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Sutra del Loto

Riflessioni sul Sutra del Loto

di Rev. Nisshin   indice articoli

 

Indicazioni per la Strada

Novembre 2011

 

Buddha Sutra del Loto“Se un mio discepolo dopo la mia estinzione desiderasse predicare gli insegnamenti del Sutra del Loto dovrebbe entrare nella dimora del Buddha, indossare la veste del Buddha e sedere sul seggio del Buddha. La dimora del Buddha è il grande cuore misericordioso verso tutti gli esseri viventi; la veste del Buddha è la gentilezza e la pazienza verso tutti gli esseri viventi e il seggio del Buddha è comprendere e conoscere le illusioni.”

 

Ho voluto incominciare il mio editoriale dopo questa lunga pausa con questo meraviglioso Insegnamento contenuto nel X Capitolo del Sutra del Loto: “Il Maestro del Dharma”. Il Sutra del Loto racchiude al suo interno tutti gli Insegnamenti del Buddha. Il Sutra rappresenta come una sorta di autostrada, scenario di numerosi incidenti dovuti a vari fraintendimenti degli Insegnamenti esposti. Il Buddha sembra avvisarci spesso, nel corso della narrazione, dei pericoli derivanti dal perdere di vista lo scopo stesso della narrazione del Sutra: la compassione. Nel III Capitolo il Buddha dice:

 

“Io sono grande compassione, amore e benevolenza. Sono giunto per porre fine ad angoscia, dolore, lamento, e stupidità; per istruire tutti gli esseri viventi e per porre la causa affinché conseguano la Serenità. Gli esseri umani soccombono a tutte le sofferenze poiché sono preda della brama di guadagno. Dal momento che hanno diversi attaccamenti e che i loro sforzi nascono da essi, sono destinati ad incontrare molte sofferenze nel corso delle loro esistenze. Patiscono dolore e sofferenza poiché non hanno ciò che desiderano, sono costretti a separarsi da coloro che amano o devono stare a contatto con ciò che odiano.

Non attaccatevi a cose materiali! Se quelle saranno le vostre aspirazioni se  a quello che vi attaccherete, finirete con l’essere bruciati dall’oggetto della vostra stessa brama. Impegnatevi e sforzatevi lungo la Strada!

Questo insegnamento vi salverà da qualsiasi attaccamento, vincolo o desiderio. Conseguite consapevolezza, in modo che possiate godere di pace e sicurezza illimitata.”

 

Nel XVI Capitolo, considerato universalmente il cuore del Sutra, il Buddha dice: “La suprema pratica è la via della compassione e la mia vita è scaturita da questo”.

 

Nel corso dei miei interventi abbiamo avuto modo di vedere quali siano gli Insegnamenti essenziali del Sutra. Vediamo di ripassarli da un punto di vista non buddhista, per renderli comprensibili anche a chi buddhista non è:

  1. Tutti possono conseguire la salvezza.

  2. Dio è apparso in molte forme e con vari nomi, per guidare gli uomini alla salvezza.

  3. La pratica più appropriata per conseguire la salvezza è la via dell'Amore per tutti gli esseri viventi. Amore che non si limita al sentimento, ma si trasforma in azione.

Quindi: Amore che si trasforma in azione. Ma quand'è che l'amore si trasforma in azione? La compassione, ci dice il Buddha, è l'azione dell'amore. La compassione nel buddhismo non significa amare tutto e farsi andare bene tutto. La compassione si deve intendere come comprensione: cercare di capire, comprendere ciò che c'è dietro, l'essere coscienti che non siamo perfetti e che quindi tutti sbagliamo. Non irrigidirci di fronte a tutto ciò che non condividiamo combattendolo, ma cercare piuttosto di non erigerci a giudici, di non considerarci déi, come spesso ci consideriamo, ma piuttosto cercare di imitare il comportamento del Buddha che, nonostante conosca le nostre pochezze e i nostri interessi - e ne abbiamo tanti e di tutti i tipi, cerca di venirci incontro parlandoci in un modo che possiamo comprendere, cercando di escogitare il modo per entrare nel nostro cuore.

Ma come si esercita la compassione? Il primo grande insegnamento del Buddha sono le quattro nobili verità, che rappresentano le fondamenta di tutto il suo pensiero. La seconda nobile verità è: riconoscere la sofferenza. Quindi la compassione si esercita nel comprendere le cause della sofferenza e il Buddha, come abbiamo visto nelle sue parole, ci indica esattamente quali sono:

 

Gli esseri umani soccombono a tutte le sofferenze poichè sono preda della brama di guadagno. Dal momento che hanno diversi attaccamenti e che i loro sforzi nascono da essi, sono destinati ad incontrare molte sofferenze nel corso delle loro esistenze.

 

Il Dharma non è magia. Percorrere il sentiero tracciato dal Buddha, non è facile come spesso molti credono, perché è riformare la propria vita, mettere in discussione il nostro punto di vista e questo richiede una grande umiltà. Il Buddha ha detto che ci sono due grandi errori che l'essere umano può fare: uno non andare fino in fondo, l'altro, non incominciare nemmeno.

Un grande fraintendimento che causa davvero molti incidenti sull'autostrada del Sutra del Loto è pensare che non serve seguire i precetti insegnati dal Buddha, ossia avere un comportamento morale, ma basta recitare un mantra per essere in grado di vivere una vita da illuminati. La maggior parte dei credenti del Sutra del Loto, addirittura, pensa che basti invocarne il titolo, e poi fare quello che si vuole come e quando lo si vuole. Il Sutra del Loto però non dice questo. Per andare in autostrada bisogna non solo avere la patente, ma serve anche avere una certa esperienza di guida. Una radio senza antenna può ricevere le stazioni, ma spesso è disturbata, e questi disturbi limitano le trasmissioni.
Il Sutra del Loto contiene molti Insegnamenti e lo stesso Buddha ci avverte che bisogna comprenderli e metterli in pratica, perché solo in questo modo si potrà ottenerne i meriti. Vivere gli Insegnamenti contenuti nel Sutra del Loto non è facile, perché prima di tutto bisogna conoscerli e poi bisogna sviluppare la forza per metterli in pratica. Il Sutra del Loto non è un trattato di magia, tutt'altro! È un Insegnamento estremamente concreto, che spesso viene ridotto  alla pratica che i fedeli fanno davanti al proprio altare di casa. La vera pratica del Sutra del Loto è nella vita di tutti i giorni, è esercitare e liberare l'amore che c'è dentro di noi, lasciando da parte i propri interessi e l'orgoglio. Il Sutra del Loto è cibo per il cuore, perché solo un grande cuore può vincere i giochi di potere, gli interessi legati ad organizzazioni che per continuare ad esistere devono per forza sottostare alle leggi umane. Il Buddha però ci dice: La Suprema pratica è la via della compassione e la mia vita è scaturita da questo!

 

Per concludere questo mio intervento e per scusarmi per il mio ritardo con coloro che seguono ciò che scrivo, dirò che prima dell'estate ho lasciato la carica di guida del Sangha della Kempon Hokke Shu, così come la tradizione Nichirensita che ho amato e seguito, e a cui ho dato tanto per poter seguire quegli ideali di compassione e di non belligeranza tipici del Buddhismo e del Sutra del Loto - che nelle scuole Nichireniste sono stati, a mio parere, rimossi. Nel 2006  avevo già abbandonato il Nichirenismo, fondando una scuola che ne prendeva le distanze, che aveva le sue basi sugli Insegnamenti profondi del Sutra del Loto. Con il mio ritorno nella corrente Nichirenista, nonostante la scuola da me fondata “La Confraternita del Sutra del Loto” (Hokkekyo Shu) avesse un notevole successo, avevo chiuso ufficialmente la scuola; nonostante io fossi sceso da quel treno, molti nel tempo hanno continuato, in forma privata, a farne parte. Da tempo sono ritornato alla guida del Sangha pubblicamente e sono grato per questo a quelle persone che nel tempo mi hanno seguito e continuano a seguirmi.

Desidero lasciarvi con la preghiera che apre la liturgia quotidiana della mia scuola, perché in essa è contenuta la missione della Confraternita del Sutra del Loto.

 

PREGHIERA DI RINGRAZIAMENTO

Signore Buddha aiutami a comprendere i Tuoi insegnamenti a viverli nella mia vita e a trasmetterli a quanti ne hanno bisogno.

Signore Buddha rivolgo a Te la mia gratitudine per aver incontrato il sentiero tanto difficile da incontrare. Ai Maestri che hanno propagato il mistico insegnamento fino ai giorni nostri rivolgo il mio più profondo rispetto e gratitudine.

Propongo di sforzarmi di vivere secondo i principi della misericordia e della non violenza e di impegnarmi a dare la parte migliore di me al mondo, favorendo il dialogo e l’altruismo.

Prometto di aiutare quanti hanno bisogno del mio aiuto, e prego affinché gli esseri viventi possano vivere felici e in salute.

Possano beneficiare dei miei meriti, attraverso il legame che ci unisce, i miei cari defunti e lo spirito di tutti i miei antenati fin dalla notte dei tempi.

 

Prendo rifugio nel Sutra del Loto

 

Rev. Nisshin

 

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