Io credo che le maschere le si abbia tutti...a volte servono anche a sopravvivere...sono difese naturali...poco indagabili e forse a volte troppo visibili…
La comprensione non sta nell'individuarle...ma nell'intuire cosa nascondano dietro..drammi di tutti... sempre uguali alla fine...
Nella più alta comprensione di cio che la vita abbia indotto o costretto l'individuo ha costruirsele...
Tutti cercano la verità...la propria...povera o ipocrita che sia per chi l'osserva dal di fuori...

La vita ha senso solo se tu sei te stesso,altrimenti non ha senso alcuno.

risposta...

E questo è anche forse il non senso di certe vite...in cui non si è se stessi...cio' detto non avendo piu' voglia di aggiungere altro...

x Kim

hai ragione.

Ti parlo per mia esperienza, può capitare di ritrovarsi con maschere e corazze senza averlo voluto consapevolmente. Ma ci sono state messe da meccanismi importanti che servono a proteggerci. Come una specie di ombrello che scatta automaticamente quando piove.

Per questo giudicare non ha alcun senso. Chi sta usando attivamente le maschere è probabile che non ne sia consapevole.

Io ora non indosso più le maschere pesanti di un tempo ma qualche volta servono dei piccoli veli, sono necessari perché ci può essere qualcuno che non vuole vederci veramente per quel che siamo. E altre volte siamo noi a doverci nascondere per prudenza.
Ricordate le parole di Gesù: siate prudenti come serpenti e docili come colombe.

L'importante, qualsiasi cosa si faccia, è esserne consapevoli.

Quando vai ad un funerale e prendi la faccia triste ma dentro sei pieno di gioia, l'importante è rendertene conto, e vedere con chiarezza le motivazioni e non le giustificazioni.

Hai ragione quando dici:"" La vita ha senso solo se tu sei te stesso,altrimenti non ha senso alcuno.""

Se non riusciamo ad essere noi stessi ci trasformiamo in marionette che altri manovrano, anche quando crediamo di essere noi a tirare le fila.
Nessuno potrà mai manipolare un individuo che è se stesso e si accetta per quello che è, e quello che sarà.

Ciao
Mary

"Per questo credo che un sorriso, una parola gentile vada sempre data senza risparmio. Costa così poco."

Cara Mary,
concordo con te. Per questo risulta così ipocrita l'atteggiamento della gente normale, quando succedono questi fatti. Che ognuno dopo un funerale ritorni alla quotidianità è perfettamnente normale e nessuno si aspetta che amici o parenti si rinchiudano a casa a piangere perchè devono condividere il dolore con noi. Si può anche non piangere al funerale e far sentire alle persone che soffrono che si è loro vicini con il proprio comportamento dei giorni successivi. Al funerale di mio padre io quasi non ho pianto, troppe lacrime avevo versato nei giorni precedenti quando tutti i medici dicevano che era spacciato. Ho visto gente piangere in chiesa in un modo, che mi sono chiesta davvero il perchè. Era la stessa gente che quando l'ho cercata al telefono per chiedere informazioni sul funzionamento di qualcosa di cui non avevo più pallida idea mi hanno liquidato con un "chiama il commercialista", che quando dopo alcuni mesi mi hanno visto eccessivamente dimagrita non hanno esitato a dirmi quanto ero brutta.
Questa è ipocrisia: l'ipocrisia che fa uscire la gente di casa per farla andare in chiesa perchè "così si deve fare", recitare 4 ave maria perchè "così ci si guadagna il paradiso".... poi, se fuori dalla chiesa qualcuno ha bisogno di aiuto.. per carità "e che proprio a me mi devi venire a rompere le palle?"
Tornando alla domanda di Bluemax: "la risposta la so, ipocrisia, ma PERCHE'", posso solo dire che nemmeno io lo so perchè. Forse Bluemax avrebbe dovuto postare la sua domanda in filosofia, dove si vanno a toccare le alte sfere del ragionamento intellettuale circa la bontà della creazione di un sistema sociale all'interno del quale tutti si riconoscano. E se è il caso di crearlo un sistema sociale ben definito, o nel momento in cui lo si definisca i limiti stessi di questa definizione non portino ad una omologazione eccessiva di ciascun individuo. A queste domande nessuno può rispondere. So solo che allo stato attuale delle cose l'ipocrisia è un atteggiamento "quasi normale": per buonismo, per essere buoni cattolici, per salvare sempre la facciata...
queste le miserie umane.

Saluti,
c.

So solo che allo stato attuale delle cose l'ipocrisia è un atteggiamento "quasi normale": per buonismo, per essere buoni cattolici, per salvare sempre la facciata...
queste le miserie umane.


E' comunque sempre difficoltoso entrare nelle sofferenze umane che non siano le nostre...e con intelligenza amore e grazia sollevarle...questo andrebbe ricordato sempre
prima di giudicare...si consideri a volte… che ciò che non comprendiamo negli altri...non è quello che hanno espresso ma solo quello che hanno espresso...e che non abbiamo capito...
le miserie umane sono altre…io credo…
opinioni...

un sorriso

Carissima cernia

deve essere stata molto dura per te ritrovarti tanta ipocrisia nel momento in cui avevi più bisogno di aiuto.

Io dico sempre che dare un bicchiere d'acqua a chi ha sete vale molto di più di una damigiana a chi ha già bevuto.

L'unica cosa che posso dirti è che bisogna riuscire a trovare la forza dentro noi stessi, tanta forza da provare compassione per queste persone.
Coloro che vivono per apparire e non per essere certamente non sono felici dentro i loro cuori.
Occorre stare attenti a non lasciarsi mai ingannare dalle apparenze, ma riuscire a vedere oltre.

Ciao
Mary

Cara Mary,

grazie per le tue belle parole. Sono felice di vedere che ci sia qualcuno in grado di capire.
Si, infatti è stata dura, ma ora sto crescendo e mi sono abituata a quello che c'è là fuori. Al contrario, ora mi sento pronta a dare, perchè non sopporto di vedere qualcuno che soffre. Che mi sia servito per imparare cose nuove che prima non conoscevo?
un bacio,

c.