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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 05-03-2006, 21.07.53   #21
edali
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Vecchio 05-03-2006, 21.18.56   #22
edali
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Messaggio originale inviato da oizirbaf
my dearest Edali,


... mi hai incuriosito: come sputano le ragazze, oggi?

colgo l'occasione per un

p.s.
ssssst, non dirlo in giro ma ... da ragazzino feci una gara di sputo-lungo sul prato. Non ricordo chi vinse.
Altra gara, in classe, alle elementari: chi scriveva più largo (vinceva sempre il figlio dell'orologiaio), chi dava le testate più forti sul muro (a ricreazione: vinceva sempre il figlio del mugnaio), chi resisteva di più al vento forte senza esser buttato a terra (una volta ho vinto io: c'era quella tipetta con le trecce, a guardarmi!)

ok, ok: ot! miautoaffondo!

Ok. Anche noi avevamo disegnato in classe sul muro un cerchio sopra il quale avevamo scritto: “Posto per sbattere la testa”
edali is offline  
Vecchio 06-03-2006, 07.52.15   #23
Akhet
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Messaggio originale inviato da oizirbaf
... finalmente! ... ma non dirlo a Borghezio! sssst!


Ecco, io ho dei serissimi pregiudizi nei confronti di gente del genere...
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Vecchio 06-03-2006, 08.45.55   #24
oizirbaf
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Messaggio originale inviato da Akhet
Ecco, io ho dei serissimi pregiudizi nei confronti di gente del genere...

... vedi Akhet i nostri non sono affatto pre-giudizi ma giudizi politici ben motivati. La tristezza maggiore viene nel pensare a chi ha potuto votare gente del genere. Sono italiani che fanno tristezza, impauriti e pieni di voglia sbarazzarsi delle leggi (lacci e lacciuoli le chiamano) e farsi INgiustizia più velocemente. Purtroppo in Italia non siamo corazzati contro questa mentalità e la Resistenza, come gli esami di Eduardo, sembra non finire mai.

ciauzzzoiz

Ultima modifica di oizirbaf : 06-03-2006 alle ore 08.53.18.
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Vecchio 06-03-2006, 11.12.47   #25
antonio greco
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SOCIALE ITALIANO

Fra le cose che mancano in Italia (ma non nella U.E.), c' é anche l' apprendimento dell' educazione, dei metodi di lavoro, del patto sociale (che infatti é sparito).

UN FUTURO PER IL SISTEMA ITALIA ?

Esaminare le ultime evoluzioni e capire quelle future, é possibile ? Forse, ma ci vuole realismo.

Gli Italiani, negli ultimi vent' anni, hanno avuto una mutazione del DNA. Molte delle evoluzioni sono pero' negative.
Ma c' é una colpa, dell' Italiano medio, per le trasformazioni negative ? Forse, un po', non più della beata incoscienza nell' accettare i N.C.I. (Nuovi Comportamenti Italiani), senza reagire.

Poteva reagire l' Italiano medio ? Forse no, visto che non ha la schiena dritta (che é invocata da Ciampi). Ma si puo' avere la schiena dritta, quando si ha un alto tasso di insuccessi sociali ?

D' altronde, si puo' avere un alto tasso di successi sociali se la Pubblica Distruzione non ci ha mai insegnato che fra i cittadini e lo stato ci vuole una collaborazione ? E un rispetto reciproco ? E un interesse dell' uno a che l' altro stia in buona salute?

La colpa della Pubblica Distruzione: non é stato insegnato ai cittadini il buon senso, l' educazione, il rigore, la coerenza, la responsabilità del proprio operato. Per cui essi non sono stati in grado, in tempo di elezioni, di sceverare i venditori di chiacchiere senza esperienza dai candidati in possesso di professionalità per costruire, modificare, migliorare...

Essendosi pensato, alla Pubblica dIstruzione, solo alla ISTRUZIONE degli studenti, ignorando l' EDUCAZIONE, il cittadino tipo ignora gran parte dei suoi doveri. E non é divenuto mai conscio dei propri diritti. La rassegnazione alla sopraffazione impera infatti in molte regioni e settori del sociale.

Guardiamoci intorno, in U.E. In ogni Paese c' é una società in cui i cittadini usano il buon senso, le regole, e criteri di comportamento corretti, sulla base di Valori comuni, soddisfano i loro bisogni, nel quadro di un Patto Sociale. Il quale permette, a milioni di individui, di essere una sola società.

Cosa c' é in Italia ? Una folla disordinata di individui, senza ordini di squadra, senza patto sociale, ognuno per suo conto....come in un pollaio. Ma tutti spesso d' accordo su due sole cose: Anarchia e Confusione.

Avendo la "schiena molle", per colpa della Pubblica Distruzione, si diviene, col tempo, rassegnati. Tanto più che la mancanza della coscienza sociale (essa viene insegnata negli altri Paesi della U.E., non in Italia) mette potenzialmente ogni cittadino nella posizione di "uno contro tanti". E mette lo stato nella situazione di dirsi: "ma si puo' gestire l' anarchia ?

Rassegnati. Ma é possibile non esserlo ? Certo, in altri Paesi della U.E. i cittadini si uniscono in partiti, associazioni. Gli uni e gli altri spesso costruiscono, con impegno e serietà. Ma possono, partiti e associazioni, strutturare, migliorare, la società italiana ? Cioé il Bel Paese, con tanti laghi, pantani, mancate reazioni, rassegnazioni ? E ruote grippate ? Il Paese del grigiore, della non chiarezza ?

Le riforme, invoca Ciampi. Se i partiti volessero riformare seriamente, riuscire a fare in pratica cio' che dicono di voler fare, dovrebbero essere gestiti da Tedeschi, Belgi, Francesi. Gente coi coglioni, con carattere, coerenza, capacità sociale, organizzazione... Visto che la Pubblica Distruzione non ha pensato ad educare gli Italiani a tali Valori, per decenni. Non basta che Ciampi dica "tenete la schiena dritta.." ! Neanche la coerenza é stata insegnata, nel Paese ove l' ipocrisia é stata elevata a rango universitario... L' organizzazione e la coerenza , mai conosciute in tante province italiane, sono i valori che fan si che, in giro per la U.E., i cittadini facciano corrispondere i fatti alle parole.

Ma é proprio questo, la corrispondenza dei fatti alle parole, che é tanto difficile, nel Paese dell' arte. E dei furbi. In fondo l' artista cerca l' originalità di un percorso nuovo. Magari deviato, ma nuovo. Magari scorretto, ma nuovo.
Lo Stivale é divenuto una terra ove tutti i percorsi diversi, variati, talora nascosti, incurvati, deviati, si incrociano, si ostacolano, si scontrano talvolta...

Se i furbi non cercassero di ottenere col sotterfugio cio' che dovrebbero faticare ad avere coll' impegno, alla luce del sole, allora la vita diverrebbe faticosa. E noiosa, che barba ! Poi, si puo' fare una vita di fatica nel Paese della calura ? Si puo' sudare, impegnandosi a costruire, nel Paese della pigrizia ? Si puo' non essere pigri nel Paese ove la gran parte dei meccanismi pubblici si grippano ?

Sono tutte ragioni per cercare di discolpare gli Italiani che hanno accettato i N.C.I. Si, la residua colpa di aver accettato nuove abitudini, quelle che hanno ammazzato le efficienze sociali, é un peccato veniale.

Noi Italiani, famosi per la somma intuizione. Ma puo' , un popolo di artisti intuitivi, essere razionale, organizzato, per restare a galla nel Mercato Globale ? Se la Pubblica Distruzione non ci ha insegnato la struttura delle costruzioni sociali, l' organizzazione degli schemi mentali produttivi ?

Ecco il punto, a me sembra.

Se avessimo la razionalità francese, la coerenza britannica, l' impegno degli Scandinavi............ allora le ruote della società non sarebbero spesso grippate . Ogni cittadino avrebbe il suo flaccone di "olio sociale" e farebbe la manutenzione dei meccanismi delle stato, della società....

E se l' olio fosse sufficiente, potrebbe ingrassarsi quella parte del proprio cervello che presiede al sociale (attualmente atrofizzata).

Il futuro ? o ci sarà un futuro, o non ci sarà. Ci sarà un futuro se un' analisi degli handicaps sociali viene fatta subito, prima di passare il punto di non ritorno. Emigrati aiutando. Non ci sarà futuro se restiamo là, rassegnati, ad aspettare.

Le Cause delle inefficienze sono una decina. Senza individuarle, coll' aiuto di testimoni dello sviluppo, la via maestra per divenire un Paese normale, europeo, sembra preclusa.

l' Emigrato
Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr


P.S. Dio ride degli uomini che si lamentano di eventi, le cui cause essi stessi continuano a promuovere con convinzione (Bossuet).
antonio greco is offline  
Vecchio 07-03-2006, 10.36.20   #26
Ish459
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Ho letto gli interessanti interventi a questa discussione e devo dire che ringrazio l'azzardo che casualmente mi ha fatto entrare in questo forum così pieno di gente socialmente predisposta ad una giusta convivenza fra i cittadini della propria comunità...

DANA mi chiede in modo diretto, se fossero stati due cittadini italiani a mancarmi di rispetto, sarebbe stato diverso? Cara Dana, ovvio che in fatto in se è deplorevole da chiunque esso venga compiuto, ma avevo lasciato chiaro che non era la mia intenzione giudicare il fatto in se, bensì le conseguenze che comportano che certi atti (anche le rapine in villa come -nominate credo da Mary-) a livello di pregiudizi su certi cittadini, in questo caso extracomunitari. Era semplicemente un punto di partenza verso un argomento scottante. Un problema attuale e che lascia allo scoperte le tante crepe della nostra società.

OIZBARF sostiene che i pregiudizi (generalizzazione su individui, razze...) sono "culturalmente acquisiti", sono d'accordo, c'è una notevole influenza della nostra cultura e dall'ambiente dove ci sviluppiamo come individui. Ma ritengo che l'essere umano sia "naturalmente predisposto" ai pregiudizi, è una sosta di "autodifesa" verso il "diverso", lo "sconosciuto", che può generare in noi una sensazione di "pericolo" verso la nostra integrità fisica, psichica, morale.... Ovviamente il livello di "informazione" ha la sua bella parte (individui maggiormente informati, soprattutto CORRETTAMENTE informati, hanno maggior grado di tolleranza). NOn chi è più istruito è più tollerante. L'apertura mentale è una dimensione personale molto influenzata dall'ambiente culturale e sociale che ci ospita.
Sai Oizbarf, molte volte non fanno la differenza gli stracci fra gli stessi extracomunitari. Ho visto dottori con la pelle diversa, in giacca e cravatta considerati ad un livello di formazione "più basso" per la stessa diffidenza con la quale rileghiamo ad un angolo il concittadino che abita sotto il ponte. Scommetto senza sbagliarmi di molto, che dinanzi ad un dottore extracomunitario ed uno italiano la extragrandemaggioranza di cittadini sceglierebbe quello italiano.
Non credo che il pregiudizio non sia un male in se stesso... è l'esasperazione dell'essere prevenuti verso un supposto "pericolo", verso lo "sconosciuto". Credo che sia questa la differenza fondamentale. Mettiamo l'esempio di una tribù di indigeni sperduta nella foresta. Arriva un presunto "pericolo", un occidentale completamente diverso, con aggeggi mai visti prima... allora gli individui di questa tribù manifestano la loro naturale "prevenzione" verso lo "sconosciuto" ma mai saranno pregiudizi. Il pregiudizio nasce dall'esasperazione, dalla cattiva informazione, dall'emettere giudizi senza conoscenza di causa, avendo i mezzi per bloccarli, vincerli. Il pregiudizio è una mala bestia che avvilisce l'essere umano.

Educazione, tolleranza, rispetto... 3 parole magiche frequentemente sentite, scritte, dette, ma poco messe alla pratica. Parliamo di dignità spesso, ma della nostra, come qualcosa di legittimo, mancando spesso anche della dignità degli altri. Il pregiudizio provoca l'annichilimento della dignità umana.

Ma c'è il rispetto di chi accoglie ed il rispetto di chi è ospitato. Non posso pensare di cercare di imporre i miei pensieri, le mie ideologie, la mia cultura nella società che mi accoglie. È ovvio che devo adeguarmi, e questo adeguamento è basato sul RISPETTO. Ma è ovvio, e questo mi dispiace ammetterlo, che molti individui che arrivano alle nostre società, sono educati in un ambiente di "ideologia, soprattutto religiosa, TOTALITARIA" QUINDI MAI SI ADEGUERANNO A CHI LI OSPITA. E noi, cittadini presuntamente liberali, laici, democratici e rispettosi ci troviamo a fare i conti con vicini di casa che non tollerano ne' rispettano (perché è intrinseco nella loro ideologia) il tuo modo di vita, di pensare e di credere. Come non essere prevenuti? Sí, bisogna esserlo, ma senza cadere nel pregiudizio. Non c'è equilibrio (fra chi arriva a fra chi ospita), quindi non ci sarà mai tolleranza (ne'per chi arriva che professa ideologie, religioni di per se intolleranti, ne' per chi ospita che non tollera sua stessa volta questa presunzione), quindi non ci sarà mai un assestamento dei reciproci rispetti. Non si terrà conto della dignità umana. Non servirà a nulla l'educazione, perché i meccanismi che innescano questa sorta di vortice di intolleranza è profondamente radicata negli strati più nascosti e bui dell'essere umano.
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Vecchio 07-03-2006, 10.38.09   #27
Ish459
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Re: SOCIALE ITALIANO

[quote]Messaggio originale inviato da antonio greco
[b]Fra le cose che mancano in Italia (ma non nella U.E.), c' é anche l' apprendimento dell' educazione, dei metodi di lavoro, del patto sociale (che infatti é sparito).

UN FUTURO PER IL SISTEMA ITALIA ?


Ho deliberatamente deciso di fare un commento "a parte"· di quanto Antonio Greco ha scritto...
AKHET dice "ogni individuo può apportare a questa nostra società il suo contributo positivo" (e questa dovrebbe essere una delle basi fondamentali di uno stato democratico, perché la democrazia la costruiamo tutti).
EDALI già scrive la parola DEMOCRAZIA, ma URANIO è piuttosto negativo e considera che noi cittadini "dobbiamo difenderci da soli" e che "dobbiamo agire con la nostra intelligenza".
Ma ANTONIO GRECO ha toccato un punto fondamentale, "ineludibile" l'accettare senza reagire. Il CONFORMISMO. Mi permettete la mia umilissima opinione da emigrata? Voi, italiani, siete un popolo di conformisti. E questa è stata la conclusione principale alla quale sono arrivata e che ho consolidato dopo 12 anni qua vissuti. Come Akhet ha anticipato in breve parole, sottolinea poi Antonio: fra i cittadini e lo stato ci vuole una collaborazione e un rispetto reciproco. Rispondo affermativamente. Il cittadino italiano è "troppo abituato" a subire e chinare la testa e andare avanti... si fa poco atto della propria voce. Colpa della Pubblica Distruzione? credo sia piuttosto un discorso legato alla "dis-abitudine". Antonio, hai azzeccato completamente: il cittadino tipo ignora gran parte dei suoi doveri e non è a conoscenza dei propri diritti. Sì, la democrazia è un insieme di tutto... diritti e doveri. Il conformismo porta inesorabilmente alla rassegnazione, e questa a sulla volta ci conduce all'assoluta mancanza, perdita di valori e di dignità... Manca IMPEGNO SOCIALE. Mancano i valori, colpa dell'educazione da parte dell'istituzioni? Io parlerei dell'educazione in termini generici. Ci siamo forse rilassati troppo credendo che uno stato di diritto, una libertà guadagnate erano già stati vinti, ed invece sono valori che si rigenerano, crescono, alimentano giorno per giorno. E questa "rieducazione", questa "ripresa di valori" deve arrivare da ogni singolo individuo. L'educazione al sociale deve nascere già in ogni singola casa, da noi a nostri figli. E non bisognerebbe ma dimenticare, gli sforzi per acquistare i nostri diritti (che le nuove generazioni pretendono senza accettare i doveri -mancanza di valori-). Credo che l'educazione deve continuare nelle scuole, educazione giusta verso il sociale e dare una nuova dimensione alla materia tanto sottovalutata come è la STORIA.
Ci siamo dimenticati di tante cose, date per scontate tante altre e adesso siamo pericolosamente rassegnati...
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Vecchio 07-03-2006, 15.35.19   #28
oizirbaf
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Messaggio originale inviato da Ish459
A) ...ritengo che l'essere umano sia "naturalmente predisposto" ai pregiudizi, è una sosta di "autodifesa" verso il "diverso"...Scommetto senza sbagliarmi di molto, che dinanzi ad un dottore extracomunitario ed uno italiano la stragrande maggioranza dei cittadini sceglierebbe quello italiano.
Non credo che il pregiudizio non sia un male in se stesso... è l'esasperazione...
Mettiamo l'esempio di una tribù di indigeni

B) Il pregiudizio nasce dall'esasperazione... Il pregiudizio è una mala bestia che avvilisce l'essere umano.

Educazione, tolleranza, rispetto... 3 parole magiche frequentemente sentite, scritte, dette, ma poco messe alla pratica. ... Il pregiudizio provoca l'annichilimento della dignità umana.

...MAI SI ADEGUERANNO A CHI LI OSPITA. ...negli strati più nascosti e bui dell'essere umano.

Ish459 carissima,

Il punto A) è l'opposto del punto B)

Scommessa vinta sul medico, ma quando mai i pre-giudizi (cioè le intime esasperazioni) di una maggioranza diventano giusti solo perchè "vincenti". Sarà che son sempre stato attratto da tutto ciò che è diverso e "perdente": hai presente il cavaliere errante, forte dei suoi ideali di difensore degli ultimi; era l'ideale dei miei vent'anni. Oggi ho sostituito a ciò l'umiltà di riconoscermi non superiore e difensore di questi ultimi, ma ultimo io stesso. Non che ci riesca sempre ma l'esaltazione che provavo nel sentirmi "minoranza" non mi esalta più. Le 3 parole magiche (educazione, tolleranza, rispetto) son solo parole? ... allora cerchiamo di porle in atto, senza discuterne. L'esempio silenzioso vale SEMPRE di più.


... nell'essere umano la parte buia è sempre vissuta accanto alla luce che OGNUNO ha: riscopriamo la nostra (luce, cioè speranza) ed il resto verrà da sè!

Amen ed Inshalloiz!

p.s.

Ricordo di aver ospitato più volte amici musulmani (senegalesi): mi fecero notare che, pur apprezzando, potevo tranquillamente mettere anche il vino in tavola come facevo solitamente ... certo non erano fanatici ... non ho ancora avuto la fortuna di invitare amici di Hamas o dei Fratelli Musulmani, è vero ... ma penso che i capi dei fondamentalisti sunniti (da Bin Laden ad Alzarkawui) in realtà se ne fregano dell'Islam e che speculano sulla religione (a differenza dei seguaci, povera gente che vedono nell'Islam fanatico un riscatto contro i loro regimi dittatoriali filo-occidentali - lo era sempre stato anche Saddam finanziato dalle varie amministrazioni Usa contro il fondamentalismo sciita komeinista).
Fin'ora han sempre visto il peggio: dal colonialismo al sionismo all'imperialismo per il controllo delle risorse energetiche, tramite dittature filoocidentali o guerre dirette: con la Democrazia il fondamentalismo vincerebbe democraticamente ovunque come in Algeria ma noi occidentali aiutremmo subito una dittatura militare come appunto in Algeria.
oizirbaf is offline  
Vecchio 07-03-2006, 15.55.03   #29
Ish459
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[quote]Messaggio originale inviato da oizirbaf
[b]Ish459 carissima,

Il punto A) è l'opposto del punto B)




A) ...ritengo che l'essere umano sia "naturalmente predisposto" ai pregiudizi, è una sosta di "autodifesa" verso il "diverso"...Scommetto senza sbagliarmi di molto, che dinanzi ad un dottore extracomunitario ed uno italiano la stragrande maggioranza dei cittadini sceglierebbe quello italiano.
Non credo che il pregiudizio non sia un male in se stesso... è l'esasperazione...
Mettiamo l'esempio di una tribù di indigeni

B) Il pregiudizio nasce dall'esasperazione... Il pregiudizio è una mala bestia che avvilisce l'essere umano.
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Vecchio 07-03-2006, 15.58.22   #30
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Messaggio originale inviato da oizirbaf
Ish459 carissima,

Il punto A) è l'opposto del punto B)


Voglio chiarire che l'essere umano abbia una predisposizioni intrinseca ai pregiudizi e questa predisposizione non è un male in se stesso, bensì l'esasperazione che porta al pregiudizio (in realtà avrei dovuto cominciare con l'argomento "essere prevenuti" specificato più avanti nel mio intervento), ed è PER questo che il pregiudizio è una mala bestia....

Cari miei, non potete immaginare quanto sia difficile per noi emigrati poter esprimerci nella vostra lingua alla vostra stessa velocità di pensiero... sono convinta che la vostra tolleranza vi farà chiudere un occhio a queste "piccole" mancanze linguistiche...
Ish459 is offline  

 



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