Abbiamo un solo strumento per parlarci in queste aree ed è la dialettica. Non so a voi ma a me sembra che, lo scambio dialogico, finisca spesso, (spesso e non sempre), per diventare un mero ripetere di formule mentali che può essere più o meno insistente a secondo dell’interlocutore, ma che molto spesso suona vuoto di identità, intendendo con questo che non si sente il calore e la partecipazione di chi scrive e partecipa. Come se ci fosse un tentativo del tipo: - parliamo di tutto ma non di ciò che ci stà veramente a cuore -
(Lo so, lo so….. i motivi possono essere tanti… la non abitudine al confronto, il mezzo asettico, l’eterogeneità di noi che siamo qui, la paura a scoprirsi troppo, l’idea che non tutti sono qui per il piacere di parlarsi e di confrontarsi, la paura del giudizio, ed un sacco di altre componenti).

La domanda è percepite anche voi questo “nascondersi” dell’interlocutore?
Se si a cosa lo attribuite?

affermativo.... riscontro questo atteggiamento e... avrei diverse ipotesi al riguardo

una e' che non siamo in grado di farci capire, l'altra e' che stiamo parlando con cervelli assenti, un'altra e' che il nostro cervello e' andato in ferie ma forse torna e momentaneamente ha inserito una segreteria cerebrale

e... no ce n'e' un'altra ancora... che non siamo in grado realmente di tenere conto degli altri

forse ce ne sono altre ancora

metterei al 50% l'incapacità di spiegarsi con l'incapacità di capire ed ascoltare...
un po' tutte e due...

con una spolverata di difficoltà comunicative varie dovute al mezzo che stiamo usando e che ci impedisce di:
vedere l'altra persona...
guardare negli occhi l'altra persona...
poter capire quanto ci sia di reale in quanto riportato...

dico con la massima sincerità che mi è capitato di sapere che una delle persone che circola per il forum si è iscritt. per stare dietro ad un'altra, senza farle sapere chi è...
poi la situazione si è chiarita, ma questi episodi inquinano un po' la comunicazione...

non è semplice affatto...

me ne viene anche un'altra in mente
a volte c'e' semplice incompresione, ma
e questo mi lascia molto pensare
c'e' l' intenzione di ignorare deliberatamente l'altro
per fini poco leciti
mi fermo qui va...

Carissimo VanLag,

... salmodianti formule mentali, vuoto d'identita' riempito da spazzature televisive, segreteria cerebrale (come dice la Viandante: a proposito noto solo ora, carissima, il tuo invito del 22-3 ad entrare in chat. Scrivimi senza problemi al mio indirizzo email: gia' scrivo poco nel forum figurarsi se chatto. Ho piacere a scambiare opinioni private con te! - fine dell'OT - scusate tutti!) e soprattutto ipocrisia dovuta alla paura di mostrarsi tutti per quel che si e': insicuri che non si fidano degli altri (perche' l'esperienza spesso ne da' motivo) o individui perennemente in fieri che si vergognano di cambiare opinione anche se l'altro ci con-vince, insomma siamo isole, costruiamo steccati, siamo gelosi del nostro "privato" e non ci accorgiamo che le nostre alte mura non ci proteggono ma ci isola-no e ci imprigionano. Siamo tutti dei piccoli Bush in guerra preventiva col prossimo.

Aprirsi e' rischiare, ma rischiare e' vivere!!!

è possibile anche questo...
però poi vai a vedere se sempre è veramente per fini poco leciti o se per non aver nulla da dire...

sembra un po' come alle feste, quando si formano i 'gruppetti', sempre composti dalle stesse persone, con i pochi un po' più capaci di socializzare che parlano con tutti, alcuni che rivolgono la parola solo a due o tre.

alcuni che rivolgono la parola solo a due o tre.



Si ma tante volte bisogna anche considerare il proprio carattere, ad esempio ci sono persone che inconsciamente forse incutono timore piu' di altri quindi non sei certo spinto in quella direzione chi te lo fa fare di affrontare l'ostacolo, che poi se vai in fondo forse è solo in noi....

Salve a tutti , ho già tentato di postare un mio contributo precedenetemente ma c'è stato un errore nella trasmissione.....cerco di riformulare il mio pensiero sperando di non diventare ulteriormente antipatico (se lo sono per qualcuno )

per diventare un mero ripetere di formule mentali che può essere più o meno insistente a secondo dell’interlocutore

riporto quanto affermato da Vanlag per spunto al mio pensiero; ho frequentato anni fà un gruppo di "Alcolisti Anonimi" anche in quelle riunioni si rilevava quanto affermato da Van, questo perchè c'era una ricerca di "autoffermazione" .....quando, con "l'esperienza" ci si poneva al "servizio" del gruppo questo "accentramento" svaniva e la testimonianza era motivo di crescita del soggeto e del gruppo stesso, con l'augurio che quanto da me postato non venga frianteso saluto tutti voi

Quoto fallible, perché la frase mi sembra degna di nota soprattutto nell’affermazione che, con un atteggiamento di “servizio”, quindi di disponibilità e di apertura verso gli altri, c’era una crescita non solo del gruppo ma del soggetto stesso.
Come se avendo rotto il muro della propria paura ed essendosi aperti…… si attivasse lo scambio con gli altri, riescendo a dare e quindi anche a prendere in un attegiamento che favorisce la crescita della personalità.

Per altro ho estrapolato la lista dei perché postati da tutti quelli che hanno risposto, (e che ringrazio):

1) non siamo in grado di farci capire
2) il nostro cervello e' andato in ferie ma forse torna e momentaneamente ha inserito una segreteria cerebrale
3) non siamo in grado realmente di tenere conto degli altri
4) l'incapacità di spiegarsi (50%)
5) l'incapacità di capire ed ascoltare... (50%)
6) i limiti della virtualità: non vedere l'altra persona, non guardare negli occhi l'altra persona, non poter capire quanto ci sia di reale in quanto riportato...
7) vuoto d'identita' riempito da spazzature televisive,
8) ipocrisia dovuta alla paura di mostrarsi tutti per quel che si e':
9) sfiducia degli altri (perche' l'esperienza spesso ne da' motivo)
10) vergogna di cambiare opinione anche se l'altro ci convince
11) persone che inconsciamente forse incutono timore
12) ricerca di "autoaffermazione”

Ho omesso deliberatamente chi “ciurla nel manico”, cioè che viene qui per scopi personali che non siano la voglia di scambiare e di condividere, come ad esempio chi segue la morosa, chi vuole fare pubblicità al suo sito, chi cerca proseliti per la sua chiesa e via dicendo perché mi sembra più giusto concentrare l’analisi su chi vorrebbe comunicare ma per qualche motivo non riesce. In quel caso forse si può capirsi e capire.

Senza tirare somme ora, (il neurone non vuole sforzarsi), metto la considerazione che facevo oggi quando ho scritto il 3d e cioè che (per i motivi che individueremo), perdiamo davvero molto in termini di scambi anche solo virtuali.

dipende dal tipo di comunicazione che si cerca...credo...
perchè con alcuni una comunicazione si crea...

Certo bisognerebbe migliorare anche quella con le persone con le quali ci potrebbero essere i presupposti per comunicare ma non ci si riesce.

La prima cosa che mi viene in mente è che a volte non è facile fare lo slalom tra le persone 'in mala fede' che elencavi tu (cioè quelle che sono qui con scopi diversi che non il comunicare).
Avrai notato che a volte alcune discussioni vengono 'boicottate' con azioni di disturbo che poco hanno a che vedere con la discussione proposta e che in alcuni casi hanno portato alla chiusura delle discussioni stesse da parte del web perchè iniziavano a volare parole pesanti.

Casi limite è vero, però alcune vengono solo portate a morire...
Ci ha fatto caso anche qualcun altro o sono manie di persecuzione mie?



a neuroni stanchi non riesco a fare di meglio...