I campionati del mondo antirazzisti *

Ultrà e migranti, palla al centro e vinca chi non è razzista. Cioè chiunque, dal 6 al 10 luglio, a Montecchio, in Emilia, dove si giocano i mondiali antirazzisti. Un racconto in Carta del lunedì, dove si può leggere anche la recensione de ³Il derby del bambino morto², di Valerio Marchi, scritta da Massimo Ilardi. L¹altra faccia del calcio e dei suoi riti. http://www.carta.org/rivista/settima...4/sommario.htm
http://db.carta.org/calendario/event...fset=5&id=3495

La più grossa ipocrisia del razzista è sostenere di essere "antirazzista" , al meno in Italia dove l'antirazzismo si è radicato seguendo i dettami della sinistra , sinistra che ha pure abbracciato il riconoscimento al matrimonio e alle adozioni degli omosessuali , del pacifismo antiamericano schierandosi con quella bandiera arcobaleno contro tutto e tutti i loro interessi, della favorevole accoglienza della massiccia invasione di mussulmani di tutte le cittadinanze dall'Africa all'Asia , una manifesta solidarietà pro Palestinesi , nonostante tutte le loro crudeltà e la loro sete di sangue e di odio per un Israele sempre più sola , come noi sempre più pieni di loro che tanto ci impetosiscono , vorrei tanto vedere negli occhi l'antirazzista padre al quale la figlia gli presentasse il fidanzato immigrato mussulmano o di colore del Gana o del Senegal , per Dio! che risate , la conclusione , siamo tutti razzisti solo che ci sono i volta gabbana "antirazzisti" che fanno come gli struzzi dimenticando allo scoperto le parti intime e con le conseguenze che i loro protetti già hanno iniziato ad abusare. Sissignori facciano pure gli antirazzisti , sono degli ipocriti! Indigesto.

Prendiamo la parola "Razzismo" per il suo significato. Poi per quanto riguarda fare l'intolleranza islamica un principio, in quanto portatrice d'odio, è assai assurdo...per dio, la vioelnza c'è come c'è dappertutto, io tra un cristiano e un islamico scelgo sempre l'ateo.



Per favore modifica il mess che hai postato perché una cosa cosi non l'ho mai sentita

Non vedo dove dovrei modificare il mio msg , risponde al mio intendimento , siamo tutti razzisti , e nel profondo del cuore come dell'animo , è solo con esasperati esempi che puoi misurati , ma non fraintendere io non promuovo violenza ma solo evidenza , e che sottolineo , siamo tutti razzisti e apriamo gli occhi solo se ci tocca misurarci quando ci tocca personalmente!! Indigesto.

I razzisti sono gente troppo rigida con parecchi problemi psicologici...solo che poi scassano le balle anche a chi vuole godersi la vita in santa pace...se mia figlia si vorra scopare un negro superdotato ben per lei...tanto anche se dicessi di no lo farebbe lo stesso... Imporre la propria visione del mondo agli altri è proprio sintomo di infima sicurezza personale...però poi magari quando sarà il momento mi contraddirrò, neh, e sarò un padre superrepressivo...anzi, probabile..hehe..è il bello di questo mondo di girotondisti (termine con cui io ed i miei amici intendiamo i voltagabbana..)

Anzi, visto le manifestazioni di forza nuova dalle mie parti è meglio che mi inizi ad uniformare fin da subito, devo entrare nell'ottica di questo nuovo regime di paura. "Via tutti i negri e gli albanesi dall'Italia! Ama il tuo simile, disprezza tutto il resto!" Mi fanno quasi tenerezza...povere bestiole che si sentono minacciate...spero muoiano sotto il peso della loro stessa rigidità...

88! HH!

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Però su questo argomento sono dannatamente in contraddizione. La mia parte bestiale mi dice "sbattitene i coglioni, elimina tutti quelli che invadono il tuo territorio, pensa solo ai tuoi interessi". Ditemi che sbaglio, dai, ditemelo. Ditemi che è solo un sintomo di un carattere nevrotico e troppo rigido. Non esistono le razze, non esistono i gruppi, non esistono le etichette bianco, nero, giallo ...rosso e blu... vero? vero?? E invece esistono, haimè (forse non nella mia mente, ma nella mente degli altri sì..). Mi sa che non sono ancora pronto per questi campionati...

Il razzismo è qualcosa di radicato nella mente umana, è alla base della stuttura della psiche. E' ciò che permette all'uomo di distinguere ciò che è uguale a lui da ciò che è diverso. E' ciò che permette di catalogare e sistemizzare il mondo che ci circonda. Eliminarlo dalla mente della gente equivale a portare molti sull'orlo della pazzia e della totale confusione. E' impossibile, almeno su larga scala. Bisogna agire prima, sulle menti ancora giovani, ma non c'è nemmeno l'interesse, anzi, tutte le potenze e gli stati cercheranno nuovi soldati da arruolare nei loro schieramenti, figuriamoci se proporranno mai una valida propaganda antirazzista e veramente a favore della globalizzazione.

Quando una migrazione è un esodo , e quando questo esodo si impone inesorabile turbando l'equilibro degli ospitanti scaturisce l'essenza del significato della parola "razzista" da non confondere con xenofobo!. Sono abbastanza grande per ricordarmi 50 anni addietro nella mia piccola città un mio zio , commerciante ambulante prese per il sua lavoro un giovane negro che lavorava in un circo e per un due o tre anni i suoi affari aumentarono notevomente per l'interesse del pubblico per questo giovane e simpatico "negretto" in Italia di ripugnante si ricordava il razzismo praticato sugli ebrei e data l'omogeneità del nostro popolo quella diversa componente razzistica non si conosceva e non esisteva! ma oggi le cose sono molto cambiate e non ho vergogna di sostenere senza cattiveria o malignità che il pressing in aumento del loro convivere nel mio paese lo rende sempre meno mio , mi infastidisce , le facce diverse , le figure pure , i cambiamenti sono notevoli come nelle utenze di ospedali , scuole , treni , spiagge etc...etc... insomma dover sopportare quello e altro che verrà per quattro miserabili quattrini di chi deve seguitare ad arricchirsi giustificando il loro lavoro , ebbene non ci stò , sono diventato un intollerante , lo soffro , lo patisco ,e lo dico!. Indigesto.

Fai bene a dirlo, per carità. Se si rimane barricati su se stessi senza esporre le proprie ansie si rimane fermi dove si è in eterno. E penso sia questo il primo scoglio da affrontare. Certe manifestazioni xenofobe se non altro sollevano la questione.

Quello che preoccupa a me è che se anche noi occidentali ci aprissimo alla globalizzazione, siamo sicuri che i popoli "dall'altra parte" siano altrettando pronti ad un'apertura mentale del genere? Io ho i miei seri dubbi.

Vabbè, male che vada moriremo tutti soffocati dall'odio. In fondo è quello che ci meritiamo.

Pace & amore.

Mi sembra che dalla mia esposizione non traspaia ne xenofobia ne odio che di certo non albergano nel mio intimo , ma solo un rigetto per cambiamenti radicali e sempre più radicati che non capisco a che giovino!! quando per far star bene una minoranza (per ora) ne debba soffrire la maggioranza!. Abbiamo tanto fatto par avere un'organizzazione sociale migliore e ora ce la troviamo inadeguata , obsoleta , ed un riordino molto più complicato. Indigesto.