Grazie Mirror, come sempre sei prezioso e tempestivo.
Ho letto il sito, fonte di inesprimibile saggezza e bellezza e mi permetto di aggiungere la lettura di un bellissimo liboche ho appena terminato. E' un Oscar Mondadorei: La dimora della saggezza di Raimon Panikkar. Buona lettura estiva a tutti.

Karl Renz:
K.: Per un po’ sparisce il panzer difensore. Il filtro delle tue rappresentazioni. Questa è solo l’ignoranza. La nudità da qualunque definizione, quello che sei. Si riconosce da sé. In essa non può sussistere alcun’idea. Esse vibrano con le parole. Esse spengono le tue rappresentazioni almeno per un po’, finché ritornano. E dopo qualche tempo può succedere che tu riconosca le idee per quello che sono, idee.
D.: E questo riconoscerlo serve a qualcosa?
K.: No, se rimane colui che riconosce.
D.: Certo. Chi lo riconosce sono io - sono io che vorrei che servisse a qualcosa.
K:. Contro questo non c’è nulla da fare. Chi lo riconosce cade giù solo quando deve cadere. Lo si chiama grazia. Chi lo riconosce cade con un piccolo Ah! nel rendersi conto che non è mai successo niente a colui che è veramente.
(...)
K.: Quando la grazia affiora, si verifica il vuoto nel quale non può più sussistere la persona. Con la consapevolezza, affiora il fuoco dell’inferno nel quale il piccolo Io non può esistere.
(...)
K.: Puoi chiamarla grazia o fuoco dell’inferno. Nessuno può impedirlo né affrettarlo. La grazia è un mistero e agisce in una sfera mistica. In- condizionabile, incontrollabile.


Anthony de Mello:

«Quanto denaro devo spendere per comprarmi la tal cosa?», «Quanti sacrifici devo compiere?», «A quale disciplina dovrò sobbarcarmi?», «Quale tipo di meditazione devo fare per arrivarci?». Pensa a un uomo che vuole conquistarsi l'amore di una donna e perciò cerca di migliorare la propria immagine, o di «modellarsi» un fisico migliore, o di rendere più gradito il proprio comportamento e più efficaci le tecniche concrete di adescamento. Tu conquisti realmente l'amore degli altri non con le pratiche che puoi esercitare ma con la realtà di te stesso come persona. E a questo non si arriva mai attraverso sforzi o tecniche.
E così è per la Spiritualità e la Santità: non è ciò che fai che te le porta: esse non sono un soprammobile che uno può acquistare o un premio che uno può meritarsi. Ciò che interessa è ciò che tu sei, ciò che sei in grado di diventare.
La santità non è una conquista, la santità è una Grazia.
Una Grazia chiamata «Conoscenza», una Grazia che è....

secondo voi se scrivo queste cose sono in uno stato di grazia????

A voi, profeti di sventure,
di spaventose manifestazioni atmosferiche,
di grigi e plumbei cieli
che asfissiano la vita
io dico:
guardate l'azzurro del mio cielo,
le mie rondini svolazzanti gioiose,
i colori della mia terra,; voi,avvoltoi di pace e serenità
andate altrove a seminar paure;
io vivo gioiosamente
immersa nel mio splendido azzurro
colorato da amore
e..canto la vita!!!
malu 01/06/05

Non fermiamoci alle parole ma comprediamone la dinamica
nella totalità del discorso..!!

Evidenziando oltre a quelle già da te evidenziate
anche altre parole-chiave il succo è pressoché il medesimo!!!


Non si parla di forzare ma di lasciare che ciò che è realmente
possa riaffiorare senza blocchi mentali di consapevolezze superficiali illusorie!!!

Si parla di conoscenza e nudità
non di forzare!!
Ciò che si verifica,
ciò che accade -accade sì, liberamente e incondizionatamente!-
ma solo nella dinamica della conoscenza, della consapevolezza cosciente
che strappa l'essere dalle ombre di ciò che appare e non è!



Gyta

Lasciamo le definizioni ai filosofi ed ai poeti..!!

Il tuo scritto è pieno di solarità e
di vita.. !





Gyta

J.Krishnamurti dice:
(...)
Ma non ci potete arrivare attraverso uno sforzo, concentrando tutta la vostra energia in una particolare direzione. E' qualcosa che pretende un silenzio assoluto.
(...)
E ancora non lo conoscerete mai. Un uomo che sa di essere in silenzio, che sa di amare, non sa cosa sia l'amore o il silenzio. (...o la grazia n.d.r.)

Quando fai domande del tipo:
secondo voi se scrivo queste cose sono in uno stato di grazia????

Pensi di essere in grazia?

Quando tu ti firmi la tua domanda con il tuo nome: malu

Pensi di essere in grazia?

Il Pensiero.. Le parole vanno lette e poi abbandonate,
lasciate, mollate
per far posto a quel silenzio
dove le parole non possono più giungere..!

In questo senso "sapere di essere"(=pensare!) equivale a non essere.. affatto!!
Parole.. solo parole!!
Segnali infine da.. gettar via!



Gyta

oppure losa, ma non ha bisogno di conferme;
la mia domanda era provocatoria, poichè io so già la risposta...
e non vado a cercarla in nessun maestro perchè cel'ho centro di me.....

Ascoltate!

Io non vi sopporto! quelli come voi e quelli che voi citate perché non fanno che splatterare su tutte le bande.

Gente inutile per gli altri, che scrivono esclusivamente con lo scopo di dire e specificare quello che loro o altri pensano di aver trovato, sicuri di salvaguardarsi l’inconfutabilità e l’autenticità della scoperta perché il scoperto non può essere visto dai altri che sono resto, zavorra!

Aggiungete anche il come! Il perché! ...non solo il cosa! Altrimenti quello che postate non vale una cicca e non serve a una cicca!

Tutta.. energia!!
Gran potenziale.. l'incazzatura!!


Questo.. non è vero!


Cercherò di essere ancora più chiara di quanto
evidentemente non sempre risulti..

"psicologi in.. gita"



Gyta.. in gita!!