Siete duri a capire he!
E di maschere ce ne sono tante quante le situazioni esterne che ci condizionano. Prendi tutte le persone che conosci, con ciascuna hai un'atteggiamento diverso... con ciascuno indossi la tua maschera...
No! No! No!
La maschera TU la APPLICHI a chi hai di fronte.

ESEMPIO DI MASCHERA:

Quando tu incontri uno per la prima volta lo “squadri” ed incominci a “delineargli la sua maschera” così:

Che bellooo!, figooo! ( alto , spalle larghe, biondo, occhi azzurri, elegante, pulito, distinto..)

Poi lui incomincia a parlare UAWWW!! simpaticoneee! Che feeling, che voce armoniosa... che bei denti, che soave alito..

Poi approfondite ... io sono italiano e tu? Io sono ...no (silenzio ... il pensiero elabora...) ah (guardando l’orologio) adesso che mi ricordo sto facendo tardi... ciao
... e la maschera è completata!

Poi quando lo incontri per la seconda volta... cambi lato del marciapiedi..

L'io si frantuma, in queste miriadi di maschere e ogni maschera coincide con il modo in cui appariamo a ciascuno che ci guarda.
No! No! No!
Se tu ti liberassi da tutte le maschere che HAI CREATO PER I TUOI SIMILI (e tutte le cose del mondo) e che ti impediscono di vederli per quello che realmente sono, ti relazioneresti naturalmente... questo è il messaggio contenuto in Liberartà dal conosciuto (psicologico) ed eviteresti così di piangerti addosso (autogiustificazione del tuo comportamento) dicendo che sei COSTRETTA/O ad indossare maschere per relazionarti con gli altri CHE NON TI CAPISCONO , ma dai fammi il piacere... è atteggiamento di liberazione o di incatenamento?

A un presunto livello di consapevolezza, si presume che queste maschere scompaiono... l'Io è quello che è libero da condizionamenti e da apparenze..
No! No! No!

L’io non è mai libero da condizionamenti e da apparenze!

L’io STA IN PIEDI perché le sue ossa sono composte da CONDIZIONAMENTI, false APPARENZE che albergano nella tua memoria e che io (nik) sostengo !!!! e che io utilizzo per creare paura, odio, sopraffazioni varie da sempre...

Penso che non hai un giusto concetto di io, anzi ne sei completamente permeato, praticamente dalla tua “posizione” non ti vedi....

non è che siamo tosti... Anzi, lo saremmo pure, ma non in questo caso.

Il fatto è che sono vere entrambe le cose.
La tua tesi è giusta, ma è giusto anche il reciproco.

Ci si mette maschere di fronte agli altri e si mettono maschere agli altri:

Cos'é l'innamoramento? Non é forse mettere a qualcuno la maschera di ciò che noi vorremmo fosse?

Cosa fanno tutti i cuccioli del mondo, bambini inclusi, quando imitano? ... Loro imitano, ed é come se dicessero:
"...Io sono come te. Accettami!".

Pensiero... tu il concetto lo hai capito solo intelletualmente, dunque non faresti distinzione su chi o come si mette la maschera! tu metti le maschere agli altri (e viceveresa) e nel contempo Tu (inconsapevole) te ne metti altre per relazionarti...mascherandoti!. .è un circolo vizioso inevitabile... Riportare tutto a consapevolezza significa riconoscere i trucchi delle stesse... Nel riconoscimento stesso avvengono piccoli saltelli quantici....verso la nostra vera essenza.

Il lavoro sul Sè aiuta a toglierti innanzitutto le TUE maschere...contemporaneamente ti accorgerai che fai altrettato con gli altri..ma in ogni Via si parte esclusivamente da se stessi!

e parlate come mangiate perdiana!!!! o siete tutti "Conti e Marchesi??" (ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale )

Io l'ho scritto diverse volte, in internet non ho maschere (a parte la privacy di non mettere tutti i dati personali) quello che sono è qui, nella vita invece devo averle, non potrei lavorare o dovrei litigare con tutti
....

«La maschera TU la APPLICHI a chi hai di fronte.»
Sicuro che tu non assumi un atteggiamento diverso a seconda di chi ti sta di fronte, a seconda della situazione in cui sei immerso. O forse è qualcosa di più sottile, il Pensiero? Allora tu in ogni situazione, con ogni persona dovresti assumere sempre lo stesso atteggiamento, senza nessuna variazione. E le deviazioni deriverebbero soltanto dalla diversa angolazione con cui uno ti guarderebbe, senza che niente di te intervenga per modificare lo stato di cose.
Interessante, ma non lo condivido. Io continuo a pensare che esista in noi qualcosa che ci spinge a modificare il nostro atteggiamento al variare dell’ambiente esterno… Altrimenti noi saremmo impermeabili a questo ambiente.
O io non ho capito ciò che intendi dire, il che può essere. Oppure, la vediamo in due modi diversi… Esistono maschere che ci applicano gli altri, ma esistono anche maschere che indossiamo noi di nostra spontanea volontà.

eviteresti così di piangerti addosso (autogiustificazione del tuo comportamento) dicendo che sei COSTRETTA/O ad indossare maschere per relazionarti con gli altri CHE NON TI CAPISCONO, ma dai fammi il piacere... è atteggiamento di liberazione o di incatenamento?

Pensare che non possiamo essere noi stessi fino in fondo… non è un tentativo di comodo, neppure una giustificazione… nessuno tenta di giustificare con l’uso di maschere determinati comportamenti, ma semplicemente si osserva che le persone sono malleabili, si adattano all’ambiente circostante, e alle persone circostanti… e ciò è possibile grazie alla personalità.
E’ la complessità della personalità a rendere fattibile l’esistenza di maschere… ora mi sorge un dubbio, le maschere sono porzioni di noi o sono totalmente estranee a noi?

Dipende per cosa s’intende per «Io». Concettualmente, dal punto di vista psicanalitico, l’Io è il prodotto di un conflitto tra il Super-Io e l’Es. Ma io intendevo questo riferendomi ad “Io” ???? Mi sono appropriata di un termine già in uso… mea culpa!!!!

No, infatti… non mi vedo… completamente. Se mi vedessi completamente…

Ciao Uno... tranquillo, non tergiverso!!!!
Vedi un po' se questo ti può interessare... ho messo il collegamento.

http://www.esoteria.org/documenti/mi...icarituale.htm

Quando incontro qualcuno per la prima volta
GiraSole guarda con gli occhi l'altro e pensa anche delle cose, qualcos'altro invece osserva GiraSole e l'altro, e vede come i due si comportano, cosa si dicono, e dopo interagisce con tutti e due....
indipendentemente dal paese

Gaharian.... per una formica la montagnola di terra dove sta scavando il formicaio è nata da qualcosa... per me è terra che si è spostata.... ma non posso raccontarlo alla formica direttamente, allora gli racconto che la montagnetta è nata da.......
i nostri cervelli sono formichine.... possono accogliere tutto attraverso un filtro ma a seconda di quanto il filtro è aperto possono contenere la luce o alcuni colori soltanto

Angel deduco che non ti è chiara la spirale...
la spirale logaritmica è anche la base matematica del rapporto aureo nonchè di ogni crescita nell'universo, magari ne parliamo in un'altro thread in cui poi parleremo di tutto meno che di questo , comunque anche nel caso dei milleni significa che la storia si ripete cambiando forma ma ad ogni giro si allargaa un pochino, sembra che non ci sia evoluzione, in realtà a spire pian piano si apre.... per la massa... l'individuo se vuole capisce come imprimere lo shock che gli fa fare il salto (2 in un ottava) che gli permette di andare dritto di non dover tornare sempre sugli stessi passi.... lo so che forse non è ancora chiarissimo... ma ti ho già dato elementi in più.... elabora.... che siamo sempre qua

Vi state perdendo in un labirinto di maschere. Per me la cosa più probabile è che se avessimo il magico potere di togliercele tutte, dell'io non resterebbe nulla. In fondo, anche il corpo fisico è una maschera, e che maschera!!!, ci fanno i miliardi su.
E non resterebbe nulla perche l'io è una finzione della nostra mente che si identifica con le forme. E' un gioco dello Spirito, o Essenza, o come vogliate chiamarlo, che ad un certo punto decide di dimenticarsi di se stessa e far finta d'essere un'altra cosa separata da sè, e per far questo, conta con uno strumento formidabile, l'ego. Non ci sarebbe nulla di male se avessimo la consapevolezza che si tratta di un gioco (un gioco purtroppo spesso crudele e doloroso), il guaio nasce quando ci immedesimiamo talmente tanto nel ruolo che crediamo d'essere solo quello. Ma il gioco prevedeva pure questo, solo che la partita stà per finire, ed è ora di avviarsi verso gli spogliatoi, farsi una bella doccia, e ristabilire le giuste prospettive ed equilibri nel nostro essere.

Detto questo, mi preparo alla inevitabile lapidazione

brucus

x Uno

La storia non procede linearmente ma secondo una spirale logaritmica; cambia la forma (ad esempio, si passa dalla freccia all’atomica), ma in realtà non cambia nulla. Non c’è evoluzione, perché il movimento è sempre a spirale.
Che la storia si ripeta sempre, cambiando soltanto forma mi trova già d’accordo in partenza…
L’eterno ritorno dell’uguale ha qualche legame secondo te?
Secondo Nietzsche solo se si è pienamente felici si può volere questa ripetizione eterna e soltanto in questo modo si supera il nichilismo passivo. Ciò presupporrebbe che alla concezione lineare e progressiva del tempo, propria del cristianesimo e dell’illuminismo, si sostituisca un’altra concezione in cui ogni istante venga riconosciuto e accolto come avente in se stesso la pienezza del suo significato e voluto come eternamente ritornante.

Tuttavia, tenendo presente l’individuo. Anche la nostra vita procederebbe secondo la spirale logaritmica, per evitare il circolo c’è la possibilità di un salto che ci permetta di andare dritto… in questo caso scatta l’evoluzione vera o propria. Ma questo salto in cosa consiste?

x Brucus

non hai poi tutti i torti, da un certo punto di vista

Non ho tutti i torti su cosa??,
sulle maschere o sulla lapidazione??

Ciao
brucus

hei Brucus..come corri!!...hai già dato il risultato dell'equazione...non è giusto.... ci saremo arrivati piano piano...ed adesso??