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Louis Lavelle
Biografia
Louis Lavelle, (Saint Martin de Villerèal, Lot e Garonna, 1883 - Parranquet, Lot e Garonna, 1951), filosofo francese. Insegnò alla Sorbona dal 1932 al 1934 e al Collège de France dal 1941. Lavelle intende fare della sua «filosofia dello spirito» una metafisica, anzi un’ontologia: compito fondamentale della filosofia è l’indagine sull’Essere. L’Essere è l’Uno, il Tutto e l’Assoluto, in cui ogni cosa è contenuta; e la coscienza può avere intuizione dell’Essere nell’esperienza dell’intimità spirituale, e non nella conoscenza degli oggetti esterni. Questa sintesi di ontologia e psicologia non è condotta però da Louis Lavelle in senso idealistico, ma piuttosto come una fondazione ontologica del pensiero: il cartesiano cogito, ergo sum inscrive il pensiero nell’Essere, e non l’Essere nel pensiero. L’uomo ha dunque il suo fondamento in Dio e Dio è presente nella coscienza, poiché l’Essere è univoco. Tuttavia Lavelle non giunge a esiti panteistici: l’essente partecipa dell’Essere, ma ne è anche separato da un «intervallo», costituito dall’esistenza nello spazio e nel tempo. Si apre così una «dialettica della partecipazione», per la quale l’esistenza stessa, che è il principio del distacco dell’essente dall’Essere, è anche la possibilità dell’unificazione attraverso la libertà.
Opere principali
La dialettica del mondo sensibile (1921);
La percezione visiva della profondità (1921);
La dialettica dell’eterno presente: vol. I, L’essere (1928), vol. II, L’atto (1937), vol. III, Il tempo e l’eternità (1945);
La coscienza di sé (1933);
La presenza totale (1934);
L’io e il suo destino (1936);
L’errore di Narciso (1939);
Il male e lo sofferenza (1940);
Introduzione all’ontologia (1947);
Trattato dei valori (2 voll., 1951-55).
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