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Vecchio 03-12-2008, 11.25.12   #1
Betta1
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 27-11-2008
Messaggi: 1
Il superdaltonico Nietzsche

Oggi con la modernità, con le nuove religioni, (quali la pseudo scienza, la pseudo pedagogia, le pseudo ideologie), i vari multiformi illusori paradisi artificiali e le varie droghe pseudo ideologiche, troppo spesso l’uomo intrappolato sempre più dal moloch della competizione (cioè la velocità), il più delle volte quasi inavvertitamente, passo passo, perde il sintonico sincronismo con l’evoluzione dei tempi, e non ha e non fa più in tempo ad assimilare le adatte pedagogie e i costruttivi insegnamenti, che hanno forgiato molti uomini vincenti di una volta appagati veramente dal loro reale successo ( in quanto riuscivano a giungere dove loro volevano arrivare principalmente per se stessi), e non come oggi molti sempre più devono arrivare (ad esso successo) non più prevalentemente per se stessi, ma per essere accettati dagli altri, non a caso ultimamente (da un po’ di generazioni a questa parte) l’umanità più di ieri parla di libertà ma lentamente sta perdendo il senso di questa bellissima parola, perché pian piano il genere umano illudendosi e illudendo gli altri che liberandosi dei vecchi pedagoghi si acquista più autonomia e più libertà, inavvertitamente e inconsapevolmente sta tessendo la globale ragnatela della soggettività e della relatività che da tutti gli schemi apparentemente ci libera ma che in realtà rende sempre più (grandi masse di umanità) schiavi di uno schema più grande e di maestri che (a masse prevalentemente intorpidite o semi accondiscendenti) gridano abbasso i maestri (mentre continuano le loro prediche), ignorando e facendo induttivamente ignorare (ai loro inconsapevoli adepti) e che nel nome dell’abbasso i maestri continuano loro a fare i maestri (non autorizzati) a ignari alunni drogati dall’illusione di essersi liberati di ogni tipo di maestro e di legami.
I quali alunni più o meno consapevolmente in molteplici forme (implicite ed esplicite) declamano ai quattro venti: a mare i padri dell’umanità e della storia costruttiva, a mare i classici, a mare i matematici, i logici, i sistematici, a mare dio e a mare i maestri, a mare i genitori, a mare le mogli e mariti e alla fine a mare i figli e gli amici, oh come ci sentiamo leggeri (cioè vuoti) e finalmente liberi (cioè soli) adesso che ci siamo liberati di tutto e di tutti. E all’interno della suddetta esplicita esclamazione dei più (a mare tutto) si continua a nuotare nel mare sconfinato della soggettività relativista (spazio da cui ogni uno racconta se stesso), dalle cui onde spumeggianti compare sorridente il maestro dei maestri, il principe, del non ascoltate le prediche degli altri ( perché non è logico seguire la logica ) ma ascoltate i miei sermoni ( che sono di una illogicità illogicistica ), sto parlando del superdaltonico Nietzsche che fu così illogisticamente lungimirante da scambiare il cattolicesimo con il cristianesimo e il cristianesimo con il cattolicesimo, il determinante per indeterminante, il logico per l’illogicismo e l’illogicismo per il logico.
Certo è facile fare i pseudo maestri attraverso un fiume di disancorate e disancoranti solo parole togliendo agli altri:
• ogni punto di obiettività confrontativa “parole-essenza-fatti”
• ogni logica dialettica ( non basata su architettata costruzione teoretica ) ma fondata sul solido fondamento comparativo ( realista – sperimentale ), dell’utilizzazione di tutte le facoltà umane ( compresi tutti e cinque i sensi ) per interagire con la realtà soggettiva – oggettiva e gli altri.
Ed è facile dicevo partendo dal ( da me ) su contestato atteggiamento soggettivo – relativista fare i maestri innominati e proclamare proclami inconfutabili, ma il navigatore Nietzsche e i Nietzscheani e quanti navigano ( unicamente ) nelle stesse acque della soggettività relativista, sono stati nel passato, lo sono oggi nel presente e lo saranno nel futuro, ( contro la loro volontà ) trasportati dagli eventi della vita concreta a confrontarsi ( mediante strumenti dialettici diversificati ) con opinioni opposte.
E tutti costoro ( i soggettivisti – relativisti ) portati dalle onde delle concrete contraddizioni presenti nel mare in cui navigano ( con tutti coloro che perseverano nei loro preconcetti ) naufragheranno sugli scogli della realtà obiettiva.


Cosa ne pensate?
Betta1 is offline  
Vecchio 03-12-2008, 15.19.30   #2
arsenio
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
Riferimento: Il superdaltonico Nietzsche

Citazione:
Originalmente inviato da Betta1
Oggi con la modernità, con le nuove religioni, (quali la pseudo scienza, la pseudo pedagogia, le pseudo ideologie), i vari multiformi illusori paradisi artificiali e le varie droghe pseudo ideologiche, troppo spesso l’uomo intrappolato sempre più dal moloch della competizione (cioè la velocità), il più delle volte quasi inavvertitamente, passo passo, perde il sintonico sincronismo con l’evoluzione dei tempi, e non ha e non fa più in tempo ad assimilare le adatte pedagogie e i costruttivi insegnamenti, che hanno forgiato molti uomini vincenti di una volta appagati veramente dal loro reale successo ( in quanto riuscivano a giungere dove loro volevano arrivare principalmente per se stessi), e non come oggi molti sempre più devono arrivare (ad esso successo) non più prevalentemente per se stessi, ma per essere accettati dagli altri, non a caso ultimamente (da un po’ di generazioni a questa parte) l’umanità più di ieri parla di libertà ma lentamente sta perdendo il senso di questa bellissima parola, perché pian piano il genere umano illudendosi e illudendo gli altri che liberandosi dei vecchi pedagoghi si acquista più autonomia e più libertà, inavvertitamente e inconsapevolmente sta tessendo la globale ragnatela della soggettività e della relatività che da tutti gli schemi apparentemente ci libera ma che in realtà rende sempre più (grandi masse di umanità) schiavi di uno schema più grande e di maestri che (a masse prevalentemente intorpidite o semi accondiscendenti) gridano abbasso i maestri (mentre continuano le loro prediche), ignorando e facendo induttivamente ignorare (ai loro inconsapevoli adepti) e che nel nome dell’abbasso i maestri continuano loro a fare i maestri (non autorizzati) a ignari alunni drogati dall’illusione di essersi liberati di ogni tipo di maestro e di legami.
I quali alunni più o meno consapevolmente in molteplici forme (implicite ed esplicite) declamano ai quattro venti: a mare i padri dell’umanità e della storia costruttiva, a mare i classici, a mare i matematici, i logici, i sistematici, a mare dio e a mare i maestri, a mare i genitori, a mare le mogli e mariti e alla fine a mare i figli e gli amici, oh come ci sentiamo leggeri (cioè vuoti) e finalmente liberi (cioè soli) adesso che ci siamo liberati di tutto e di tutti. E all’interno della suddetta esplicita esclamazione dei più (a mare tutto) si continua a nuotare nel mare sconfinato della soggettività relativista (spazio da cui ogni uno racconta se stesso), dalle cui onde spumeggianti compare sorridente il maestro dei maestri, il principe, del non ascoltate le prediche degli altri ( perché non è logico seguire la logica ) ma ascoltate i miei sermoni ( che sono di una illogicità illogicistica ), sto parlando del superdaltonico Nietzsche che fu così illogisticamente lungimirante da scambiare il cattolicesimo con il cristianesimo e il cristianesimo con il cattolicesimo, il determinante per indeterminante, il logico per l’illogicismo e l’illogicismo per il logico.
Certo è facile fare i pseudo maestri attraverso un fiume di disancorate e disancoranti solo parole togliendo agli altri:
• ogni punto di obiettività confrontativa “parole-essenza-fatti”
• ogni logica dialettica ( non basata su architettata costruzione teoretica ) ma fondata sul solido fondamento comparativo ( realista – sperimentale ), dell’utilizzazione di tutte le facoltà umane ( compresi tutti e cinque i sensi ) per interagire con la realtà soggettiva – oggettiva e gli altri.
Ed è facile dicevo partendo dal ( da me ) su contestato atteggiamento soggettivo – relativista fare i maestri innominati e proclamare proclami inconfutabili, ma il navigatore Nietzsche e i Nietzscheani e quanti navigano ( unicamente ) nelle stesse acque della soggettività relativista, sono stati nel passato, lo sono oggi nel presente e lo saranno nel futuro, ( contro la loro volontà ) trasportati dagli eventi della vita concreta a confrontarsi ( mediante strumenti dialettici diversificati ) con opinioni opposte.
E tutti costoro ( i soggettivisti – relativisti ) portati dalle onde delle concrete contraddizioni presenti nel mare in cui navigano ( con tutti coloro che perseverano nei loro preconcetti ) naufragheranno sugli scogli della realtà obiettiva.


Cosa ne pensate?

Benvenuta betta, new entry; mi sembra che qui la prevalenza sia maschile. Credo di essere d'accordo con te, sulle pseudoscienze,sulle astrologie scambiate per scienza a rimorchio del pattume importato dalla genericità dello spiritualismo della scienza Usa. Non parlo ovviamente delle filosofie orientali che rispetto,anche se che giudico di difficile occidentalizzazione,o ricuperabili per alcune teorie rese più accettabili dalla nostra cultura (es. Jung)

D'accordo sono pure sulle pseudoargomentazioni, per l'usanza che oggi imperversa di parlare parlare tanto per non dire nulla. Così per le aggregazioni supine,per le comunità dove tutti finiscono per allinearsi ad un gruppo-pensiero.

D'accordo sulle più brillanti menti del nostro tempo definiti “cattivi maestri” (Eco,Cacciari, Vattimo,Galimberti, e praticamente tutti i filosofi critici impegnati sulle contraddizioni e inadeguatezze e problemi della nostra società tecnologica, globalizzata, transculturale.

La cultura della chat domina con l'insignificanza di frasi smozzicate di cellulari e dei siti virtuali o, viceversa, di elucubrazioni incoerenti, ma la logica è l'etica del linguaggio. Siamo bombardati da informazioni senza saper discernere ciò che vale,da una disabituazione alla frase logico-consequenziale, in Internet da link, da “copia e incolla” e di immagini volgari; la realtà non conta più nulla se non riprodotta dalle camere digitali. I classici non vengono più ristampati,si legge solo a comando dell'industria culturale. Il degrado politico culturale è appena all'inizio.

E' l'epoca delle “passioni tristi”, dell'eclissi dei sentimenti,delle emozioni false che commuovono solo se spettacolarizzate dai media, della società liquida di Zygmut Bauman. Dell' usa e getta,del trash ovunque. La diseducazione è il nuovo galateo a cui attenersi, pena l'esclusione.

Nietzsche non lo maltratterei tanto ... filosofo imprescindibile per la cultura del '900 ,affermò Claudio Magris, ma direi che è più che mai attuale nel terzo millennio. Certo che per comprendere questo filosofo tra i più controversi e ancora incompresi, comprensibilmente avversato dalle gerarchie ecclesiastiche, distorto da indebite attribuzioni ideologiche: profeta nazista, poi icona comunista, travisati molti suoi termini chiave, lo stesso Ubermensch era un “oltreuomo”e non un superuomo; la sua “volontà di potenza” in realtà dai suoi scritti, si riferiva al potere di donare non mediocrità,altrimenti, che senso avrebbe?. Io consiglieri alcune letture dirette.

Oggi, come ho detto in altri post, filosofo ineludibile per la scienza a cui diede un nuovo orientamento nel '900, è il falsificazionista Popper. Per il quale esistono solo congetture anche per quanto riguarda l'induzione empirica. Si potrebbe pensare al Nietzsche la cui frase più citata è “non esiste alcuna verità,ma solo interpretazioni, che è sempre la cautela filosofica che non deve mai credere a ciò che vede.

arsenio is offline  
Vecchio 03-12-2008, 17.09.19   #3
Giorgiosan
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Data registrazione: 30-09-2004
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Riferimento: Il superdaltonico Nietzsche

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Oggi con la modernità, con le nuove religioni, (quali la pseudo scienza, la pseudo pedagogia, le pseudo ideologie), i vari multiformi illusori paradisi artificiali e le varie droghe pseudo ideologiche, troppo spesso l’uomo intrappolato sempre più dal moloch della competizione (cioè la velocità), il più delle volte quasi inavvertitamente, passo passo, perde il sintonico sincronismo con l’evoluzione dei tempi, e non ha e non fa più in tempo ad assimilare le adatte pedagogie e i costruttivi insegnamenti, che hanno forgiato molti uomini vincenti di una volta appagati veramente dal loro reale successo ( in quanto riuscivano a giungere dove loro volevano arrivare principalmente per se stessi), e non come oggi molti sempre più devono arrivare (ad esso successo) non più prevalentemente per se stessi, ma per essere accettati dagli altri, non a caso ultimamente (da un po’ di generazioni a questa parte) l’umanità più di ieri parla di libertà ma lentamente sta perdendo il senso di questa bellissima parola, perché pian piano il genere umano illudendosi e illudendo gli altri che liberandosi dei vecchi pedagoghi si acquista più autonomia e più libertà, inavvertitamente e inconsapevolmente sta tessendo la globale ragnatela della soggettività e della relatività che da tutti gli schemi apparentemente ci libera ma che in realtà rende sempre più (grandi masse di umanità) schiavi di uno schema più grande e di maestri che (a masse prevalentemente intorpidite o semi accondiscendenti) gridano abbasso i maestri (mentre continuano le loro prediche), ignorando e facendo induttivamente ignorare (ai loro inconsapevoli adepti) e che nel nome dell’abbasso i maestri continuano loro a fare i maestri (non autorizzati) a ignari alunni drogati dall’illusione di essersi liberati di ogni tipo di maestro e di legami.
I quali alunni più o meno consapevolmente in molteplici forme (implicite ed esplicite) declamano ai quattro venti: a mare i padri dell’umanità e della storia costruttiva, a mare i classici, a mare i matematici, i logici, i sistematici, a mare dio e a mare i maestri, a mare i genitori, a mare le mogli e mariti e alla fine a mare i figli e gli amici, oh come ci sentiamo leggeri (cioè vuoti) e finalmente liberi (cioè soli) adesso che ci siamo liberati di tutto e di tutti. E all’interno della suddetta esplicita esclamazione dei più (a mare tutto) si continua a nuotare nel mare sconfinato della soggettività relativista (spazio da cui ogni uno racconta se stesso), dalle cui onde spumeggianti compare sorridente il maestro dei maestri, il principe, del non ascoltate le prediche degli altri ( perché non è logico seguire la logica ) ma ascoltate i miei sermoni ( che sono di una illogicità illogicistica ), sto parlando del superdaltonico Nietzsche che fu così illogisticamente lungimirante da scambiare il cattolicesimo con il cristianesimo e il cristianesimo con il cattolicesimo, il determinante per indeterminante, il logico per l’illogicismo e l’illogicismo per il logico.
Certo è facile fare i pseudo maestri attraverso un fiume di disancorate e disancoranti solo parole togliendo agli altri:
• ogni punto di obiettività confrontativa “parole-essenza-fatti”
• ogni logica dialettica ( non basata su architettata costruzione teoretica ) ma fondata sul solido fondamento comparativo ( realista – sperimentale ), dell’utilizzazione di tutte le facoltà umane ( compresi tutti e cinque i sensi ) per interagire con la realtà soggettiva – oggettiva e gli altri.
Ed è facile dicevo partendo dal ( da me ) su contestato atteggiamento soggettivo – relativista fare i maestri innominati e proclamare proclami inconfutabili, ma il navigatore Nietzsche e i Nietzscheani e quanti navigano ( unicamente ) nelle stesse acque della soggettività relativista, sono stati nel passato, lo sono oggi nel presente e lo saranno nel futuro, ( contro la loro volontà ) trasportati dagli eventi della vita concreta a confrontarsi ( mediante strumenti dialettici diversificati ) con opinioni opposte.
E tutti costoro ( i soggettivisti – relativisti ) portati dalle onde delle concrete contraddizioni presenti nel mare in cui navigano ( con tutti coloro che perseverano nei loro preconcetti ) naufragheranno sugli scogli della realtà obiettiva.


Cosa ne pensate?

Benvenuta.

Penso che la tua sia stata una analisi culturale e sociologica efficace e passionale.
Dunque non voglio soffermarmi su singoli punti per precisare questo o quello, anche perché mi è parso che essenzialmente tu sia fortemente critica nei confronti del relativismo e ne sottolinei sia le contraddizioni sia il suo esito pratico, un individualismo assoluto. Dunque nulla da eccepire da parte mia.

E' difficile essere libero da contraddizioni, almeno per me, e non è detto che non possano avere una funzione euristica.

Credo che i forumisti di Riflessione non lo siano ( relativisti assoluti, un ossimoro, e idividualisti assoluti), in generale.
Per quale motivo cercherebbero di confrontare, se no, le loro riflessioni con quelle degli altri?

Ciao Betta1

Ultima modifica di Giorgiosan : 04-12-2008 alle ore 10.33.32.
Giorgiosan is offline  

 



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