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Riflessioni sull'Esoterismo

di Daniele Mansuino   indice articoli

Il mattino dei maghi

Settembre 2014

 

Louis Pauwels - belga di nascita, parigino di adozione - non è ricordato tra i più grandi esoteristi del ventesimo secolo solo perché rifiutò sempre con sdegno (anzi con rabbia) l’appellativo e il ruolo di maestro. Ma le opere di colui che fu definito il Montanelli di Francia sono da annoverare tra i libri più belli che l’esoterismo abbia mai prodotto.

Louis Pauwels - Il mattino dei maghiQuasi perfetto è Monsieur Gurdjieff, antologia di testimonianze dei discepoli di Gurdjieff, che formano un po’ alla volta il mosaico della sua personalità. Ma l’indiscusso capolavoro di Pauwels è Il mattino dei maghi, che nel bel mezzo della guerra fredda lui - uomo di destra - scrisse a quattro mani con un ingegnere comunista : Jacques Bergier.

Se Il regno della quantità e i segni dei tempi può essere considerato la Bibbia dell’esoterismo tradizionale, si può dire altrettanto de Il mattino dei maghi per l’esoterismo modernista. Possiamo infatti considerare questo libro come integralmente volto a elaborare una metafisica della coscienza collettiva : una parte basilare del progetto dell’organizzazione esoterica che domina il mondo, di cui ho esaurientemente trattato in Signori di Volontà e Potere.

Pur senza mai nominare l’organizzazione esplicitamente, Pauwels mostra di essere bene addentro ai suoi misteri. Per lui non c’è discussione sul fatto che l’espansione mentale delle singole individualità umane debba portare al loro amalgama, e che questo a sua volta  abbia la funzione di trasmettere la consapevolezza dell’umanità all’Universo.

Temi difficili ma alleggeriti dalla ricchezza di un’impareggiabile erudizione, e formulati con squisita capacità letteraria. Ecco, ad esempio, come tratta della particolarissima concezione del Tempo in seno all’organizzazione (quella di cui io ho parlato ne  Il tempo capovolto) :

Dante, nella Divina Commedia, parla con precisione della Croce del Sud, costellazione invisibile nell’emisfero nord e che nessun viaggiatore del suo tempo può aver scoperto (nota : Purgatorio 1 : 22-27). Swift, ne Il viaggio a Laputa, dà le distanze e i periodi di rotazione dei due satelliti di Marte, sconosciuti a quel tempo. Quando l’astronomo americano Asaph Hall, nel 1877, li scopre e si accorge che le sue misure corrispondono alle indicazioni di Swift, colto da una specie di panico li battezza Phobos e Deimos : paura e terrore. Nel 1896 uno scrittore inglese, M. P. Shiel, pubblica una novella in cui si vede una banda di mostruosi criminali che devastano l’Europa, uccidono famiglie che giudicano nocive al progresso dell’umanità e bruciano i cadaveri. Il titolo della novella è : Le SS.

Goethe diceva : “Gli avvenimenti futuri proiettano la loro ombra in avanti”…

Negli anni sessanta, la fama del Mattino dei maghi travalicò di molto i confini del mondo dell’esoterismo, destando reazioni nei più disparati ambienti intellettuali. Anche gli esoteristi tradizionali - certo involontariamente - gli fecero pubblicità, definendolo su un loro autorevole periodico il manuale della controiniziazione.

Il libro è dedicato alla memoria del padre adottivo di Pauwels, il sarto Gustave Bouju. L’intero primo capitolo racconta di lui, socialista e sindacalista nel Belgio tra le due guerre, che trascorreva quattordici ore al giorno alla macchina da cucire.

Bouju soleva dire che il tradimento dei chierici (modo di dire francese - si intende degli intellettuali) era cominciato il giorno in cui uno di loro aveva rappresentato per la prima volta un angelo con le ali : al cielo si sale con le mani.

Citava Rathenau : Anche un’epoca di oppressione è degna di rispetto, perché essa è opera non degli uomini ma dell’umanità, dunque della natura creatrice, che può essere dura ma non è mai assurda. Se l’epoca che noi viviamo è dura, abbiamo tanto più il dovere di amarla, di penetrarla con il nostro amore, fino a quando non avremo spostato le pesanti masse di materia che nascondono la luce che risplende dall’altra parte.

Egli pensava che l’evoluzione non si confonde col trasformismo, ma che essa è integrale e ascendente ; che accresce la densità psichica del nostro pianeta e lo prepara a prendere contatto con le intelligenze degli altri mondi, ad avvicinarsi all’anima stessa del cosmo…

La specie umana non ha ancora raggiunto la sua compiutezza : essa progredisce verso uno stato di supercoscienza, attraverso l’innalzarsi della vita collettiva e la lenta creazione di uno psichismo unanime.

Quando dopo la guerra Pauwels incontrò Gurdjieff e divenne suo discepolo, i rapporti col padre ne risultarono avvelenati : l’anziano socialista si sentiva tradito dalla svolta individualista di quel figlio che a prezzo di tanti sacrifici aveva fatto studiare.

Leggevo Réné Guénon. Pensavo che noi avevamo la disgrazia di vivere in un mondo radicalmente pervertito e giustamente dedicato all’apocalisse (…). Dal secolo XII l’Occidente, staccato dai Princìpi, correva verso la perdizione ; nutrire qualche speranza significava allearsi al male

Invece, per mio padre l’avventura umana aveva una direzione. Egli giudicava gli avvenimenti a seconda del loro collocarsi o meno in quella direzione. La storia aveva un senso : si svolgeva verso qualche forma di ultraumano, portava con sé la promessa di una supercoscienza

Dodici anni che è morto ! E io sto per avere quarant’anni. Se lo avessi capito mentre era in vita, avrei dato una direzione più giusta alla mia intelligenza e al mio cuore

Ora mi ricollego a lui, dopo molte ricerche che mi inaridivano e pericolosi vagabondaggi. Avrei potuto molto prima conciliare la tendenza alla vita interiore e l’amore del mondo in movimento. Avrei potuto prima, e forse più efficacemente, quando le mie forze erano intatte, gettare un ponte tra la mistica e lo spirito moderno

In questo modo viene introdotto uno dei temi fondamentali del libro, il rapporto tra scienza e spiritualità.Restaurare questo legame è per Pauwels qualcosa di analogo a una Crociata :

Ancora una volta si tratta di liberare il Santo Sepolcro, lo Spirito prigioniero della materia (cfr : Signori di Volontà e Potere, cap. 15), e di cacciare l’infedele : tutto ciò che è infedele all’infinito potere dello spirito.

Si tratta sempre di (…) rendere evidente tutto ciò che lega l’uomo alla sua propria grandezza, e questa grandezza alla legge dell’Universo.

Il risultato sarà un mondo in cui i ciclotroni sono come le cattedrali ; in cui le matematiche sono come un canto gregoriano ; in cui si operano trasmutazioni non soltanto in seno alla materia, ma nei cervelli ; in cui le masse umane di ogni colore si scuotono ; in cui l’interrogativo dell’uomo fa vibrare le sue antenne negli spazi cosmici ; in cui l’anima del pianeta si sveglia.

Un mondo di uomini intesi come operai della Terra, solidali col destino dell’umanità e in notevole misura responsabili di questo destino ; queste parole potranno forse sembrare ai lettori più giovani l’ennesima declinazione del più trito buonismo dei media, ma erano nel 1960 un’assoluta novità.

La guerra rivoluzionaria corrisponde alla nascita di uno spirito nuovo : lo spirito operaio. lo spirito degli operai della Terra. E’ in questo senso che la storia è movimento messianico delle masse.

Questo movimento coincide con la concentrazione del sapere ; tale è la fase che stiamo attraversando nella vicenda di una umanizzazione crescente, di un’ascesa continua dello spirito.

Una possibile conseguenza della concentrazione del sapere sarebbe anche una situazione analoga a quella che Alice Bailey - trattando delle vicende interne dell’organizzazione - aveva definito esteriorizzazione della gerarchia :

Noi ci vedremo ritornare al tempo delle società segrete. Quando risaliremo verso i fatti più importanti, e quindi meno visibili, ci accorgeremo che ritorniamo anche all’età degli Adepti (…). E’ possibile, è probabile che la società segreta sia la futura forma di governo, nel mondo nuovo dello spirito operaio.

Già oggi (nel 1960), del resto, sul piano delle persone come sul piano dei fatti, diventa difficile definire con esattezza il governo. Le democrazie moderne si prestano a mille interpretazioni esoteriche. Si vedono pensatori assicurare che l’America obbedisce esclusivamente ad alcuni capitani di industria, l’Inghilterra ai banchieri della City, la Francia ai Massoni, ecc. ; (e quanto ai) governi usciti dalla guerra rivoluzionaria, (in essi) il potere si occulta quasi completamente.

Gli osservatori della rivoluzione cinese, della guerra di Indocina, della guerra d’Algeria, gli esperti delle cose sovietiche sono tutti impressionati dall’immersione del potere nei misteri della massa, dal segreto in cui sono avviluppate le responsabilità, dall’impossibilità di sapere “chi è cosa” e “chi decide la tale cosa”. Entra in azione una vera criptocrazia…

La vera storia, quindi, è invisibile. Il visibile è così ricco, e tutto sommato ancora così poco esplorato, che si possono trovare fatti che giustificano qualsiasi teoria, e si conoscono innumerevoli interpretazioni dei fatti storici spiegati con l’azione occulta dei giudei, dei massoni, dei gesuiti o della Banca Internazionale. Queste spiegazioni ci sembrano semplicistiche…

Verso il 1880 in Francia, in Inghilterra e in Germania, alcune società iniziatiche e ordini ermetici si fondono e riuniscono potenti personalità. La storia di quella crisi mistica post-romantica non è ancora stata scritta, e meriterebbe di esserlo. Vi si troverebbe l’origine di molte importanti correnti di pensiero, che hanno anche determinato correnti politiche.

Ed ecco Pauwels tracciare il suo affresco dell’universo delle società segrete, che era a quei tempi del tutto sconosciuto ai profani.

Notevole, a questo proposito, come affronta il discorso sulla Golden Dawn : …eravamo a questo punto delle nostre ricerche (…) quando uno dei nostri amici ci fece una serie di rivelazioni sull’esistenza, in Inghilterra, alla fine del secolo XIX e all’inizio del XX, di una società segreta iniziatica che si ispirava alla Rosa-Croce

Il fatto che un esperto del suo calibro ne avesse ignorato fino a quel momento l’esistenza, la dice lunga sulle differenze tra l’esoterista di allora - che formava la sua conoscenza al prezzo di lunghe ricerche - e il suo collega di oggi, che in un attimo e con pochi clic può trovare in rete tutto quello che c’è da trovare.

L’approccio di Pauwels al complottismo è scettico e annoiato. Con pochi tratti magistrali, delinea la mappa di quella parte del mondo esoterico che si celava dietro ai rivolgimenti politici del ventesimo secolo :

Tutti quei movimenti - Rosa-Croce moderna, Golden Dawn, Società tedesca del Vril (che noi ricondurremo al gruppo Thule, in cui troviamo Hausoffer, Hess, Hitler) - erano più o meno collegati con la Società Teosofica, potente e ben organizzata. La teosofia aggiungeva alla magia neopagana un apparato orientale e una terminologia indiana. O piuttosto, essa apriva le vie dell’Occidente a un certo Oriente luciferiano…

Per chi sa leggere tra le righe, c’è già in queste parole la profezia di dove il fiume della manipolazione sarebbe andato a sfociare : nella new age, al cui fondatore - Edgar Cayce - è dedicato, poco più avanti, un intero capitolo.

Premonitoria anche la pagina sul koreishismo, se si pensa che Pauwels scriveva alla fine degli anni cinquanta, e la strage di Waco - suicidio di massa dei koreishiti - sarebbe avvenuta nel 1993 :

Nel 1870 (…) Cyrus Read Teed (…) aveva avuto un’illuminazione. Aveva capito che noi non abitiamo sulla Terra, ma all’interno. Poiché questa visione ridava credito ad antiche leggende, egli inventò una specie di religione e diffuse la sua dottrina fondando un giornaletto : “La Spada di Fuoco”. Nel 1894 era seguito da più di quattromila fanatici (…). Morì nel 1908, dopo aver annunciato che il suo cadavere non si sarebbe putrefatto. Ma i suoi fedeli dovettero farlo imbalsamare in capo a due giorni

Come se presentisse il delirio che la presunta controinformazione sulle società segrete avrebbe generato in epoca internettiana, Pauwels spiega che è inutile cercare i complotti a quel livello - al di sopra di esso c’è un altro mondo, fatto di contatti fra intelletti diversamente calibrati che si servono di un linguaggio comune, non segreto ma semplicemente inaccessibile agli altri uomini

Newton credeva all’esistenza di una catena di iniziati che si estendeva nel tempo fino a una remota antichità : essi avrebbero conosciuto i segreti delle trasmutazioni e delle disintegrazioni della materia

Ecco cosa Newton scrive : “Il modo in cui il mercurio può essere così impregnato è stato tenuto segreto da coloro che sapevano, e costituisce probabilmente una porta verso qualcosa di più nobile (della fabbricazione dell’oro), che non può essere comunicato senza che il mondo corra un immenso pericolo, se gli scritti di Ermes scrivono la verità”…

Potrebbe darsi che ciò che noi chiamiamo esoterismo, cemento delle società segrete e delle religioni, sia il residuo, difficilmente comprensibile e maneggevole, di una conoscenza molto antica e di natura tecnica, che si applica contemporaneamente alla materia e allo spirito

Anche il fatto che il nostro pianeta possa aver conosciuto nell’antichità civiltà più avanzate della nostra era un’idea nuova, e rappresenta una delle più corpose eredità che Il Mattino dei Maghi ha lasciato. Tutta una nuova industria new age è nata intorno ai libri che mille epigoni di Pauwels hanno scritto su questo tema, spesso imitandone pedissequamente perfino lo stile.

Ma uno scalpore forse ancora più grande venne dalla parte del libro sul nazismo magico : bisogna avere la mia età per ricordare le reazioni che destò nel mondo della cultura, con mobilitazione di storici, pubblicazione di saggi, ecc.

L’uomo (…) è vicino a una formidabile mutazione, la quale gli darà i poteri che gli antichi hanno attribuito agli dei. Esistono nel mondo alcuni esemplari dell’uomo nuovo, venuti forse da oltre le frontiere del tempo e dello spazio

Tali sono le teorie scientifiche e le concezioni religiose che hanno alimentato il nazismo originario, e ad esse credevano Hitler e i membri del gruppo di cui faceva parte, e che hanno orientato in notevole misura i fatti sociali e politici della storia recente…

Hitler nacque a Braunau sull’Inn il 20 aprile 1889, alle 17.30, Salzburger Vorstadt 219. Città di frontiera austro-bavarese, punto di incontro tra due grandi stati tedeschi, essa fu più tardi per il Fuhrer una città simbolo.

Vi è legata una singolare tradizione : è un vivaio di medium (…). Rauschning descrive il Fuhrer : “Si è costretti a pensare ai medium (…) : improvvisamente, ricevono come dal cielo poteri che li innalzano molto sopra gli altri uomini. Questi poteri sono esterni alla loro reale personalità (…). Il medium è un posseduto. Liberato, ricade nella mediocrità. E’ così che incontestabilmente certe forze attraversano Hitler. Forze quasi demoniache di cui il personaggio che ha nome Hitler non è che il rivestimento momentaneo”(…).

Strasser : “Chi ascolta Hitler vede improvvisamente emergere il Fuhrer dalla gloria umana (…). Una luce appare dietro una finestra buia. Un signore con un comico pennello di baffi si trasforma in arcangelo (…). Poi l’arcangelo vola via e rimane Hitler che si risiede, bagnato di sudore, l’occhio vitreo”.

Bouchez : “Guardavo i suoi occhi che erano divenuti occhi da medium. A volte avveniva come un fenomeno di ectoplasma : qualche cosa sembrava abitare l’oratore. Si sprigionava un fluido (…). Poi ridiventava piccolo, qualunque, anche volgare. Appariva stanco, privo d’energia”.

François-Poncet : “Entrava in una specie di trance medianica. Il suo viso esprimeva una specie di rapimento estatico”.

Dietro il medium, indubbiamente, non un uomo solo, ma un gruppo complesso di energie, una centrale magica…

Il mondo è una materia da trasformare perché se ne sprigioni un’energia concentrata da maghi, un’energia psichica capace di attirare le Potenze del Difuori, i Superiori Sconosciuti, i Signori del Cosmo (…). Tutti i popoli saranno sradicati, cambiati in una immensa popolazione nomade, in materia bruta sulla quale sarà lecito agire, e da cui spunterà un fiore…

(Per il nazismo), l’idea che gli uomini, partendo dallo stato bestiale e selvaggio, si siano lentamente innalzati fino alla civiltà, è recente : è un mito giudeo-cristiano, imposto alle coscienze per scacciarne un mito più potente e più rivelatore. Quando l’umanità era più recente, più vicina al suo passato, al tempo in cui nessuna cospirazione bene ordita l’aveva ancora allontanata dalla sua stessa memoria, essa sapeva di discendere dagli dei

Nella nostra epoca, in cui tutti i dati dello spirito e della coscienza sono stati invertiti, gli uomini che hanno compiuto il formidabile sforzo di sottrarsi ai modi di pensare ufficiali ritrovano alla sorgente della loro intelligenza la nostalgia dei tempi felici dell’alba delle età, di un paradiso perduto ; il ricordo velato di una iniziazione primordiale

Lenin diceva che il comunismo è il socialismo più l’elettricità ; in un certo senso, l’hitlerismo è il guenonismo più le divisioni blindate…

Poi, nel finale de Il mattino dei maghi, i mille temi che Pauwels - con abilità straordinaria di illusionista - ha finora portato avanti in parallelo, si fondono in un’unica rapsodia :

Alla domanda : “Siamo soli ?” si viene ad aggiungere la domanda : “Siamo gli ultimi ?”. L’evoluzione si ferma all’uomo ? Il Superiore è già in formazione ? Non è già fra noi ? E bisogna immaginare questo Superiore come un individuo o come un essere collettivo, come l’intera massa umana in via di fermentare e coagulare, tutta intera avviata verso una presa di coscienza della sua unità e della sua ascesa ? (cfr : Signori di Volontà e Potere, cap. 20).

Nell’era delle masse l’individuo muore, ma è la morte salvatrice della tradizione spirituale : morire per finalmente nascere. Muore alla coscienza psicologica per nascere alla coscienza cosmica…

Dio ci ha creati il meno possibile. La libertà, questo potere di essere causa, questa facoltà del merito, vuole che l’uomo si rifaccia da sé.

Terra fumante di officine. Terra trepidante di affari. Terra vibrante di cento nuove radiazioni. Questo grande organismo, in definitiva, non vive che per una nuova anima e per opera di una nuova anima (…). Ora, dove cercare, dove collocare questa alterazione rinnovatrice e sottile, che senza modificare apprezzabilmente i nostri corpi ha fatto di noi degli esseri nuovi ?
La mutazione della specie umana è cominciata, l’anima nuova sta nascendo (…). Allo stato di veglia della coscienza si sostituisce uno stato superiore al confronto del quale il precedente non era che sonno.

La meditazione sugli stati superiori di coscienza passa attraverso le vite di vari intellettuali famosi : il matematico Ramanujan, il fisico Haldane, il versatile genio dalmata Ruggiero Boscovich, il matematico Georg Cantor che doveva morire pazzo.

Ecco come all’ingrosso si può riassumere il pensiero di Cantor. Immaginiamo su questo foglio di carta due punti, A e B, distanti un centimetro. Tracciamo il segmento di retta che unisca A e B. Quanti punti ci sono in questo segmento ? Cantor dimostra che ce n’è un numero maggiore dell’infinito (…), il numero aleph

In questa matematica del transfinito che studia gli aleph, la parte è uguale al tutto. E’ assolutamente pazzesco se ci si pone dal punto di vista della ragione classica, eppure è dimostrabile

Se si chiama zero il primo aleph, il secondo è aleph uno, il terzo aleph due, ecc. (…). Si può dimostrare che aleph uno è il numero di tutte le curve razionali possibili contenute nello spazio. Quanto ad aleph due, esso già corrisponde a un numero che sarebbe maggiore di tutto ciò che si può concepire nell’Universo (…). Probabilmente fu la contemplazione degli aleph di là del due che fece impazzire Cantor

L’idea di un punto transfinito da cui sarebbe percettibile tutto l’Universo è prodigiosamente astratta. Ma le equazioni fondamentali della relatività non lo sono di meno ; eppure da esse derivano la televisione e la bomba atomica

Si può anche immaginare che in un futuro più o meno lontano la mente umana, avendo padroneggiato le matematiche del transfinito, arriverà con l’aiuto di certi strumenti a costruire nello spazio degli aleph, punti transfiniti da cui l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande gli appariranno nella loro totalità e nella loro ultima verità. Così la ricerca tradizionale dell’Assoluto sarebbe finalmente conclusa

Si può immaginare l’ultra-uomo, nuovo gradino della vita sul pianeta, come un essere razionale, e non più soltanto ragionante ; un essere dotato di intelligenza oggettiva permanente, che non prende decisioni se non dopo aver esaminato lucidamente, completamente la massa di informazioni in suo possesso

In una lettera al suo amico Laborit, il biologo Morand scrive : L’uomo divenuto perfettamente logico, abbandonando ogni passione e ogni illusione, sarà diventato una cellula nel continuum vitale costituito da una società arrivata al più alto limite della sua evoluzione (…). Allora, e allora soltanto, emergerà la coscienza universale DELL’ESSERE COLLETTIVO A CUI TENDIAMO.

 

Daniele Mansuino

 

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