Riflessioni sulle Scienze
di Alberto Viotto indice articoli
Accattonaggio S.p.A.
Analisi economica ed etica
Aprile 2014
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Ai semafori
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Il prodotto
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I lavoratori
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Un aiuto finto
Ai semafori
Spesso ai semafori troviamo un mendicante che ci chiede qualche soldo, a volte dopo avere malamente lavato il parabrezza della nostra macchina. Molti gli allungano qualche spicciolo, pensando che questo sia un modo di aiutarlo, ma si stanno ingannando: se un autentico mendicante occupasse uno degli incroci a cui si possono fare buoni affari verrebbe prontamente sfrattato a suon di botte.
L’accattonaggio è controllato in modo industriale dalla malavita. Il racket arruola ed istruisce i mendicanti, gestisce i posti più adatti e alla fine della giornata recupera tutto l’incasso.(1) Quelli che vediamo ai semafori, sui sagrati delle chiese ed in molti altri luoghi di tutte le città non sono romantici “clochard”, ma lavoratori dell’industria dell’accattonaggio.
Il prodotto
Ma quale è il prodotto di questa industria? Che cosa vende, che servizio offre? Chi dà una monetina si sente un benefattore, la sua giornata è più leggera. I mendicanti sono creatori di benessere, ed in fondo il prezzo del loro servizio è molto ridotto.
Si stima che ogni mendicante possa rendere da 100 a 200 euro al giorno, ed in tutta Italia i “lavoratori” di questa impresa sono diverse migliaia. Il ricavato totale è nell’ordine delle centinaia di milioni all’anno. Naturalmente niente tasse, niente burocrazia e bassi costi per il personale – solo una minima parte dell’incasso finisce agli “operatori”.
I lavoratori
Chi “lavora” in questa azienda ed opera ai semafori, però, si trova in condizioni a dir poco disagiate. Sfruttato oltre ogni dire, nessuna tutela e nessuna garanzia, non ha certo un sindacato che difenda i suoi diritti. Il semaforo o l’incrocio assegnati vanno presidiati con qualsiasi tempo in mezzo al traffico e allo smog, ad ogni automobilista si deve ripetere la stessa pantomima producendosi in uno sguardo implorante e ringraziando in modo cerimonioso se il “cliente” abbocca.
Un aiuto finto
Se sapessimo che l’azienda che produce le scarpe da tennis o lo smartphone che vogliamo comprare tiene i suoi lavoratori in condizioni disumane probabilmente ci ribelleremmo e rinunceremmo all’acquisto. Negli ultimi anni grandi aziende hanno dovuto affrontare il problema del mancato rispetto dei diritti dei lavoratori da parte delle aziende, spesso nel Sud-Est asiatico, a cui affidavano molte attività.(2) Se non lo avessero fatto, le vendite sarebbero crollate per l’impatto negativo delle inchieste sul trattamento dei dipendenti nelle loro fabbriche.
Se ricorriamo ai servizi della “Accattonaggio S.p.a.” implicitamente approviamo il suo modello aziendale. In ultima analisi diventiamo complici di chi opera ai piani alti di questa azienda, contribuendo ai suoi ricavi. Se invece il “mercato” venisse a mancare, se nessuno desse loro niente, lavavetri e mendicanti magicamente sparirebbero per carenza di domanda e non potremmo più sentirci buoni per un prezzo così conveniente. Ma sarebbe molto meglio così.
Alberto Viotto
Se qualche lettore trovasse questo articolo interessante o ne volesse discutere, all'autore farebbe piacere ricevere delle e-mail all'indirizzo: alberto_viotto@hotmail.com
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NOTE
1) www.poliziadistato.it/articolo/576-Un_fenomeno_preoccupante_l_accattonaggio/
2) http://it.wikipedia.org/wiki/Nike_(azienda)#Controversie
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