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Vecchio 13-12-2006, 21.04.38   #1
Fausto Intilla
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Data registrazione: 19-09-2006
Messaggi: 94
DNA a più eliche

Articolo: http://www.disinformazione.it/evoluzionedna.htm

BREVE COMMENTO ALL'ARTICOLO:

Si consideri inizialmente questo:
Agli inizi degli anni 60 è stato dimostrato che l'informazione genetica per poter essere espressa deve passare:
a) dal DNA all'RNA attraverso il processo di sintesi dell'RNA o trascrizione.
b)dall'RNA alla proteina attraverso il processo di sintesi proteica o traduzione

Stando al dogma centrale della genetica molecolare,l'RNA può ricevere l'informazione solo dal DNA e le proteine che "emergono" dal processo di traduzione,solo dall'mRNA.Il DNA invece può ricevere la sua informazione genetica solo da una precedente molecola di DNA (solo in alcuni casi questo dogma non è rispettato,ma possiamo anche tralasciare in questo contesto tale dettaglio).Prendendo come esempio i procarioti,si consideri che la RNA polimerasi deve poter riconoscere dei segnali di inizio e di termine della trascrizione e polimerizzare i ribonucleotidi esattamente come dettato dalle sequenze dei nucleotidi dello "stampo".
La copiatura fedele è un fatto essenziale in quanto nella cellula non sono presenti sistemi che possono correggere eventuali errori di trascrizione.
Fatta questa premessa,andiamo avanti...

È vero (nessuno ormai ne dubita)che la doppia elica può assumere conformazioni differenti (ad esempio,la forma "B",che trova le sue basi nel modello del DNA di Watson e Crick,o la forma "Z",ma ve ne sono molte altre).La sequenza delle basi sembra svolgere un ruolo importante per la determinazione del tipo di conformazione che il DNA può assumere.In ogni caso si sa ancora poco sul ruolo delle diverse forme del DNA.Il processo di replicazione richiede anzitutto un parziale svolgimento e separazione dei due filamenti della doppia elica in modo che questi possano fare da "stampo" per i filamenti complementari.Come questo avvenga è poco noto,anche se sono state identificate alcune proteine che sono certamente coinvolte in questa importante fase del processo.
Ciò che si evince da tutte queste considerazioni,è l'estrema complessità che caratterizza tutti i processi di trascrizione e traduzione (sia per gli eucarioti che per i procarioti),forse già al limite dell'accettabile.Ipotizzando quindi una sorta di DNA che sia costituito da tre o più eliche (ovvero un DNA ancora più complesso dell'attuale),dovremmo anche tenere in considerazione quindi, che la conseguente complessità relativa ai processi di trascrizione-traduzione,raggiungerebbe sicuramente dei livelli insostenibili;portando così l'organismo in questione (più che ad un'evoluzione psico-fisiologica),ad un inevitabile "collasso" (sotto qualsiasi punto di vista).

Fausto Intilla (Inventore-divulgatore scientifico)www.oloscience.com
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