'unica pubblicazione culturale italiana totalmente dedicata alla informazione e documentazione dei NonCredenti, cioè di quei cittadini che, nel primato della laicità dello Stato, per qualsivoglia motivo NON SI RICONOSCONO IN ALCUNA RELIGIONE, ma soltanto nel rispetto delle leggi, di un'etica condivisa e nella solidarietà, optando in termini culturali per la cultura del dubbio contro ogni dogmatismo, per una consapevole autonomia della coscienza e per la più totale libertà della conoscenza e del pensiero.

 

 

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