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Vecchio 09-05-2008, 15.58.56   #1
ancient
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Data registrazione: 10-01-2003
Messaggi: 758
Il picco del petrolio?

Che si sia o no giunti al famoso picco (se ne discuteva giorni fa a Torino, nell'indifferenza dei media, nel secondo convegno ASPO - Associazione internazionale per lo Studio del Picco del petrolio), la soglia dei 200 dollari non sembra più tanto lontana:

Confesercenti: «Con greggio a 200 $ famiglie a secco»

Se la corsa del petrolio continuasse fino a 200 dollari il barile il prezzo della benzina potrebbe toccare i 2 euro e le famiglie italiane sarebbero "a secco". Così Confesercenti dipinge lo scenario futuro. "Impossibile? No di certo - sottolinea una nota dell'ufficio economico dell'organizzazione - se pensiamo che lo scorso anno il prezzo medio al barile era di 70 euro, oggi è di 120. Pesantissimi gli effetti sull'insieme dell'economia: i consumi di carburanti potrebbero calare dell'8-10%. Per le famiglie, invece, si può ipotizzare in media un aggravio di circa 600-800 euro l'anno".

Con il petrolio a 200 dollari il barile, spiega Confesercenti, "il Pil italiano diminuirebbe dello 0,4% solo il primo anno, mentre l'impatto recessivo del più alto prezzo del petrolio comporterebbe una perdita di posti di lavoro che in quattro anni farebbe lievitare il tasso di disoccupazione di circa un punto. Peggiorerà anche la bilancia dei pagamenti, l'inflazione il primo anno registrerebbe un balzo di un punto; con la crescita inflazionistica scatterebbe una politica monetaria restrittiva con il conseguente aumento dei tassi di interesse ed un impatto negativo su mutui e debito pubblico". In questo quadro, continua Confesercenti, "cambieranno in parte anche abitudini e consumi delle famiglie che dovranno fronteggiare costi crescenti per il riscaldamento, trasporto in auto per recarsi al lavoro, acquisto di beni e servizi. Già è in atto una tendenza all'acquisto di auto meno energivore, crescerà parimenti la convenienza verso nuove fonti di produzione energetica a causa della necessità di produrre consistenti risparmi di petrolio".

Contro il caro-petrolio Confesercenti chiede che "vi sia una rapida ed incisiva azione politica in grado di valorizzare le fonti alternative, incentivando la ricerca e nell'immediato facendo leva su adeguati tagli delle accise sui carburanti".

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...petrolio.shtml

E anche la Coldiretti lancia l'allarme:

(AGI) - Il costo di produzione degli alimenti nelle imprese agricole fa segnare un aumento dell'8,8 per cento a causa del record fatto segnare dal petrolio che rischia di provocare un effetto valanga sui prezzi al consumo con l'86 per cento delle merci che in Italia viaggia su strada. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti, sulla base dei dati Ismea relativi a marzo 2008, nella quale si evidenzia che l'attivita' di allevamento e la coltivazione dei cereali come grano, mais e riso sono le piu' colpite.

Per l'attivita' di allevamento i costi - sottolinea la Coldiretti - sono aumentati del 14 per cento con punte del 16 per cento per i bovini mentre per la coltivazione di riso gli oneri sono cresciuti per grano e mais dell'11 per cento e del 10 per cento per il riso. Tra i fattori della produzione necessari alle campagne che hanno subito maggiori rincari ci sono - precisa la Coldiretti - i fertilizzanti (+ 35,6 per cento), i mangimi (+ 22,6 per cento) ed i carburanti (+7,1 per cento). Nelle campagne il gasolio - continua la Coldiretti - ha sostituito quasi completamente la benzina nell'alimentazione dei trattori e dei mezzi meccanici.

Ma a subire gli effetti del caro prezzi e' - conclude la Coldiretti - l'intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica incidono dal 30 al 35 per cento per frutta e verdura e assorbono in media un quarto del fatturato delle imprese agroalimentari.

http://www.agi.it/food/notizie/20080...11208-art.html
ancient is offline  
Vecchio 11-05-2008, 10.51.24   #2
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Riferimento: Il picco del petrolio?

Il picco è stato, così come da diverso tempo seguo su alcuni siti, raggiunto e ora siamo in discesa. Le notizie di un qualsiasi corrotto e manipolato tg rivelano ormai apertamente che siamo messi maluccio.

Che il petrolio, prima o poi, sarebbe finito non è mai stato in discussione. Il guaio è che tutti pensavano di lasciare la patata bollente ai....posteri , solo che i "posteri" siamo oggi noi qui ancora vivi e vegeti.

Ci siamo fatti fregare alla grande.

Ora non ci resta che cercare di trovare una via d'uscita.
Quel che doveva e poteva rivelarsi una grande conquista per l'evoluzione umana, ovvero liberare l'uomo dalla fatica fisica per soddisfare i propri bisogni e offrirgli più tempo libero per la ricerca, la creatività, la spiritualità, gli affetti ecc.ecc. si è trasformata in una stratosferica vittoria dell'Ombra, dell'Ego, del nostro lato peggiore.

Dovremmo tornare sui nostri passi e vedere il senso delle nostre vite.

Nel pratico cercare di compredere cosa ci è davvero indispensabile, che cosa ci porta un vero e sano ben-essere.
E risparmiare, risparmiare non per tirchieria ma in nome e per amore di questo Pianeta.

Comprare ciò che è prodotto vicino casa e non all'altro capo del mondo e neppure dall'altra parte dell'Italia.

E poi industriarsi, far lavorare il cervello. Il bisogno aguzza l'ingegno, dice antico proverbio. E gli antichi difficilmente si sbagliavano.

Chi vive in città in un mini appartamento ha un po' le mani legate, ma chi possiede un piccolo spazio libero, può cominciare a produrre da sè (su Wikipedia alla parola "compost" fornisce stupendi suggerimenti) il terriccio per piantare insalate e piccoli ortaggi.
Pulizia non vuol dire consumare ettolitri di acqua, ai miei tempi ci sia lavava con mezza bacinella d'acqua! ed eravamo più sani di oggi.

A proposito chi vuol risparmiare denaro e non inquinare può utilizzare come deodorante il bicarbonato di sodio ogni mattina, io lo uso da anni.

Per lo scarico del water utilizzare l'acqua del lavaggio mani, denti e faccia, raccolta in una bacinella tenuta sotto il rubinetto del lavandino.

Da quando uso la bicicletta per muovermi in città il risparmio si è fatto sentire.

Dobbiamo cercare di divenire quanto più possibile autosufficienti e collaborare con chi agisce come noi.

Il più sprovveduto dei padri e delle madri credo che almeno ogni tanto si chiederà cosa stiamo lasciando ai nostri figli

Manna dal cielo non ne cadrà, dobbiamo guadagnarci ogni respiro e ogni sorso. Come sempre dal paradiso terrestre siamo noi a farci cacciare via a pedate

Un grande abbraccio a tutti coloro che sono in viaggio ed anche a quelli che presto ci seguirano.
ciao
mary
Mary is offline  
Vecchio 13-05-2008, 10.13.49   #3
Monica 3
Ospite abituale
 
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
Riferimento: Il picco del petrolio?

E se invece di vivere il risparmio come privazione lo vivessimo come libertà e ricchezza?

Dopo un lungo weekend che è stata una delle mie vacanze più belle e meno care posso assicurarvi che è vero.

Io e mio marito abbiamo caricato la bici sul treno e già in quel vagone speciale eravamo integrati nella bellissima comunità dei ciclisti, poi abbiamo percorso per un po' la riva della Mosella per passare a quella del Reno. Abbiamo attraversato paesini medioevali dove abbiamo visto anche una bellissima festa incostume chiamata Spektaculum, che si sarebbe sfuggita se fossimo stati in autostrada. Quando eravamo stanchi ci fermavamo su una spiaggetta sotto un albero. Per la strada abbiamo sempre trovato da mangiare e dormire a poco prezzo in ambiente familiare. Il percorso invierso l'abbiamo fatto in parte su una barca di linea e poi un po' in bici e di nuovo in treno: niente code sotto il solleone a respirare benzina, ma letture e meditazioni. Una vera vacanza insomma.

Questà è una realtà anche in Italia

Basta cercare in www.eurovelo.org

Monica 3 is offline  

 



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