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Riflessioni sul Senso della Vita

Riflessioni sul Senso della Vita

di Ivo Nardi

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Riflessioni sul Senso della Vita
Intervista a Giorgio Faletti

Novembre 2011

 

Giorgio Faletti, attore, scrittore, musicista, paroliere e compositore italiano. Artista poliedrico non ha mai smesso di dare prova della sua capacità di spaziare da un campo artistico all’altro. Come comico ha lasciato una forte impronta nel panorama della comicità creando una serie di personaggi indimenticabili protagonisti di alcune fortunate serie televisive. Anche come musicista ha ottenuto negli anni numerosi consensi. Il 2002 segna l’esordio in campo letterario. Il romanzo Io uccido balza immediatamente al vertice delle classifiche italiane e con oltre 3.500.000 di copie vendute diventa uno dei più clamorosi successi editoriali degli ultimi anni. Nel 2004 esce Niente di vero tranne gli occhi che conferma il talento letterario di Giorgio Faletti. I suoi libri sono tradotti in 25 lingue e pubblicati con grande successo, oltre che in tutti gli stati d’Europa, anche in Sud America, in Cina, in Giappone, in Russia e a partire dal mese di marzo 2007 negli Stati Uniti e nei paesi di lingua anglosassone. Nel novembre del 2005 Giorgio Faletti ha ricevuto dal Presidente della Repubblica il Premio De Sica per la Letteratura. Nel frattempo non dimentica di essere un attore. Nel 2006 interpreta il prof. Martinelli in Notte prima degli esami, la sua interpretazione è stata premiata dalla critica con la nomination al David di Donatello come migliore attore non protagonista. I suoi successivi romanzi, editi come i precedenti dalla Baldini Castoldi Dalai Editore: Fuori da un evidente destino, 2006; Pochi inutili nascondigli, 2008; Io sono Dio, 2009; Appunti di un venditore di donne, 2010. Il 4 novembre è uscito il suo nuovo romanzo Tre atti e due tempi, Einaudi, 2011.
[NdA] Giorgio Faletti scompare a Torino il 4 luglio 2014.

 

1) Normalmente le grandi domande sull’esistenza nascono in presenza del dolore, della malattia, della morte e difficilmente in presenza della felicità che tutti rincorriamo, che cos’è per lei la felicità?

Non lo so, perché non l’ho mai analizzata. Quando è arrivata l’ho vissuta e basta. Cercare di capire che cos’è resta,  a mio avviso, il modo migliore per guastare tutto.

 

2) Dott. Faletti cos’è per lei l’amore?

Uno stato dell’animo che si trasforma per transizione in una beatitudine del fisico. Ha il pregio di non essere riproducibile a comando e il difetto di non poter finire a comando.

 

3) Come spiega l’esistenza della sofferenza in ogni sua forma?

Col fatto che nel mondo esiste il piacere in ogni sua forma.

 

4) Cos’è per lei la morte?

Penso che lo scoprirò davvero solo un istante prima di affrontarla.

 

5) Sappiamo che siamo nati, sappiamo che moriremo e che in questo spazio temporale viviamo costruendoci un percorso, per alcuni consapevolmente per altri no, quali sono i suoi obiettivi nella vita e cosa fa per concretizzarli?

Il testo di una mia canzone finiva con questo verso “…fa che la morte mi trovi vivo”. Credo che sintetizzi bene la direzione e il senso del mio percorso.

 

6) Abbiamo tutti un progetto esistenziale da compiere?

Tutti. Impossibile esimersi. Anche non avere progetti è in realtà un progetto.

 

7) Siamo animali sociali, la vita di ciascuno di noi non avrebbe scopo senza la presenza degli altri, ma ciò nonostante viviamo in un’epoca dove l’individualismo viene sempre più esaltato e questo sembra determinare una involuzione culturale, cosa ne pensa?

Non sono d’accordo. L’individualismo è la spinta prima dell’evoluzione culturale, in quanto il singolo soggetto è di solito depositario dell’idea,  della sua realizzazione o della sua esposizione. La storia dell’Italia è piena di esempi in tal senso. L’involuzione arriva quando la collettività è impermeabile e ha difficoltà a comprendere e dunque a ricevere e condividere.

 

8) Il bene, il male, come possiamo riconoscerli?

Basta sapere riconoscere uno dei due. Per riconoscere l’altro è sufficiente pensare a che cosa lo può o lo vuole distruggere.

 

9) L’uomo, dalla sua nascita ad oggi è sempre stato angosciato e terrorizzato dall’ignoto, in suo aiuto sono arrivate prima le religioni e poi, con la filosofia, la ragione, cosa ha aiutato lei?

Il sogno. Lottare per realizzarlo è  comprensivo sia del concetto di Dio che della ragione.

 

10) Qual è per lei il senso della vita?

Penso che lo scoprirò davvero solo un istante prima di perderla.


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