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Sutra del Loto

Riflessioni sul Sutra del Loto

di Rev. Nisshin   indice articoli

 

La rivelazione della "Dottrina degli abili mezzi" Hoben (Stratagemmi)

Marzo 2011

 

Nel Sutra del Loto nel secondo capitolo (Hoben) il Buddha risvegliandosi dalla Sua meditazione si rivolge a Shariputra dicendo:

 

Dottrina degli abili mezzi“La sapienza del Buddha è profonda e infinita, la porta che vi conduce è difficile da oltrepassare. Essa non può essere compresa da nessuno degli ascoltatori e tanto meno da coloro che ricercano l’Illuminazione senza la guida di un maestro. Perché Shariputra Io ho conseguito il profondo insegnamento che non è mai stato udito in precedenza. Ciò che insegno si accorda con le capacità di coloro che ascoltano. Shariputra sin da quando divenni un Buddha ho insegnato diverse dottrine avvalendomi di varie parabole. Ho guidato tutti gli esseri viventi avvalendomi di vari stratagemmi per salvarli dai loro attaccamenti, poiché io conosco come impiegarli. Shariputra facendo una grande quantità di distinzioni Io posso insegnare i vari insegnamenti. Le mie parole sono benevole e allietano molti cuori. Shariputra soltanto chi ha raggiunto ciò che io ho raggiunto può comprendere la vera essenza di tutti i fenomeni...

 

Questa rivelazione sconvolge l'intera assemblea riunita per ascoltare la rivelazione del Buddha, allora Shariputra interpretando i pensieri di tutti, chiede al Buddha spiegazioni. Il Buddha rifiuta dicendo:

 

“Shariputra! Se io ti rispondessi, tutti coloro che dimorano nel mondo celeste, e in quello degli esseri umani rimarrebbero perplessi e spaventati, e gli arroganti udendolo, non vi crederebbero ne lo rispetterebbero.

 

Shariputra ansioso di conoscere il motivo di una simile dichiarazione prega nuovamente il Buddha di parlare e a questo punto l’Onorato dal Mondo rivolgendosi a Shariputra dice:

 

“Dal momento che con animo sincero, mi chiedi, come potrei rifiutarmi di parlare? Ascolta attentamente, rifletti e ricorda. Quando il Signore ebbe finito di parlare, circa cinquemila fra monaci, monache, laici e laiche, presenti alla Grande Adunanza, le cui radici del peccato erano così profonde, e l’arroganza nei loro cuori così smisurata, tanto da fargli credere di aver conseguito ciò che non avevano conseguito, si alzarono e salutato il Buddha, si ritirarono. Il Signore rimase in silenzio, senza cercare di trattenerli. Guardandoli disse a Shariputra: “Adesso questa congregazione è libera d’inutili rami e foglie. Non è costituita da altri che non siano sinceri e leali. Shariputra, è un bene che individui tanto arroganti se ne siano andati.” Shariputra disse: “Così sia, Signore. Con gioia ascolterò la Tua Parola”.
Il Buddha proseguì: “Questo mistico Insegnamento viene predicato dai Grandi Illuminati solo in rare occasioni, proprio come il fiore udumbara si vede solo una volta in lunghissimi lassi di tempo. Shariputra, credimi! Tutti voi, credetemi! Nell’Insegnamento del Buddha non c’è parola che sia falsa. Il vero significato degli Insegnamenti che Io espongo a seconda delle circostanze, è molto difficile da comprendere per questo espongo il Dharma attraverso innumerevoli stratagemmi, facendo ricorso a molte parabole e similitudini. Quanto insegno non può essere compreso attraverso la dialettica o il ragionamento, solo un’illuminato può comprenderlo veramente. Il Buddha, fa il Suo avvento solo perchè desidera che gli esseri viventi aprano i loro occhi alla Saggezza, purificando la propria mente perché desidera che tutti gli esseri viventi si incamminino lungo la Strada. Questa è l’unica grande ragione per cui il Buddha fa il Suo avvento nel mondo.

 

Questa rivelazione pone il Sutra del Loto su un piano differente dagli altri insegnamenti predicati dal Buddha fino a quel momento, dichiarando apertamente che tutti gli Insegnamenti predicati nel corso della Sua vita sono da considerarsi degli stratagemmi e non la Verità ultima. Questo è uno dei motivi fondamentali per cui il Sutra del Loto è considerato universalmente il Re dei Sutra. Questa Insegnamento conosciuto come "La dottrina degli abili mezzi" apre la rivelazione del Sutra del Loto. Molte scuole che fanno riferimento a questo meraviglioso Insegnamento, considerano quelli precedenti al Sutra del Loto come sbagliati. Nella realtà il Buddha annuncia che tutto ciò che ha predicato e da considerarsi provvisorio nel senso di preparatorio, non sbagliato. Questi insegnamenti sono espressione della verità e contengano la verità, ma non sono direttamente la verità.

 

La suddivisione del testo del Sutra del Loto: Shakumon e Honmon
Shakumon e Honmon sono due parole che indicano due sezioni del Sutra del Loto.
Shakumon significa "Porta del Riflesso" e comprende dal capitolo primo fino al quattordicesimo. Gli insegnamenti contenuti nello Shakumon sono insegnamenti che hanno l'uomo come punto di riferimento e parlano di fede e di sapienza. La prima parte del Sutra del Loto è predicata dal Buddha Gautama, l'incarnazione e l'emanazione plenaria del Buddha eterno Shakyamuni, rivelatoSi nel sedicesimo capitolo "La durata della vita del Buddha". Per quasi tutta la durata della predicazione del Buddha nella sezione Shakumon, gli interlocutori sono i suoi discepoli diretti. In questa sezione nonostante si intuisca la vera entità del Buddha questa non viene chiaramente enunciata.
La parola Honmon significa "Porta dell'Origine". La porta dell'origine comincia nel capitolo quindici e finisce con la conclusione del Sutra del Loto nel capitolo 28 (nella versione di Kumarajiva). Mentre la porta del riflesso parla di sapienza e fede, la porta dell'origine a come tema centrale la compassione e l'amore e contiene la rivelazione del Buddha sull' eternità della Sua vita e della sua relazione con noi comuni mortali che siamo suoi figli sin dal tempo senza inizio. Attraverso la nostra azione come suoi figli, il Buddha si rende manifesto nel mondo, così come ha già fatto nella persona di Siddharta Gautama e Nichiren Daishonin e tutti i grandi maestri illuminati del passato, come ci conferma proclamando:

 

"In verità io non muoio mai e sono sempre qui accanto a voi a predicare il Dharma".

 

L'insegnamento della Porta dell'Origine viene anche detto insegnamento "Zuiji", ovvero "in accordo con la mente del Buddha". L'insegnamento contenuto nello Shakumon viene definito "Zuitai", "in accordo con la mente di chi ascolta".
Nella Porta dell'Origine il Buddha rivela in definitiva il Supremo Dharma, senza tenere conto delle capacità di comprensione delle persone che ascoltano per il bene di tutti gli esseri viventi e principalmente per le generazioni future dopo la sua scomparsa dal mondo fenomenico. I capitoli essenziali del Sutra del Loto sono otto e vanno dal quindicesimo al ventiduesimo. Fra questi otto i capitoli quindici, sedici e diciassette rivestono un'importanza capitale per la Rivelazione, parte del capitolo diciassette e i capitoli diciotto, diciannove e venti sono inerenti alla pratica, i capitoli ventuno e ventidue compongono la trasmissione del Sutra.

 

L'insegnamento sublime del Sutra del Loto

Da un punto di vista Buddhista l'Insegnamento sublime del Sutra del Loto è:

  1. Tutti gli esseri possono raggiungere l'illuminazione e solo questa è la grande meta a cui devono anelare i praticanti.

  2. Il Buddha è Eterno, è sempre esistito fin dal passato senza inizio ed è apparso varie volte in molte forme per guidare gli esseri viventi attraverso l'insegnamento del Dharma.

  3. La pratica più appropriata per i discepoli del Buddha è la via del Bodhisattva.

Da un punto di vista non buddhista i tre punti possono essere così interpretati:

  1. Tutti possono conseguire la salvezza

  2. Dio è apparso in molte forme e con vari nomi, per guidare gli uomini alla salvezza

  3. La pratica più appropriata per conseguire la salvezza è la via dell'Amore per tutti gli esseri viventi. Amore che non si limita al sentimento ma si trasforma in azione.

Il Buddhismo detto Hokke (del Sutra del Loto) si differenzia dagli altri tipi di Buddhismo proprio per questi insegnamenti fondamentali, che sconvolgono la concezione comune del Buddhismo così come è comunemente conosciuto e considerato, una filosofia incentrata sull'uomo e non una religione. Ciò che distingue una filosofia da una religione è la presenza di un oggetto di culto. L'oggetto di culto dei Buddhisti Hokke è il Buddha eterno del sedicesimo capitolo che come abbiamo visto in altre culture è chiamato Dio anche se non si può certamente considerare il Buddhismo Hokke monoteismo. La differenza risiede nell'assenza di distinzione fra creatore e creato.

 

   Rev. Nisshin
Tutti i passi del Sutra del Loto citati nel testo sono presi da "Il Sutra del Loto in lingua corrente" curata dal Rev. Nisshin Claus, edito da Myo Edizioni.

 

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