Io avanzo la seguente, modestissima ipotesi.
Allora: mettiamo per un attimo in sospeso la Lega, la quale ritengo un fenomeno sociopolitico destinato a divenire marginale, nel giro di pochi anni.
Trascuriamo anche i micropartiti, più o meno velleitari, che ruotano intorno alla CdL.
Rimangono tre formazioni nel centrodestra, delle quali una, quella maggioritaria, si identifica, in pratica, con la figura di un uomo.
Le altre due posseggono leaders, ma non si identificano con essi.
In ogni caso sia Fini che Casini hanno circa cinquantanni.
Berlusconi veleggia intorno ai 70.

Quale potrebbe essere il "calcolo" dei due giovincelli (si fa per dire).
Semplice: posto che la coalizione che andrà al potere ad aprile si troverà a gestire una situazione economica non semplicemente in declino, ma, di fatto, solo all'inizio del precipizio.
Posto, inoltre, che la ricostituzione di una seria ossatura economica ed infrastrutturale del paese costerà lacrime e sangue, in una misura che, quasi certamente, nessuno ci sta davvero annunciando.
Posto, infine, che saremo "costretti" a farlo, perchè i nostri partners europei non ci "permetteranno" di giungere al tracollo.

Ne consegue che, se il centrodestra perderà le prossime elezioni, per Fini e/o per Casini (ancor "giovani" nel 2011) si apriranno delle prospettive straordinariamente interessanti e attraenti.
Il "lavoro sporco" toccherà all'attuale opposizione, la quale uscirà quasi certamente massacrata dal prossimo quinquennio.
All'epoca Berlusconi sarà quasi vecchio ed è possibilissimo che abbia perso molto del suo smalto.
Sarà cura, inoltre, di una parte degli impegni della nuova maggioranza di condurre a termine l'opera di devastazione dell'immagine del personaggio, la quale, per ora, è stata affidata alla sola magistratura ed a una parte dei mezzi di informazione.
Con la dissoluzione della figura di Berlusconi e delle sue aziende e finanziarie, anche il suo partito collasserà su se stesso.

Risultato: tra cinque anni Fini e/o Casini potrebbero trovarsi nella concreta possibilità di fondare una vera e propria "dinastia" di potere, qualcosa di simile a ciò che fu possibile alla vecchia DC nel 1948.
Se non sono stupidi, ci staranno pensando.

Molto interessanti le ultime risposte sull'argomento , suscitano e ispirano in me , variazioni sull'argomento originale , ma infine non troppo!. A Fragola vorrei dire che i suoi dotti riferimenti non avallano ;Repubblica , uguale , casa famiglia : io nello "Stato" vedo sicuramente un amministratore di quello che il popolo sá produrre , amministrarlo con un avvicendamento degli eletti rappresentanti portandolo il suo naturale sviluppo per un compartito benessere. Diciamolo pure , il "motore" di un popolo é lo Stato. Il ricambio dell'olio ne garantisce la perfetta funzionalitá , chiodi e altre impuritá , lo ingrippano come il parassitismo di chi pretende senza aver equamente apportato. In questo mi riferisco anche ai giovani che per il solo fatto di essere un bulloncino..ino...ino , pretendono diritti e doveri dai e dei bulloni portanti di questo meraviglioso motore volendone condizionanare l'andazzo...azzo..azzo!. Peró la nostra Fragola vorrebbe anche la "fragolina" sulla bell'e fatta torta , come la casa e poi naturalmente una infinitá di assistenze che "sine e qua non " ci porterebbero direttamente nelle braccia del Mao Tze Tung ricordato da Romolo. Lo Stato deve agevolare la vita dei cittadini , e propiziarne benefici in via di massima proporzionatamente ai loro contributi , ricordarsi dei piú sfortunati sí! deve essere una delle sue mille facce , ma non accollarsi obblighi per chi impietosisce per approffittarne. La dignitá di una famiglia non si giudica dai figli affamati e urlanti in braccio a genitori sprovveduti quanto incoscenti che per il solo fatto di figliare , ricattano le sensibilitá della societá . Buon ultimo al nostro Weyl pure , apre una finestra che a ben voler guardare , una volta aperta potrebbe portare aria fresca....molto fresca e sentiamo come. La palla al piede di tutti noi é il debito pubblico accumolato da precedenti governi che per rifocillarsi di denari non lesinarono a riconoscere interessi da usura al popolo "usuraio" che con man bassa ne ha approffittato , ora anche i piú imbecilli sanno che chi presta denaro per godere di interessi alti o meglio fuori mercato rischia proporzionatamente , chi lo ha fatto con i bond argentini , con Cirio , con Parmalat ha perso tutto , stanno ingoiando il rospo , ma forse qualche cosa riusciranno a raccimolare , glielo auguro buon per loro , ma per tutti gli altri "usurai?" , continuano a succhiare e negli anni d'oro in breve periodi hanno duplicato i capitali , sono gli stessi che rimproverano l'attuale governo che con gli interessi che annualmente ha pagato negli ultimi 5 anni avrebbe potuto fare meraviglie! , ebbene a questi e quelli io farei o meglio io rimborserei il 50% netto dei loro capitali che non sono altro che il frutto di usure precedenti e risanerei il paese una volta per tutte senza aspettare un tracollo che prima o poi arriverá e con devastanti conseguenze per tutti , che ne pensate? é dura da digerire? , meglio il 50% che niente , meglio una botta oggi con un bitorzolo che un funerale domani! , subito il governo godrebbe di agi e snellezze economiche che si tramuterebbero in migliori assistenze , migliore credibilitá all'estero , insomma sarebbe un beneficio toccasana per tutti!. Casini? Fini? sbagliano nel voler far fuori il Berlusca , questi ha ancora vitalitá e responsabilitá da onorare , devono aspettare il loro naturale maturamento , il loro avversario é nella sinistra , é Prodi & Co. mai Berlusconi li ha criticati , molto male hanno fatto a partire criticandolo , dovevano limitarsi a raccontarci i loro programmi e chiedere la fiducia sulla base di un rinnovamento , ma non certo squalificando un alleato e socio di governo. Mamma mia! ho scritto stupidate? , se cosí fosse mi scuso , buona giornata.

ecco, di fronte allo scenario che tratteggi una parte di me si augura che vinca Berlusconi.

Credo che se il centrosinistra vincerà si troverà di fronte una situazione durissima da affrontare, pesantemente compromessa dal precedente governo (ma non solo).
D'altra parte l'idea di un Paese che faccia la fine dell'Argentina non mi sorride.

E' certo che nessuno ci sta davvero prospettando ciò che potrebbe essere il nostro futuro. Il risveglio sarà doloroso, specie per i più ipnotizzati dalle sirene mediatiche.

Un problema mi pare di aver capito è che forse le cose potrebbero andare in maniera diversa per camera e senato. Berlusconi ha una certa probabilità di affermarsi al senato e molto meno alla camera (non chiedetemi perché: l'ho letto su http://www.zmag.org/Italy/index.htm).

In tal caso, continua il commentatore spagnolo (o sudamericano), si avrebbe un'alta probabilità di crisi di governo con conseguente "governo dei tecnici" o peggio "di unità nazionale". In questo modo verrebbero rafforzate le forze centriste ed escluse le estreme.

Così, come dice Mr. Bean, si riformerebbe la democrazia cristiana.

Evviva!