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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 25-06-2004, 11.26.12   #61
bluemax
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10) Il terzo, seccante incontro ravvicinato fra il Cavaliere e la Legge risale al 16 ottobre 1984. Tre pretori, di Torino, Roma e Pescara, hanno la pretesa di applicare le norme che regolano l'emittenza televisiva e che il Cavaliere ha deciso di aggirare, trasmettendo in contemporanea gli stessi programmi su tutto il territorio nazionale. I tre magistrati fanno presente che è vietato, 9 non si può e bloccano le attrezzature che consentono l'operazione fuorilegge. Il Cavaliere oscura le sue tv, per attribuire il black out ai giudici, poi scatena il popolo dei teledipendenti con lo slogan "Vietato vietare", opportunamente rilanciato dallo show del giornalista piduista Maurizio Costanzo. Lo slogan viene subito tradotto in legge dal presidente del Consiglio Bettino Craxi. Il quale abbandona una visita di Stato a Londra per precipitarsi in Italia e varare un decreto legge ad personam ("decreto Berlusconi") che riaccende immediatamente le tv illegali del suo compare. Lo scandalo è talmente enorme che, persino nel pentapartito, qualcuno non ci sta. E il decreto viene bocciato dall'aula come incostituzionale. Due dei tre pretori reiterano il sequestro penale delle attrezzature utilizzabili oltre l'ambito locale. Così Craxi partorisce un secondo decreto Berlusconi, agitando davanti ai riottosi partiti alleati lo spauracchio della crisi di governo e delle elezioni anticipate, in caso di mancata conversione in legge. Provvederà poi lo stesso Caf a legalizzare il monopolio illegale Fininvest sulla televisione commerciale con la legge Mammì, detta anche "legge-Polaroid" per l'alta fedeltà con cui fotografa lo status quo.


TUTTI I PROCESSI DI BERLUSCONI

Bugie sulla loggia P2 (falsa testimonianza)
La Corte d'appello di Venezia, nel 1990, dichiara Berlusconi colpevole di aver giurato il falso davanti al Tribunale di Verona a proposito della sua iscrizione alla P2, ma il reato è coperto dall'amnistia del 1989. Interrogato sotto giuramento Berlusconi aveva detto: "Non ricordo la data esatta della mia iscrizione alla P2, ricordo comunque che è di poco anteriore allo scandalo [.]. Non ho mai pagato una quota di iscrizione, né mai mi è stata richiesta". Berlusconi però si era iscritto alla P2 nel 1978 (lo scandalo è del 1981) e aveva pagato la sua quota. Così i giudici della Corte d'appello di Venezia scrivono: "Ritiene il Collegio che le dichiarazioni dell'imputato non rispondano a verità [.], smentite dalle risultanze della commissione Anselmi e dalle stesse dichiarazioni rese del prevenuto avanti al giudice istruttore di Milano, e mai contestate [.]. Ne consegue quindi che il Berlusconi ha dichiarato il falso", rilasciato "dichiarazioni menzognere" e "compiutamente realizzato gli estremi obiettivi e subiettivi del delitto di falsa testimonianza". Ma "il reato va dichiarato estinto per intervenuta amnistia".

Tangenti alla Guardia di Finanza (corruzione)

I grado: condanna a 2 anni e 9 mesi per tutte e quattro le tangenti contestate (niente attenuanti generiche). Appello: prescrizione per tre tangenti (grazie alle attenuanti generiche), assoluzione con formula dubitativa (comma II art.530 c.p.p) per la quarta. Nelle motivazioni si legge: "Il giudizio di colpevolezza dell'imputato poggia su molteplici elementi indiziari, certi, univoci, precisi e concordanti, per ciò dotati di rilevante forza persuasiva, tali da assumere valenza probatoria". Cassazione: assoluzione. La motivazione contiene due riferimenti alla classica insufficienza di prove. La Cassazione non può entrare dichiaratamente nel merito, né dunque annullare la sentenza precedente con formula dubitativa: deve emettere un verdetto secco (conferma oppure annulla). Ma nella motivazione i giudici della VI sezione penale rimandano esplicitamente all'"articolo 530 cpv": dove "cpv" significa "capoverso", cioè comma 2 ("prova contraddittoria o insufficiente"). A 12 righe dalla fine, a scanso di equivoci, i supremi giudici hanno voluto essere ancora più chiari. Si legge infatti: "Tenuto conto di quanto già osservato sulla insufficienza probatoria, nei confronti di Berlusconi, del materiale indiziario utilizzato dalla Corte d'appello...".

All Iberian 1 (finanziamento illecito ai partiti)
I grado: condanna a 2 anni e 4 mesi per i 21 miliardi versati estero su estero, tramite il conto All Iberian, a Bettino Craxi. Appello: il reato cade in prescrizione, ma c'è: "per nessuno degli imputati emerge dagli atti l'evidenza dell'innocenza". Cassazione: prescrizione confermata, con condanna al pagamento delle 11 spese processuali. Nella sentenza definitiva tra l'altro si legge: "Le operazioni societarie e finanziarie prodromiche ai finanziamenti estero su estero dal conto intestato alla All Iberian al conto di transito Northern Holding [Craxi] furono realizzate in Italia dai vertici del gruppo Fininvest spa, con il rilevante concorso di Berlusconi quale proprietario e presidente. [.] Non emerge negli atti processuali l'estraneità dell'imputato".

All Iberian 2 (falso in bilancio)
Processo sospeso in attesa che sulla legittimità delle nuove norme in materia di reati societari approvate dal governo Berlusconi si pronuncino l'Alta Corte di giustizia europea e la Corte costituzionale italiana. Se le eccezioni sollevate da vari tribunali verranno respinte, il reato sarà dichiarato prescritto.

.. continua
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Vecchio 25-06-2004, 11.27.32   #62
bluemax
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Medusa Cinema (falso in bilancio)
I grado: condanna a 1 anno e 4 mesi (10 miliardi di fondi neri che, grazie alla compravendita, vengono accantonati su una serie di libretti al portatore di Silvio Berlusconi). Appello: assoluzione con formula dubitativa (comma 2 art. 530). Berlusconi, secondo il collegio è così ricco che potrebbe anche non essersi reso conto di come, nel corso della compravendita, il suo collaboratore Carlo Bernasconi (condannato) gli abbia versato 10 miliardi di lire in nero. Scrivono i giudici: "La molteplicità dei libretti riconducibili alla famiglia Berlusconi e le notorie rilevanti dimensioni del patrimonio di Berlusconi postulano l'impossibilità di conoscenza sia dell'incremento sia soprattutto dell'origine dello stesso". Cassazione: sentenza d'appello confermata.

Terreni di Macherio (appropriazione indebita, frode fiscale, falso in bilancio)
I grado: assoluzione dall'appropriazione indebita e dalla frode fiscale (per 4.4 miliardi di lire pagati in nero all'ex proprietario dei terreni che circondano la villa di Macherio, dove vivono la moglie Veronica e i tre figli di secondo letto), prescrizione per i falsi in bilancio di due società ai quali "indubbiamente ha concorso Berlusconi". Appello: confermata l'assoluzione dalle prime due accuse. Assoluzione anche dal primo dei due falsi in bilancio, mentre il secondo rimane ma è coperto da amnistia. Cassazione: in corso.

Caso Lentini (falso in bilancio)

I grado: il reato (10 miliardi versati in nero al Torino Calcio in occasione dell'acquisto del giocatore Luigi Lentini) è stato dichiarato prescritto grazie alla nuova legge sul falso in bilancio. Appello: in corso.

Consolidato gruppo Fininvest (falso in bilancio)

Il gip Fabio Paparella ha dichiarato prescritti, sulla base della nuova legge sul falso in bilancio, i 1500 miliardi di lire di presunti fondi neri accantonati 12 dal gruppo Berlusconi su 64 off-shore della galassia All Iberian (comparto B della Fininvest). Il pm Francesco Greco ha presentato ricorso in Cassazione perché la mancata fissazione dell'udienza preliminare gli ha impedito di sollevare un'eccezione d'incostituzionalità e di incompatibilità con le direttive comunitarie delle nuove norme sui reati societari e con il trattato dell'Ocse.

Lodo Mondadori (corruzione giudiziaria)
Grazie alla concessione delle attenuanti generiche il reato - che in primo grado ha portato alla condanna di Cesare Previti - è stato dichiarato prescritto dalla Corte d'Appello di Milano e dalla Corte di Cassazione. Nelle motivazioni della Cassazione, tra l'altro, si legge: "il rilievo dato [per concedere le attenuanti generiche] alle attuali condizioni di vita sociale ed individuale del soggetto [Berlusconi è diventato presidente del Consiglio], valutato dalla Corte come decisivo, non appare per nulla incongruo.".

Sme-Ariosto (corruzione giudiziaria)
A causa dei continui "impedimenti istituzionali" sollevati da Berlusconi e dei conseguenti rinvii delle udienze, la posizione del premier è stata stralciata dal processo principale. Ed è stato creato un processo parallelo, che però Berlusconi ha sospeso fino al termine del suo incarico (o sine die, in caso di rielezione o di nomina ad altra carica istituzionale) facendo approvare a tempo di record il Lodo Maccanico, proprio alla vigilia della requisitoria, delle arringhe e della sentenza, e a 40 mesi dall'inizio del dibattimento.

Sme-Ariosto (falso in bilancio)

In seguito all'entrata in vigore delle nuove norme sul diritto societario, questo capo d'imputazione contestato a Berlusconi per il denaro versato - secondo l'accusa- ad alcuni giudici, è stato stralciato. Il processo è fermo in attesa che l'Alta Corte di giustizia europea si pronunci sulla conformità tra le nuove regole e le normative comunitarie. Ma, anche in caso di risposta positiva per i giudici, resterà bloccato per il Lodo Maccanico. Come tutti gli altri procedimenti ancora in corso a carico di Silvio Berlusconi.

Diritti televisivi (falso in bilancio -?- e frode fiscale)

Indagini preliminari in corso alla Procura di Milano (pm Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale), a carico di numerosi manager del gruppo, più il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri e il titolare Silvio Berlusconi, il quale - secondo l'ipotesi accusatoria - avrebbe continuato anche dopo l'ingresso in politica nel '94 ad esercitare di fatto il ruolo di dominus dell'azienda. Oggetto dell'indagine: una serie di operazioni finanziarie di acquisto di diritti cinematografici e televisivi da majors americane, con vorticosi passaggi fra una società estera e l'altra del gruppo Berlusconi, con il risultato di far lievitare artificiosamente il prezzo dei beni compravenduti e beneficiare di sconti fiscali previsti dalla legge Tremonti, approvata dal primo governo dello stesso Berlusconi per detassare gli utili reinvestiti dalle imprese. Un presunto falso in bilancio che i magistrati valutano in circa 180 milioni di euro nel 1994.

Telecinco (violazione delle leggi antitrust e frode fiscale in Spagna)
Il giudice anticorruzione di Madrid Baltasàr Garzòn Real, dopo aver chiesto nel 2001 al governo italiano di processare Berlusconi o, in alternativa, di privarlo dell'immunità in modo di poterlo giudicare in Spagna, non ha ancora ricevuto risposta. Per questo il procuratore anticorruzione Carlo Castresana, nel maggio 2002, ha pregato Garzòn di rivolgersi di nuovo alle autorità italiane. Berlusconi in Spagna è accusato - insieme a Marcello Dell'Utri e ad altri dirigenti del gruppo Fininvest - di aver posseduto, grazie a una serie di prestanomi e di operazioni finanziarie illecite, il controllo pressoché totalitario dell'emittente Telecinco eccedenti rispetto ai limiti dell'antitrust spagnola, negli anni in cui il tetto massimo era del 25 per cento delle quote azionarie

Mafia (concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio di denaro sporco)

Indagini archiviate a Palermo su richiesta della Procura per scadenza dei termini massimi concessi per indagare.

Bombe del 1992 e del 1993 (concorso in strage)

Le inchieste delle Procure di Firenze e Caltanissetta sui presunti "mandanti a volto coperto" delle stragi del 1992 (Falcone e Borsellino) e del 1993 (Milano, Firenze e Roma) sono state archiviate per scadenza dei termini d'indagine. A Firenze, il 14 novembre 1998, il gip Giuseppe Soresina ha però rilevato come Berlusconi e Dell'Utri abbiano "intrattenuto rapporti non meramente episodici con i soggetti criminali cui è riferibile il programma stragista realizzato". Cioè con il clan corleonese che da vent'anni guida Cosa Nostra, con centinaia di omicidi e una mezza dozzina di stragi. Aggiunge il giudice fiorentino che esiste "una obiettiva convergenza degli interessi politici di Cosa Nostra rispetto ad alcune qualificate linee programmatiche della nuova formazione [Forza Italia]: articolo 41 bis, legislazione sui collaboratori di giustizia, recupero del garantismo processuale asseritamente trascurato dalla legislazione dei primi anni 90". Poi aggiunge che, nel corso delle indagini, addirittura "l'ipotesi iniziale [di un coinvolgi- mento di Berlusconi e dell'Utri nelle stragi] ha mantenuto e semmai incrementato la sua plausibilità". Ma purtroppo è scaduto "il termine massimo delle indagini preliminari" prima di poter raccogliere ulteriori elementi. Il gip di Caltanissetta Giovanni Battista Tona ha scritto: "Gli atti del fascicolo hanno ampiamente dimostrato la sussistenza di varie possibilità di contatto tra uomini appartenenti a Cosa Nostra ed esponenti e gruppi societari controllati in vario modo dagli odierni indagati [Berlusconi e Dell'Utri]. Ciò di per sé legittima l'ipotesi che, in considera- zione del prestigio di Berlusconi e Dell'Utri, essi possano essere stati individuati dagli uomini dell'organizzazione quali eventuali nuovi interlocutori". Ma "la friabilità del quadro indiziario impone l'archiviazione". C'è, infine, la sentenza della Corte di Assise di Appello di Caltanissetta, che il 23 giugno 2001 ha condannato 37 boss mafiosi per la strage di Capaci: nel 14 capitolo intitolato esplicitamente "I contatti tra Salvatore Riina e gli on. Dell'Utri e Berlusconi", si legge che è provato che la mafia intrecciò con i due "un rapporto fruttuoso quanto meno sotto il profilo economico". Talmente fruttuoso che poi, nel 1992, "il progetto politico di Cosa Nostra sul versante istituzionale mirava a realizzare nuovi equilibri e nuove alleanze con nuovi referenti della politica e dell'economia". Cioè a "indurre nella trattativa lo Stato ovvero a consentire un ricambio politico che, attraverso nuovi rapporti, assicurasse come nel passato le complicità di cui Cosa Nostra aveva beneficiato".
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Vecchio 25-06-2004, 11.27.37   #63
Giulma
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Messaggio originale inviato da alexmexxomalex
giulma, non condivido una sola proposizione, ma tanto di cappello per il coraggio!


Ho semplicemente esposto il mio pensiero che non è nè di destra nè di sinistra, ma solo di chi reputo una persona positiva. Sono contro ogni forma di estremismo perchè ritengo che chi è estremista è lui il vero violento e che utilizzi la violenza perchè è l'unica cosa che conosce.

Ciao, Giulio

Ultima modifica di Giulma : 25-06-2004 alle ore 11.35.42.
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Vecchio 25-06-2004, 14.03.13   #64
nemamiah
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Messaggio originale inviato da bluemax



[...) Ne ... continua


Con la stessa perizia puoi spiegare cortese Bluemax,come Cgil-Pci (adesso Cgil-R.c-C.i-Ds) hanno messo su:
Lega delle Coperative,che per 40 anni hanno gestito gli appalti di gran fetta dei lavori pubblci statali e di Enti periferici.
Assurazione Unipol.
Paschi di Siena.
Banca 121
Viaggi del ventaglio.
Villaggi turistici Ventaclub.
60 ipermercati Coop,(che poi sono delle Spa e non cooperative) ,
Interessi nelle compagnie aere,di navigazione.
Gestione di quasi tutti i pargheggi di tutte le Stazioni ferroviarie d'Italia.
Un patrimonio immobiliare da capogiro,acquisito gratuitamente per decreti legge e lasciti, ai tempi felici del consociativismo.
Con interessi nell'editoria,nella gestione pubblicitaria,e anche nell'emitenza.
E ci fermiamo quà...

Mi pare molto più anomalo che organizzazioni istituzionali come Sindacato e partito politico,tramite i loro prestanome,facciano affari con lo Stato e con Enti pubblici,anzichè un privato,che può essere anche il più immorale della terra,e che passa dal fare l'imprenditore il politico, a differenza di una lobby "Cgil-ex Pci",che si spacciano per i detentori della verità,della giustizia e dell morale,poi mostrano di essere più marci degli altri. Per giunta con molti più "vizi borhgesi" che per credo ideologico sventolano e vietano agli altri,ma che non rinunciano per se stessi (vedi il lussosissimo tre alberi di D'Alema),...

Ma mi faccia il piacere! Avrebbe esclamato Totò,con una spinta al gomito.

E tu saresti colui che è immune alla propaganta? Ma tu sei completamente in balia della disinformazione sistematica della più grande lobby d'affari esistente in Italia. Altro che....storie....


a dimenticavo,prova a chiedere in senzione se sanno qualcosa dell'affiliazione massonica di Enry Berlingurss....
nemamiah is offline  
Vecchio 25-06-2004, 15.29.04   #65
bluemax
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Messaggio originale inviato da nemamiah
Con la stessa perizia puoi spiegare cortese Bluemax,come Cgil-Pci (adesso Cgil-R.c-C.i-Ds) hanno messo su:
Lega delle Coperative,che per 40 anni hanno gestito gli appalti di gran fetta dei lavori pubblci statali e di Enti periferici.
Assurazione Unipol.
Paschi di Siena.
Banca 121
Viaggi del ventaglio.
Villaggi turistici Ventaclub.
60 ipermercati Coop,(che poi sono delle Spa e non cooperative) ,
Interessi nelle compagnie aere,di navigazione.
Gestione di quasi tutti i pargheggi di tutte le Stazioni ferroviarie d'Italia.
Un patrimonio immobiliare da capogiro,acquisito gratuitamente per decreti legge e lasciti, ai tempi felici del consociativismo.
Con interessi nell'editoria,nella gestione pubblicitaria,e anche nell'emitenza.
E ci fermiamo quà...

sei sicuro di quello che dici ?
Posso avere l'onore di sapere con chi sto parlando ?
per lo meno citi la fonte visto che quello che sta "insinuando" è di una gravità estrema

glielo dico perchè ci lavoro e non mi risulta. Se cosi' fosse (e tutto è possibile) mi piacerebbe aprire una indagine con il suo aiuto e la sua testimonianza
bluemax is offline  
Vecchio 26-06-2004, 01.54.14   #66
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sei sicuro di quello che dici ?
Posso avere l'onore di sapere con chi sto parlando ?
per lo meno citi la fonte visto che quello che sta "insinuando" è di una gravità estrema

glielo dico perchè ci lavoro e non mi risulta. Se cosi' fosse (e tutto è possibile) mi piacerebbe aprire una indagine con il suo aiuto e la sua testimonianza


Prima di tutto,stabiliamo se dobbiamo darci del tu o del lei,vedo che fai un poco di confusione.
Stai parlando con nemamiah,o non hai letto il mio nick? Oppure pretendi che ti dia nome cognome paternità,nazionalità età ecc,per forum? Mi pare non contemplato dal regolamento del forum.
Sul fatto che non ti risultasse,non avevo dubbi.
Gravità? Beh,certo,nella stesa misura di altrettante e fuorvianti tue(o sue?) affermazioni.


salux
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Vecchio 26-06-2004, 03.00.12   #67
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"La posizione del mafioso <è legittimata dalla morale popolare ed è particolarmente consolidata dal fatto che la sua attività non mira soltanto a soddisfare i propri bisogni ma ha anche -in tutto il sistema sud culturale- precise funzioni di protezione e mediazione; egli non cede come il bandito in contrasti sempre più forti con i poteri dello Stato dominante,ma si adopera con successo durante la carriera,a legalizzare la propia poposizione"

(Henner Hess,in "mafia" pag.18. Ed.Laterza Bari 1973.

I° considerazione:
In questi anni,si concretizza il cosidetto "consociativismo" che vede coinvolti i partiti detti dell'arco costituzionale, composto anche dal Pci,che fu tra i maggiori sostenitori dell'arco costituzionale. Pertanto se la polica è collusa con la mafia,e la politica in Italia è l'Arco costituzionale,allora è colluso anche il Pci.


"Le corrutele,le complicità,le protezioni politiche sono state il concime di questo potere mafioso nel quale si confonde un potere politico che riguarda tutti i partiti dominanti,non escluso nemmeno il Pci,coinvolto nelle vicende di grossi intrallazzi economici negli enti locali siciliani."

(Giacomo Mele,da "Colonia Mezzogiorno" pag.129, Ed Europa Roma 1978.)

II° considerazione:Non c'è bisogno di particolari commenti. Come


"I comunisti,si sono rivelati difensori a spada tratta di Vito Guarrasi strano personaggio che nel 1943 era ad Algeri con il generale Castellano,anche lui siciliano,per trattare la resa dell'Italia. Semplice ufficiale di complemento,era già del gruppo di Don Calogero Vizzini e di tutti color che preparavano lo sbarco alleato,secondo un rapporto indirizzato dal Console generale americano a Palermo,Alfred T. Nester,il 27 novembre 1944,al segretario si Stato.
Il Guarrsi è socio di una cooperativa per azioni a fini "culturali",di cui fanno parte quasi tutti i notabili comunisti,tranne un funzionario del Banco di Sicilia e un socialdemocratico; è cointeressato come socio amministratore in ben 27 società;è stato presidente delal Mediterranea Immobiliare,poi fallita,ricevendo una condanna a 4 anni per bancarotta fraudolenta.
E' stato anche,e questo è il colmo,segretario generale del Piano Quinquennale per lo sviluppo della Sicilia.

(Silvestro Prestfilippo, pag.6 di Mafia Quarta Ondata,Ed Guida Napoli 1974.)

III° Considerazione:
Perchè i comunisti italiani difesero a spada tratta un cialtrone e mafioso del genere? Che interessi avevano a difenderlo?


"summit mafioso di Taurianova,disturbato da una pattuglia di carabinieri e conclutasi sanguinosamente con la morte di due militi.
Il personaggio più implicato nella vicenda è l'ex sindaco comunista D'Agostino,figlio di un precedente sindaco comunista, fratello di un pezzo grosso dell'apparato del Pci in Calabria e coinvolto nella rete dei grossi affari tra mafia e politica(...)tutto l'apparato del Pci calabrese,non meno di quello del Psi e delal Dc,è pesantemente intriso di affarismo mafioso e complice della conduzione politica della regione.

(Gabriele Fergola,da "Il Mezzogiorno problema nazionale" Ed IRSE Roma 1976.

IV° Considerazione
possono essere tutte casuali? Oppure affiliazioni circoscritte?
Fatto sta,che la mafia è molto frequente in relazioni coi comunisti.

Riporto quest'ultima citazione di un grande scrittore e giornalista italiano,Leonardo Sciascia,che fascista certamente non era,ma si tratta di una frase,tratta da un lungo articolo,molto esplicito e significativo:

"Colpiti dal fascismo i mafiosi si dietero all'antifascismo"
(Leonardo Sciascia da "Storia della Mafia" articolo pubblicato su Storia Illustrata, Aprlile 1972.

Ultima considerazione: E' notorio come i maggiori antifascisti siano i comunisti....a quanto pare,nella stessa misura dei mafiosi.

Sono i comunisti a dare del fascista a tutti coloro che manifestano dissenso alla loro ideologia.
Sono i comunisti a dare del mafioso a tutti gli amministratori pubblici di enti ,democraticamente eletti,oppure alle maggioranze Governativa non di sinistra,e se governa la sinistra, danno del mafioso all'opposizione.

Ho volutamente riportato episodi che riguardano i legami tra mafia e Pci,risalenti ai tempi in cui Berlusconi Cavalier Silvio da Macherio,non esisteva nè sulla scena politica,neanche in quella imprenditoriale,i legami tra mafia e comunisti,si!

Salux a tutti.
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Vecchio 27-06-2004, 01.33.27   #68
leibnicht
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In poche (spero) parole

Come si fa a parteggiare per il berlusconismo oppure per quella specie di legalitarismo con cui l'agenzia di potere che gli si oppone maschera la nuda e cruda conflittualità politica !
Questo o quello, per me, sono uguali: la sola differenza sta nella visibilità, che si incentra nella figura di uno pseudoleader, da un lato, rispetto all'altro, in cui cordate malsane di "amici" e, forse, pulviscolari "compagni di merende", si tendono compattamente la mano al fine di comporre un fronte di contrasto.
L'uno bombarda a suon di comparsate mass mediatiche, più o meno stucchevolmente esplicite, gli altri usano la contraerea della magistratura, dei girotondi e le tante altre amenità subculturali terzomondistiche, paraecologistiche, etc. etc.
Facciano pure, la questione riguarda loro: due establishment economico-sociali che pretendono alla leadership parassitaria del Paese.
Fin qui, poco importa: l'Italia nutre da secoli elminti di ogni genere, un tempo stranieri, oggi nostrani.
Il vero problema sta in questo: che nella nazione più liberalindividualistica del mondo, il conflitto tra questi due schieramenti non giunga al punto di devastare definitivamente l'impalcatura sana del Paese.
Che, insomma, tra i parassiti Agnoletto, Casini, Pecoraro Ascanio, e compagnia cantando, e i platelminti Berlusconi, Bondi, Confalonieri, Fede, etc. etc. non si sviluppi il germe patogeno, quello che non sa stare in equilibrio con l'organismo ospite: lo invade, lo dissangua e muore con esso.
Nessun giornalista, nessuno pseudointellettuale, di quelli che sanno leggere alla televisione il senso ultimo delle grandi scelte democratiche, ha detto ciò che tutti noi, noi che ogni giorni tastiamo il polso concreto della gente, sappiamo benissimo.
In Italia, unico Paese in Europa, l'opposizione non ha nè vinto nè stravinto per lo stesso motivo per cui da cinquant'anni da noi non ci sono shock elettorali.
Da sempre gli italiani, infinitamente più pratici dell'intellighentzia che li vuole interpretare, non sanno che pesci prendere: tanto puzzano e sono rivoltanti quelli che il mercato della politica può offrire.
leibnicht is offline  
Vecchio 28-06-2004, 02.11.04   #69
nemamiah
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Re: In poche (spero) parole

Citazione:
Messaggio originale inviato da leibnicht
Come si fa a parteggiare per il berlusconismo oppure per quella specie di legalitarismo con cui l'agenzia di potere che gli si oppone maschera la nuda e cruda conflittualità politica !
Questo o quello, per me, sono uguali: la sola differenza sta nella visibilità, che si incentra nella figura di uno pseudoleader, da un lato, rispetto all'altro, in cui cordate malsane di "amici" e, forse, pulviscolari "compagni di merende", si tendono compattamente la mano al fine di comporre un fronte di contrasto.
L'uno bombarda a suon di comparsate mass mediatiche, più o meno stucchevolmente esplicite, gli altri usano la contraerea della magistratura, dei girotondi e le tante altre amenità subculturali terzomondistiche, paraecologistiche, etc. etc.
Facciano pure, la questione riguarda loro: due establishment economico-sociali che pretendono alla leadership parassitaria del Paese.
Fin qui, poco importa: l'Italia nutre da secoli elminti di ogni genere, un tempo stranieri, oggi nostrani.
Il vero problema sta in questo: che nella nazione più liberalindividualistica del mondo, il conflitto tra questi due schieramenti non giunga al punto di devastare definitivamente l'impalcatura sana del Paese.
Che, insomma, tra i parassiti Agnoletto, Casini, Pecoraro Ascanio, e compagnia cantando, e i platelminti Berlusconi, Bondi, Confalonieri, Fede, etc. etc. non si sviluppi il germe patogeno, quello che non sa stare in equilibrio con l'organismo ospite: lo invade, lo dissangua e muore con esso.
Nessun giornalista, nessuno pseudointellettuale, di quelli che sanno leggere alla televisione il senso ultimo delle grandi scelte democratiche, ha detto ciò che tutti noi, noi che ogni giorni tastiamo il polso concreto della gente, sappiamo benissimo.
In Italia, unico Paese in Europa, l'opposizione non ha nè vinto nè stravinto per lo stesso motivo per cui da cinquant'anni da noi non ci sono shock elettorali.
Da sempre gli italiani, infinitamente più pratici dell'intellighentzia che li vuole interpretare, non sanno che pesci prendere: tanto puzzano e sono rivoltanti quelli che il mercato della politica può offrire.

In linea di massima, sono orientanto sullo stesso pensiero.
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