Sul Sentiero I
Dalla “divina inquietudine” alla Gioia
di Bianca Varelli
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La Visione e la Prassi
La visione creativa emerge nella misura in cui si chiariscono le nostre priorità e il nostro nucleo di energia si allinea con il “cuore evolutivo” dell’universo; si amplia allora il campo delle possibilità e appaiono persone e situazioni idonee alla concretizzazione di quanto si è ideato. Quando lo scopo diventa chiaramente degno di essere perseguito, la più ampia ricettività alla visione produce maggior forza e migliore capacità organizzativa e richiama energie superiori.
E’ compito degli uomini della Nuova Era la concretizzazione della Visione del mondo intravista; pertanto le idee di rinnovamento interiore e comunitario troveranno attuazione in un nuovo modo di intendere il mondo e le relazioni.
Gli stili di vita ispirati all’attuazione di tale nuova Visione saranno:
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orientati all’approccio “generativo” e “di sostegno” alla Vita una;
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costantemente riformulati attraverso metodi scientifici;
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rimeditati attraverso modalità esperenziali;
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verificati dalla risonanza del Cuore.
Nella nuova visione olistica si manifesta che i legami invisibili del mondo delle Cause formano la trama visibile del mondo degli effetti; l’uomo e le sue relazioni appaiono pertanto come atomi o frazioni del Grande Essere in cui ogni cosa avviene (“Colui in cui viviamo e siamo”).
A noi tutti spetta dimostrare che Fratellanza e Unità possono germogliare nel cuore dell’uomo e creare realtà di vita, dissolvendo nell’Amore gli inevitabili ostacoli causati dall’ego:
…cooperare non è facile. Per imparare a farlo occorre a volte tutta una serie di vite. E’ difficile per l’uomo coordinare assieme l’azione individuale e quella comune...
(Collana Agni Yoga, Fratellanza, 1937).
Auspichiamo che nei nuovi gruppi umani, formati da uomini di Buona Volontà, si manifesti il Proposito di favorire l’evoluzione dell’Uomo e della società umana perseguendo:
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la promozione di processi evolutivi di singoli e comunità attraverso l’attivazione di prassi innovative e trasformative;
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la stabilizzazione dell’Umanità sul piano creativo-mentale, il che comporta anche la problematizzazione critica di contenuti etici, scientifici, psicologici, sociali;
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la promozione in sé e negli altri di una più evoluta comprensione della realtà e di un continuo ampliamento di coscienza attraverso l’uso focalizzato del Pensiero;
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la convinzione del potere “differenziante” ed evolutivo di una Cultura e di una Scienza alte, che coniughino Conoscenza e Coscienza;
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la fondazione di una Nuova Generazione Planetaria, fondata sulla certezza di vivere su di un Pianeta la cui forza evolutiva è l’Amore;
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il riconoscimento che “La Vita è Una”, da cui deriva la considerazione che, pertanto, ciascuno, e ciascun gruppo, è responsabile di pensieri, parole, atti ed omissioni che - pur potendo apparire individuali, settoriali o “locali”- inevitabilmente si ripercuoteranno nell’Universo cui apparteniamo;
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la promozione della “Cultura della Vigilanza”, e quindi dell’attenzione, della concentrazione, della meditazione, dell’ascolto e del silenzio come mezzi strutturanti il sé e le relazioni;
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il riconoscimento della Condivisione come ovvia alternativa all’egoismo imperante, di cui si vedono sempre più chiaramente gli effetti distruttivi (psicologici, sociali, ambientali, economici);
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la necessità di dare senso e significatività al proprio percorso di vita attraverso una visione e programmazione di esso “funzionali all’evoluzione”;
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un giusto uso del Tempo e del Denaro, che vanno utilizzati, come ogni dono ed energia, al servizio della Vita;
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la prassi dell’ “integrazione sostenibile delle differenze”, cioè di un processo di sinergia in cui la velocità delle trasformazioni indotte non superi la capacità di adattamento dei soggetti interessati al processo;
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la sperimentazione di modalità di relazione creative, flessibili e fiduciose, nelle comunità e nei luoghi di lavoro, nella convinzione della centralità dell’investimento sull’Uomo;
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l’interiorizzazione di un significato più ampio e profondo dell’Educazione e dell’Arte, affinché siano strumenti di contatto con il senso della Vita, occasioni di elaborazione di percorsi formativi, opportunità di sperimentazioni esistenziali;
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la concezione della Creatività intesa come aspirazione della parte più alta di sé a fare anche della propria vita “un atto creativo”;
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la visione della Terra come organismo unico in cui ciascuno potrà sentirsi Costruttore e Servitore consapevole;
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il riconoscimento e la diffusione della pratica del Pensiero libero,lontanoda schemi e dogmi del passato, e dell’autodeterminazione consapevole. In conseguenza di tale autonomia sarà ripudiata, poiché sentita come obsoleta, ogni forma di autoritarismo e dogmatismo e si manifesterà una nuova “Re-ligione universale dell’Umanità”.
Bianca Varelli
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