Apro questo thread per far luce su un problema etico e culturale, vorrei cioè analizzare quali sono le ragioni profonde del tabù dell'Incesto.
Infatti quasi tutti i popoli fin dall'antichità hanno sempre considerato l'incesto come un atto gravissimo, forse il peggiore che l'uomo potesse commettere nell'ambito dei comportamenti sessuali; la tragedia "Edipo Re" ne è una diretta testimonianza, dove appunto il protagonista, macchiatosi di tale colpa, è ritenuto così impuro da far scoppiare la peste nella sua Tebe.
Certo, l'incesto può causare gravi tare ereditarie a causa del mancato ricambio dei geni, ma secondo me non è questo il vero motivo per cui tale comportamento venne vietato in modo così marcato.
Io credo che sia perchè l'eventuale nascita di un amore incestuoso fa riaffiorare il complesso di Edipo e porta l'individuo a fare i conti con le pulsioni inconsce già da tempo rimosse, creando quindi forti squilibri psichici.
E' corretta secondo voi questa interpretazione?

Ciao Socrate, credo ti riferisci all'inamoramento e non al sesso. Penso non ci possa essere un vero rapporto d'amore nell'incesto, solo del sesso e questo porta ad una serie di argomenti come la perversione, il feticismo ecc.. che non sono dei veri e propri disturbi psichici. La tentazione di voler possedere un proprio familiare è normale, l'anormalità psichica stà nel fatto di amare cose fosse la sua donna.

E' un argomento vasto e interdisciplinare, che esclude però considerazioni filosofiche. Andrebbero riportate le eccezioni e proibizioni storiche, le trasgressioni famose, una vastissima letteratura anche come tragedie e romanzi di ogni tempo. All'origine c'è anche l'ambivalente attrazione- repulsione
Al di là dei miti freudiani oggi revisionati,secondo antropologi e sociologi è un tabù culturale, correlato soprattutto allo sviluppo delle comunità e società umane concesso dallo scambio dopo il dibattito : la proibizione è dovuta a scelta esogamica oppure,viceversa,è il tabù che porta all'esogamia? Secondo Bataille, il massimo teorico dell'erotismo, si trattò di un dono dei familiari ad altri, dopo che rinunciarono a godere loro delle donne di famiglia.
E' ancora rituale presso alcune tribù. Presso gli ottentotti, stando ad alcune testimonianze, l'iniziazione del maschi avviene tramite un rapporto sessuale con la madre, poi può mettersi alla pari con lei, avendo raggiunto la maturità.
L'ambiente favorevole sono una famiglia disgregata, carenze economiche e psicologiche. Ha le sue origini nell'autorità del pater familias patriarcale, figura arcaica ma ancora molto diffusa nella realtà ancora oggi.
Perseguito variamente per legge a seconda degli Stati; in Italia solo se dà pubblico scandalo.

Lascerei separato il mito di Edipo , metafora profonda della storia dell'Occidente , sempre di origine patriarcale,dove tale leggenda appare inadeguata per spiegare lo sviluppo sessuale dell'individuo. Comunque se interessa un'interpretazione freudiana, consiglio “Totem e tabù”