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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 25-06-2004, 23.42.19   #291
paperapersa
Ospite abituale
 
L'avatar di paperapersa
 
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
Quando guardo attorno e veto tanta bellezza
mi domando perchè essa debba svanire
che senso ha che ci sia se poi deve morire
e mi sorprendo a pensare che non possa finire
perchè se è un attributo di Dio
non può certo sparire!
Gli occhi che brillano della tua luce,
i colori, gli odori, la bellezza dei fiori,
che si moltiplica in forme sempre nuove,
come puù aver fine questo eterno caleidoscopio
questa esplosione di forme e colori,
questo rinnovamento continuo?
La fine è negazione del concetto di infinito
è una contraddizione di ciò
che ha avuto inizio attraverso
un manifesto, un "verbum", una parola.
Se ciò dovesse finire
sarebbe il silenzio totale, l'immobilitè
l'assenza dfi comunicazione
l'isolamento, la fine del tu
la vittoria dell'unico solitario ed egoico IO
l'assenza dell'amore
Malu 2004
paperapersa is offline  
Vecchio 26-06-2004, 01.03.14   #292
dawoR(k)
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2003
Messaggi: 876
Se il nostro animo ha imparato a disprezzare tutto ciò che è dovuto al caso, se ha saputo dominare il timore, se non aspira con avide speranze a cose impossibili, ma ha imparato a chiedere a se stesso ogni ricchezza, se si è liberato dal timore degli dei e da quello degli uomini e sa che dagli uomini non c’è molto da temere, dagli dei nulla; se l’uomo disprezzando tutto ciò che adorna ma contemporaneamente tormenta la nostra vita è arrivato a capire chiaramente che la morte, di mali, non ne origina nessuno ma ne elimina molti; se si è dei tutto dedicato alla virtù e trova agevole qualunque strada essa gli indica; se, creatura destinata alla vita associata e generata per la collettività, considera il mondo come la casa comune di tutti e ha aperto la sua coscienza agli dei e in ogni circostanza, si comporta come se fosse esposto al controllo di tutti temendo più il suo stesso giudizio che quello di altri - allora quegli, sottrattosi alle tempeste, si è fermato sulla terra ferma, sotto un cielo sicuro ed è arrivato alla perfetta conoscenza di ciò che è utile e necessario. Tutte le altre cose servono a dilettare il nostro tempo libero: si può anche ricorrere ad esse quando l’animo è già al sicuro, ma esse lo affinano solamente, non lo temprano. (Seneca)

w.
dawoR(k) is offline  
Vecchio 09-07-2004, 22.06.05   #293
danielajoshua
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 14-06-2004
Messaggi: 100
Citazione:
Messaggio originale inviato da Catharsis
Questo lo credo anch'io, ma a sentire certe cose non posso resistere alla tentazione di dire la mia opinione... Se non si sta all'erta verremo sommersi dai fanatici,ormai anche per me tutto ciò è diventato una missione.

Che tristezza,ragazzi....

grazie a Dio,fa un gran caldo...e non ho ancora voglia di

immettermi in questa oceanica ....

No no...non ancora...
non ho lo spirito giusto stasera...

Magari ...non so...presto.


Ah!....

ma dico,

voi..

voi che non credete in altro che nel dio di voi stessi...

MA...ALMENO:


SIETE FELICI???????????????????????? ?????????????
?????????????????????????????? ?????????????????
?????????????????????????????? ????????????????????


Daniela
danielajoshua is offline  
Vecchio 09-07-2004, 22.19.31   #294
nicola185
al di là della Porta
 
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Data registrazione: 15-02-2004
Messaggi: 0
Citazione:
Messaggio originale inviato da danielajoshua
Che tristezza,ragazzi....

grazie a Dio,fa un gran caldo...e non ho ancora voglia di

immettermi in questa oceanica ....

No no...non ancora...
non ho lo spirito giusto stasera...

Magari ...non so...presto.


Ah!....

ma dico,

voi..

voi che non credete in altro che nel dio di voi stessi...

MA...ALMENO:


SIETE FELICI???????????????????????? ?????????????
?????????????????????????????? ?????????????????
?????????????????????????????? ????????????????????


Daniela

Ho quotato questa tua domanda per risponderti. Io ho iniziato a sentirmi felice nel momento in cui ho conosciuto e sentito la tristezza che c'era in me. Felici in assoluto Daniela non c'è nessuno, non avrebbe neanche senso una felicità alla quale non si contrapponga la tristezza, non avrebbe alcun senso umano. E noi siamo ancora nella dimensione umana. Nicola
nicola185 is offline  
Vecchio 12-07-2004, 16.45.40   #295
paperapersa
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
siete felici??

La felicità è qualcosa di effimero come la giovinezza
e come tutti siamo stati e tu sei giovane e bella,cara daniela,
non è certo sintomo di avere trovato la verità o conseguenza di credere in DIO:
La gioia invece e la pace quelli si Daniela, sono chiari segni
di chi vive in armonia con se stesso e con il mondo. di chi vede
Dio in ogni piccola o grande manifestazione dell'esistente
La felicità può essere anche dipendente da un momento di piacere
erotico, da un godimento di un buon vino o un buon pasto
ma è sempre dipendente da qualcosa di esterno a te non è
uno stato di beatitudine e di gioia che viene dal solo fatto di esistere , dal senso di gratitudine che ti da l'esserci e se
è a quello che ti riferisci io credo che pochi veri atei
vivano realmente nella vera gioia."
Un bel canto di Yogananda dice" Dalla gioia io venni, per la gioia
io vivo e in santa gioia mi immergerò" questo sia chiaro
è lo stato di chi vive in comunione con il Sé.
paperapersa is offline  
Vecchio 14-07-2004, 14.43.22   #296
leo 82
Ospite
 
Data registrazione: 12-07-2004
Messaggi: 34
l' Assoluto- Dio

... La causa del tutto, cioè la "prima causa" deve essere indipendente dal tutto, deve essere la prima causa increata. Ora, poichè siamo fuori dallo spazio e dal tempo, è giusto sostituire"sempre" con il vocabolo " eternamente", in quanto per " eterno" si intende senza tempo. Dunque la prima causa è eterna. Se è eterna è immutabile, poi deve essere assoluta, cioè indipendente da tutto, altrimenti non sarebbe prima causa. Se è eterna,immutabile,assoluta, deve essere x forza "una". Se è una, tutto quanto esiste, occupa tutto quanto esiste, quindi è illimitata. Se è illimitata allora è infinita, quindi è ovunque e perciò onnipresente, e poichè è eterna è "l' eterna onnipresenza". Se allora è eterna, immutabile,assoluta,illimitata ,infinita,onnipresen
te e se confronto i caratteri di questa "prima causa" con quelli universalmente riconosciuti a Dio, vedo che posso chiamare questa mia"prima causa", Dio. Se guardiamo con quanto ordine ed intelligenza si svolge la vita naturale del creato, non possiamo credere che altrettanto ordine ed equilibrio non sia in ciò che ne è stata la causa. E' proprio il "generato" che conduce ad un' altra constatazione, e cioè che non posso pensare che tutto quanto esiste sia stato tratto dal nulla, ma che Dio l' abbia tratto da se stesso, cioè che sia stato ema nato. Non posso inoltre pensare all' emanato come a qualcosa staccato da Dio, senza negare a Dio il suo carattere assoluto, perciò l' emanato deve rimanere in Dio. L' emanato non solo deve restare in Dio, ma deve esservi sempre stato. Se allora causa e causato sono un' unica realtà, non vi sono un inizio ed una fine nell' esistente. Allora quanto noi percepiamo non è la realtà, ma l' apparenza di essa. Noi possiamo immaginare Dio come più ci aggrada, ma per essere veramente tale, egli non può che essere l' unica verità, l' unica realtà,perchè solo così Egli è immutabile,eterno,perfetto,com pleto,onnipresente,a
ssoluto. Questo è il Dio al quale posso credere senza far torto alla mia ragione......
leo 82 is offline  
Vecchio 14-07-2004, 16.23.34   #297
Mirror
Perfettamente imperfetto
 
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Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
Re: l' Assoluto- Dio

Citazione:
Messaggio originale inviato da leo 82
... Se allora causa e causato sono un' unica realtà, non vi sono un inizio ed una fine nell' esistente. Allora quanto noi percepiamo non è la realtà, ma l' apparenza di essa. Noi possiamo immaginare Dio come più ci aggrada, ma per essere veramente tale, egli non può che essere l' unica verità, l' unica realtà,perchè solo così Egli è immutabile,eterno,perfetto,com pleto,onnipresente, assoluto.
Questo è il Dio al quale posso credere senza far torto alla mia ragione......



..."Noi" possiamo immaginare Dio come più GLI aggrada...
Mirror is offline  
Vecchio 14-07-2004, 18.16.48   #298
atisha
Ospite pianeta Terra
 
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Messaggi: 3,020
Leo...82????
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Vecchio 14-07-2004, 19.55.21   #299
paperapersa
Ospite abituale
 
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Messaggi: 2,012
mi aggrego anch'io e per Leo clap clap clap
anche San Paolo a modo suo dice le stesse cose "in LUi VIVIAMO
e per Lui viviamo e quindi non c'è senso di separazione che è solo illusorio, tuttavia questi concetti meravigliosi e logici
sono pur sempre lontanissimi dal cum -prendere
e chi non vuol credere continuerà a non credere
"Gesù Cristo nella preghiera sacerdotale in fondo per cosa prega'?
che tutti siano Uno, che si risveglino e comprendano il concetto di unità e di sacralità della Vita Universale:
paperapersa is offline  
Vecchio 14-07-2004, 20.02.43   #300
nicola185
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Messaggi: 0
Re: l' Assoluto- Dio

Citazione:
Messaggio originale inviato da leo 82
... La causa del tutto, cioè la "prima causa" deve essere indipendente dal tutto, deve essere la prima causa increata. Ora, poichè siamo fuori dallo spazio e dal tempo, è giusto sostituire"sempre" con il vocabolo " eternamente", in quanto per " eterno" si intende senza tempo. Dunque la prima causa è eterna. Se è eterna è immutabile, poi deve essere assoluta, cioè indipendente da tutto, altrimenti non sarebbe prima causa. Se è eterna,immutabile,assoluta, deve essere x forza "una". Se è una, tutto quanto esiste, occupa tutto quanto esiste, quindi è illimitata. Se è illimitata allora è infinita, quindi è ovunque e perciò onnipresente, e poichè è eterna è "l' eterna onnipresenza". Se allora è eterna, immutabile,assoluta,illimitata ,infinita,onnipresen
te e se confronto i caratteri di questa "prima causa" con quelli universalmente riconosciuti a Dio, vedo che posso chiamare questa mia"prima causa", Dio. Se guardiamo con quanto ordine ed intelligenza si svolge la vita naturale del creato, non possiamo credere che altrettanto ordine ed equilibrio non sia in ciò che ne è stata la causa. E' proprio il "generato" che conduce ad un' altra constatazione, e cioè che non posso pensare che tutto quanto esiste sia stato tratto dal nulla, ma che Dio l' abbia tratto da se stesso, cioè che sia stato ema nato. Non posso inoltre pensare all' emanato come a qualcosa staccato da Dio, senza negare a Dio il suo carattere assoluto, perciò l' emanato deve rimanere in Dio. L' emanato non solo deve restare in Dio, ma deve esservi sempre stato. Se allora causa e causato sono un' unica realtà, non vi sono un inizio ed una fine nell' esistente. Allora quanto noi percepiamo non è la realtà, ma l' apparenza di essa. Noi possiamo immaginare Dio come più ci aggrada, ma per essere veramente tale, egli non può che essere l' unica verità, l' unica realtà,perchè solo così Egli è immutabile,eterno,perfetto,com pleto,onnipresente,a
ssoluto. Questo è il Dio al quale posso credere senza far torto alla mia ragione......

Mi hai lasciato senza fiato. Come legare la ragione alla fede in maniera fantastica. Cos'altro potrei aggiungere? Hai detto tutto.
nicola185 is offline  

 



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