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Vecchio 18-06-2007, 20.01.29   #1
VanLag
Ospite abituale
 
L'avatar di VanLag
 
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
Perché l’uomo è cattivo?

Perché l’uomo è cattivo? Ve lo siete mai chiesto.

Nonostante siano ormai passate decine di migliaia di anni da quando l’evoluzione ci ha staccati dai primati, nonostante lo sviluppo della logica, dell’intelligenza e della ragione, l’uomo continua ostinatamente e con pervicacia a fare del male all’ambiente ed ai suoi simili.

Anzi addirittura usa la logica, la ragione e se possibile anche l’intelligenza, per annientare i suoi simili, per sottometterli, per dominarli come farebbe la fiera più becera della giungla, magari raccontandosi poi come alibi che sono leggi di natura.

Ci deve essere una spiegazione razionale a questo strano incedere, voi avete mai cercato il perché e se si cosa avete scoperto?

VanLag is offline  
Vecchio 19-06-2007, 01.01.48   #2
Fallen06
Ospite abituale
 
Data registrazione: 12-08-2006
Messaggi: 127
Riferimento: Perché l’uomo è cattivo?

Leggevo proprio oggi un articolo di Galimberti sulla natura e la crudeltà dell'uomo.Di passaggio,l'autore affermava che la natura non può essere giudicata nè buona nè cattiva -in quanto non agisce con intenzionalità- ,semmai indifferente.Essa risponde a necessità proprie,la sua economicità e le regolarità che ne caratterizzano il funzionamento non riguardano la pietà,la bontà,ecc...
Ora,l'uomo viene fuori dalla natura;lo studio della specie umana ha dimostrato che i sentimenti e le passioni,oltre alla razionalità,sono acquisizioni avvenute nel tempo.Similmente,lo studio dei sistemi religiosi ha dimostrato che le "società" primitive,rispetto a quelle posteriori,non hanno sviluppato sistemi etici complessi.
Ciò lascia pensare che l'uomo abbia lentamente compiuto un passaggio da uno stato che approssimativamente potremmo chiamare "di natura",ad uno "di cultura",o civiltà.Questo passaggio è da pensare,ovviamente,non come un evento dai contorni netti,ma come un'alternanza di momenti in cui è prevalso più l'uno o l'altro stato,fino al punto in cui la tendenza generale ha segnato l'incivilimento dell'uomo.
In tutto questo,tentando un parallelo -non del tutto improprio- con la teoria psicanalitica freudiana,l'uomo civilizzato e "moralizzato" si trova a fare i conti con una tendenza latente -quella naturale- ,che lo spinge istintivamente a comportarsi in modo diverso da come prescritto dalle regole sociali.
Il "Mister Hyde",rappresentazione dell'inconscio pericoloso,è stato spesso dipinto a tinte fosche,come un essere in preda ai più bassi istinti.In effetti però,qualora non si tratti di patologie vere e proprie,quelle che emergono dall'Es sono le nostre più naturali attitudini,ove con naturali non intendo genuine,ma non civilizzate,non controllate,non razionalizzate.Così,se ho fame,devo mangiare,e se non c'è null'altro da mangiare se non il mio compagno disperso con me nella foresta,mangio lui.
La "cattiveria" talvolta è proprio quella che ci fa vivere e riuscire,è un sentimento vitale che può esprimersi in maniera violenta -e che se manca del tutto fa sentire la sua assenza- .
Questa "parte" di noi,dunque,spinge in direzione talvolta opposta a quella comandata dalla morale.Come la natura,segue regole proprie,tipo l'economicità dell'agire -massimo risultato con il minimo sforzo- e la sopravvivenza della specie e dell'individuo.
Stando così le cose,giudicare "cattivo" l'uomo vuol dire porre come principio super-partes il giudizio morale;il problema,però,come spero di aver espresso,è che esistono dei comportamenti che appartengono ad altre logiche,extramorali.
Come sempre quando si pone una simile distinzione di piani,il problema è se fra diversi piani ci sia o meno incommensurabilità.
Ovvero,noi possiamo giudicare "cattivo" anche chi non appartiene o non si riconosce in un certo sistema etico?Se si,perchè?
A mio parere,possiamo applicare un giudizio morale quando il contesto dell'azione o del comportamento che giudichiamo conosce un certo grado di sviluppo etico.Il giudizio è possibile laddove ci sia un uomo etico;ma tale presenza è questione di gradi e sfumature.
Chi potrebbe dire,infatti,che la nostra società,con tutti i mostri che produce,sia un contesto totalmente etico -totalmente civilizzato-?
La sociologia ci ha insegnato che esistono anche all'interno di un corpo sociale apparentemente coeso esistono nicchie,caste,classi,movimenti ,situazioni.In termini giuridici,il camorrista napoletano che uccide per motivi relativamente futili ha almeno l'attenuante di essere cresciuto in un ambiente molto più impermeabile alla civilizzazione di quello in cui cresce chi lo giudica in senso morale.
Fallen06 is offline  
Vecchio 19-06-2007, 01.11.34   #3
T-Dragon
Ospite abituale
 
Data registrazione: 17-06-2005
Messaggi: 130
Riferimento: Perché l’uomo è cattivo?

Mi garberebbe prima sapere:
a) Chi ha "dimostrato" che l'uomo è cattivo
b) Chi ha spiegato con chiarezza in cosa consista questa cattiveria
c) Chi ha dimostrato che è una proprietà esclusiva dell'uomo (perché, se il filone non è provocatorio, si deve intenderlo in questo modo)

Vorrei riportare qualche verso del Tasso. Son riferiti a tutt'altre questioni, ma penso non sarà difficile capire dove voglio andare a parare:

Ma perché in van mi lagno? Usa ciascuno
quell'armi che gli ha date la natura
per sua salute: il cervo adopra il corso,
il leone gli artigli, ed il bavoso
cinghiale il dente; e son potenza ed armi
de la donna bellezza e leggiadria;
io, perché non per mia salute adopro
la violenza, se mi fe' natura
atto a far violenza ed a rapire?



PS: Mi permetto inoltre di segnalare che l'uso del verbo "incedere" in quel contesto mi sembra piuttosto inappopriato. A meno che non sia inteso in senso ironico, nel qual caso mi scuso.
T-Dragon is offline  
Vecchio 19-06-2007, 09.17.35   #4
trismegistus
Ospite abituale
 
L'avatar di trismegistus
 
Data registrazione: 21-05-2007
Messaggi: 268
Riferimento: Perché l’uomo è cattivo?

Citazione:
Originalmente inviato da VanLag
Perché l’uomo è cattivo? Ve lo siete mai chiesto.

Nonostante siano ormai passate decine di migliaia di anni da quando l’evoluzione ci ha staccati dai primati, nonostante lo sviluppo della logica, dell’intelligenza e della ragione, l’uomo continua ostinatamente e con pervicacia a fare del male all’ambiente ed ai suoi simili.

Anzi addirittura usa la logica, la ragione e se possibile anche l’intelligenza, per annientare i suoi simili, per sottometterli, per dominarli come farebbe la fiera più becera della giungla, magari raccontandosi poi come alibi che sono leggi di natura.

Ci deve essere una spiegazione razionale a questo strano incedere, voi avete mai cercato il perché e se si cosa avete scoperto?


La fortuna di avere un libero abitrio che però soffre di una dualità di forma.
L'uomo è fautore del proprio avvenire, a esso si prospettano due vie (per esere più precisi sarebbero tre): bene e male (volendo anche neutralità o passività), attraverso il libero arbitrio egli può decidere come cosa fare e come comportarsi.
L'essere cattivo o malvagio è quindi un'alternativa di vita a quella "canonica" del bene, è un "possibile" della nostra esistenza.
In termini kierkegaardiani un'angosciante possibilità da scegliere dovuto ad un bivio lungo la strada dell'esistenza.
trismegistus is offline  
Vecchio 19-06-2007, 10.50.19   #5
alessiob
Ospite abituale
 
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 749
Riferimento: Perché l’uomo è cattivo?

Sappiamo perchè l'uomo è cattivo da un pezzo.

Lo ha spiegato in maniera semplice e brillante Sigmund Freud.

L'uomo è un animale e come tale conserva ancora tutti gli istinti dell'animale.

Gli istinti degli animali sono stati bollati come "cattivi" dalla socieltà odierna.

Più riesce a reprimere questi istinti, più l'uomo è "buono", meno li reprime più è "cattivo".


Niente di più semplice.
alessiob is offline  
Vecchio 19-06-2007, 13.21.03   #6
Aristippo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 06-10-2004
Messaggi: 365
Riferimento: Perché l’uomo è cattivo?

E io invece mi domando,
perchè mai l'uomo deve essere buono ?

Perchè mai vanlag ti scandalizzi tanto se l'uomo è cattivo ? lo è sempre stato..allora io mi faccio la domanda opposta..perchè l'uomo deve essere buono ?

Io noto e anche la storia cmq sia ce lo dimostra, che sono rari i casi dove l'uomo si è dimostrato davvero buono senza essere condizionato da mille e mille fattori.

Saluti.
Aristippo is offline  
Vecchio 19-06-2007, 15.19.17   #7
voluttà
Ospite abituale
 
L'avatar di voluttà
 
Data registrazione: 14-12-2005
Messaggi: 124
Riferimento: Perché l’uomo è cattivo?

è per via del testosterone!!!!


le donne non sono così....
voluttà is offline  
Vecchio 19-06-2007, 18.41.33   #8
S.B.
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
Riferimento: Perché l’uomo è cattivo?

Citazione:
Originalmente inviato da voluttà
è per via del testosterone!!!!


le donne non sono così....

A questo riguardo mi permetto di dissentire.
Forse usano meno la forza fisica, ma, se possibile, sono molto più malvagie dell'uomo.

Molto interessante l'intervento di Fallen06.
S.B. is offline  
Vecchio 19-06-2007, 19.33.10   #9
VanLag
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L'avatar di VanLag
 
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
Riferimento: Perché l’uomo è cattivo?

Comincio a rispondere a te, poi se riesco rispondo anche agli altri, almeno dove mi sembra sia richiesta una risposta.

Citazione:
Originalmente inviato da Aristippo
......perchè l'uomo deve essere buono ?

Per pragmatismo e per intelligenza! Perché la collaborazione paga di più che la concorrenza. Perché vivere in un mondo di gente che si comporta in maniera etica ed altruistica produce migliori risultati sul terreno sociale e vengono a crearsi condizioni di vita migliori per tutti. Perché fare l’amore è più divertente che fare la guerra e l’uomo è il più ludico di tutti gli animali.

VanLag is offline  
Vecchio 19-06-2007, 19.44.11   #10
zanna
Ospite
 
Data registrazione: 19-06-2007
Messaggi: 25
Riferimento: Perché l’uomo è cattivo?

Voi dite che l uomo è cattivo oppure che la donna è malvagia ecc ma secondo me sbagliate l uomo (inteso come umanità) nn è cattivo più sempilecemente egli distinguendosi da gli animali può dirsi buono o malvagio perchè prende come termine di paragone un uomo medio che nn è nè luno ne l altro questo però è chiaramente un circolo vizioso se infatti è il termine medio secondo il quale si giudicano gli estremi nasce una domanda come conosciamo quest ultimo senza i primi
p.s
nn ho messo neanche una virgola,,,,,,,,,,,,,,,,,
zanna is offline  

 



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