Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Cultura e Società
Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali


Vecchio 21-11-2007, 22.34.50   #11
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Riferimento: DISCOTECA: il tempio dell'incomunicabilità

Citazione:
Originalmente inviato da faqir
.....
Io, da adulto e padre di tre figli (due maggiorenni) mi sentirei però di aggiungere che ciò è il "risultato" della "vuotezza" degli adulti che non riescono a trasmettere ai loro figli ed ai giovani i "Veri" valori della vita, in quanto loro stessi (gli adulti) hanno perso questi valori o li hanno buttati alle ortiche nella folle, cieca, e sciocca corsa dell'acquisizione del benessere 'materiale' dimenticando quello “Etico” e "Spirituale".

I nostri "Giovani" sono tristi, perchè i loro "cuori" sono tristi, in quanto non ricevono più ‘l'alimento’ che è necessario ai cuori che è quello della spiritualità e dei Valori della vita e sopratutto dell'Amore.

Quando vedo i giovani "lasciati" andare cosi scioccamente alla deriva come foglie portate dal vento, mi piange il cuore, e da adulto mi sento in parte corresponsabile.

Questo che è stato aperto è tema interessante e che fa "Riflettere", un grazie a chi l'ha aperto. Val la pena ampliarlo uscendo però dalla...discoteca ed entrando nei cuori dei giovani.

saluti
faqir

Credo sia difficile entrare nel cuore di questa gioventù che ha smarrito tutto, o quasi.
La discoteca è il tempio della non comunicabilità. Possiamo essere raggiunti ovunque dai telefonini, ma ormai i "ponti" che arrivano al cuore sono andati distrutti.

Di chi la colpa? di tutti, un po' di tutti in dosi diverse.

Come è già stato detto gli "insegnamenti" si fanno principalmente con l'esempio. Ma non basta l'insegnamento occorre anche la vera comunicazione verbale ed emotiva fra gli individui.

Oggi tutti parlano e nessuno ascolta.

Come hanno fatto gli individui a smarrire la ricerca del vero amore?

Ho allevato i miei figli seguendo principalmente l'istinto, il mio istinto magari andando contro il credere comune. Sono cresciuta con loro, a volte sono cresciuta a loro spese. Non so cosa ne è venuto fuori.
A volte credo di conoscerli bene altre volte di non conoscerli affatto.

Ed è giusto che sia così, questo è il loro cammino.

Persino nei ristoranti si è presa l'abitudine di mettere musica ad un volume altissimo che ti impedisce di parlare con il vicino, e se vai a dirgli di abbassare non ti .... sentono.

Vuol dire che sono in molti a non avere nessuna voglia di comunicare.

Escogitano ogni mezzo per impedire una qualunque comunicazione.

Eppure è una esigenza umana molto forte. Basterebbe mettersi davanti a Tizio e ascoltarlo, vederlo, comprenderlo. Ascoltando Tizio anche Caio comprenderebbe meglio se stesso.

La colpa, la vera colpa sta (mi sbaglierò, non so) nei poteri forti, in quelli ad "alto livello" che hanno bisogno di gente allo sbando, di gente divisa, di gente facilmente manipolabile.

E troppi giovani di oggi sono mercenari già al loro soldo.

Provo una grande pena per tutti, sono alberi senza radici e senza linfa e per questo anche un soffio di vento li abbatte, incapaci di resistere ad una banale difficoltà che la vita elargisce sempre in abbondanza.
Mary is offline  
Vecchio 21-11-2007, 23.33.57   #12
m.85
Ospite
 
Data registrazione: 03-11-2007
Messaggi: 26
Unhappy Riferimento: DISCOTECA: il tempio dell'incomunicabilità

Citazione:
Originalmente inviato da Mary
Possiamo essere raggiunti ovunque dai telefonini, ma ormai i "ponti" che arrivano al cuore sono andati distrutti.
.....
Oggi tutti parlano e nessuno ascolta.
.....
Vuol dire che sono in molti a non avere nessuna voglia di comunicare.
.....
Provo una grande pena per tutti, sono alberi senza radici e senza linfa e per questo anche un soffio di vento li abbatte, incapaci di resistere ad una banale difficoltà che la vita elargisce sempre in abbondanza.

Quanto vere sono queste tue affermazioni... Ed è difficile capire perchè mentre si sente che c'è un generale bisogno di comunicazione, tanti fanno di tutto per mettersi nella condizione di non poter affatto comunicare...
Rumore, tanto rumore riempie la maggior parte delle vite di noi giovani -grazie a Dio io non sono in questo numero, non sarà merito mio, ma è una grande gioia- rumore di moto e motorini, musica a tutto volume, televisione, radio, tutto quello che allontana il silenzio, tutto quello che non ci lascia un momento per restare soli con noi stessi ad ascoltare le voci del nostro cuore; e poi tutto ciò che ci isola dal mondo esterno... Quanti giovani che al mattino prendono un autobus (io non prendo il treno, ma penso che lì sia la stessa cosa) con un paio di auricolari addosso, per ascoltare musica e non poter scambiare due parole con chi ci è seduto accanto anche solo per tre minuti, da una fermata all'altra, magari neppure un saluto a chi sale o chi scende....
Ma quale è il sgnificato di tutto questo?
Fatto sta che indifferenza, freddezza, silenzio dilagano tra di noi e le conseguenze sono manifeste...
Speriamo che qualcosa possa cambiare!
m.85 is offline  
Vecchio 22-11-2007, 10.15.14   #13
faqir
Ospite abituale
 
L'avatar di faqir
 
Data registrazione: 18-09-2006
Messaggi: 48
Riferimento: DISCOTECA: il tempio dell'incomunicabilità

Citazione:
Originalmente inviato da Mary

Credo sia difficile entrare nel cuore di questa gioventù che ha smarrito tutto, o quasi.

La discoteca è il tempio della non comunicabilità. Possiamo essere raggiunti ovunque dai telefonini, ma ormai i "ponti" che arrivano al cuore sono andati distrutti.


Gentile Mary,

Se noi adulti abbiamo ancora aperto il "ponte" che arriva al "nostro" cuore, forse possiamo ancora aiutare i nostri giovani a salvarsi.

Non bisogna...arrendersi.

Dice un insegnamento dell'Islam: "Se vedi che il mondo sta per finire e tu hai un 'seme' in mano: piantalo nella terra".

Perciò se noi adulti abbiamo dei "buoni semi" che sono le "buone parole": mettiamole nei cuori dei nostri giovani e... se son rose fioriranno.

saluti
faqir
faqir is offline  
Vecchio 22-11-2007, 14.01.16   #14
nevealsole
Moderatore
 
L'avatar di nevealsole
 
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
Riferimento: DISCOTECA: il tempio dell'incomunicabilità

Citazione:
Originalmente inviato da faqir

Dice un insegnamento dell'Islam: "Se vedi che il mondo sta per finire e tu hai un 'seme' in mano: piantalo nella terra".

Perciò se noi adulti abbiamo dei "buoni semi" che sono le "buone parole": mettiamole nei cuori dei nostri giovani e... se son rose fioriranno.

saluti
faqir

Volevo già farti i complimenti per il precedente intervento, adesso te li faccio per entrambi.
Alle volte si crede di essere diversi e invece, in fondo, i valori sono sempre quelli in ogni cultura...

Grazie di avermelo ricordato!

nevealsole is offline  
Vecchio 25-11-2007, 23.59.42   #15
marco gallione
Utente bannato
 
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
Nemesi storica

Mai credo di aver coniato titolo più azzecato di questo .
Adesso mi spiego.

Non considero le discoteche luoghi particolarmente elevanti.
Ma nemmeno penso che siano del tutto infrequentabili.

Le ho frequentate, per anni. Oggi, a quarant’anni, lo faccio rarissimamente, quasi mai diciamo, anche solo per una questione di eleganza e di estetica 8sebbene io faccia sempre la mia porca figura.. ).
Certe volte un po’ mi dispiace, quando magari – come ieri sera – mi tocca andare nella situazione modellara free drink in albergo designmaniaco, con le foto di David La Chapelle alle pareti che non le capisce nessuno.
Situazioni imbustate, gradite dal personaggio televisivoperetta più becero, e dal popolino finto snob che rotea lì intorno, con le pochette bianche nel taschino. Che fare? Ogni tanto bisogna mischiarsi pure con quel popolino lì…
E poi si può sempre andare a teatro, al cinema, a cena nel buon ristorante a una certa età. O leggere un libro, senza che una mamma di accompagni dall’analista, (visto che l’analista potrebbe essere meno anziano di me peraltro...).
Il problema è della nostra bella gioventù, ovviamente.

Però mi ci sono divertito nelle discoteche, e – se mi volete credere – non solo per i soliti noti motivi.

Ho vissuto le mie storie anche grazie alle discoteche. E va be', grazie discoteca! (tra parentesi: ma non è un termine un po’ vintage “discoteca”? boh .. non me ne viene in mente un altro, mi tocca usare quello.. pazienza..).
Ho dei ricordi molto divertenti, di situazioni anche divertenti, con i miei amici di giovinilità nella discoteca per i giovani.
Anche qualche ricordo meno sereno, come capita nella vita.

Mi piaceva la tribalità di certe discoteche anche (tribalità non lo scrivo a caso..), mood che magari in Italia è più difficile trovare. A Londra di più ( e che c’entra questo? niente, è una cosa mia.).

Tant’è insomma; non è questo il punto, visto che riguarda solo me e la mia stravaganza di professionista-travettino, ormai nonno visibil-conformista, ex amante del garage tribal.

[Per inciso – e poi smetto di scrivere fregnacce – ogni tanto ascolto in auto Dance Revolution, la trasmissione di Radio DJ preparatoria della serata discotecara di oggidì, e la musica che mettono mi sembra sempre una vera figata .
Sono anche andato a qualche rave, l’ultima volta tipo due anni fa (giuro, questa è l’ultima fregnacia che scrivo… ho la tastiera impazzita stasera.. sorry)].

Il mio punto però è un altro, e assai semplice.
Leggo velocemente i garbati post che precedono, e osservo (spero con altrettanto garbo) che se un giovane è un pirla, dentro la discoteca resta un pirla.
E, con tutta probabilità, resta un pirla anche fuori dalla discoteca.

Voi potrete pensare che io sia un pirla. Padronissimi.
Se sono veramente un pirla, come penserà a buon titolo qualcuno di voi, vi assicuro che tale ero sia dentro che fuori dalla discoteca.
A quelli invece che (bontà loro) non ritengono che io sia un pirla, rendo ampia garanzia che “non-pirla” sono stato sia dentro che fuori dalla discoteca.

Morale: se un rigazzino vien su’ pirla, la principale responsabilità (principale, non esclusiva beninteso) risiede in due fattori, secondo me:

- le sue capacità personali, la sua intelligenza e il suo carattere (ahinoi mica tutti nascono scensiati intelligentissimi, anzi essi sono rari);
- i suoi gentori (che a loro volta, raramente son scensiati... nemesi storica? talis patris..?).


I pirla generano pirla, frequentemente.
Salve le eccezioni, ovviamente.
E le discoteche?
Boh, non darei alle balere più importanza di quella che meritano.
Le balere richiedono la presenza delle autorità di pubblica sicurezza per redarguire con spietata severità le teste calde e drogatelli più o meno spacciatori (di solito pirla, educati da genitori-pirla), e un presidio nazi-scientifico di controlli-etilometro all’uscita, organizzato da carabinieri inflessibili, che devono ritirare le patenti a tutti i pirla-figli-di-pirla. Qualche sganassone potrebbe pure starci bene.
Il pirlometro non è ancora in uso, purtroppo.

Poi chi ci vuole andare ci vada. Chi non ci vuole andare, fa bene lo stesso.
Ognuno ha il suo metro della comunicabilità e della incomunicabilità; così come della tribalità e della a-tribalità.

Un cordiale saluto.
marco gallione is offline  
Vecchio 26-11-2007, 00.55.12   #16
marco gallione
Utente bannato
 
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
Riferimento: DISCOTECA: il tempio dell'incomunicabilità

Citazione:
Originalmente inviato da faqir
Gentili forumisti,

Buongiorno,

Ho letto, purtroppo con una tristezza interiore, i messaggi di questo 3d, dove viene messo in risalto principalmente questo "triste stato" di molti giovani di oggi.

Io, da adulto e padre di tre figli (due maggiorenni) mi sentirei però di aggiungere che ciò è il "risultato" della "vuotezza" degli adulti che non riescono a trasmettere ai loro figli ed ai giovani i "Veri" valori della vita, in quanto loro stessi (gli adulti) hanno perso questi valori o li hanno buttati alle ortiche nella folle, cieca, e sciocca corsa dell'acquisizione del benessere 'materiale' dimenticando quello “Etico” e "Spirituale".

I nostri "Giovani" sono tristi, perchè i loro "cuori" sono tristi, in quanto non ricevono più ‘l'alimento’ che è necessario ai cuori che è quello della spiritualità e dei Valori della vita e sopratutto dell'Amore.

Quando vedo i giovani "lasciati" andare cosi scioccamente alla deriva come foglie portate dal vento, mi piange il cuore, e da adulto mi sento in parte corresponsabile.

Questo che è stato aperto è tema interessante e che fa "Riflettere", un grazie a chi l'ha aperto. Val la pena ampliarlo uscendo però dalla...discoteca ed entrando nei cuori dei giovani.

saluti
faqir

Aveva già detto tutto Faquir, meglio di me. Chiedo scusa.
marco gallione is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it