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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 03-06-2005, 12.38.50   #31
La_viandante
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sul fatto che ci siano atei e agnostici non sono proprio convinta, dovresi documentare la cosa, non posso crederti sulla parola

sull'astensione mi trovi d'accordo, non e' un obbligo votare ai referendum, ma e' un dovere per se stessi mantenere in piedi una ultima possibilita' di dare una voce in modo democratico
e la cosa orribile e' che dall'alto i predicatori cattolici e politici incitino all'astensionismo, questo e' al limite del reato, anzi e' un vero e proprio reato camuffato da informazione
e' in atto una coercizione mentale al non voto
e chiunque sia investido di un alta carica politica e/o clericale non puo' costringere in nessun modo a non votare o votare una csoa piuttosto che un altra
quello che non si nota e' che la coercizione c'e' ma viene fatta passare come informazione
e fatta a tambur battente da tutte le parti bisogna essere veramente veramente forti di mente per resistere a tutto questo
se c metti anche la devozione.. aspetta avevo leto una cosa sul sito uaar lo cerco e te lo posto qui.. magari qualcuno si fa un idea di coem si staoperando questa cosaccia
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Vecchio 03-06-2005, 13.01.39   #32
pisquo85
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Citazione:
sul fatto che ci siano atei e agnostici non sono proprio convinta, dovresi documentare la cosa, non posso crederti sulla parola
Hai ragione... un esempio? Angelo vescovi, biologo, ricercatore.

Citazione:
sull'astensione mi trovi d'accordo, non e' un obbligo votare ai referendum, ma e' un dovere per se stessi mantenere in piedi una ultima possibilita' di dare una voce in modo democratico
Perchè l'astensione non è una scelta democratica? Non si esprime la propria idea? Rileggiti i miei post precedenti... per quanto riguarda i referendum (solo i referendum, non le elezioni) si può parlare solo di diritto al voto, non di dovere... perchè c'è un'altra opzione oltre al SI' e al NO...

Citazione:
e la cosa orribile e' che dall'alto i predicatori cattolici e politici incitino all'astensionismo, questo e' al limite del reato, anzi e' un vero e proprio reato camuffato da informazione
e' in atto una coercizione mentale al non voto
???
Non incitano... invitano... così come altre persone invitano a votare SI' o a votare NO, è del tutto lecito, sono tutte e tre posizione lecite... siamo in democrazia.

Citazione:
e chiunque sia investido di un alta carica politica e/o clericale non puo' costringere in nessun modo a non votare o votare una csoa piuttosto che un altra
Chi costringe chi? Non è vero... basta con questa storia... c'è un invito a fare qualcosa... poi la gente ha un cervello, pensa e decide cosa fare...
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Vecchio 03-06-2005, 13.09.55   #33
Mr. Bean
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Messaggio originale inviato da pisquo85

Chi costringe chi? Non è vero... basta con questa storia... c'è un invito a fare qualcosa... poi la gente ha un cervello, pensa e decide cosa fare...

L'invito, semmai, è a non fare: non andare a votare. Perché se tutti andassero, per il sì o per il no, nessuno saprebbe cosa ha votato la gente. Invece, non andando a votare si dice apertamente come la si pensa e chi voleva controllarci, lo può fare tranquillamente. Stanno facendo passare l'astensione per un diritto, ma di chi? Di chi vuole conoscere le nostre idee, chiaramente! Ci manca solo che ci facciano mettere un simbolo sul braccio, con tanto di numero.... o no?
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Vecchio 03-06-2005, 13.28.16   #34
pisquo85
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L'invito, semmai, è a non fare: non andare a votare. Perché se tutti andassero, per il sì o per il no, nessuno saprebbe cosa ha votato la gente. Invece, non andando a votare si dice apertamente come la si pensa e chi voleva controllarci, lo può fare tranquillamente.
In pratica dici, come sostiene il fronte dell'astensionismo, che il non votare non è una scelta codarda, ma una scelta coraggiosa, perchè ci si espone in prima persona, mentre invece andando a votare non si sa cosa voti... per esempio Rutelli ha detto che andrà a votare, ma non ha detto per cosa, lo svelerà se si raggiungerà il quorum...
per qunto riguarda il fatto che ci "vogliano controllare" mi pare assurdo... una volta che sai come la penso in merito alla fecondazione assistica che succede?

Citazione:
Stanno facendo passare l'astensione per un diritto, ma di chi?
No, non volgiono farlo passare per un diritto, lo è

Citazione:
Ci manca solo che ci facciano mettere un simbolo sul braccio, con tanto di numero.... o no?
??? OT
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Vecchio 03-06-2005, 13.42.17   #35
pisquo85
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news: Rutelli ha annunciato che si asterrà
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Vecchio 03-06-2005, 13.52.22   #36
La_viandante
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vi incollo una cosuccia.. l'articolo ke cercavo nn l'ho trovato ma questo puo' aiutare un attimino a riflettere su quanto sia viscido un comportamento del genere

Citazione:
La Chiesa cattolica ha voluto intervenire pesantemente nel confronto, schierandosi veementemente a difesa della legge 40. La Conferenza Episcopale Italiana ha richiamato all’obbedienza tutto il personale ecclesiastico, riducendo rapidamente al silenzio le voci dissenzienti. Per non ripetere le débâcle a cui è andata incontro nelle consultazioni sul divorzio e sull’aborto, la Chiesa italiana ha deciso di puntare sull’astensione. In questo modo ha incamerato furbescamente il non voto di chi non va alle urne per principio (almeno il 15% della popolazione), senza contare i tanti malati che sono fisicamente impossibilitati a esercitare il proprio diritto al voto, diversi dei quali persino incapaci di esprimere un voto consapevole. Cosa voterebbe, se potesse, Eluana Englaro, la giovane ridotta allo stato vegetativo, per la quale il padre ha chiesto di potere staccare la spina? Eppure, anche la povera Eluana contribuisce suo malgrado a innalzare il quorum.
Ma non basta: ritenendo comunque non sufficiente per vincere il massiccio appello all’astensione, il Vaticano ha fatto fortissime pressioni sul governo, affinché convocasse i cittadini alle porte dell’estate e a scuole chiuse, al fine di incrementare l’astensione fisiologica. Ma anche questo non è bastato: e allora il ministro Pisanu ha pensato bene di innalzare ulteriormente il quorum, inserendo tra gli aventi diritto anche gli italiani all’estero, molti dei quali sono impossibilitati a votare, mentre molti altri sono addirittura inesistenti, in quanto la ripulitura degli elenchi è ancora in corso.
Eppure anche questo non deve essere sembrato sufficiente: ed ecco l’ossessivo silenzio delle televisioni, i pochi servizi dei telegiornali orientati per il non voto, e, per la prima volta nella storia dell’accesso radiotelevisivo, gli spazi concessi agli astensionisti. E così, scendendo sempre più in basso, abbiamo dovuto assistere alla circolazione di gossip su esponenti politici espressisi a favore di alcuni quesiti, all’assalto informatico al sito del comitato promotore, alla violenza fisica nei confronti di un attivista del Sì di Bari.
Alla fine è addirittura dovuto intervenire il papa. È questa la definitiva conferma del fatto che in Vaticano temono seriamente il risultato della consultazione. Una parte della base cattolica non ha gradito molto l’interventismo episcopale, come tanti piccoli segnali sembrano dimostrare (ad esempio, l’appello per il voto lanciato dal periodicoAdista). D’altra parte, tra gli elettori il passaparola continua ad aumentare, tanto che si sente parlare del referendum nei luoghi più impensabili e dalle persone più impensabili. I sondaggi (per quello che valgono) parlano di un 45% circa di elettori già intenzionati a votare, e di una fascia di indecisi ancora assai cospicua. Aumentando l’impegno, l’obiettivo può essere raggiunto.
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Vecchio 03-06-2005, 14.06.09   #37
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Messaggio originale inviato da pisquo85
news: Rutelli ha annunciato che si asterrà

visto si, rutelli sta facendo politica ... nn gli frega davvero del referndum devo ancora capire in che modo la modifica della legge interferisce con la politica dell'ulivo ma appena lo capisco vi rendo partecipi dell'enorme coscienza di rutelli in materia
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Vecchio 03-06-2005, 14.07.31   #38
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Messaggio originale inviato da pisquo85
In pratica dici, come sostiene il fronte dell'astensionismo, che il non votare non è una scelta codarda, ma una scelta coraggiosa, perchè ci si espone in prima persona, mentre invece andando a votare non si sa cosa voti... per esempio Rutelli ha detto che andrà a votare, ma non ha detto per cosa, lo svelerà se si raggiungerà il quorum...
per qunto riguarda il fatto che ci "vogliano controllare" mi pare assurdo... una volta che sai come la penso in merito alla fecondazione assistica che succede?



Niente affatto! Solo le pecore, per paura della scomunica scelgono di scoprirsi.... con ciò non voglio accusare tutti quelli che si asterranno, magari per cause di forza maggiore...
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Vecchio 03-06-2005, 14.59.50   #39
pisquo85
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Niente affatto! Solo le pecore, per paura della scomunica scelgono di scoprirsi.... con ciò non voglio accusare tutti quelli che si asterranno, magari per cause di forza maggiore...

Paura della scomunica !?

Ah già, è vero... il papa ha minacciato la scomunica per chi non si asterrà...
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Vecchio 03-06-2005, 15.46.29   #40
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spunti per la discussione

REFERENDUM 12-13 GIUGNO - DIECI DOMANDE, DIECI RISPOSTE PER CAPIRE MEGLIO
di Pasquale De Renzis
pubblicato il 06/03/2005 su http://www.wema.com/art.asp?id=1852



1. Che cos'è la fecondazione medicalmente assistita e quando vi si ricorre?

E' l'aiuto che la scienza offre a coppie che non possono avere figli. Può inoltre aiutare coppie fertili ma portatrici di malattie ereditarie o infettive a far nascere bambini sani.


2. Quale legge viene sottoposta a referendum e perché?

Il referendum riguarda solo alcuni punti della legge n°40 voluta dal governo di centrodestra nel 2004. In particolare si chiede la modifica della legge su 4 temi specifici: la salute della donna, l'equiparazione dei diritti del concepito e quelli della donna, la libertà di ricerca scientifica e la cosiddetta fecondazione eterologa (cioè la fecondazione realizzata grazie a un donatore o donatrice esterno alla coppia). Si è giunti ai referendum perché il centrodestra si è opposto in Parlamento a qualsiasi modifica della legge, respingendo gli oltre 350 emendamenti migliorativi che erano stati presentati anche a nome di importanti esponenti della comunità scientifica.


3. Se vincono i Sì esiste il pericolo di un vuoto legislativo con il ritorno al cosiddetto "far west", vale a dire una situazione senza regole e senza controlli?

No, questo pericolo non c'è. Per due ragioni fondamentali. In primo luogo perché i referendum non chiedono l'abrogazione di tutta la legge ma solo, come abbiamo visto, di alcuni articoli che sono dannosi per milioni di donne e uomini. In secondo luogo perché già prima dell'entrata in vigore della legge 40 esisteva in Italia il codice deontologico dei medici che regolava in modo preciso le pratiche della fecondazione assistita. I referendum non vogliono il "far west". Vogliono una nuova buona legge.


4. Cosa implica il referendum n°1 sulla libertà di ricerca scientifica?

Ogni anno che passa la nostra speranza di vita si allunga anche perché medici e scienziati, instancabilmente, cercano e

trovano nuove terapie per malattie gravissime che un tempo non si potevano curare. Una legge non può impedire che questa ricerca proceda anche al fine di guarire chi vive con la sola speranza di una terapia nuova per il suo male. Votando Sì al primo referendum sarà di nuovo possibile per i ricercatori usare cellule staminali prelevate da embrioni congelati non utilizzati (vale a dire cellule che, debitamente orientate, sono capaci di moltiplicarsi consentendo la cura di una serie di organi vitali). La ricerca su queste cellule è considerata decisiva per la cura di malattie gravissime come

il Parkinson, il diabete, la sclerosi, il morbo di Alzheimer, i tumori. Soltanto in Italia è un problema che investe circa 12

milioni di persone alle quali non è giusto sottrarre una speranza fondata di cura, guarigione e futuro. Abbiamo rispetto per tutte le opinioni su un argomento tanto complesso e che attiene alla sfera stessa della dignità umana, ma poniamo

una domanda. Può una legge decidere che un embrione ha più diritti di un bambino di dieci anni costretto sulla sedia a

rotelle e che la scienza potrebbe aiutare a guarire? Votare Sì al referendum è il modo per dire che una legge - qualsiasi legge - questa decisione non la può assumere. E non per motivi giuridici o formali. Più semplicemente per il rispetto verso le persone, tutte, e per amore della vita.


5. E il n°2, sulla salute della donna?

Ogni coppia che ricorre alla fecondazione assistita lo fa dopo una lunga riflessione e, facendolo, compie un atto d'amore. La donna che vuole mettere al mondo un figlio è chiamata ad affrontare un percorso impegnativo, sul piano fisico e psicologico. Il secondo referendum ha l'obiettivo di aiutarla a vivere serenamente e nella sicurezza ogni passaggio del suo desiderio di maternità. Come? In cinque modi: Consentendo l'accesso alla fecondazione assistita anche alle coppie fertili che rischiano di trasmettere al figlio malattie genetiche ereditarie o infettive. Non imponendo per legge il trasferimento dell'ovulo fecondato nel corpo della donna in assenza di un suo rinnovato consenso. Permettendo alle coppie portatrici di malattie genetiche l'esame dell'embrione (la cosiddetta analisi preimpianto) prima del suo trasferimento nell'utero della donna. Questo per evitare l'assurdità e la violenza (anche psicologica) dell'impianto di un embrione malato e il conseguente ricorso a un aborto terapeutico. Consentendo il congelamento degli embrioni prodotti con le tecniche della fecondazione assistita. L'attuale divieto obbliga la donna a sottoporsi, in caso di insuccesso, a più cicli di trattamento con possibili danni per la sua salute. La conservazione degli embrioni eviterebbe questa situazione e garantirebbe alla donna il migliore trattamento possibile senza obbligarla a ricominciare sempre daccapo. Revocando l'obbligo di fecondare un numero massimo di tre ovuli, tutti da trasferire contemporaneamente. Quest'ultimo punto è di enorme rilievo: ogni donna ha una storia, un'età e condizioni psico-fisiche diverse. Non si può impedire al suo medico e a lei stessa di valutare come è meglio procedere nell'utilizzo delle tecniche di fecondazione. Imporre per legge il numero di embrioni da trasferire è una scelta assurda e rischiosa perché una ragazza di vent'anni o una donna di quaranta avranno, per ovvie ragioni, esigenze terapeutiche diverse. Può la legge sostituirsi al medico? Noi pensiamo che non possa avvenire e di questo si occupa il secondo referendum.

6. E il n°3, sull'equiparazione dei diritti del "concepito" e quelli della donna?

Questo è un punto decisivo. La norma attuale assicura "al concepito", a partire dall'ovulo fecondato, ancor prima che si

formi l'embrione, gli stessi diritti e la stessa tutela giuridica della madre o di un'altra qualsiasi persona nata. E' la prima volta che questo avviene nelle nostre leggi. Ciò perché si è voluto imporre un solo punto di vista, una sola etica di parte. Si è violato così il principio di una laicità dello Stato, ricca di pluralismo etico e culturale. Le conseguenze di questa decisione sono soprattutto concrete e investono la vita di milioni di persone. Facciamo un esempio: se la legge stabilisce che "il concepito" ha gli stessi diritti di una persona nata, il medico non potrà fare nulla nel caso di un embrione con una grave patologia trasmessa geneticamente. Infine affermare, che "il concepito" ha eguali diritti della madre può divenire la premessa per mettere in discussione radicalmente la legge 194 sull'interruzione volontaria della gravidanza, legge che ha prodotto l'esito positivo della riduzione degli aborti in Italia.

Ultima modifica di Mr. Bean : 03-06-2005 alle ore 15.50.07.
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