nella vita di tutti i giorni vi trovate di fronte a piccoli o grandi episodi di razzimo?
li sapete riconoscere?
e voi verso chi provate una certa "diffidenza"?

per quanto mi riguarda lo sento tutti i giorni, ogni volta che sento qualcuno dire:"era un terrone" oppure "gli zingari non lavorano"
poi ho dei grossi prolemi ad accettare i leghisti e dopo l'esperienza del g8 di genova provo una forte repulsione per le forze di polizia....non generalizzo però!!!

provo diffidenza per i cani di media taglia non tenuti al guinzaglio.
questo dopo la campagna pubblicitaria, fatta dai telegiornali, sulla feroce aggressività dei pitbull. provo diffidenza non solo per i pitbull ma per tutti i cani, non tenuti al guinzaglio, che assomigliano ai pitbull.

Credo che la stessa cosa succeda per gli immigrati.
la tv da risalto a qualche caso di marocchino, albanese eccetera assassino, criminale eccetera, e così si finisce per generalizzare. Magari non tutti generalizzano.
Ma io, per dirti, pur non essendo razzista, se mi succede di vedere in un vicolo buio, di sera, un marocchino o qualcuno con la pelle non bianca, avvicinarsi ad una bici e salirci e andare via, mi chiedo, automaticamente, se sia sua o di un altro. Se invece la stessa situazione ha per attore un bianco, automaticamente credo che sia la sua bici e stop.
Poi mi rendo conto di quello che ho pensato, e capisco che il razzismo inizia a germogliare a causa di semplici idee veicolate dalla cultura a cui si appartiene. Se non avessi senso autocritico per i miei pensieri, non metterei in discussione il fatto che il marocchino è un ladro, e il bianco no. E inizierei a manifestare nelle piazze contro i marocchini che rubano le bici nei vicoli bui la sera.

ciao rubin.
anche a me è successa la stessa cosa con i cani, tale e quale. Prima dell'esplosione del "fenomeno pit bull"non ne avevo così timore.

Purtroppo lo stesso vale per chi ha la pelle più scura, salvo che se incontro la sera in un vicolo qualcuno che ha la pelle o una fisionomia non Italiana, mi sale su prorio un moto di paura.
Se incontro da sola un Italiano in un vicolo....non ho paura, e se proprio ne ho molta di meno.
Questi sono pregiudizi....di cui ci hanno riempito la testa i mass media.

Un altro pregiudizio che ho è sulle persone che vanno in Chiesa. Tendo sempre a pensare che siano, non solo bigotte e chiuse, ma che siano piene di cattiveria.
Un altro pregiudizio bell e buono...chissà da dove mi è venuto fuori. Penso derivi da esperienze passate e da luoghi comuni che circolano in giro.

saluti

Io credo che la discriminante oggi sia il denaro. Una persona può essere di qualsiasi colore, anche dipinta, ma se ha soldi verrà rispettata. L'extracomunitario è il più delle volte indigente e dunque siamo portati a credere che più facilmente stia rubando la bicicletta. Se nel vicolo sulla bici ci fosse un barbone altoatesino sarebbe la stessa cosa.

sapete ogni qual volta sento una notizia al tg riguardante uno zingaro, un marocchino o una banda di albanesi ho una reazione istintiva che mi pone nella posizione diametralmente oppsta a quella che mi vorrebbero far assumere....allo stesso modo se sento che un gioielliere ha sparato alle spalle un rapinatore che stava SCAPPANDO dal suo negozio dopo averlo svaligiato provo una forte rabbia nei confronti del giustiziere

mi piace fidarmi delle mie impressioni, una volta nel paesino di 7000 anime in cui vivevo ho incontrato un ragazzo dalla pelle nera, era dicembre e alle 19.30 sembrava già notte, dopo averlo scambiato per un venditore ambulante(frutto del pregiudizio che c'è anche in me) mi ha spiegato di essersi addormentato sul pullman e di trovarsi a circa 50 km da casa sua, non c'erano più autobus per bergamo ne treni così dopo alcuni tentativi(un taxi costava 45euro) ho portato babacar a casa con me, ha dormito in casa mia e la mattina dopo l'ho accompagnato alla fermata delle corriere, con lui c'è ancora un buon rapporto ci sentiamo e prima o poi faremo un viaggio in senegal assieme.
non so se la situazione si fosse svolta nel medesimo modo, ma con protagonista un altoatesino, mi sarei comportata nello stesso modo...
mi sento razzista al contrario....giuro!

odissea
avrei preferito essere un caso isolato. Invece il potere della comunicazione ci ha in pugno. Ma possiamo aprirgli un pò le dita con il piede di porco della critica!

naima
E' vero. A volte mi capita di incrociare sulla strada un nero in giacca e cravatta e 24ore. Anche se sono le due di notte e siamo in periferia mi rassicura. Invece la maggiorparte degli estracomunitari vestono in modo trasandato, magari sono anche chiassosi.. e magari sono chiassosi perchè nella loro cultura è normale essere chissosi in pubblico, mentre da noi è più normale avere un comportamento misurato, mentre il chiassoso è un maleducato se non un ubriacone.

però il potere della comunicazione può andare anche oltre a questa considerazione ragionevole. Infatti, se i media iniziassero a informarci che qualche nero, benestante e ben vestito, è benestante e ben vestito perchè spaccia la droga che compra dai suoi amici rimasti in zimbabwe, e notizie di questo tipo si ripetessero spesso.. allora vedremmo illuminarsi di una diversa luce anche quel nero benestante e benvestito.

cioè provi simpatia per il perseguitato?
però anche questa non è una posizione equilibrata.
Beh, forse non è esattamente il tuo caso, ma talvolta succede che una persona non condanni un crimine commesso da un "diverso" per paura di essere tacciato di razzismo, oppure per un senso di colpa per queste persone povere eccetera. Ma non credo tu intenda questo. Cosa intendi precisamente per razzismo al contrario?

la diffidenza e il razzismo sono due cose completamente diverse! personalmente sono diffidente con chiunque non conosco e razzista verso nessuna popolazione!

E' vero, una persona può essere di carattere diffidente, diffidente con tutti. Ma quando la diffidenza è diretta ad una categoria di persone allora diventa pregiudizio.

e il pregiudizio lavora dentronoi e con il tempo diventa razzismo...una piaga della società...antica e moderna!