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Vecchio 16-05-2008, 19.39.45   #1
giudrago
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Perche Non Li Mandiamo In Prima Linea

A mio avviso, è chiaro che non sono sufficienti i cortei, le fiaccolate e la solidarietà, perché tutto persiste come prima e la criminalità non da segni di diminuire.
Fra i paradossi vi sarebbe anche quello che dobbiamo mantenere la malavita nei carceri.
Cosa ne pensate della proposta di mandarli in prima linea a combattere?
Avremmo così dei benefici sia per loro che maturano sia per l’economia.
Dopo averli schedati con DNA ecc. e tenuti sotto controllo.
Forse è un’idea banale?
giudrago
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Vecchio 17-05-2008, 09.04.54   #2
Monica 3
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Riferimento: Perche Non Li Mandiamo In Prima Linea

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Originalmente inviato da giudrago
A mio avviso, è chiaro che non sono sufficienti i cortei, le fiaccolate e la solidarietà, perché tutto persiste come prima e la criminalità non da segni di diminuire.
Fra i paradossi vi sarebbe anche quello che dobbiamo mantenere la malavita nei carceri.
Cosa ne pensate della proposta di mandarli in prima linea a combattere?
Avremmo così dei benefici sia per loro che maturano sia per l’economia.
Dopo averli schedati con DNA ecc. e tenuti sotto controllo.
Forse è un’idea banale?
giudrago


Stai parlando dei grandi criminali, vero? Quelli che causano la povertà del mondo con stipenti da capogiro: parlo dei grandi boss di Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, di chi si è arricchito col furto alla grande e non paga l'artigiano che restaura i mobili di valore delle sue ville, di coloro che stuzzicano diversità etniche per appropriarsi dei beni di paesi altrui vendendo armi alle popolazioni locali, di coloro che rubano l'acqua a chi a sete per farsi super-mega piscine. Ridistribuite le loro ricchezze, credo che la piccola criminalità non avrebbe più ragione di esistere.

Quasi quasi sono d'accordo con te.

Ma no, forse no, perché vorrebbe dire che dispendiosi conflitti continuerebbero. Basterebbe che rendessero il maltolto per star tutti meglio.
Monica 3 is offline  
Vecchio 17-05-2008, 09.13.46   #3
ancient
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Riferimento: Perche Non Li Mandiamo In Prima Linea

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Originalmente inviato da giudrago
A mio avviso, è chiaro che non sono sufficienti i cortei, le fiaccolate e la solidarietà, perché tutto persiste come prima e la criminalità non da segni di diminuire.
Fra i paradossi vi sarebbe anche quello che dobbiamo mantenere la malavita nei carceri.
Cosa ne pensate della proposta di mandarli in prima linea a combattere?
Avremmo così dei benefici sia per loro che maturano sia per l’economia.
Dopo averli schedati con DNA ecc. e tenuti sotto controllo.
Forse è un’idea banale?
giudrago


cioè, fammi capire: tu addestreresti e armeresti di tutto punto dei criminali (non uno o due, ma un numero consistente) e poi ti aspetteresti che facciano quello che tu gli dica? non ti viene in mente che potrebbero fare ben altro uso di quelle armi?
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Vecchio 17-05-2008, 09.14.06   #4
Mary
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Riferimento: Perche Non Li Mandiamo In Prima Linea

Troppo facile?! troppo ingiusto? forse solo privo di senso.

Chi va a combattere per spirito patriottico per salvare e proteggere il proprio territorio la propria famiglia (come dovrebbe essere lo spirito di un vero esercito) non può essere un delinquente.

Esempio ne è i mercenari mandati dall'america in Iraq, e le violenze, stupri disatri di ogni genere che hanno combinato. Non avendo più tanti volontari a disposizione (sono arruolati nella stragrande maggioranza gente che ha solo bisogno di lavorare) hanno attinto ai condannati di vario genere.

Il guaio è che anche il nostro esercito è composto da mercenari, ragazzi che non trovando altra possibilità lavorativa dignitosa si sono rivolti al ministero della difesa. Che poi li manda via a calci nel sedere quando si ammalano a causa del loro lavoro.

Lo so che oggi non vi sono più eserciti a difesa dei territori, non ci sono più vere "prime linee". La guerra è ovunque e non si sa bene neppure contro chi si sta combattendo. Chè i terroristi possono essere definiti il "nemico"?

A mio avviso l'ideale sarebbe semplicemente farli lavorare.

Fargli fare i lavori che non vogliono fare gli italiani (così almeno dicono, ma non credo sia proprio vero).
Devono guadagnarsi ospitalità e pasti carcerari, senza trattarli come bestie anche se molti di loro sono al di sotto delle bestie.

Quei tre ragazzini siciliani che uccidono con mente fredda e lucida a 15 anni li possiamo considerare ancora appartenti alla razza umana? ma neppure bestie perchè gli animali si sentirebbero offesi.

L'eccessivo garantismo, la sicurezza di non scontare mai nessuna pena è solo un incentivo a delinquere. E se un elemento come quei ragazzini è pericoloso: ergastolo. E se fra trenta quaranta anni si notasse un vero cambiamento, se ne potrebbe anche riparlare.

Il lavoro manuale credo sia una giusta punizione che può trasformarsi in medicina per alcuni soggetti che intendono cambiare vita.

In quanto alla schedatura del DNA sono molto scettica, a breve si potrebbe venire tutti schedati e controllati come nei più fantascientifici film di fantascienza che si possano immaginare.

Sono certa che tutti i nostri politici (e non solo i nostri )con alle spalle potenti suggeritori hanno come meta la diffusione della paura in modo da poter imporre regole da dittatura applaudiete e benedette dal popolo dormiente.

ciao
mary
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Vecchio 17-05-2008, 11.11.34   #5
frollo
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Riferimento: Perche Non Li Mandiamo In Prima Linea

Mandarli in prima linea forse no, ma farli lavorare in prigione -e non solo i grandi mafiosi, ma tutti i carcerati- non sarebbe un'idea malvagia.
Se trasformassero i carceri in aziende o fabbriche, dove i detenuti potessero mettere a disposizione le loro competenze, facendo "gratis" i meccanici, i cuochi, i ragionieri, gli artigiani, gli operai, probabilmente si darebbe loro uno stimolo per migliorare e in più non solo si potrebbero "pagare" il soggiorno forzato senza pesare sulle casse dello stato, ma forse potrebbero produrre addirittura degli utili.
Mi stupisco che nessuno abbia ancora mai proposto questo modo di espiare le condanne
frollo is offline  
Vecchio 17-05-2008, 13.16.51   #6
nexus6
like nonsoche in rain...
 
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Originalmente inviato da giudrago
A mio avviso, è chiaro che non sono sufficienti i cortei, le fiaccolate e la solidarietà, perché tutto persiste come prima e la criminalità non da segni di diminuire.
Fra i paradossi vi sarebbe anche quello che dobbiamo mantenere la malavita nei carceri.
Cosa ne pensate della proposta di mandarli in prima linea a combattere?
Avremmo così dei benefici sia per loro che maturano sia per l’economia.
Dopo averli schedati con DNA ecc. e tenuti sotto controllo.
Forse è un’idea banale?
giudrago
Non nelle “missioni di pace”, ma proprio in prima linea, eh? Così crepano con più facilità. La pena di morte ti ricordo che l’abbiamo abolita, anche se molti vorrebbero ripristinarla.

Giudrago, senza offesa, credo che sia tra le tre idee più strampalate, eppure in linea con il pensar comune, ch’io abbia mai sentito in questi ultimi anni, dopo la nutella sulla pizza ed i treni ad alta velocità.

La “criminalità non dà segni di diminuire”? Ma, perdonami, vivi in Italia? Conosci le statistiche sui reati?

Che poi un detenuto, se non crepa in prima linea, possa maturare con la guerra, questo è ancora più triste... ma li hai visti i "nostri ragazzi" tornati dai vari fronti di guerra, hai letto od ascoltato le loro testimonianze?

Scusa, ma perché non crearli geneticamente, già si potrebbe, sai? Prima di farli diventare delinquenti, così si risparmiano anche i costi sociali della criminalità. Farli crescere da piccoli, come tanti bravi soldati da sparpagliare qua e là per rinvigorire la nostra economia. Sarebbe più morale.

Han ben detto Mary, il nostro esercito è già composto da mercenari e gli eserciti di mercenari sono quasi sempre stati giustamente sconfitti. Un afgano che combatte per il pane e per il proprio paese vale dieci dei nostri ragazzi, tenuti ben lontani dalle pallottole, affinché qualche ulteriore morto non faccia svegliare gli italiani (brava gente); anche loro combattono per il pane, ma molto lontano da casa e per motivi che non conoscono. Che tornassero e si mettessero a piantare qualche albero.

Aiuto... voglio scendere...
nexus6 is offline  
Vecchio 17-05-2008, 22.18.03   #7
ancient
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Originalmente inviato da frollo
Mandarli in prima linea forse no, ma farli lavorare in prigione -e non solo i grandi mafiosi, ma tutti i carcerati- non sarebbe un'idea malvagia.
Se trasformassero i carceri in aziende o fabbriche, dove i detenuti potessero mettere a disposizione le loro competenze, facendo "gratis" i meccanici, i cuochi, i ragionieri, gli artigiani, gli operai, probabilmente si darebbe loro uno stimolo per migliorare e in più non solo si potrebbero "pagare" il soggiorno forzato senza pesare sulle casse dello stato, ma forse potrebbero produrre addirittura degli utili.
Mi stupisco che nessuno abbia ancora mai proposto questo modo di espiare le condanne

qualcuno cerca di insegnargli un mestiere, e con buoni risultati (ne parlavano proprio stasera in un servizio su RAI2):

http://www.coopgiotto.org/catalogazione.php?cat=10

Il lavoro in carcere inoltre consente un abbattimento drastico della recidiva: l’esperienza del Consorzio Rebus pur nel suo piccolo è estremamente significativa, in quanto a fronte di una media nazionale vicina all’80%, i recidivi tra coloro che in questi anni hanno lavorato nella cooperativa arrivano appena al 15-20%.
Una recidiva bassa vuol dire abbattimento dei costi sociali: minori forze dell’ordine per la sicurezza dei cittadini, minori spese a carico del sistema della giustizia (minori investigazioni, minori processi), minori spese di amministrazione penitenziaria.


Cha altro aggiungere?
ancient is offline  
Vecchio 18-05-2008, 00.23.11   #8
frollo
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Allora non sono un visionario!!!
Io però non li stipendierei, userei i guadagni per sovvenzionare le carceri.
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Vecchio 18-05-2008, 04.37.59   #9
hava
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Il lavoro in carcere inoltre consente un abbattimento drastico della recidiva: l’esperienza del Consorzio Rebus pur nel suo piccolo è estremamente significativa, in quanto a fronte di una media nazionale vicina all’80%, i recidivi tra coloro che in questi anni hanno lavorato nella cooperativa arrivano appena al 15-20%.
[quote] [ancient]


I dati qui riportati mi sembrano inverosimili. Possibile che i carcerati scelti come adatti per il lavoro [o volontari?]siano quelli con le migliori probabilita' di ricupero?
hava is offline  
Vecchio 18-05-2008, 08.41.09   #10
Mary
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Citazione:
Originalmente inviato da Monica 3
Stai parlando dei grandi criminali, vero? Quelli che causano la povertà del mondo con stipenti da capogiro: parlo dei grandi boss di Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, di chi si è arricchito col furto alla grande e non paga l'artigiano che restaura i mobili di valore delle sue ville, di coloro che stuzzicano diversità etniche per appropriarsi dei beni di paesi altrui vendendo armi alle popolazioni locali, di coloro che rubano l'acqua a chi a sete per farsi super-mega piscine. Ridistribuite le loro ricchezze, credo che la piccola criminalità non avrebbe più ragione di esistere.

Quasi quasi sono d'accordo con te.

Ma no, forse no, perché vorrebbe dire che dispendiosi conflitti continuerebbero. Basterebbe che rendessero il maltolto per star tutti meglio.


Carissima Monica, qui io divento cattiva cattiva e trovo una sola condanna per costoro costringerli a vivere con una pensione al minimo senza alcuna possibilità di lavorare per integrarla e senza aiuti statali e in più tra gente che prende gli stessi soldi ma...lavorando. Per individui del genere questo sarebbe il vero inferno.

Sono costoro che con i loro comportamenti generano la delinquenza di massa.

Non potremo mai avere delinquenza 0 perchè potrebbero spuntare fuori sempre cloni di quei tre ragazzini che hanno ammazzato per assenza di intelligenza emotiva, o una serie di altri individui che sfuggono naturalmente alle regole di una società.

Ma delinquenza che rischia di divenire maggioranza, no.

E se qualcuno dice che non sono poi tanti io dico che lo sono perchè oltre ai latitanti, condonati, liberati, permessati ecc. vi sono quelli che la giustizia ignora ma che proliferano come il lievito: politici, amministratori vari, industriali, commercianti ecc. che fanno dell'illegalità e ingiustizia (verso gli altri) il loro pane quotidiano.

E comincerei dal ragazzino vandalo che distrugge la propria scuola, privandolo di merendine e telefonino, facendolo lavorare fino a risarcirei danni con il sudore della sua fronte, sudore vero. Il lavoro fisico, pesante è un' ottima medicina per comprendere che lo studio è una opportunità per affrancare l'uomo dalla fatica.

ciao
mary
Mary is offline  

 



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