Innanzitutto saluto tutti,dato che sono nuovo.Cosa pensare della mania di copiare,in altre parole,se noi vediamo una cosa da un altra persona,la vogliamo pure noi.ALcune volte forse e meglio essere se stessi,invece di copiare un mito.Penso che sia come quando il fratellino piccolo fa le stesse cose del fratello maggiore:Stessi gusti,stesse azioni.Voi cosa ne pensate?A presto.

Beh,credo che qualcuno voglia appropiarsi di aspetti caratteriali altrui poichè esso stesso si sente carente di carisma o reputa il proprio io inadeguato.Ben venga se è uno stimolo a miglioramento,se però si eccede e non si riesce a costruirsi un carattere proprio si va in contro a grossi rischi...credo che ciò sia naturale nell'adolescenza e nel'infanzia,però,in età adulta,si dovrebbe essere un po più stabili e definiti psicologicamente...senza per questo comunque fossilizzarsi sulle proprie idee...ma un nucleo invariabile di fondo credo che sia se non indispensabile quanto meno necessario per una vita regolare e non schizofrenica,per sapere chi si è chi non si è.....

Caro Freddy Mercury, ma come mai la mania di copiare ti interessa cosi tanto?...

Non sono molto originale, come penso che non lo sia la maggior parte degli individui, e se non avessi mai copiato da altre persone sarei solo peggio di quel che sono.
Al massimo avrò imitato invece che copiare, rielaborando quello che prendo secondo il mio punto di vista, ma penso che alla fine sia quello che intendevi...
Comunque ci sono gli eccessi in questo senso, e non si può dire che ne venga fuori un belé; ci sono i geni che ne fanno del tutto a meno; ci siamo noi, e non è detto che il risultato sia malaccio.

Copiare può essere un modo per arricchire se stessi. Se invece si tenta di sostituire se stessi, di nascondersi dietro un mantello altrui allora non è positivo e più che mancanza di idee è paura di essere se stessi.

La società non invoglia molto gli individui ad essere se stessi.
Non apprezza la diversità, ci vuole tutti fotocopie di copie ben riuscite o meglio accettate da una maggioranza.

In una società veramente evoluta ogni individuo dovrebbe essere apprezzato per quello che è. Anche il più stupito e privo di idee di questo mondo ha in se qualcosa di straordinario. Ma quanti sono a comprenderlo? Da qui scaturisce il bisogno di imitare, copiare, tasformarsi in chi ha avuto la fortuna o sfortuna di attirare su di sé i consensi di molti.

Ciao
Mary