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Joseph Conrad
Joseph Conrad, pseudonimo di Teodor Jòzef Konrad Korzeniowski (1857 - 1924), pur essendo nato in Polonia, è di fatto considerato uno scrittore inglese. La sua famiglia apparteneva appunto alla nobiltà terriera della Polonia, a quel tempo sotto il dominio russo. Il padre, patriota e uomo di lettere, mori nel 1867, dopo molti anni di esilio politico (la madre invece era morta nel 1865). Affidato alla tutela di uno zio, Conrad compì gli studi secondari a Cracovia.
A soli diciassette anni, spinto da un'irresistibile vocazione per la vita di mare, partì per Marsiglia, dove s'imbarcò come semplice marinaio. Navigare significava per lui conoscere soprattutto il mondo marinaresco che si identificava anche in traffici, contrabbando, uomini che si imbarcavano per sfuggire a chissà quale colpa. Significava insomma incontrare mondi che stavano, non solo geograficamente, agli antipodi dell'Europa civile. Dopo lunga esperienza, servì dunque nella marina mercantile francese e, dal 1878, in quella britannica, dove raggiunse il grado di capitano di lungo corso. Nel 1886 diventò cittadino inglese.
Per vent'anni viaggiò per quasi tutti i mari, ma soprattutto nell'arcipelago malese. L'attenzione ottenuta dal suo primo romanzo La follia di Almayer, e l'incoraggiamento di alcuni scrittori (Galsworthy, Wells, Ford Madox Ford, Edward Gamett) lo indussero, lasciata la marina e stabilitosi in Inghilterra, a dedicarsi interamente all'attività letteraria.
Caso più unico che raro, Conrad divenne un maestro della letteratura scrivendo in una lingua non sua, ma appresa quando era già un uomo fatto. Il suo tema fondamentale è la solitudine dell'individuo, in balia dei ciechi colpi del caso di cui il mare è spesso eletto a simbolo. L'eroe solitario di Conrad è quasi sempre un fuggiasco o un reietto, segnato dalla sventura o dal rimorso, stretto parente dell'angelo caduto caro ai romantici, conquista la sua identità affrontando con stoicismo le prove che il destino gli ha riservato.
Tra i suoi tanti capolavori, ricordiamo Un reietto delle isole (1894), Il negro del Narciso (1896), Gioventù (1898), Cuore di tenebra (una forte denuncia del colonialismo e un romanzo che, pochi lo sanno, ha costituito il canovaccio per il film di Francis Ford Coppola "Apocalipse Now"), Tifone e Lord Jim (1900). Romanzi in cui Conrad sonda gli stadi evolutivi dell'inconscio e che a tratti sembrano anticipare la tecnica dello "stream of consciousness" che poi Virginia Woolf e James Joyce trasformeranno in genere letterario. Dopo altre diverse pubblicazioni, ottiene un buon successo con La linea d'ombra (1917), un altro capolavoro assoluto, divenuto l'emblema della difficoltà di crescere e di ciò che questo passaggio comporta.
Questo irripetibile scrittore, considerato uno degli autori principali a cavallo tra il 1800 e il 1900, sondatore come pochi dell'animo umano, morirà, per attacco cardiaco, il 3 agosto 1924.
fonte: www.biografieonline.it
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