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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 11-07-2005, 11.21.55   #291
SebastianoTV83
Utente bannato
 
Data registrazione: 11-05-2005
Messaggi: 639
Ricordo che questi concetti non debbono rimanere rimestati in una stretta cerchia.. ma essere diffusi a tutta la popolazione. Io ignoro la matematica e ho già altre materie da studiare (greco, storia, filosofia e varie umanistiche), mi sto facendo una cultura letteraria, lavoro 8h al giorno in casa di riposo, cerco di uscire con gli amici.. la matematica comunque mi dà abbastanza sui nervi perché è dogmatica ed è l'opinione che meno mi piace (de gustibus). Si può spiegare anche in italiano questo tipo di cose.. il mio migliore amico compensa la mia mancanza in matematica, fisica, chimica, scienze informatiche etc. mi piace confrontarmi con lui ed è la metà che mi manca nell'elaborare teorie, nel ragionare. Rimane il fatto che se non capisco qualcosa me lo spiega in italiano. Rimane il fatto che molti problemi matematici glieli ho risolti io spiegandoglieli in italiano.. il punto è: il codice linguistico deve essere lo stesso per rendere una teoria opinabile, classificabile, considerabile e quindi valida. La maggioranza delle persone parla con fonemi e non con numeri; è meglio scendere dall'olimpo matematico ed entrare nel mondo in cui la teoria deve dimostrarsi praticabile.
SebastianoTV83 is offline  
Vecchio 11-07-2005, 12.05.25   #292
Mistico
Utente bannato
 
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
Linguaggio...

Hai detto bene.

Il solo linguaggio universale è quello dell'esattezza: Quello delle scienze esatte (delle quali la matematica è una).

Ci sono due generi di cose, quelle opinate e quelle strutturali.

Si può avere opinioni solo su qualcosa della quale ignoriamo lo schema strutturale, cioè ne ignoriamo la verità concettuale.

Quando l'opinione cade nella giusta nozione, l'opinione diventa conoscenza.

Ogni tanto, fare esempi matematici è utile: si trasmette, attraverso regole che seguono il medesimo percorso funzionale, ...conoscenza e non opinione... (Contando sulla speranza che l'ascoltatore abbia tratto un minimo di profitto dagli studi obbligatori, se no, mi dici che speranze ha uno di trovare la "verità" non avendo voluto aprire gli occhi, mai? )

La matematica è importante quale filosofia! Ti insegna che le cose per esser vere debbono essere conformi alla propria "equazione". Tutta la vita è un continuo studio nella ricerca delle equazioni, persone, professioni, cose, piani... tutto è equazione.

Tutto è un equazione.

La filosofia, in generale, è la ricerca di un'equazione empirica. Si cerca, con la filosofia, quell'equazione (provvisoria) che spieghi, con una certa accettabile approssimazione, il "come", il "cosa" ed il "perchè". Se disponessimo di una mente sufficientemente capace a tener contemporaneamente presenti tutte le variabili e le costanti di ogni nostro problema... scopriremmo che per qualunque caso esiste una equazione particolare che, per quante infinite volte possa ripetersi la faccenda con varianti omogenee... potremmo predeterminare il risultato con immancabile esattezza!

Ma non abbiamo ne' una mente n' un sostituto valido di essa all'altezza dell'esigenza. Perciò, per ora, accontentiamoci di filosofare su quel che non è (ancora) per noi "scienza esatta".
Mistico is offline  
Vecchio 11-07-2005, 13.38.42   #293
rodi
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 07-05-2003
Messaggi: 1,952
Citazione:
Messaggio originale inviato da SebastianoTV83
...
Ricordo che questi concetti non debbono rimanere rimestati in una stretta cerchia.. ma essere diffusi a tutta la popolazione. Io ignoro la matematica e ho già altre materie da studiare (greco, storia, filosofia e varie umanistiche), mi sto facendo una cultura letteraria, lavoro 8h al giorno in casa di riposo, cerco di uscire con gli amici.. la matematica comunque mi dà abbastanza sui nervi perché è dogmatica ed è l'opinione che meno mi piace (de gustibus).
...

greco, storia e filosofia non sono materie del liceo classico?
ma allora anche elementi di base della geometria analitica, quali la retta fanno parte dello stesso corso di studi...

non credo quindi di averti proposto un linguaggio per te irraggiungibile...casomai solo un linguaggio con il quale non ti va di impegnarti...

e già questo ti pone in una condizione svantaggiata rispetto alla comprensione perchè ti poni in un atteggiamento passivo e non di vera ricerca...
l'atteggiamento di chi aspetta che qualcuno gli porti la mela a tavola...
purtroppo bisogna andare a prendersela sull'albero...
al massimo ti posso indicare l'albero delle mele ma se non ci sali tu...

rodi is offline  
Vecchio 11-07-2005, 13.52.26   #294
sergio
yoga non si fa, yoga si è
 
Data registrazione: 05-04-2005
Messaggi: 149
indicazioni di alberi di mele...

attenzione rodi,
chè ogni albero delle mele è squisitamente PERSONALE...

a meno che tu abbia la presunzione di avere da indicare l'Albero...

:-)



cià,


s
sergio is offline  
Vecchio 11-07-2005, 14.30.13   #295
rodi
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Data registrazione: 07-05-2003
Messaggi: 1,952
Re: indicazioni di alberi di mele...

Citazione:
Messaggio originale inviato da sergio
attenzione rodi,
chè ogni albero delle mele è squisitamente PERSONALE...

a meno che tu abbia la presunzione di avere da indicare l'Albero...

:-)
cià,
s

figurati!
è solo stato il primo esempio che mi è venuto in mente per cercare di esternare che, secondo me, il cammino è personale...
e che nessuno può chiedere agli altri quelle soluzioni che ciascuno deve trovare da se...magari anche con un minimo di sacrificio e di impegno...
qui ti chiedono pure di sbucciargliela la mela altrimenti fanno i capriccetti...


Ultima modifica di rodi : 11-07-2005 alle ore 14.32.27.
rodi is offline  
Vecchio 11-07-2005, 15.19.57   #296
gyta
______
 
L'avatar di gyta
 
Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
Chi conosce molto bene la matematica od affini
è in grado anche di spiegarla in un linguaggio divulgativo
adatto a chiunque sia interessato a comprendere con un minimo di approssimazione i concetti dedotti. Questo lo tendo a sottolineare per una questione personale di chiarezza..!
(Ad esempio io come ex privatista con alle spalle iniziati i primi studi relativi alla facoltà di fisica, ora come ora non ricordo purtroppo quasi nulla degli esami preparati anni fa.. Ed ho però riscontrato in persone realmente preparate una capacità di traduzione del linguaggio scientifico in divulgativo per chi abbia anche solo vaghe reminiscenze pre-liceali.. Dunque, rendere accessibile in gran parte un concetto di derivazione scientifica alla "grande massa" è possibile (!!!) nonché alquanto doveroso per questioni principalmente etiche e di diritto, visto che giustamente il sapere e la conoscenza -grazie a Dio!- non sono esclusivamente possesso d'elite!). Guardiamo ai grandi scienziati: sono i primi a rendere il pensiero accessibile a tutti, nell'ambito del possibile..! Chi si cela dietro "alte" preparazioni indivulgabili ai più spesso è chi non ne comprende per bene la dinamica né le implicazioni legate.. Questo in difesa della divulgazione del pensiero scientifico..!
Io posso essere profondamente interessata ad una teoria scientifica dal risvolto esistenziale senza dovermi sciroppare gli ex 17esami di facoltà inerente alla materia, giusto?!
E posso non avere grandi basi matematiche, né tempo da dedicare a queste.. !

Chi sa, rende accessibile il proprio pensiero!
Diversamente non è all'altezza di spiegarlo, e dunque la sua preparazione è a malapena a livello di.. percorso accademico !




"Per i diritti equosolidali dell'informazione!"

Gyta
gyta is offline  
Vecchio 12-07-2005, 10.45.52   #297
epicurus
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Messaggi: 2,725
sebastiano, ti ripropongo il mio intervento contro delle tue osservazioni, che probabilmente ti è sfuggito.

Tue osservazioni:
Citazione:
Messaggio originale inviato da SebastianoTV83
1)Vedi, quello che mi sfugge è che non c'é coerenza. Una persona che crede nell'evoluzionismo e ha coscienza, eliminerà coscienziosamente handicappati e anziani con problemi, individui geneticamente detrattivi per la nostra specie.
[...] Gli atei attuali credono nel darwinismo, evoluzione, vogliono ragionare in maniera coerente alla ricerca scientifica etc. SE fossero coerenti dovrebbero lottare per eliminare tutto questo! Gli imperfetti.

2)Rimane il fatto che se un ateo ricerca la morale, si lascia andare alla compassione, dimentica che l'amore è un semplice scambio di ferormoni, reazioni elettriche e si abbandona al romanticismo , al credere che un'altro lo ami per inclinazione di spirito e dunque VERO AFFETTO (perché se la cosa è chimica è riproducibile con strumenti artificiali per volontà altrui e quindi non vale proprio niente) etc. STAI AVENDO UN PENSIERO NON ATEO, una delicatezza di cui non ci si deve vergognare, la fragilità che rende l'uomo capace di qualunque cosa.


Mie critiche alle tue osservazioni:
Citazione:
Messaggio originale inviato da epicurus
posso quasi capire il (2), ma la tua (1) è proprio grossa e mi piacerebbe, sebastiano, che riconoscessi la sua scorrettezza.

1) stai facendo un'ingenuo errore dell'interpretazione del termine 'credere'. se le persone credono nell'evoluzionismo loro si stanno solamente impegnando in una spiegazione scientifica di un gruppo di fatti, loro non si stanno impegnando ad elogiare o lodare questa spiegazione. se tu dici "credo in dio" tu intendi che (a) credi alla sua esistenza e che (b) hai fiducia in lui (lo trovi buono, onesto,etc.). ma quando si parla di spiegazioni scientifiche si parla solo di una sorta di (a).

anche tu, spero, credi alla forza di gravità, ma quando cammini per la città non dai spintoni a tutti per farli cadere! se l'evoluzionismo è vero (e per ora esso funziona molto bene e non ha rivali con una potenza esplicativa altrettanto forte) allora non si deve uccidere i meno adatti.
in più c'è un altro errore: i meno adatti non sono i più deboli nel nostro senso, bensì quelli che non riescono ad integrarsi nell'ambiente e vivere. solo che il nostro ambiente è un ambiente cluturale-sociale e qui anche quelli che noi chiamiamo 'deboli' (non nel senso evoluzionistico) si adattano e sopravvivono e quindi non sono deboli nel senso evoluzionistico. chi sopravvive all'ambiente (qualunque esso sia) è non debole.

2) non fa differenza come una mia emozione viene implementata, è sempre una mia emozione. i secoli di religione e metafisica hanno fatto credere che solo le emozioni dell'anima fossero quelle vere, ma non capisco perchè si dovrebbe accettare questo. le mie emozioni potrebbero essere implementate con complessi sistemi neuronali-ormonali, o con complessi sistemi idraulici (o altro ancora), che non cambierebbe assolutamente nulla. (eventualmente sarebbe molto problematico concepire l'emozione qualcosa dell'anima, se per anima si intende - come teologicamente si è sempre intesa - un ente immutale e indivisibile!)

anche l'argomento del fai-da-te ("se la cosa è chimica è riproducibile con strumenti artificiali per volontà altrui e quindi non vale proprio niente") non ha proprio senso.
è vero che mi possono indurre a fare cose con opportuni strumenti, ma lì stanno forzano il mio cervello. mentre quando sono in uno stato normale, allora si che sono io.
in effetti non puoi negare che con certe medicine, con certe operazioni, o con certe terapie particolari (ipnosi per esempio), si riesce a creare dati comportamenti in un agente, indipendentemente dalla sua volontà: e come la metti con la tua anima?

in più se si riesce, sparando (ad esempio) in aria un particolare composto chimico, a produrre un temporale, ora non è che diciamo che ogni temporale è falso perchè noi possiamo crearlo più o meno quando vogliamo.


spero di averti fatto capire come e perchè i tuoi 2 argomenti siano non validi. bè, soprattutto il primo era veramente strano...


epicurus
epicurus is offline  
Vecchio 15-07-2005, 07.44.37   #298
giovanni
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Messaggi: 464
Resto in attesa di saper quale sarebbe il "forte senso razionale" contenuto delle antitesi cielo/non-cielo del mio esempio precedente.
z4n4r0, qui si continua a fare affermazioni apodittiche sulla spiritualità, basate sulla forza declamatoria delle parole o sulla suggestione, la cui presa sulle altrui menti è legata all'essere già oggetto di medesima formulazione in queste. In caso contratrio, fioriscono distinguo parimenti campati per aria.
Riguardo la matematica, unica vera scienza esatta e fondamento di tanta filosofia, deve la sua esistenza ad alcuni presupposti in essa indecidibili a meno di non renderli contraddittori, basta ricordare il teorema di Godel che ha contribuito a scompaginare ogni ideale positivistico. E certo il "dogmatismo" della matematica è basato su assiomi che, in quanto da noi inventati (seppur su basi razionali), sono per noi decisamente più certi ed accettabili in seguito a ragionamento di quanto non lo siano i dogmi, altrettanto inventati (ma su basi più irrazionali) dalle varie religioni.
Infine, come faccio a saper "quando l'opinione cade in una giusta nozione" e quando invece cade e si rompe?

PS: resterei pure in attesa di risposta alle questioni lasciate aperte qualche intervento fa, se non fossi ormai rassegnato al fatto che tutto ciò che sta ad una pagina di distanza da ciò che viene letto è come se fosse ormai dimenticato. (e questa è una indiretta risposta alle attese di epicurus)
giovanni is offline  
Vecchio 15-07-2005, 10.39.02   #299
rodi
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Citazione:
Messaggio originale inviato da giovanni
...
PS: resterei pure in attesa di risposta alle questioni lasciate aperte qualche intervento fa, se non fossi ormai rassegnato al fatto che tutto ciò che sta ad una pagina di distanza da ciò che viene letto è come se fosse ormai dimenticato. (e questa è una indiretta risposta alle attese di epicurus) [/b]

L'evento di mancanza di risposta è quello statisticamente più verificato...per cui la tua rassegnazione mi sembra appropriata.
E' vero che, questa mia, è una considerazione fatta su base matematica...e che questo approccio è stato già contestato perchè non comprensibile a tutti...
però basterebbe fare un'analisi dei casi precedenti (andando a rileggersi le pagine passate) per poterne verificare l'attendibilità.

E per questo basta saper leggere non è necessario avere basi di matematica...
rodi is offline  
Vecchio 15-07-2005, 10.56.14   #300
Mistico
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Citazione:
Messaggio originale inviato da giovanni
...come faccio a saper "quando l'opinione cade in una giusta nozione" e quando invece cade e si rompe?...
L'opinione prima o poi cade, nel dimenticatoio o nella convinzione.
Sia nel primo, sia nel secondo caso, non si saprà, mai, se era giusta o sbagliata perchè quando i fatti danno torto o ragione alle regole (opinioni) c'è sempre la scappatoia di poter affermare: "è stato per pura combinazione".

Nonostante questa impossibilità di certezza oggettiva, le opinioni possono assumere dopo un po' lo stato di certezza soggettiva, e questa condizione è, nella convinzione del soggetto, di "peso" identico a quello di una giusta nozione.

La risposta alla tua domanda è che ognuno, quale Parte, ha l'esclusivo potere di realizzare per sè stesso le proprie verità soggettive, che resteranno vere, nella sua convinzione, nonostante ogni possibile controsenso e contraddizione che il suo Resto possa porgli di fronte in piena evidenza.

Ciò che una divina Parte compie in virtù dei propri esclusivi poteri non può essere demolito dal suo Resto. La libertà dello spirito ne è una prova: Si può costringere un corpo, ma non si doma uno spirito.

D'altra parte, il Tutto promulga le sue Leggi all'interno di Sè stesso, e le sue Parti, per lineare conseguenza, promulgano le proprie possibili all'interno di sè stesse.

La mia "errata" convinzione soggettiva che quel che credo ed affermo sia verità, vale quanto la "giusta" convinzione del mio Resto che io niente abbia capito!

Sei daccordo?


P.S.

La gente, nella fattispecie, è capace di credere qualunque cosa, perciò è capace di fare le cose più incredibili ed insospettabili.
Quanto detto è in armonia con il principio del Tutto: "creare differenza per conclamare l'esistenza di tutto Sè stesso".
Mistico is offline  

 



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