anche io...solo per quello mi dispiaceva se ti avevo ferita non volendo!

Quando mi ritrovo al funerale di una persona che non conosco mi riprometto sempre di non piangere, ma ogni volta rivivo i funerali che sono sempre vivi e presenti nel mio cuore.

Que funerali il cui dolore non scompare mai, ma è semplicemente messo in un angolo del mio cuore.

Anche sforzarsi di commuoversi non è da considerarsi pura ipocrisia, ma una partecipazione al dolore della persona che conosciamo. L'empatia è il solo modo che abbiamo per sentirci figli dello stesso Dio.

Ben più terribile sarebbe l'indifferenza o una risata.

Ma sono dell'avviso che dovremmo preparci alla morte sin da bambini. E giungere ai saluti con tristezza certamente, ogni partenza, ogni distacco crea malinconia, ma nella consapevolezza che è solo un commiato momentaneo e non un distacco definitivo.

Per chi crede o sa della reincarnazione la morte non dovrebbe portare disperazione e inconsolabile sofferenza.

Mary

Per chi crede o sa della reincarnazione la morte non dovrebbe portare disperazione e inconsolabile sofferenza.

Forse volevi dire che trapassando ritroveremo i nostri cari...piuttosto che la reincarnazione...la vita vera e dello spirito le reincarazioni servono allo spirito e non le usa per riprovarci e nemmeno per ritrovarci
altrimenti se mi spieghi meglio...forse non ho capito...

x Kim

Per quanto mi riguarda io credo di essere venuta su questa terra diverse volte, quindi ho già vissuto l'esperienza della morte fisica. Ciò non toglie, comunque, che io abbia paura.( E che sia angosciata al pensiero di perdere una persona cara.)
E' anche molto probabile che le persone che mi sono vicine lo siano state anche in altre vite.

Come ho già detto in altre occasioni, io non credevo alla reincarnazione ma mi sono ricreduta grazie a diverse esperienze vissute.

Immagino di essere ad una festa con la mia famiglia ed uno mi dice: "devo andare via, ci rivediamo, poi, a casa".
"va bene" rispondo, un poco mi dispiace a vederlo andare via ma so che ci rivedremo a casa.

Le persone, le anime a noi care non sono andate a finire nel nulla, sono ancora "vive" ma in una forma diversa da quella fisica.
Non per averlo letto nei libri, ma sempre per esperienze personali.

Avevo circa tre anni quando vidi il mio adorato nonno disteso sul letto, ben vestito, immobile. Non avevo alcuna paura. Giocavo, ridevo, ma gli adulti da quel momento iniziarono a trasmettermi la loro rabbia, la loro paura nei confronti della morte.

Mary

Ora mi è chiaro grazie...non avevo capito...

nel sud italia ci sono quelle donne che si vestono di nero e piangono urlano si strappano i capelli accompagnando il carro funebre nel percorso verso il cimitero.. sono pagate per farlo, credo, è il loro mestiere, e non so come si chiami (qualcuno lo sa?).
è un costume tradizionale di cui non so molto..

Credo che oltre all'ipocrisia ci sia anche un pizzico di solidarietà per le persone a cui è mancata una persona cara... Certo è una solidarietà molto breve e dura giusto il momento che va dalla messa al cimitero...

E' facile accorgersi che quando muore una persona cara dopo pochi giorni ci si ritrova solo più soli di prima e tutte le persone che t'avevano promesso di starti vicino vengono riassorbite (forse giustamente) dalla loro quotidianità...

Anche io credo che si tratti di ipocrisia e nulla più.
A parte quei rari esempi di persone che hanno vissuto lo stesso dramma e partecipano quindi con compassione, nel vero senso di cum patire.
Quando è mancato mio padre, all'improvviso, l'unica che è riuscita a starmi davvero vicina dalla chiesa fino a oggi è stata una mia amica che tanti anni fa aveva perso sua madre. Tutti gli altri, parenti compresi...uccel di bosco dopo le prime stentate lacrime all'ospedale e in chiesa.

Così è la vita... Bluemax..ancora non mi riesco a capacitare come tu possa guardare questo mondo con occhi così ingenui. Se dovesse funzionare come dici tu non ci sarebbero orrori, cattiverie, meschinerie...in una parola..ipocrisia.

Baci a tutti e ben ritrovati,
c.

Carissima cernia

l'ipocrisia danneggia principalmente chi la usa.
Danneggia noi quando non ne siamo consapevoli.
Sapessi quante volte ho sorriso dentro di me davanti a parole che sapevo essere del tutto false?!!

Molte persone vivono dietro due tre quattro maschere che tolgono e mettono con estrema facilità. Mi dispiace per loro. A noi che cerchiamo la verità, l'essenza della vita non ci resta che sorridere.

Che dopo un funerale si torni alla normalità forse è anche giusto.
La perdita di una persona cara non potrà mai essere dimenticata. Ogni dolore non può che essere personale, perché per quanto l'altro possa comprenderti non potrà mai sapere quel che stai provando.

Per questo credo che un sorriso, una parola gentile vada sempre data senza risparmio. Costa così poco.

Un grande abbraccio
Mary

Gesù non era ipocrita:
nel Vangelo di Luca ,Gesù dice a un discepolo:

"Vieni e seguimi."
Il discepolo risponde:"Lascia che prima vada a seppellire mio padre che è morto."
E Gesù risponde:"Lascia che i morti seppelliscano i loro morti."

Gesù non era il solito ipocrita.

Hare Krishna!

Kantaishi gurudeva.