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Samuel Butler

 

Samuel Butler nacque a Langar [Nottinghamshire] nel 1835, figlio di un ecclesiastico, fu destinato a seguire la carriera paterna. Fece gli studi a Shrewsbury e al St.John's College di Cambridge, ma si ribellò all'autorità paterna e emigrò in New Zeland, dove divenne un ricco allevatore di pecore. Tornò a Londra solo nel 1864. Morì qui nel 1902.

 

L'aspra rivolta di Butler contro la figura del padre e contro l'ambiente in cui era cresciuto, si riflette nelle sue opere, polemiche verso i concetti vittoriani di famiglia, educazione, religione. In Erewhon o fuori portata (Erewhon or over the range, 1872) diede dei valori vittoriani una satira caustica e irriverente, nella forma di una umoristica utopia. Il non-nome del luogo di questa utopia, letto alla rovescia significa 'in nessun luogo': no-where. Erewhon è lo specchio della società contemporanea, nel duplice senso di specchio che riflette una immagine opposta e specchio che riflette l'immagine della società contemporanea. L'io del romanziere si imbatte in un mondo «dove se qualcuno si ammala o è indisposto o invecchia precocemente prima dei set tant'anni, viene citato in giudizio dinnanzi a una giuria dei suoi concittadini e, se riconosciuto colpevole, è additato al pubblico disprezzo e condannato più o meno severamente secondo il caso [...]. Chi invece falsifica un assegno, dà fuoco alla casa, ruba o commette una qualsiasi altra azione da noi ritenuta criminale, viene portato all'ospedale e assistito con ogni cura a spese dello Stato [...]. Per gli Erewhoniani infatti, una cattiva azione, benché sia da deplorare (come per noi è da deplorare una malattia), in quanto rivela indubbiamente una deviazione grave in chi la compie, è tuttavia solo il risultato di una disgrazia prenatale o postnatale». Nel 1902 Butler pubblicò un Ritorno a Erewhon, continuazione del primo romanzo: in questo romanzo gli Erew honiani riprovano tutto da capo, annullando tutto ciò che apparteneva al loro passato e trasformando il loro paese in un mondo letteralmente prostituito, sostituendo i vessilli dei loro errori con quelli di nuove e false verità.

Il rifiuto è più violento e radicale in La via di ogni carne (The way of all flesh), che Butler non ebbe mai il coraggio di pubblicare e che uscì solo nel 1903. In questo romanzo, attraverso vicende chiaramente autobiografiche, Butler rivela le proprie ossessioni, ricorrendo a paradossi provocatori per quel tempo sconvolgenti, raggiungendo effetti estremamente incisivi, che però non riescono a chiarire la sua sfuggente posizione morale. Postumi anche i suoi Notes (Notebooks, 1812).

 

Precorrendo gli orientamenti del pensiero della generazione successiva, difese in varie opere le teorie lamarckiane, e anticipò nella sua critica al darwinismo motivi bergsoniani.
fonte: www.girodivite.it/antenati/antenati.htm - an open content project

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