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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 05-11-2004, 12.57.09   #11
neman1
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Chiedo venia Giuliano, invece ci sono i suoi commenti..non avevo letto con attenzione l'originale. Ciao
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Vecchio 06-11-2004, 05.48.47   #12
neman1
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Sul riarmo nucleare del giappone

LA POLITICA DEI RICORDI
Paul Scott offre una descrizione dell'edizione sul sequestro nella Corea del nord
Kansai Time Out - GENNAIO del 2003
Un anno fa, in una frase che rimarrrà nella storia come la dichiarazione dell'amministrazione Bush, Irak, l'Iran e la Corea del Nord sono stati classificati di costituire "l'asse del male" si ha potuto scrivere pagine sulla scelta di quelle parole. Risparmierò il lettore dall'eventuale discussione sulla parola "asse" o l'adeguatezza sull'uso della parola "male" E' sufficiente dire che nessuno riesce moralizzare di più sulla politica degli Americani. Moralizzare, tuttavia, è un povero sostituto alla politica. Se chiunque vi dicesse con qualsiasi grado di certezza che cosa è il futuro della Corea del Nord, sta mentendo. Le dichiarazioni e le azioni partite da Pyongyang sono state incoerenti, contraddittorie e sconcertanti. Il 17 settembre 2002, il Primo Ministro Koizumi Junichiro ed il capo Kim Jong-il del Corea del Nord hanno raggiunto un'accordo sulla "dichiarazione dei Quattro-Punti," che condurrebbe eventualmente all'instaurazione rapida dei legami diplomatici. Kim ha promesso di estendere la moratoria ai test sui missili oltre il gennaio del 2003 ed anche permettere che gli ispettori internazionali visitino gli impianti nucleari ritenuti sospettosi. Kim inoltre ha chiesto scusa per le abduzioni dei cittadini giapponesi ed ha garantito che tali avvenimenti non si verificherebbero mai più. Koizumi in cambio ha garantito cooperazione economica ed ha chiesto scusa per le atrocità commesse durante il brutale periodo coloniale 1910-45. La radio principale coreana ha dichiarato che sarebbero' stati fatti sforzi con ogni mezzo disponibile per migliorare i rapporti

Normalizzazione diplomatica, controlli sulle armi nucleari, scuse, moratoria sui missili, compensazione economica - tutti questi eventi straordinarii avvenuti dopo la conferma di sequestro di 13 cittadini giapponesi e che 5 di loro erano ancora vivi. La Corea del Nord ha concesso il permesso per un ritorno temporaneo dei cinque per una visita di 1-2 settimane in Giappone. Il loro arrivo il 15 ottobre è stata la notizia dell'anno 2002 in Giappone.

I cinque sequestrati sono tornati nel Giappone senza i loro sposi o bambini, mentre sul destino degli altri otto sequestrati confermati si cela il mistero. Nessun corpo esumato e nessuna tomba è stata individuata. Il Nord ha sostenuto che le tombe sono state spazzate via dalle inondazioni, tuttavia le prove del DNA fornite dalle autorità coreane non combaciano. Per complicare la questione ancor di più, il marito di Soga Hitomi (uno dei cinque sequestrati) è un disertore dell'esercito U.S. ed è segnalato come estremamente malato e ricoverato in un ospedale. Lui, assieme alle loro due figlie, di 17 e 19 anni, stanno supplicando affinchè lei ritornasse nella Corea del Nord. A sentirlo parlare della sua malattia è un ricordo gelido di lavaggio celebrale Candidate-style Manciuriano. Tutti e cinque dei sequestrati hanno dichiarato di desiderare rimanere nel Giappone. Il governo giapponese ha allontanato le richieste della Corea del Nord per il ritorno dei cinque e Pyongyang ha minacciato che potrebbero risultare nuove prove missilistiche....etc etc.
Traduzione libera mia


http://www.japanfile.com/culture_and...bduction.shtml

Ecco, volevo solo che sapessi da dove nasce la storia sulla richiesta di alcuni membri parlamentari di rivedere alcuni punti della costituzione giapponese, menzionati da te. Questa è storia risaputa da queste parti. Per quanto riguarda il Komeito, che si chiama "Il Nuovo Komeito" adesso, formalmente è separato dalla Soka.

Giappone: principi scaduti

Il Komeito, partito della coalizione di governo, sembra abbia dimenticato i principi dei suoi fondatori, lo sostiene il mensile Sekai (Mondo).

Il Komeito è un partito politico giapponese fondato dalla setta buddista Soka Gakkai, nota anche in Italia. Da quattro anni fa parte della coalizione del governo conservatore, su cui esercita un'enorme influenza grazie ai suoi sei milioni di voti.

Secondo il mensile, questa interferenza da parte di un gruppo religioso è inedita nella storia moderna della politica giapponese. In che modo Komeito sta facendo valere le sue posizioni all'interno del governo? Nei fatti: ha sostenuto l'invio, molto contestato, delle truppe di autodifesa in Iraq, ed è favorevole alle riforme economiche neoliberiste. Posizioni che sembrano lontane dallo spirito dei fondatori, interessati alla difesa della costituzione pacifista e all'armonia sociale.

Anzi, nonostante qualche malumore manifestato nelle sezioni femminili e giovanili, la Soka Gakkai non ha fatto nulla per ostacolare la linea del governo, sostenitore dell'amministrazione Bush. "Al partito non interessano più i princìpi, perché ha un elettorato fedele e collaudato", osserva un analista. "E questo gli dà carta bianca per concentrarsi sul mantenimento del potere, di cui ha una fame insaziabile. L'unico modo per ricuperare la sua identità sarebbe un'alleanza con il Partito democratico, centrista e molto più vicino alle sue idee dei liberaldemocratici".

Fonte: Internazionale.it

http://www.nippon.it/article.php?sid=958

Rimane da capire che tipo di persona è Ikeda, con tutti i soldi che ha...che dici??? Ciao


Ps. Guarda come confuso che ero, ieri, a dirti che la traduzione di Rob 2 non era buona. Si, corrisponde definitivamente all'originale. Ciao

Ultima modifica di neman1 : 06-11-2004 alle ore 05.53.06.
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Vecchio 06-11-2004, 17.21.39   #13
Giuliano
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si Rob ha postato bene , lo conferma anche la risposta che mi ha dato , riguardo il buddismo e il nazionalismo giapponese , che mi ha dato un nformato affiliato Soka Gakkai :


"Sperando di non cadere in nessuna polemica posso permettermi di risponderti quello che ne so io?

Chigaku Tanaka (1861-1939) e Nissho Honda (1867-1931) costruirono l'interpretazione nazionalistica degli insegnamenti del Daishonin, utilizzando il Buddismo di Nichiren per preparare la strada alla guerra e all'invasione da parte del Giappone dei paesi asiatici vicini.
La loro corrente di pensiero è stata chiamata nichirenismo. Essa distorce totalmente il pensiero di Nichiren per adeguarlo all'ideologia nazionalistica e giustificare l'aggressione, facendo uso soprattutto del trattato Rissho Ankoku Ron. Chigaku Tanaka in origine era un prete della scuola Minobu del Buddismo di Nichiren, ma poi l'abbandonò per fondare l'associazione Rissho Ankoku, poi divenuta Kokuchai cioè "Società pilastro della nazione".
Nissho Honda era amministratore capo della scuole Kempon Hokke del Buddismo di Nichiren.
Tutto tratto dall'ultimo numero di Buddismo e Società.
E ora spara pure..."

come si intuisce la discussione a volte e' stata anche piuttosto accesa

ci sono un paio di interessanti articoli su Forbes ora disponibili sulla rete , che aiutano a individuare meglio la SG e Ikeda ,
tra questi il piu' inquietante e' questo :

http://www.forbes.com/business/forbe...26sidebar.html

dal quale cliccando su "Sensei world" si accede ad un altro riguardante soprattutto gli aspetti economico-universitari dell'organizzazione .


Ciao
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Vecchio 06-11-2004, 21.07.40   #14
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Ah, hai contattato Rob? Maddai !!!

Uhmm, interessante...ne sà il ragazzo, vero? Io invece indico, per il momento, che negli anni tra le due guerre mondiali, il regime giapponese impose lo shintoismo e il culto della figura dell’imperatore come religione di stato. In realtà, quella propagata era una religione sottomessa alle idee totalitarie e guerrafondaie del regime e le dottrine che si ispiravano alla tolleranza e al pacifismo, vennero considerate antipatriottiche e quindi fuori legge. Fu ordinato a tutte le scuole buddiste di adattare i propri insegnamenti e di esporre nei templi i talismani shintoisti.
I monaci della Nichiren Shoshu, in contraddizione con gli scritti e con lo spirito di Nichiren Daishonin, si piegarono alla volontà del governo: cancellarono i brani del Gosho non graditi alle autorità, diedero appoggio morale alla guerra e accettarono di esporre i talismani shintoisti (nel ’43 venne autorizzata l’installazione dei kamifuda – talismani shintoisti – nella sala di preghiera del tempio principale). Cercarono di convincere la Soka Gakkai a adottare la stessa condotta ma Makiguchi rifiutò ogni compromesso pur sapendo, sin dall’inizio, il rischio che questa decisione avrebbe comportato. Infatti mori in prigione per la sua causa.


...un ruolo importante nella diffusione dell'ideologia conservatrice fu svolto da numerose società e raggruppamenti “privati”. Tali gruppi reazionari fiorirono soprattutto “tra la fine della prima guerra mondiale e la metà degli anni Venti” e alimentarono quel “fascismo dal basso”, di cui ha ampiamente trattato nei saggi, in parte tradotti in italiano, di Maruyama Masao. Il più noto fra gli ideologi di questa tendenza fu senz'altro Kita Ikki (1883-1937) autore dei “Lineamenti delle misure per la riorganizzazione del Giappone” ( Nihon kaizô hôan taikô , 1919) e animatore di vari gruppi di estrema destra. Questi gruppi non ebbero mai un seguito di massa, e, anche se svolsero un ruolo non trascurabile nella lotta contro i movimenti di sinistra e sindacati, finirono per connotarsi come gruppi “di pressione ai fini di una trasformazione, attraverso il proprio inserimento, degli equilibri di potere esistenti” (Gatti 1997, p. 183).

Un altro elemento nel complesso mosaico della propaganda e della formazione del consenso fu la religione o meglio lo “shintoismo di stato” ( kokkashintô ), che ebbe il suo fulcro nel culto dell'imperatore. Prima del 1868, “ shintô's ties with the state [...] were obscure and limited for the most part to the rites of the imperial or shogunal courts ” (Hardacre 1989, p. 5). L'oligarchia Meiji trasformò questo culto, nella pratica corrente spesso subordinato al buddhismo, elevandolo alla condizione di religione di stato dotata di un'organizzazione nazionale.

Il scintoismo insegna che nasciamo già immortali e con uno scopo, missione divina.

Molto interessante questo sito sul problema del consenso nel fascismo giapponese:
http://www.storiaefuturo.com/articoli.php?id=28

Inoltre ho trovato qualcosa sul lavoro di Makiguchi, che alla fine credo, che l'abbinamento buddhismo-militari nasca piu dalla sete di potere dello stato che dalla volontà dei seguaci di fare guerra, molto piu indietro nel tempo tutto ciò.

http://www.nipponico.com/dizionario/...necreativa.php

Ps. ma la Forbes si fa pagare le notizie??? hehehehe

Ciao

Ultima modifica di neman1 : 06-11-2004 alle ore 21.17.59.
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Vecchio 07-11-2004, 08.56.51   #15
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Sul trattato "Rissho ankoku ron" (assicurare la pace nel paese tramite la propagazione del vero buddhismo)

In questi tempi moderni, la gente crede erroneamente di possedere una comprensione completa
delle cause dei disastri, analizzandoli soltanto in termini scientifici. Anche quando li viene detto che i disastri che accadono nei paesi siano causati da fattori religiosi, non riconoscono pero gli aspetti spirituali, ritenendoli nient'altro che concetti superstitiziosi di tempi superati. Tuttavia, quando si trovano personalmente faccia a faccia con misfortune, si rendono conto che sono innanzitutto gli esseri umani stessi a soffrirne di più. La gente non è veramente consapevole della dottrina che vi è UNA causa, non contradicibile, agli effetti manifestatesi in soffrenza. Perciò, non possono veramente capire la causa dei disastri e delle calamità che conduce la gente a tempi duri e alle misfortune. Di conseguenza, rimangono nella identica posizione dei loro antenati antichi, completamente sconfitti dal loro soffrire.

Quando leggiamo e studiamo il "Rissho ankoku ron", per noi è importante considerare le questioni dal punto di vista
buddhista e capire correttamente le cause dei disastri e della
confusione che caratterizzano la nazione.

Come seguaci del vero buddhismo di Nichiren Daishonin, dobbiamo guardare e considerare i disastri e la confusione nella nazione in termini del nostro stesso vivere. Dobbiamo capire che le cause di questi disastri si trovano nelle pratiche errate portate avanti dalle religioni eretiche. Basandoci su ciò, è importante per noi sostenere in primo luogo il vero buddhismo e poi denunciare le religioni eretiche e diaboliche per condurre la gente verso la vera legge

Queste questioni sono l'essenza della prima parte di risposte e domande, disposte all'inizio del "Rissho ankoku ron". Servono come fase preparatoria ed introduzione ai discorsi principali del trattato diviso in dieci parti in tutto:
La prima discute le cause che portano ai disastri. La seconda rivela la prova dei disastri [ causati dalle leggi diaboliche ]. La terza denota i motivi per cui la calunnia verso il vero buddhismo, da parte dei preti delle sette eretiche. La quarta rivela le cause negative [dei disastri ]. La quinta espone esempi in giapponese ed in cinese [sulla storia dei disastri causati da eresie ]. La sesta spiega l'importanza delle rimostranze [ cioè i motivi per cui presentarle, cosa che precedentemente non è mai stata stabilita in un contesto buddhista.] La settima è sulla cessata concessione di caritevolezza verso preti calluniosi ai fini di interrompere la proliferazione della malvagità, monaci eretici. L'ottava rappresenta la discontinuità del peccato [ questo significa la separazione dalla calunnia e non la separazione dalla vita ]. La nona indica l'abbandono del dubbio e la coltura della fede. La decima riguarda il sostegno e la conservazione della verità.

Ora, siccome sappiamo che questo trattato fu scritto in tempi segnati da calamità naturali, malatie, rivalità con altre scuole buddhiste e ribaltamenti politici mi chiedo, come avrebbero potuto ispirarsi piu di tanto ad esso per ricavarne una filosofia a sostegno della guerra? (Ho messo il punto 8 appositamente in grasseto). Quale sarebbe il nesso con il sogno del DaiNihon, Grande Giappone? Che ci sia qualcosa di enigmatico, mi pare, leggendo i tanti articoli sulle accuse contro Ikeda, Komeito e la SGI per non chiedermi del nesso coll'eventuale "guerra" espansionistica culturale e giapponese di oggi. Ciao Giuliano

Ultima modifica di neman1 : 07-11-2004 alle ore 09.11.13.
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Vecchio 07-11-2004, 21.38.44   #16
Giuliano
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salve Neman
ho letto con l'attenzione che potevo i tuoi post , ma stasera sono piuttosto stanco e tu hai molte cose da dire
mi pare che concludi con un'apologia del buddismo e fondamentalmente anche della Soka Gakkai

mi fa piacere , il cinismo e' pesante a volte da sostenere , comunque io resto ancora un po' delle idee di Harris,l'antropologo :

Marvin Harris "La nostra specie"
ed. Bur

"nessuna religione non violenta ha avuto un'influenza riconoscibile nella frequenza o nella ferocia delle guerre ,e tutte sono implicate in straordinari capovolgimenti del principio di non violenza e di rispetto della vita. (...)
Perche' le religoni dell'amore e della misericordia attiravano i fondatori guerrafondai di imperi e dinastie ?(...)
Nello stesso tempo la strategia ideologica di promettere ricompense all'anima anziche' al corpo fisico offriva notevoli vantaggi alla classe dominante . Se la vita sulla terra era inevitabilmente piena di dolore ,e se la poverta' e le sofferenze non allontanavano dalla strada della salvezza ma ,al contrario,aumentavano le possibilita' di raggiungere la betitudine eterna ,allora la classe governante nobn era piu' obbligata a offrire ricchezza e felicita' per giustificare il suo diritto al comando.(...)
Quanto all'uso delle armi e alla guerra ,in flagrante violazione dei piu' sacri comandamenti delle religioni non violente ,c'era sempre la giustificazione dell'autodifesa o di guerre giuste, buone e sante.(...)
Prendiamo ad esempio il buddismo.Dopo una fase iniziale di pacifiche spinte missionarie e di diffusione delle comunita' monastiche,il buddismo si inseri' nel processo di formazione statale che si stava attuando nell'Asia meridionale e sudorientale.Nello Sri Lanka , gia' all'inizio del II secolo a.C.si incontrano ferventi re buddisti ,impegnati a scacciare dal Tamil Nadu le odiate forze indu'.A cio' segue un igliaio d'anni di guerre insignificanti(...)
Nel X secolo d.C. gli Khmer attaccarono la Cambogia e il Vietnam ,e nel XIV secolo i thailandesi cercarono di sottomrttere la penisola malese ,per mensionare solo un paio di guerre intraprese sotto gli auspici della religione buddista in Asia sudorientale."

mentre sulla Soka abbiamo l'opinione del probabilmente piu' eminente monaco Nichiren d'Europa , Tarabini :

http://www6.ocn.ne.jp/~nichiren/SokaShoshu.html

(..)D’altro canto, sebbene essi (la Soka Gakkai, n.d.t.) pongano un grande sforzo per promuovere la pace e la cultura, è alquanto strano che questa organizzazione sembri mostrare uno scarso livello di tolleranza verso le altre religioni, e soprattutto verso altri buddisti di altre scuole, al di fuori del loro particolare gruppo. Come ben saprai, oggi il loro più grande nemico sono i preti ed i credenti della loro ex organizzazione madre, la Nichiren Shoshu e del loro ex tempio principale, il Taisekiji, con il quale hanno avuto una profonda rottura. Infatti, sono in una vera e propria guerra l’uno contro l’altro, almeno da 12 anni, dal 1990. Basta questo per farmi chiaramente comprendere che cosa essi siano veramente e in che cosa essi credano in realtà. Il Maestro Shakyamuni Buddha ci ha insegnato ad avere la stessa compassione verso gli altri, che siano, oppure no, buddisti.(...)

Rev. Shoryo Tarabini

http://www6.ocn.ne.jp/~nichiren/Comecontattarci.html

riguardo al Nuovo Komeito sono gli stessi seguaci che ne ammettono il pieno appoggio
a proposito della suo arrivo al governo interventista giapponese:

http://old.lapadania.com/2000/luglio...72000p10a4.htm


e riguardo alla "nuova frontiera" nippo-americana vedasi

http://www.ragionpolitica.it/testo.1791.html




Saluti
Giuliano is offline  
Vecchio 09-11-2004, 13.36.51   #17
neman1
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Ciao Giuliano

Prima di procedere vorrei esporre cosi', a mio avviso, la differenza tra buddhita' e buddhisti, per capire meglio la frequente 'ipocrisia del pacifismo di seguaci Buddhisti e non solo loro. Gauthama tenne i suoi sermoni dopo il conseguimento dell'illuminazione quindi, secondo il linguaggio buddhista, aveva gia dissolto il suo Dharma, e' sceso dal ciclo delle reincarnazioni, della vita e morte. Dunque, dire rifiutare la violenza nella sua condizione, ha un senso...ma perche l'ha trascesa. Nella sua sensibilita' l'ha conosciuta e non ne sentiva piu bisogno, ne era libero. Date le diverse sensibilita' umane considero violento tutto cio' che causa sofferenza.
Come narrano le documentazioni Egli si dedico alla ricerca solo dopo aver scoperto l'esistere della sofferenza abbandonando in questa ricerca anche i piaceri, titoli e possessi terreni. Si puo' dire che si addentro' volontariamente nell'aspetto sadico e oscuro dell'esistenza prima di liberarsene? Si puo dire che non solo non la ignoro' ma ne fece anche l'esperienza? Nel senso, conosceva la "lotta" tra il bene e il male, sia interiore che esteriore? Bene. Allora il rifiuto della violenza dei seguaci religiosi non convince, non e' pacifismo autentico. Non e' un trascendere la guerra bensi' un evitarla perche sono per l'appunto, ancora seguaci senza aver conseguito. La loro non e' grazia, pace e civilta' che trasmettono ma violenza ben nascosta e sublimata che, quando trova il suo sfogo fa i danni di cui testimoniano anche le informazioni che riceviamo ognigiorno. Vale specialmente per le persone che continuano a vivere in un contesto sociale indecisi se rinchiudersi in un monastero o cercare l'appagamento nel mondo.
Gauthama ci ha lasciato in eredita' una "via" tracciata dalla prassi scientifica, che attraverso tecniche (filosofiche) e preghiere(tecniche anche queste) ci aiuta a raggiungere lo stesso stato di Buddhita' da lui conseguito, individuando che la radice della sofferenza sta nel cattivo utilizzo della mente.
Quindi, cio' che vado ad assolvere e' l'insegnamento, non il suo abuso o malinterpretazione. Ed ecco, come avevo detto in precedenza la Soka Gakkai non mi convince come movimento religioso perche e' inconcepibile per me una vita tutta senza la lotta. E la guerra tra gli uomini ,su scala globale, e' la manifestazione meno auspicabile dello stesso fenomeno che ci da l'impulso, la tensione per muoverci.
Di tutti i sviluppi dell'insegnamento originale prediligo lo Zen, in particolare come l'hanno concepito nel Hagakure, o Heike Monogatari perche almeno non rifiuta o nega l'evidenza della guerra (e la sua ciclicita' a scoppiare) anzi, ti insegna attraverso la sua prassi l'elevazione della stessa in manifestazioni piu umane, strumentalizzandola ed infine mi auguro, trascenderla.
Ricordo di nuovo che il Buddhismo e derivanti, come erano intenzionati non sono ne dottrine ne religioni.

Ora, pur continuando a parlare di argomenti filosofico-spirituali, torno al tema. Aggiungo qualcosa anche sui guerrieri Bushido, cui "filosofia" coi secoli venne talmente interiorizzata dal popolo, influenzando cosi la "struttura genetica" della cultura giapponese. La frase nel Hagakure: >>ho scoperto che la via del Samurai e' la morte<< e' stata oggetto di molte interpretazioni, venne associata alla morte sacra di Gesu', ed alla sorella morte Francescana, infatti il totale consenso del Samurai alla morte si puo' interpretare come un grande amore per la vita, l'avere presente costantemente il proprio destino alla morte, fa si che vi sia molta attenzione al modo in cui si vive la propria esistenza terrena. Un monaco Zen del 700 Takuan Soho lascia un trattato che dice: >>la spada che da' la vita<< Come vedi una differenza fondamentale d'approcio, i buddhisti che rifiutano la guerra e queste figure di fronte alla guerra che negavano se stessi.
I periodi Bushido vengono divisi in tre di cui, significativi i primi due per il nostro scambio di idee, perche questi periodi sono stati caratterizzati dai seguenti principi (sempre rispecchiando Kaizen e Kakushin: dare continuita' al miglioramento)

Un Bushido antico:
Vivere o morire. Dal bisogno della difesa nasce la strategia della difesa. Prevenire il pericolo comporta neutralizzare. Per neutralizzare è meglio prevenire, dunque aggredire. In questa ottica e logica il Bushido innesca una spirale senza fine e incontrollata. Quello che occorre è acquisire una abilità in qualunque modo di combattere.

Un Bushido in periodo di relativa stabilità sociale che assorbe i principi Shinto:
Tempo di pace. Dalla sopravvivenza si passa ai ricordi di quando…Il Bushido diviene allora racconto, rappresentazione, cerimonia, spettacolo storico della tradizione. Non è che consideravano i tempi di pace delle noiose parentesi (eh!!)

Un Bushido moderno che inizia con la modernizzazione e occidentalizzazione del Giappone fino ai giorni nostri:
Do, Via, realizzazione interiore. La pratica trascende la rappresentazione e si evolve in qualcosa di più complesso. Dal Bujutsu si va verso il Budo. L’uomo sviluppa la propria personalità cercando il significato della propria esistenza. L’integrazione si opera a qualsiasi livello: personale, sociale, spirituale.

Questo l'ho riportato perche secondo me chiarisce altre cose. Strategie aziendali e non (la prima) o l'espansione culturale, molte esportazioni grazie anche alla figura dei Samurai (la seconda). Mentre al testo di Marvin Harris citato da te, direi senza voler offendere che e' un pensiero occidentale abituato ai preti predicatori (mi ricorda questo) che promettono come dice, ricompense. Mentre nello Zen non c'e' questo problema poiche' per avere una ricompensa bisogna fare del bene, quindi c'e anche il male...ma allo Zen importa solo farsi funzionare correttamente e migliorarsi...il concetto del peccato non esiste dal momento che non e' una religione. Non so' se mi sono spiegato con questa.
L'altra domanda sollevata da lui:>>Perche le religioni d'amore e della misericordia attirano guerrafondai di imperi e dinastie?<< Credo di aver letto qualcosa sul genere nel commento su Rissho Ankoku Ron da cui ho tratto la traduzione nel mio post precedente. Ti mando i link.

http://www.nstny.org/rar1.htm
http://www.nstny.org/rar6.htm

Sull' abbinamento Buddhismo-Guerra
http://homepages.utoledo.edu/enelson...hismandwar.htm

Ti ringrazio inoltre per il sito della Ragionpolitica: Non ci avevo mai pensato sotto questa ottica convinto che gli US non rinuncierebbero' mai ad una posizione strategica. Si vede o che stanno tagliando le spese per gli armamenti, oppure sono stati bravi i giapponesi a riconquistare loro fiducia, sullo stile: se non riesci combatterlo il nemico, fatelo amico. Ciao Giuliano
neman1 is offline  
Vecchio 09-11-2004, 16.15.51   #18
Giuliano
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bene , alla luce di tutto questo , e' possibile che decida di riprendere e approfondire un vago approccio , avuto anni fa,col buddismo Zen praticato dal Maestro Engaku Tainu

mi pare di capire che Harris e' caduto nella trappola di includere il buddismo in una categoria,tipica della maggior parte delle religioni occidentali,a cui il buddismo non appartiene
o forse semplicemente ha considerato come inerente all'autentico buddismo quella religione praticata da molti e accolto da molti poteri politico-militari,
mentre non lo era

d'altronde e' un'antropologo , non un esperto di religioni , che si avvale di conoscenze storiche

e' interessante, come mi pare ci portano queste riflessioni,notare quanto la cultura nostra occidentale , giudaico cristiana , con il suo concetto manicheo,diciamo,di male e bene , porti poi spesso proprio a praticare una violenza che , essendo cosi' incapaci di guardare alle sue vere motivazioni anche pulsionali , non riusciamo nemmeno a dargli il nome che si merita:oggi non ammettiamo nemmeno piu' ,spesso,di essere in guerra,quando si combatte,e capisco non solo per ragioni politiche

tra i motti miei preferiti c'e' quello di Eraclito : Polemos e' il padre di tutte le cose
polemos inteso,per me, come principio dialettico non sempre necessariamente bellico-distruttivo, della natura
di cui e' saggio conoscerne le leggi , le dinamiche , fin quanto e' possibile,cercando soprattutto di non restar "ciechi a se stessi"

in questo senso mi resta un po' misterioso ,tra i quattro voti rivolti al sociale,quello della non violenza , della scuola che ho nominato
http://www.scaramuccia.it/ita/home/index.shtml

ma so anche quanto Tainu curi anche la via della spada

mi piacerebbe avvicinarmi ad una disciplina che mi pare cosi' vicina anche alla scienza , alle scoperte del otto e novecento anche riguardo la psiche dell'uomo

non conosco la visione autenticamente buddista della natura , ovvero di quell'equilibrio di elementi bio fisici necessario alla nostra specie ,a cui ci riferiamo quando parliamo di essa

comunque la questione l'ho spostata su un argomento che esula troppo dalla questione della societa' e dell'economia giapponesi ,mi rendo conto

personalmente e' piu' piacevole comunicare con opinioni personali che con ,seppur interessantissimi,copia incolla,ma ripeto e' solo una inclinazione personale

Saluti

Giuliano
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Vecchio 23-10-2006, 19.32.51   #19
gilly79
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Riferimento: Houhouron. Le implicazioni sociologiche dell'economia giapponese

Per quanto riguardo Makiguchi vi consiglio molto di leggere il libro "Educazione cerativa"
A proposito Soka Gakkai esattamente significa "Società per la creazione di valore"
Un saluto
Gilly
gilly79 is offline  

 



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