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Anarchia
Anarchia è un termine di origine greca composto dal privativo a- e arché, “comando”, “potere”, “principio”, ovvero “senza comando”, “senza principio”. Teoria politica che rifiuta qualsiasi imposizione autoritaria che limiti la volontà dell'individuo, sia essa politica, sociale o religiosa. Ponendo al centro della sua dottrina le sole istanze dell'individuo, l'anarchismo predica la liberazione dell'uomo da qualsiasi forma di costrizione sopra-individuale.
La sua origine filosofica si fa risalire a Max Stirner (1806-56, L'unico e la sua proprietà), il quale predica come realtà veramente originaria il solo individuo: come conseguenza lo Stato e la Chiesa, intese come strutture che impongono un ordine e una legge comune ai singoli individui, rappresentano un'ingiustizia e un limite innaturale all'iniziativa e alle istanze del singolo.
Sarà Michele Bakunin (1814-96) a fare dell'anarchismo teorico un movimento politico volto ad incidere nella prassi della storia e della lotta sociale. Bakunin predicherà la necessità pratica di distruggere tutte le leggi, tutte le credenze e tutte le istituzioni.
Da ricordare in Italia la figura di Errico Malatesta (1853-1932), che distingue anarchia da anarchismo: la prima rappresenta l'ideale metastorico della liberazione dell'individuo, il secondo è la traduzione dell'ideale anarchico nella prassi storica.
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