Esperienze di vita Indice
Non ho ancora ottenuto nulla
Non ho ancora ottenuto nulla, ma da un po' sto cercando davvero molto. Fuori da filosofie, religioni, ideali, non vi sono percorsi che salvano più di una ricerca ragionata con la nostra testa se impariamo a farla funzionare. Penso si debba cercare imparando ad ascoltare prima di tutto la profondità della nostra natura umana che tutto racchiude e che a ben vedere offre molto altro. Un ritorno alla riscoperta delle proprie origini, non familiari, né storiche, né culturali, tutti percorsi che hanno un termine, vicoli ciechi con una data, magari avanti Cristo, con un pensiero primo oltre il quale è vietato risalire. Si tratta piuttosto di un tentativo di attingere alla luce della nostra condizione umana, a quella sapienza profonda e viva che si cela dietro le nostre azioni, dietro l'immagine che vediamo allo specchio tutte le mattine, così umana, così familiare ma in fondo così misteriosa e sconosciuta. Da un po' di tempo i miei sospetti sono confermati, so con certezza che sul senso di questa vita esiste tanto, molto più di quello che è stato scritto, milioni di miliardi più folgorante di quello che riesco a pensare con un solo giro di pensieri, anzi a ben vedere si tratta di una perfezione che il pensiero da solo non afferra. Devo ancora superare molti limiti, ma di due cose sono sicuro: non ho nessuna verità ma so dove sto andando. E' una via che ormai percorro ogni giorno e ora è davvero un piacere avanzare. Da qualche anno ho un coraggio da leone, e tutto perché ho superato la dimensione illusoria del solo pensiero, ho affrontato le paure di vedermi nella mia immobilità mentale che non voleva affondare le mani nella vita, nel letame dell'esistenza, nella sabbia e nella creta che popolano le azioni del mondo. Il mondo non è fatto per essere pensato. Il pensiero riflette solo quello che vede del mondo, per il resto si chiude nella sua muraglia di riflessione smettendo di percepire persino il palpito che anima la sua esistenza. Invece il mondo ha odori e consistenza imprevedibili che non si fanno acchiappare dalla retina per farfalle del pensiero. Siamo tutti degli illusi se ci chiediamo il senso del mondo con il pensiero. Il mondo continua a danzare attorno alle nostre misere e cieche coscienze. Come avevo fatto a dimenticarlo? Da piccoli lo sapevamo, ve lo ricordate? Tutto era pieno, avevamo il permesso di non pensare, la nostra fantasia faceva crescere le possibilità dell'universo stesso. Ho rischiato tutto per aver chiuso gli occhi. Bisogna farsi determinati, smettere di frignare, guardare con terrore la vita che stiamo calpestando e massacrando con le nostre elucubrazioni. Quando vi chiedete troppo il senso del mondo con il pensiero dovete uscire dalle abitudini, iniziare a lavarvi i denti con la sinistra, a cercare di guardare dietro l'angolo della vita dalla quale vi siete fatti imprigionare, dovete posizionare mattoncini di azioni uno sopra l'altro sfidando l'infinito della vita, comprendendo a quanto distacco siete ormai dal vostro corpo, mettendovi in difficoltà, trovando i limiti che vi separano dalla possibilità di uscire dalla mancanza di fantasia. Signori miei, si tratta di un atto primordiale, che coinvolge tutto il nostro essere, e parte in primo luogo da un cambiamento di rapporto con il nostro fisico. Una rivoluzione delle regole. Bando a qualunque immobile pigro, insulsi pensatori che hanno trascurato il corpo, sincera espressione dello spirito, della vita e del piacere, portandoci al limite della nostra sopravvivenza in questo pianeta. Solo perché sono riusciti a svegliare nei greggi di loro simili il desiderio di dissoluzione, di gelo interiore, di incapacità e distruzione. Per uscire dall'immobilità del conformismo, dalla superficialità delle convenzioni, dalla rigidità della logica che rende asettici, misurati, sterili, bisogna far crescere in sé il desiderio e la fede in un superamento del proprio essere, in una volontà di miglioramento che riesca a scoprire quello che esiste davvero sotto la vergognosa coltre di indifferenza con la quale abbiamo dissimulato 25 milioni di anni di presenza umana sul pianeta. Una eternità di cacciatori, guerrieri, madri e sciamani, milioni di anni di manualità e saggezza, di esperienza ciclica delle stagioni, di conoscenza del cosmo. Illuminiamoci attraverso la nostra vera natura, signori miei, chi vi scrive ha studiato profondamente filosofie occidentali e orientali, psicologie e psichiatrie di ogni tipo, testi sacri e sapienziali di tutte le più grosse tradizioni religiose e gnostiche che hanno popolato la nostra terra, inoltre per lavoro se ne intende in profondità di fatti umani di cronaca, di fenomenologia della nostra imbecillità sociale. Vi assicuro che tutto quello che siamo è orientato verso un punto solo che è dentro di noi, credetemi, non vi voglio fregare, non ci guadagnerei nulla e in fondo se ci pensate quello che ho scritto anche se fosse una fregatura forse è l'unica dalla quale vale la pena farsi fregare. Scusate se sembra che abbia raggiunto qualche consapevolezza speciale ed extraordinaria.
Ho solo aperto gli occhi sulla vita che ascoltate se appoggiate una mano al cuore scoprendo una via che io ho deciso di seguire.
TaoMan
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