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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 29-09-2007, 19.25.26   #11
Mary
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Riferimento: Carcere per i minorenni. Contrari o Favorevoli?

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Mary
katerpillar

Ma non si era affermato che si escludevano i sistemi comunisti? Cara Mery, la tua violenta onestà di intenti è così onesta, che alla fine dimentichi che vi sono altri sistemi per educare. In ogni caso, a mio modo di vedere, non è quello il sistema per il rinserimento, perché un bambini/a non può vivere una vita spesa bene senza i genitori che gli danno glì esempi.

Non si può costruire il vissuto di un bambino/a, a tavolino e secondo concetti stabiliti, diverrebbe un lavoro immane con scarsi successi esistenziali per il bambino stesso.

Allora ti domanderai:cosa fare? La risposta non è facile e non sono nemmeno sicuro che vi sia solo una risposta. Mi sembra di ricordare che fù Karl Popper, insieme ad una schiera d'altri filosofi, a negare la società chiusa di Platone a favore di una scietà aperta come l'attuale, pertanto dovrebbe essera questa società a plasmarsi con i suoi valori e leggi affinché si possa arrivare alla pari dignità dei cittadini che la compongono; finché non si entrerà in quest'ottica, credo che vi sia poca o nessuna speranza di risolvere i problemi quotidiani....lavavetri o non lavavetri.

Innegaile che un bambino debba vivere con i genitori anche pessimi genitori, pessimi pessimi ma pur sempre genitori che trasmettono un qualunque messaggio.
Oggi (ne parlo con chi insegna e chi li avvicina per altre ragioni serie)
i bambini sono vuoti, genitori assenti in quanto a prestare attenzione, ovvero VEDERE, accorgersi, guardare il proprio figlio.

Chi ne capisce mi ha detto: meglio un genitore che prende a sberle e a frustate suo figlio piuttosto che un genitore che "non vede" suo figlio.

Il bimbo maltrattato avrà di certo cicatrici indelebili ma potrà curarsi, sarà incavolato nero, sarà disperato ma sarà vivo, sarà in grado di lottare, di crescere, di imparare magari anche odiando i genitori.

Ma un bambino che il genitore non vede NON ESISTE. Non ha gli strumenti per confrontarsi, per sentire per sentirsi vivo.

Non posso incolpare i rei minorenni, ma dico che ci sono state milioni di piccole scelte apparentemente insignificanti a portare questi frutti.
E le scelte vengono fatte dal singolo individuo non dalla società che non esiste come entità concreta e pensante.

Quando i miei figli erano piccoli vedevamo insieme tanti bellissimi cartoni animati, oggi mi dicono che i bambini sono parcheggiati davanti a tv e computer. Che esperienze possono fare?

Io prendevo in mano i rospi e le cicale, inseguivo le farfalle, salivo sugli alberi, guardavo incuriosita i serpenti mentre fuggivano spaventati. Non sono vissuta in terre sperdute e lontane ma semplicemente in campagna.

Ed è in quel contatto con la natura che ho vissuto e imparato e sperimentato quel che mille enciclopedie non potranno mai trasmettere.

Ho sofferto molto per giungere sin qui ma avevo sempre nel cuore l'amore per la terra, per le piante, gli insetti e quell'amore mi ha aiutato a sopportare le nefandezze umane.

Troppi bambini di oggi sono come piante cresciute nel buio, privati dei raggi del sole. Pallidi e deboli, privi di forza.

Trema il mio cuore al pensiero di zombi viventi che se ne vanno in giro con facce da angeli innocenti. E la colpa è nostra, le colpe sono sempre personali, devono essere personali per potersene prendere carico.

I bambini sono il futuro, e ciascuno ne è responsabile.

Aggiungo solo che la punizione più saggia sarebbe quella della riparazione. Ovvero, se ho incendiato un bosco devo essere condannata a fare giardinaggio. Se ho ucciso devo assistere i moribondi.
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Vecchio 29-09-2007, 21.00.47   #12
katerpillar
Ogni tanto siate gentili.
 
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Riferimento: Carcere per i minorenni. Contrari o Favorevoli?

Mary
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Innegaile che un bambino debba vivere con i genitori anche pessimi genitori, pessimi pessimi ma pur sempre genitori che trasmettono un qualunque messaggio.
Oggi (ne parlo con chi insegna e chi li avvicina per altre ragioni serie)
i bambini sono vuoti, genitori assenti in quanto a prestare attenzione, ovvero VEDERE, accorgersi, guardare il proprio figlio.

Chi ne capisce mi ha detto: meglio un genitore che prende a sberle e a frustate suo figlio piuttosto che un genitore che "non vede" suo figlio.
katerpillar

Cara mery, hai risposto a tutto fuorché alla mia domanda, che torno a ripetere: quando il bambino viene rieducato per poter vivere in società, e poi riviene rimandato nella sua casa o nella sua baracca, se ne ha una, e ritrova la stessa situazione di povertà, di miseria economica e culturale ecc. cosa accade? Fammi sapere.
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Vecchio 30-09-2007, 09.34.23   #13
Mary
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Mary

katerpillar

Cara mery, hai risposto a tutto fuorché alla mia domanda, che torno a ripetere: quando il bambino viene rieducato per poter vivere in società, e poi riviene rimandato nella sua casa o nella sua baracca, se ne ha una, e ritrova la stessa situazione di povertà, di miseria economica e culturale ecc. cosa accade? Fammi sapere.


NIENTE, non credo accada niente.

Se il bambino vive in una baracca, nella povertà o nella miseria non vuol dire che necessariamente diventi un delinquente.
Io ho conosciutola povertà nella mia infanzia, genitori che litigavano ogni santo giorno, nessuna carezza, nessun gesto affettuoso e ne ringrazio il Cielo con tutto il cuore, perchè se avessi vissuto in una casa signorile con genitori signorili con a disposizione una stanza-studio piena di libri (il mio sogno più grande) non sarei quella che sono oggi.

Il problema non sta nella povertà (che non dovrebbe esserci) o in genitori senza cultura ma nell'abbandono a se stessi dei figli.

Se qualcuno ha prestato attenzione ai vari tg e giornali può rendersi conto che i delitti più efferati, le violenze gratuite vengo commessi per buona parte da ragazzi (e ragazze) di "buona famiglia" o di gente "perbene".

Per questa ragione io toglierei i figli a queste cosiddette "famiglie".

E per me rieducazione non vuol dire forza bruta, violenza, intimidazione, lavori forzati. Questo termine per me significa tentare di ridare all'individuo, privato di sentimenti, la possibilità di riprendere il contatto con le proprie emozioni, il contatto con la realtà che lo circonda, con se stesso, cercando di fargli capire cosi significhi la parola rispetto.

Difficili ma spero non impossibile.

Il carattere di una persona si forma nei primi anni di vita, non ho la conoscenza di quel che si può fare o non fare. Direi solo fesserie. Posso parlare unicamente per ipotesi. Mancandomi l'esperienza personale.

Se andiamo avanti così ben presto arriveremo allo stadio in cui si trova l'America oggi: ragazzi delle elementari con le pistole in tasca che uccidono per divertimento.
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Vecchio 30-09-2007, 16.59.48   #14
aurora
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bisogna riformare la scuola e riformare l'assunzione degli insegnanti con i test psicoattitudinali. Solo la conoscenza puo' convincere, piu' della violenza del carcere, lo sbaglio.
condannare e' sempre facile, capire è difficile.
ciao
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Vecchio 01-10-2007, 22.23.44   #15
katerpillar
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katerpillar
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Cara mery, hai risposto a tutto fuorché alla mia domanda, che torno a ripetere: quando il bambino viene rieducato per poter vivere in società, e poi riviene rimandato nella sua casa o nella sua baracca, se ne ha una, e ritrova la stessa situazione di povertà, di miseria economica e culturale ecc. cosa accade? Fammi sapere.
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NIENTE, non credo accada niente.

Se il bambino vive in una baracca, nella povertà o nella miseria non vuol dire che necessariamente diventi un delinquente.
katerpillar

Mi sembra che non si parlava di una povertà qualsiasi e, in seconda analisi, nemmeno di quella economica, si parlava della povertà di coloro che, come stile di vita, vogliono apparire poveri e che si comportano come tali solo per sfruttare la società che li circonda: stiamo parlando degli zingari che, a mio modo di vedere, non sono delinquenti, semplicemente è la loro scelta di vita e basta.

Affermo che non sono delinquenti, perché è difficile che un zingaro uccida per rubare (io non ne ho avuto mai notizia, come è difficile che una zingara si prostituisca, anche di questo non ne ho conoscenza).

Il problema non è di facile soluzione, come ripeto, fino a quando che le istituzioni non decideranno che sia lora di portare tutti i cittadini a pari dignità.

Nel mio piccolo io sono riuscito in questo intento, poichè negli anni della mia attività lavorativa ho addestrato 22 ragazzi apprendisti, che ora conoscono alla perfezione il loro lavoro, raggiungendo delle posizioni invidiabili e, in alcuni casi, superando anche il maestro.

Anche in questo modo si può elevare un'altra persona alla propria dignità: a me è riuscito 22 volte. Gli auguri me li sono fatti da solo.
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Vecchio 02-10-2007, 18.34.35   #16
Mary
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katerpillar

Mi sembra che non si parlava di una povertà qualsiasi e, in seconda analisi, nemmeno di quella economica, si parlava della povertà di coloro che, come stile di vita, vogliono apparire poveri e che si comportano come tali solo per sfruttare la società che li circonda: stiamo parlando degli zingari che, a mio modo di vedere, non sono delinquenti, semplicemente è la loro scelta di vita e basta.

Affermo che non sono delinquenti, perché è difficile che un zingaro uccida per rubare (io non ne ho avuto mai notizia, come è difficile che una zingara si prostituisca, anche di questo non ne ho conoscenza).

Il problema non è di facile soluzione, come ripeto, fino a quando che le istituzioni non decideranno che sia lora di portare tutti i cittadini a pari dignità.

Nel mio piccolo io sono riuscito in questo intento, poichè negli anni della mia attività lavorativa ho addestrato 22 ragazzi apprendisti, che ora conoscono alla perfezione il loro lavoro, raggiungendo delle posizioni invidiabili e, in alcuni casi, superando anche il maestro.

Anche in questo modo si può elevare un'altra persona alla propria dignità: a me è riuscito 22 volte. Gli auguri me li sono fatti da solo.

Scusa non avevo capito che si parlava di zingari. E non vedo perchè si debba soffermarsi proprio su di loro, che in fondo sono gli ultimi, o quasi, del problema del carcere per i minorenni.

Degli zingari ho un brutto ricordo infantile per questo non sarei molto obiettiva nel parlare di loro. Se non rubano e lavorano come è doveroso fare non sono né pro né contro. Le azioni del singolo fanno la differenza.

Ribadisco che in questi tempi i ragazzi che commettono reati di qualsiasi genere dal bullismo all'omicidio, dal furto allo stupro devono conoscere la prigione. E dopo la prigione niente ritorno al "nido" familiare ma seguiti per parecchio tempo da adeguate strutture pubbliche.

La violenza minorile non credo abbia troppe isole felici, dalle mie parti ne sento parlare da molti molti anni, e con il passare del tempo diventano sempre più pericolosi e aggressivi, privi di qualsiasi sensibilità.

Sapete cosa mi ha detto di recente una madre? "....non è certo colpa di mio figlio se XX è un debole e deficiente che non si fa rispettare!" Vano il mio spiegare che il rispetto per l'altro è la base di una qualsiasi educazione.
Mary is offline  

 



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