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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 05-05-2003, 21.03.28   #1
irene
Ospite abituale
 
Data registrazione: 19-11-2002
Messaggi: 474
La sindrome di Arianna

Io tendo alla luce,istintivamente,con tutta me stessa.
Amo il primo tiepido chiarore dell'alba ben più dell'enigmaticità elusiva della notte.
Amo i colori solari,le persone solari (anzi...amo "soltanto" i colori solari,e "soltanto" le persone solari).
E faccio in modo che,tra due punti,corra sempre una retta quanto più possibile lineare,anzichè un involuto zigzag.
Eppure...
Ho,da sempre,bisogno di avere accanto a me un uomo che,nonostante la sua estroversione e socievolezza (sono incompatibile con i musoni! ),rappresenti la mia parte oscura,la mia Ombra,il mio Rimosso.Che sia interiormente divorato dal demone della conflittualità...dall'impulso irrefrenabile a una ricerca eterna...e dall'incapacità di adagiarsi su modi di essere,di sentire,di pensare e di vivere preconfezionati e imposti dall'esterno.
Per me stessa ho coniato una terminologia che definisce questa "vocazione":la sindrome di Arianna,appunto.
Un uomo,infatti,mi interessa,mi affascina e mi emoziona finchè riesco a percepirlo,emotivamente,come Teseo nel labirinto.
E in questo senso,e solo in questo senso,mi ritengo motivata a stargli a fianco.
La mia dedizione a lui però inevitabilmente decade allorchè il mio "eroe" trova,con o senza il mio aiuto,l'uscita del labirinto.Che peraltro,in genere,anzichè la porta ufficiale (posizionata,nelle mie teorie,a Oriente,cioè al sorgere del sole)si rivela essere un'uscita di servizio...o,peggio,una botola...
Mi chiedo se questo sia un atteggiamento comune anche ad altre donne.
Dopotutto,il massimo spauracchio di ogni fantasia femminile non è ,appunto,il pantofolaio ad oltranza che vegeta davanti alla televisione?Vale a dire,appunto,l'antitesi compiuta e perfettissima dell'uomo amato da Arianna...


Ultima modifica di irene : 05-05-2003 alle ore 21.09.29.
irene is offline  
Vecchio 05-05-2003, 21.56.01   #2
sisrahtac
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
Credo si tratti di istinto materno.Cerca di vedere il tuo lui non come una persona da crescere,proteggere e guidare ma come una persona psicologicamente e intelletualmente al tuo pari.Credo sia una soluzione.E' bello scontrarsi anche con persone del proprio livello,anzi,ci sono più stimoli.Credo che questa tua sindrome nascondi in realtà una tua paura di essere superata dal tuo uomo,hai paura che questo sia meglio di te.Infatti,quando da segni di miglioramento,tu lo molli.Preferisci una persona facilmente controllabile e da tenere al guinzaglio.Anche perchè appena questa persona raggiunge la stabilità ed un suo equilibrio non ha più bisogno di te,se il legame si basa solo su questo.Infatti,di solito,nel rapporto madre figlio,la maturità di quest'iltimo si raggiunge proprio con l'allontanamento dal nido materno.
Almeno,questa è la mia impressione dal poco che ho letto,magari mi sbaglio!Ciao.(Non vorrei averti offeso.Le mie sono impressioni,non critiche!)
O forse essendo te uno spirito solare e attivo hai bisogno di una controparte lunare e passiva.E quando li riconverti alla luce sballi l'equilibrio.Probabilmente devi eliminare questa tua voglia di cambiare il prossimo,e accettarlo per quello che è.Anche perchè non ha senso costringere un uomo a cambiare,e poi lasciarlo perchè è cambiato!!!

Ultima modifica di sisrahtac : 05-05-2003 alle ore 21.59.58.
sisrahtac is offline  
Vecchio 05-05-2003, 22.57.02   #3
karol
Ospite abituale
 
L'avatar di karol
 
Data registrazione: 28-05-2002
Messaggi: 40
Re: La sindrome di Arianna

Ti rispondo parlando della mia esperienza.
Anch'io subisco il fascino del tipo di uomo che descrivi tu probabilmente perchè incarna delle caratteristiche che non credo di possedere o che comunque rifiuto in me stessa; quindi per compensare questo mio vuoto cerco di colmarlo altrove.
Il problema sorge dal fatto che cerco di "appioppare" al malcapitato caratteristiche che magari lui possiede solo in parte... e comunque non tollero sue eventuali evoluzioni che magari lo rendono diverso da come io l'ho fotografato nella mia mente e da come ho bisogno che sia.
Insomma, almeno per me, si tratta di non proiettare contenuti interiori che sono soltanto miei e di riuscire a vedere l'altro nella sua interezza e complessità.
karol is offline  
Vecchio 05-05-2003, 23.25.15   #4
irene
Ospite abituale
 
Data registrazione: 19-11-2002
Messaggi: 474
Probabilmente è una sorta di delega...Affido,inconsapevolme nte,all'uomo che mi sembra adeguatamente rappresentativo di tutto ciò che non accetto in me (in quanto troppo spinoso,incasinato,e a volte anche violento)il compito di farsi portatore di queste caratteristiche,e di risolverle attraverso l'uscita dal proprio individuale labirinto interiore.
Solo che,come appunto intuito da Catharsis,la conversione della sua "lunarità" nei termini opposti sballa l'equilibrio su cui inizialmente il rapporto si era sviluppato.
E io mi ritrovo nuovamente alle prese con i soliti fantasmi interiori...più irrisolti e fastidiosi che mai...rispediti al mittente...!
Beh...Buonanotte a tutti!

Ultima modifica di irene : 05-05-2003 alle ore 23.32.28.
irene is offline  

 



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