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Vecchio 20-12-2008, 09.49.31   #1
emmeci
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A tutti, un 2009 felicemente noioso!

Questo augurio paradossale mi è venuto in mente leggendo su un giornale il bel pezzo di prosa a firma George Orwell - il noto anzi sempre più noto scrittore progressista inglese (quello della Fattoria degli animali e di 1984) - che si chiedeva se un socialista può essere felice. Forse oggi avrebbe usato un altro termine rispetto a socialista, che è un po’ fuori moda, ma il valore dell’argomento non muta. Perché Orwell osserva che tutti i tentativi di descrivere una condizione di felicità si sono risolti in un fallimento, tutte le utopie positive si sono rivelate poco attraenti, tanto che perfino uno scrittore ricco d’immaginazione come Jonathan Swift, nel descrivere nei Viaggi di Gulliver il mondo utopico dei cavalli intelligenti, si è preoccupato di avvertire che se da loro non ci sono problemi è perché conducono una vita monotona e controllata, libera non solo dai nostri litigi e dal nostro disordine ma anche dalle passioni, compreso l’amore fisico: così che ciò che rimane sembra essere un’esistenza tiepida e poco allettante. E non è solo questione di socialisti e cavalli, perché se si considera la grande letteratura, quella che prospetta scenari metafisici, si può rilevare che il paradiso è un fiasco, mentre l’inferno vi occupa un posto ragguardevole, quasi che evitando parole come estasi e beatitudine sia possibile presentare qualcosa di più interessante. Forse il passo più vitale su questo argomento - precisa Orwell - è quello di Tertulliano, là dove dice che una delle maggiori gioie del paradiso è guardare le torture dei dannati (cosa su cui anche Dante sarebbe probabilmente d’accordo). Insomma, le immagini di eterna beatitudine sono poco attraenti forse perché, quando la beatitudine diventa eterna, il termine di paragone scompare.
E allora, che dobbiamo dire qui, per rispondere agli auguri di tanti amici? Augurare un 2009 felicemente noioso? Ma che bisogno c’è di auguri - oltre quelli che sentiremo attraverso radio e TV dai politici, quelli, almeno, che in questo momento di crolli finanziari, sciagure economiche e fine-mese difficili vogliono farci credere che tutto va bene, che il pessimismo è un’arma brandita dai poveri di spirito e che è meglio capovolgere la bottiglia e vedere che è mezza piena?
Ma noi siamo filosofi, e dobbiamo appellarci ad altri argomenti, anche se, pur rimanendo su questo terreno, temo che abbiate anche voi qualche reprimenda per me, non solo per questo biglietto d’auguri di cui chiedo venia, ma per ciò che una volta ho detto in un forum: che la felicità non c’è e comunque, se c’è, lo sappiamo solo quando non c’è più. Che è felicità dell’anno passato e non del futuro.
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Vecchio 22-12-2008, 11.59.27   #2
Noor
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Riferimento: A tutti, un 2009 felicemente noioso!

"Non esiste l’umanità. Io esisto, voi esistete. L’umanità è soltanto una parola. Siate ciò che Dio vuole che siate; non vi preoccupate per l’umanità. Preoccupandovi dell’umanità, che non esiste, eludete il compito di guardare ciò che esiste: il Sé. Fate come l’uomo che, affacciandosi sul campo del vicino, gli dice: “Guarda, un’erbaccia. E un’altra. Perché non zappi più a fondo? Perché non tieni pulita la tua vigna?” E intanto il suo campo, alle sue spalle, è pieno di erbacce. "
Carl Gustav Jung

A tutti un augurio di Pace..senza illusorie felicità..
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Vecchio 03-01-2009, 08.38.33   #3
emmeci
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Riferimento: A tutti, un 2009 felicemente noioso!

Eh, Noor, le grandi frasi sono sempre prossime a stimolare il serpente dell’ironia…perché, di fronte alla raccomandazione di Yung di guardarsi alle spalle e notare le erbacce, si potrebbe pensare che quelle ombre meravigliose che per lui riempiono il nostro inconscio, siano forse erbacce. Ma la psicoanalisi junghiana era tanto complessa da potersi interpretare in sensi diversi; chi sa? perfino adatti a questo inizio del 2009, se interpretiamo la tua citazione come un invito a chiudere la TV per non vedere gli orrori che anche oggi ci mostra, a non badare a ciò che avviene a tante miglia lontano dai nostri lidi, a ignorare l’umanità e pensare solo a noi uomini veri. E che direbbe Platone, ostinato a vedere la cavallinità e non il cavallo? Certo l’esempio del contadino che non si accorge di ciò che è alle sue spalle dimostra che forse il povero di spirito è talvolta più deciso e lungimirante di uno psicoanalista che, come tutti sappiamo, preferisce voltarsi indietro, attratto da quella coazione a ripetere che costituisce, secondo certi critici, piuttosto la sua ossessione che quella dei suoi pazienti…..
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Vecchio 03-01-2009, 16.54.59   #4
Noor
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Riferimento: A tutti, un 2009 felicemente noioso!

Citazione:
Originalmente inviato da emmeci
si potrebbe pensare che quelle ombre meravigliose che per lui riempiono il nostro inconscio, siano forse erbacce. Ma la psicoanalisi junghiana era tanto complessa da potersi interpretare in sensi diversi; chi sa? perfino adatti a questo inizio del 2009, se interpretiamo la tua citazione come un invito a chiudere la TV per non vedere gli orrori che anche oggi ci mostra, a non badare a ciò che avviene a tante miglia lontano dai nostri lidi, a ignorare l’umanità e pensare solo a noi uomini veri. E che direbbe Platone, ostinato a vedere la cavallinità e non il cavallo?
Le ombre dell’inconscio non sono meravigliose,sono soltando ombre che eludiamo di guardare.Dire, come fa Jung,che l’umanità non esiste, non significa certamente fregarsene degli altri.Il punto è che io sono l’umanità e non riesco a vederlo perché sono preso dal concetto di umanità e dall’osservare l’erbaccia che vi è fuori ,e dal lamentarmi di ciò..eventualmente è proprio questo un modo come un altro per raccontarsela e non fare nulla ..
Io credo che lo stesso Platone adorava i cavalli e magari li montava pure,ma non li confondeva con la cavallinità..
Ah voi filosofi ,che prendete tutto alla lettera,confondendo la realtà coi concetti…

Ultima modifica di Noor : 04-01-2009 alle ore 12.57.53.
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