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Vecchio 22-04-2004, 08.57.48   #11
rdlea
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Che ne dite de "I Morti", di Joyce (fra i Dubliners)?
Per me è il più bello in assoluto.


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Vecchio 25-04-2004, 22.37.20   #12
phoenyx
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Data registrazione: 24-04-2004
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la vita .... il destino.....

è vero...la storia più bella cambia anche per me a seconda del momento della mia vita in cui si inserisce perchè in fondo dev'essere la nostra vita al centro di tutto...
ho appena finito L'Alchimista di Paulo Coelho...una stupenda favola densissima di significati che può insegnare una grande crescita.....
phoenyx is offline  
Vecchio 26-04-2004, 23.20.51   #13
nicola185
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"La Dea dell'Amore" di Salamanca e anche "Narciso e Boccadoro" di Hesse. Anche attraverso di loro è passata la mia storia.
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Vecchio 27-04-2004, 11.07.52   #14
Dunadan
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"L'idiota" di Dostoevskij.


L'intendo dell'autore è di rappresentare un uomo completamente buono, la bontà incarnata. Il punto centrale del libro è il fatto che se sei completamente buono, sei anche sicuramente un ingenuo.
Un ingenuo che crede negli altri e viene continuamente tradito.
Un buono che cede continuamente il passo senza mai inporsi.
Che si fa sfuggire le occasioni, che si fa prendere gioco da tutti.
Molti lo capiranno, ma in sostanza, per la società questo suo comportamento si traduce nella parola "idiota".
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Vecchio 27-04-2004, 11.26.37   #15
rdlea
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OK

Citazione:
Messaggio originale inviato da Dunadan
"L'idiota" di Dostoevskij.

D'accordo100%

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Vecchio 27-04-2004, 22.19.41   #16
Dunadan
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Tra i capolavori di Dostoevskji potrebbe passare inosservato tra libri come "delitto e castigo" o i "fratelli Karamazov".

"I fratelli Karamazov" è considerato da una moltitudine di persone come "il più grande romanzo mai scritto"(anche da Freud).
Io sono appena appena a pagina 200, quindi non posso esprimere dei gran giudizi.

Ho letto qualche lettera che Dostoevskji ha scritto a suoi conoscenti parlando dell'"idiota", tra i temi delle lettere si parlava anche della possibilità che proprio "l'idiota" fosse tra tutti i suoi libri, quello più bello.
Tuttavia, anche se lo stesso Dostoevskji avesse pensato a questo modo in quel periodo, ciò non vuol dire molto se (per quanto possa ricordarmi) i "fratelli Karamazov" sono stati scritti successivamente !!!.

Non lo so, dire "quale è il migliore" è un po' una forzatura.

Diciamo che per me, nel momento in cui l'ho letto,(magari immedesimandomi nel personaggio?) l'Idiota mi è riuscito a trasmettere un certo tipo di "emozioni" che mi è difficile trovare in altri testi.

Tecnicamente, forse avrei dovuto "immedesimarmi" di più nel libro "l'adolescente" , e questo è in parte vero per la prima parte del libro: IL MOMENTO DEI SOGNI, DEI PROGETTI.

In un certo senso chi si immedesima sul serio nei personaggi di Dostoevskij dovebbe rimanere un pochetto deluso ad ogni libro (delusione che deve essere rimarginata da una presa di coscienza realistica), perchè (almeno per quelli che ho letto), lo schema era più o meno sempre lo stesso:
Prima: Immedesimazione nel personaggio, SOGNI, PROGETTI.
Poi: Tentativo di realizzazione del progetto.
Infine: FALLIMENTO REALISTICO e ripresa realistica.
Il fallimento realistico dà una punta di malinconia, che però non può mancare. Se non ci fosse IL FALLIMENTO FINALE i libri di Dostoevskij sarebbero tutti dei libri in cui L'Ideologia vince, sarebbe un Creatore di Ideologie.

Avevo scritto qualche esempio per chiarire ciò che ho scritto, ma poi ho cancellando pensando che non era il caso di mostrare come finiscono tutti questi libri a chi non ha ancora letto!!!
Mi limito a dire che l'ideologia di cui parlo è il SuperOmismo, il super-alienazione-tramite-ricchezza, e il SuperBuonismo.

Molti penseranno: "non esiste micca solo Dostoevskij".

E' vero, ma visto che stiamo parlando di "miglior romanzo", è il caso di menzionare quello che per Freud è il secondo miglior scrittore della storia [dopo Shakespear(si scrive così?)] e colui che ha scritto il più grande romanzo di tutti i tempi. (I fratelli Karamazov).

CIAO
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Vecchio 28-04-2004, 08.36.33   #17
rdlea
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Dunadan
... visto che stiamo parlando di "miglior romanzo", è il caso di menzionare quello che per Freud è il secondo miglior scrittore della storia [dopo Shakespear(si scrive così?)] e colui che ha scritto il più grande romanzo di tutti i tempi. (I fratelli Karamazov).
CIAO

Lascia che ti faccia una domanda: che caratteristiche ti aspetti da un romanzo o da un racconto quando lo apri a pagina 1, affinché non ti deluda?


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Vecchio 28-04-2004, 12.01.57   #18
Dunadan
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Mi aspetto di non perdere tempo nelle storielle, mi aspetto di non leggere per il solo piacere di leggere, ma di leggere per comprendere una qualche "morale". Cerco la filosofia nella letteratura.
E' per questo che Adoro Dostoevskji e Pirandello, perchè sono scrittori e filosofi allo stesso tempo.
Cerco anche uno scrittore che mi somigli come carattere.

Dostoevskji è in grado di farmi immedesimare in uomini che "osano", che portano fino in fondo la loro "ideologia", Dostoevskji mi mostra quello che magari anche io vorrei fare nel mondo reale, ma non ho il coraggio di fare, mi mostra come si potrebbe OSARE, andare fuori dagli schemi, attuare un progetto ideologico.
Poi, dopo il sogno, il protagonista fellisce, e si ritorna al mondo reale, al realismo.

Ecco quello che cerco oggi in un romanzo, cerco Uomini che al di fuori di me sanno Osare nella vita, uomini come Mattia Pascal, come Raskolnikov.
L'intelligenza dell'autore poi, mi farà ritornare al mondo reale, dopo il sogno.

Cerco avvunture ideologiche.
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Vecchio 28-04-2004, 14.37.23   #19
rdlea
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Dunadan
Poi, dopo il sogno, il protagonista fellisce, e si ritorna al mondo reale, al realismo.


Ciao.
Questa frase mi ha colpito. Ripeti il concetto due volte. Perché ritieni importante che il sogno fallisca? Perché rende umano il protagonista o perché senti ristabilirsi un equilibrio?
E ancora: in fondo anche Indiana Jones è un eroe nello stesso senso, e non sono ancora riuscito a capire in modo "chiaro e distinto" perché suscita vibrazioni violente ma non emozioni particolari. Forse tu ci hai riflettuto?

rdlea is offline  
Vecchio 28-04-2004, 17.51.52   #20
nicola185
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X Dunadan

Almeno su Pirandello concordiamo. "Il fu Mattia Pascal" è stato il primo libro che ho sentito molto. La messa in discussione della propria identità, l'utopia di una libertà irraggiungibile mi hanno toccato in prima persona. Le prime risposte alle mie domande ho cominciato a trovarle lì.
nicola185 is offline  

 



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