Voglia di uccidere ...
ma come mai si prove questo sentimento .??
ma vi è mai capitato ciò?
ma come mai certe persone sono ossessionate da questa voglia ??
vedi serial killer...
ma come mai ci sono molti piu serial killer in usa che nell'intera europa???:

Io per un certo periodo ho avuto un leggero doc. Avevo paura di fare fuori qualcuno di a me vicino.

Non c'entra niente, ma l'altro sabato un mio conoscente ha fatto rissa fuori dalla discoteca e c'è mancato poco. Ma è solo questione di tempo. (Infatti anche oggi dovevo andare a ballare con loro, ma con squilibrati antisociali rissaioli preferisco non avere a che fare. Ho optato per una serata più tranquilla.)

E' cmq, secondo me, una questione legata all'orgoglio ed alle frustrazioni sociali.

credo sia qualcosa di estremamente naturale....... per l'uomo preistorico.

Difendersi, sopravvivere è scritto a grandi lettere in ogni organismo vivente.

Ma gli animali uccidono solo per validi motivi: procreazione, difesa, fame.

Gli uomini hanno conservato questo indispensabile programma ma lo utilizzano a sproposito.

Le risse, le violenze, i serial killer, pena di morte, guerre equivalgono a patologie squisitamente umane.

Prima di tutto credo che sono i deboli ad uccidere o voler uccidere mai i forti. Una persona veramente forte non ha alcun motivo di elimiare un altro. Non si sente minacciato.

L'istinto omicida che mi assale quando tizio mi taglia la strada senza fermarsi al semaforo rosso è pienamente giustificata. Non è più giustificato quando io mi fermo scendo dall'auto e vado ad ammazzare tizio.

L'umanità è come un canarino uscito dalla gabbia che non ha ancora imparato a volare.

Ciao
Mary

Curioso è notare come alcuni serial killer uccidino pensando di fare del bene... (psicopatici)
E poi, credo che chi uccide lo possa fare anche perché uccidendo provi delle sensazioni "divine" (immagino, io non ho mai ucciso )
Togliere la vita a qualcuno... avere nelle proprie mani la vita del nostro prossimo... poter scegliere se far vivere o far morire... ci si mette sul piano di Dio... e dopo non si vuole più tornare indietro... e ci credo!

Se io ho mai pensato di uccidere? Sì... ma solo me stesso... gli altri non ancora...

Ciao, ELia

Neanche una zanzara?

Io? Uccidere una zanzara? E quando mai? Evviva le zanzare!!! Lasciamole succhiarci il nostro sangue...

No, a parte gli scherzi, dato che si parlava di serial killer, era sottointeso che la voglia di uccidere è riferita solo agli uomini... o no?

Ciao, Elia

Si Bomber forse voleva orientare così la discussione (serial killer) e quindi poteva essere argomento anche di "costume e società", però se analizziamo la voglia di uccidere in generale non credo che siamo fuori tema.
E' riferita solo agli uomini? Va bene se questo è il volere...
Ma potrebbe essere carino espandere il concetto, non sto dicendo che mi lascio succhiare il sangue dalle zanzare, ma sempre voglia di uccidere è.... motivata quanto vuoi.... e quanto conta il pensiero? Intendo non hai mai ucciso materialmente un uomo, ma non hai mai avuto nella tua vita una furia dis-umana verso qualcuno? Non importa poi che ti sia trattenuto. Capisci quello che intendo?

Forse quando ero bambino - lo sono ancora, ma lascimo perdere -... avrò fatto a botte due o tre volte... ma mai con l'intento di uccire qualcuno!
Se no, a partire dai tempi del liceo (ginnasio), non ho mai più messo le mani addosso a qualcuno, e non l'ho nemmeno più pensato di fare... strano ma vero.
Ma credo che sia dovuto al fatto che io nella vita quotidiana evito di contrastare le idee degli altri... anche se non le condivido le accetto, o lascio perdere... Preferisco insomma restare in silenzio, anche perché si potrebbe contestare ogni minima cosa che fa il prossimo... ma cosa ne hai qua dopo? Nulla... Meglio far notare agli altri cosa fanno di buono, per poi dirigerli sulla strada giusta...
Non so, un altro motivo potrebbe poi essere che non avendo alcun problema a passare mesi interi da solo... non ho nemmeno problemi a stare con altre persone, mi so adattare... e se devo essere sincero, alcuni a volte si chiedono come faccio ad essere tanto paziente (in particolare quando alcuni bambini mi saltano addosso, mi smontano, me ne fanno di tutti i colori, e io sto al gioco e non mi stufo... )
Vabbé, ho capito che non sono tanto normale...
Forse in futuro anch'io proverò le brezza di avere un raptus di violenza/odio verso una persona che non sia me stesso...

Ciao, Elia

Forse la voglia di uccidere, di aprire il petto, squartare insomma chi si ha di fronte può essere dovuta ad una sorta di proiezione malata. Così facendo si crede che l'altro si apra anche psicologicamente, anche emotivamente, che dal suo corpo escano le cose sincere che non ci ha detto od i sentimenti che non ci ha donato. O no?
Una sorta di "colpire al cuore" preso un po' troppo alla lettera...

Oppure anche una passione non corrisposta. Invece di bruciare nel fuoco dell'amore con l'altra persona si brucia nell'odio e gli si da fuoco o la si accoltella.

Oppure si uccide per vile denaro o per orgoglio, ma solitamente sono azioni più meditate...

Mi sento molto in sintonia con la mente dei serial killer...ghghgh...

C'è effettivamente un desiderio di comunione, di introiezione. Un po' come i cannibali che mangiano le vittime per introiettarle o che ne bevono il sangue, magari in una coppa. Una sorta di rituale estremo.

O magari non si vuole "rubare" l'amore e la passione al prossimo, ma vuol'essere a sua volta un gesto d'amore e di passione, una dimostrazione d'affetto un po' maldestra, un "dono" che si fa...nel senso che non si introietta ma si butta fuori, insomma, i propri sentimenti in maniera sempre un po' troppo estrema...

Voglio diventare uno sceneggiatore di thriller..