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Salute e alimentazione naturale

Del dott. Giacomo Bo   indice articoli

 

La fine dell'Inverno.
Come preservare la salute e non ammalarsi

Gennaio 2011

 

A Febbraio l’inverno si avvia verso la sua conclusione. Finalmente! Freddo, neve, giornate buie… vanno via via migliorando ed il sole inizia a far sentire un leggero tepore sulla nostra pelle.vitamina C Si avvertono i primi segnali della primavera ma sebbene essa tarderà ancora almeno di un mese abbondante, questi segnali ci spingono ad uscire di casa e magari a non stare attenti ai cambi repentini di temperatura, ancora piuttosto rigida.
Soprattutto, il nostro corpo è indebolito per via del lungo inverno e del fatto che ha piano piano consumato tutte le riserve energetiche, chimiche e fisiche accumulate nell’estate. Ecco che ammalarsi o semplicemente indebolirsi sarà più facile, e difatti non è un caso che le persone tendano ad ammalarsi maggiormente nei primi mesi dell’anno; febbri, raffreddori, muco, tosse e problemi intestinali permangono e si intensificano proprio in questo tratto finale dell’inverno, prima dell’arrivo delle forze primaverili.
Come proteggersi quindi? Ancora una volta ci rivolgiamo alla natura che da sempre si prende cura delle proprie creature. Esiste infatti una sostanza dai poteri quasi miracolosi, che gli scienziati stanno studiano da ormai decenni continuando a scoprire virtù straordinarie. Stiamo parlando della vitamina C, o acido ascorbico.
La scoperta della vitamina C risale al 1937, anno in cui Szent-Gyorgyi, la scopri e la isolò per primo, scoperta che gli valse il Premio Nobel. Si dovettero pero aspettare più di trent’anni prima che il ruolo che questa molecola gioca nel funzionamento del nostro corpo fosse compreso appieno.
Negli anni 60 e 70 diversi scienziati negli USA e in Canada portarono a termine importanti ricerche cliniche e di laboratorio su questa e altre vitamine: Carl Pfeiffer, Roger William, Hans Selye, Irwine Stone, Abram Hoffer, Humphrey Osmond, Robert Cathcart, Ewan Cameron, Mathias Rath, Linus Pauling, ecc... Quest’ultimo e stato incluso dalla rispettata rivista inglese New Scientist nella sua lista dei venti più importanti scienziati di tutti i tempi; ha ricevuto due premi Nobel (per la chimica e per la pace) non condivisi con altri; ha al suo attivo alcuni importanti ed originali contributi alla biologia, chimica e fisica, un’alta militanza nelle controversie politiche durante gli anni 50 e 60, inclusa l'organizzazione di una vittoriosa campagna internazionale per bandire i test delle armi nucleari. Può essere considerato il più importante esponente di quella corrente medico-scientifica che si e sviluppata negli USA negli ultimi 40 anni, che lui stesso definì Medicina Ortomolecolare. Egli scoprì che la vitamina C era coinvolta in un gran numero di reazioni biochimiche nel corpo umano. Due delle sue maggiori interazioni sono il potenziamento del sistema immunitario e la sintesi del collagene, una sostanza molto importante che tiene unito il corpo umano. Il collagene rinforza i vasi sanguigni, la pelle, i muscoli e le ossa. L'uomo non può creare collagene senza la vitamina C. Se questa sostanza scarseggia, le ossa diventano fragili (osteoporosi), le articolazioni si indeboliscono (artrosi) i vasi sanguigni perdono elasticità (=ipertensione sanguigna) e subiscono lesioni di vario tipo (arteriosclerosi, infarto, ictus), la pelle diventa vecchia e rugosa, ecc... Si dice che siano i cosiddetti “segni dell’età”; ma veramente l’età non c’entra molto. Sono i segni di cronica carenza di vitamina C.
Nel corso degli anni numerosi ricercatori hanno sperimentato con successo la vitamina C nei confronti delle seguenti malattie: raffreddore, influenza, attacchi virali, mononucleosi , polmonite virale,  febbre da fieno, asma, allergie ambientali e alimentari, ustioni, ferite, interventi chirurgici, ansia, prestazioni sportive e altri stress leggeri, cancro, spondilite anchilosante, sindrome di Reiter, uveite anteriore acuta, artrite reumatoide, infezioni batteriche, epatite infettiva, infezioni da Candida.
Come diceva lo stesso Linus Pauling:
“Sarebbe opportuno assumere quotidianamente la Vitamina C, soprattutto ai primi sintomi di raffreddore o di mal di gola o di presenza di muco nel naso,nonché di dolori muscolari o di malavoglia in generale; iniziate subito ad assumerla e continuate fino alla scomparsa di questi sintomi”.

 

Dove si trova questa portentosa sostanza? ovviamente nei cibi che la natura prepara d’inverno. Eccoli (le quantità sono espresse in mg per 100g di prodotto):  rosa Canina 1250, rughetta o rucola 110, broccoli 110, kiwi 85, cavoletti di Bruxelles 8,1 lattuga 59, clementine 54, limoni/arance 50, succo di arance 44, succo di limoni 43, mandarini 42, pompelmo 40, cavolo verde 30, mango 28, kaki 23, Ananas 17, finocchi 12, carote 9, banana 9.
Un’avvertenza importantissima: la vitamina C non tollera il calore, per cui gli alimenti vanno consumati crudi. Inoltre, viene ossidata dall’ossigeno, per cui una volta preparato il cibo va consumato immediatamente.
Assumere quotidianamente la vitamina C attraverso i cibi (e con integratori in caso di necessità di alti dosaggi) significa difendere il nostro organismo dagli agenti patogeni presenti nell’ambiente, rinforzare il sistema immunitario e irrobustire i tessuti, ma soprattutto passare incolumi attraverso le tipiche malattie di fine inverno.

 

Nadia e Giacomo Bo
www.ricerchedivita.it

 

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