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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 12-08-2004, 15.18.31   #201
Giulma
Utente bannato
 
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
Citazione:
Messaggio originale inviato da Mirror


...


L'Illuminato é pienamente nel mondo, ma non più del mondo...come tu m'insegni.

Questa è anche la mia condizione, anche se non sono un "Illuminato".


...




"L'Illuminato é pienamente nel mondo, ma non più del mondo...come tu m'insegni."


L'illuminato è pienamente (non proprio pienamente) nel mondo, ...

Interessante.


"Questa è anche la mia condizione, anche se non sono un "Illuminato"


Meno male, una risposta illuminante.

Ciao, Giulio
Giulma is offline  
Vecchio 12-08-2004, 15.32.32   #202
atisha
Ospite pianeta Terra
 
L'avatar di atisha
 
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
Trovo interessante l'acuta osservazione di Nicola che nota come l'ego si sente "giudicato" solo quando si percepisce sminuito, e non quando, invece, è esaltato.

stessa medaglia, Mirror...stessa medaglia!!! ..prima poi emerge anche quella...
atisha is offline  
Vecchio 12-08-2004, 15.39.45   #203
Giulma
Utente bannato
 
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
Re: L'inganno dell'illuminazione

Citazione:
Messaggio originale inviato da VanLag
La società umana e la sua cultura sono state strutturate per creare i disagio dentro di noi al fine di venderci i rimedi. Per fare questo la società ha posto davanti all’uomo un traguardo irraggiungibile che si è espresso in un modello di perfezione, quale il santo, il messia, l’avatar etc…. o in altre culture si è espresso come uno stato dell’essere, illuminazione, autorealizzazione etc.

Un secondo dopo la formulazione di queste idee, tutta l’umanità che non incarnava quei modelli. si è trovata nella posizione di essere sbagliata, inadeguata ed ha iniziato a struggersi per diventare qualche cosa che non avrebbe mai potuto diventare, per il semplice motivo che la natura, cioè l’architetto della vita, non è interessata alle imitazioni e fatto un Budda non aveva nessun interesse a farne un altro.

A migliaia di anni, cioè oggi, quell’insoddisfazione è diventata il motore della società dei consumi in quanto, non potendo raggiungere quell’obbiettivo impossibile, l’uomo si è buttato su surrogati e palliativi raggiungibili, cioè i beni materiali.

In sintesi, l’uomo infelice è una manna per questa società e questa società deve mantenerci infelici, infatti, un uomo pienamente soddisfatto non si strugge per avere più di ciò che ha, e per essere più di ciò che è, (cosa per altro impossibile).



“Per fare questo la società ha posto davanti all’uomo un traguardo irraggiungibile che si è espresso in un modello di perfezione, quale il santo, il messia, l’avatar etc…. o in altre culture si è espresso come uno stato dell’essere, illuminazione, autorealizzazione etc.”

No. Questo è quello che dici tu, va bene. Ascolta però quest’altro pensiero:

Ci sono stati esseri che nel passato, esseri senzienti, naturalmente, hanno parlato perché era necessario dire certe cose. E’ la società, che dopo, si è sviluppata nel bene e nel male con quanto detto. Spesso e volentieri modificandolo e organizzandolo in sistemi ideologici e religiosi, che portano poi a illusorie felicità, e niente più, oltre che a tanto dolore, separazione, e odio tra gli esseri.

“A migliaia di anni, cioè oggi, quell’insoddisfazione è diventata il motore della società dei consumi in quanto, non potendo raggiungere quell’obbiettivo impossibile, l’uomo si è buttato su surrogati e palliativi raggiungibili, cioè i beni materiali.”

No. Quell’obiettivi è stato raggiunto, invece, da molti, nel tempo, a diversi livelli. Le parole di Cristo (il suo reale messaggio e la sua vita), ad esempio, hanno illuminato migliaia di persone.


Ciao, Giulio
Giulma is offline  
Vecchio 12-08-2004, 17.26.19   #204
Giancarlo_Deangelis
Utente bannato
 
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 183
X Giulio.

" A migliaia di anni, cioè oggi, quell'insodisfazione è diventata il motore della società dei consumi in quanto, non potendo raggiungere quell'obbiettivo impossibile l'uomo si è buttato su dei surrogati e paliativi raggiungibili, cioè: i beni materiali"

Giulio.

" No! Invece quell'obbiettivo, nel tempo, è stato raggiunto da molti e a diversi livelli. Le parole di Cristo ( il suo reale messaggio e la sua vita, ad esempio), hanno illuminato migliaia di persone."

Giancarlo.

Io penso esattamente il contrario, poiché le carneficine e le separazioni che sono state fatte in suo nome e che continuano ancora, non mi sembra che abbiano illuminato poi tanto. Se quella è l'illuminazione di cui parlate, grazie tante: ne possiamo fare a meno.
Allora, amici ed amiche;
vedete come la scala del pensare si auto porta, verso l'alto mistero della vita?
Vedete come ogni uscio che si apre è servito da un pianerottolo?
E la scala riparte, se ne va sempre più su, dove gli occhi si serrano e non arrivano.
Nessuno è depositario di verità assolute:
ma tante mezze verità fanno i gradini del sapere.
Gesù, che attendeva, aveva già i suoi dubbi in parabole.
il suo allargar le braccia era un invito, ma stringeva l'aria.
Anche Socrate, su tanti supposti interrogativi, è dovuto soccombere all'utopia delle leggi. I grandi lampi, che nascono al pensare, non sono facilitati dall'abitudinarietà. Complessita della materia sulla complessità della mente che elabora? Quante donne si dogliano, per figli che questa società, poi, incattivisce dentro la realtà del vivere? La fantasia che ricama i sogni infastidisce, come le sere del frinire lesto, delle cicale che cercano l'amore. Quanto al pensare, voi sapete che i bambini non restano mai nella pancia, ma non sò quanti diventeranno adulti né se avranno la dignità d'uomo. A me basterebbe sapere di una vita armonica, più che dei suoi segreti, che la fantasia lavori anche se stride nelle convulsioni sociali. In quanto a Dio, io l'ò sempre al mio desco; assaggia le pietanze del mio pasto senza che io lo preghi. State certi che Lui sa, di questi granelli tutti i segreti; di questi granelli insignificanti dispersi sotto la sua luce.

Un saluto e abbraccio da Giancarlo.
Giancarlo_Deangelis is offline  
Vecchio 12-08-2004, 21.05.51   #205
VanLag
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Messaggi: 2,959
Re: Re: L'inganno dell'illuminazione

Citazione:
Messaggio originale inviato da Giulma
Ci sono stati esseri che nel passato, esseri senzienti, naturalmente, hanno parlato perché era necessario dire certe cose.

Giulio ho letto quanto scrivi ma non sono d’accordo per i motivi che vado ad elencare.

Io credo che pensatori e maestri del passato non vadano assolti, soprattutto se si vedono i guasti di questa nostra società.
(Cito ancora Pirsig perché lo spiega bene). Prima della storia scritta, l’uomo, (e non era l’uomo delle caverne), ha vissuto per un periodo temporale maggiore a cinque volte la storia scritta, senza la dualità di spirito e materia, soggetto ed oggetto, sostanza e forma, bene e male, bello e brutto….etc.
Quelle divisioni sono solo fantasmi, dei immortali del mito moderno che ci appaiono reali perché anche noi siamo dentro quel mito. In realtà sono una creazione artistica proprio come gli dei antropomorfi che hanno sostituito.
Perché siamo andati in quella direzione? Ci siamo andati perché i nostri avi, con animo sempre più sgombro nei confronti del mondo che li circondava, andavano maturando una maggiore capacità di astrazione che indicava nel vecchio mito, non una verità rivelata ma una fantasiosa creazione dell’arte. Questa consapevolezza che mai prima di allora era esistita sulla scena del mondo, diede al mondo di allora un livello di trascendenza del tutto nuovo.
Ma il mito prosegue e ciò che distrugge il vecchio diventa il nuovo; A sua volta il nuovo mito, si trasforma in filosofia e religione, e filosofia e religione, serbano la permanenza in modo nuovo, come qualche cosa di sacro.

Fu la voglia di trascendenza, l’ambizione di rubare l’immortalità agli dei, a spingerci su questa strada…… Ma era frutto di una fantasia, di una visiona, magari benigna nell’animo di chi la percepì, ma era pur sempre una visione.

C’è, per altro l’intelligenza della natura, (della vita), che nulla ha a che vedere col nostro pensiero marcio, e che si muove in un afflato che fa pulsare all’unisono ogni atomo del creato compreso il nostro “essere”.
Nulla a che vedere con le romantiche realizzazioni di maggior bene, maggior bello, maggior buono, che sono solo idee della mente. La vita è giù qui nel nostro cuore che batte e vuole esprimersi, accogliamola e viviamola senza chiuderla in anguste pareti mentali …… e tutto ciò che possiamo fare.
Poi, per l’amor di “dio” indossiamo ogni giorno la maschera da impiegato ed andiamo nelle fabbriche e negli uffici a fare girare le ruote di questo enorme ingranaggio che è la nostra società, (ormai ne siamo tutti preda), ma se vedremo cosa stiamo facendo, se comprenderemo i meccanismi che ci imprigionano, forse l’ingranaggio lavorerà per noi e non più noi per lui.

Buone vacanze a tutti....... (Non scriverò più in questo 3d)
VanLag is offline  
Vecchio 20-08-2004, 09.37.56   #206
Giulma
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Giancarlo_Deangelis


Io penso esattamente il contrario, poiché le carneficine e le separazioni che sono state fatte in suo nome e che continuano ancora, non mi sembra che abbiano illuminato poi tanto. Se quella è l'illuminazione di cui parlate, grazie tante: ne possiamo fare a meno.




Le carneficine e le separazioni le fanno coloro che vivono nelle tenebre, cioè nella mente, e sono schiavi della mente stessa. Questo non significa che invece, ci sono state molte persone che, con il messaggio di Cristo, si sono invece illuminate.

Ciao, Giulio
Giulma is offline  
Vecchio 20-08-2004, 09.44.21   #207
Giulma
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Messaggi: 558
Re: Re: Re: L'inganno dell'illuminazione

Citazione:
Messaggio originale inviato da VanLag
Giulio ho letto quanto scrivi ma non sono d’accordo per i motivi che vado ad elencare.


...




“Io credo che pensatori e maestri del passato non vadano assolti, soprattutto se si vedono i guasti di questa nostra società.”

I guasti li fanno gli esseri che, venuti dopo, utilizzano certi insegnamenti modificandoli e distorcendoli a proprio uso e consumo. Nulla hanno a che fare con gli insegnamenti originali. Ma questo è dovuto alla libertà dell’essere di poter modificare e deviare un insegnamento reale. Ma non sempre e non per tutti è così.

“C’è, per altro l’intelligenza della natura, (della vita), che nulla ha a che vedere col nostro pensiero marcio, e che si muove in un afflato che fa pulsare all’unisono ogni atomo del creato compreso il nostro “essere”.
Nulla a che vedere con le romantiche realizzazioni di maggior bene, maggior bello, maggior buono, che sono solo idee della mente. La vita è giù qui nel nostro cuore che batte e vuole esprimersi, accogliamola e viviamola senza chiuderla in anguste pareti mentali …… e tutto ciò che possiamo fare.”

Certo, ma che credi che nel messaggio di Buddha o di Cristo, ad esempio, questo non era detto? Questo, e molto di più.

Ciao, Giulio
Giulma is offline  
Vecchio 21-08-2004, 09.34.27   #208
Giancarlo_Deangelis
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X gyta.....

" Non siamo qui alla ricerca di "conclusioni", ma-al massimo-per crescere insieme"

Punto di domanda: chi ha stabilito questo?

" A proposito di beatiful e paletti"

Quando esiste una qualsiasi intenzione di ricerca o di semplice crescita collettiva, non ci si può esimere, comunque, dal seguire delle linee guida o di porre dei paletti, che danno quel minimo di serietà a quello che si sta cercando di attuare. Tutto il resto è Beatiful. Attuare quello che ho affermato, presuppone la comprensione dei limiti umani, mentre il "caos" ci fa rimanere in quella presunzione, molto umana che, a quanto sembra, è dura a morire. Senza nessuna offesa, ma dalla piena comprensione delle mie e altrui possibilità.
Con sincera simapatia, Giancarlo.
Giancarlo_Deangelis is offline  
Vecchio 24-08-2004, 13.25.37   #209
VanLag
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Mi spiace essere sempre negativo.... ma

Se Pirsig individuava nei primi vagiti del pensiero umano, (lui si riferiva ai filosofi greci), il fattore della nascita della dualità.

Ciò che a questo punto occorre assolutamente capire è che fino a quel momento e per un periodo temporale maggiore di cinque volte la storia scritta, la dualità di spirito e materia, soggetto ed oggetto, sostanza e forma, non esistevano. Queste divisioni non sono che invenzioni del pensiero venute dopo.

con parole ancora più di fuoco U.G. Krishnamurti sottolinea questo stesso concetto e getta su un preciso evento storico, (la nascita del pensiero) la responsabilità del mondo com’è oggi.

Qualunque sia la cosa che i nostri antenati hanno sperimentato -- consapevolezza di se coscienza di se -- con essa hanno piantato i semi della totale distruzione dell'uomo. Tutte le religioni sono sorte dalla divisione nella coscienza nell'uomo. Tutti gli insegnamenti di questi maestri, distruggeranno inevitabilmente la razza umana. Non c'è scopo nel fare rivivere tutte queste cose e dare il via ad un nuovo movimento. Sono cose morte, finite.

Tutto ciò che è nato dalla divisione nella nostra coscienza, è distruttivo, è violento. È così perché il suo fine non è di proteggere questo organismo vivente, non la vita, ma solo la continuità del pensiero, in modo che possa mantenere lo "status quo" della cultura o della società o comunque vogliate chiamarla. I problemi sono neurologici. Se voi date una possibilità al corpo, esso gestirà tutti questi problemi. Ma se provate a trattarli a livello psicologico o etico, non avrete successo.


Potranno essere parole scomode e difficili da digerire ma credo che ogni cercatore onesto non possa esimersi dal meditarle a fondo …. anche se il gradino successivo è la realizzazione che quel pensiero è la materia costituente del nostro senso di identità, cioè di ciò che pensiamo di essere e che è il nostro stesso io ad essere falso. Come dice Nisargdatta: - non esistono persone ma solo fasci di memorie e di abitudini. – o ancora – La libertà non è della persona ma dalla persona.

Tre saggi, forse tre illuminati, che ci danno un’immagine dell’illuminazione un po’ più realistica e ci fanno capire che ogni nostro pensiero su di essa non può che essere un inganno…. Una mistificazione.

VanLag is offline  
Vecchio 24-08-2004, 14.43.05   #210
atisha
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Qualunque sia la cosa che i nostri antenati hanno sperimentato -- consapevolezza di se coscienza di se -- con essa hanno piantato i semi della totale distruzione dell'uomo...

Tutto ciò che è nato dalla divisione nella nostra coscienza, è distruttivo, è violento....

Il metodo educativo che più o meno abbiamo tutti ricevuto..tende a costruire delle logiche (forse ideologiche) personalità...saggi e mercati spirituali compresi.
Il senso è che tutti insegnano a "plasmare" educazioni, edificando contemporaneamente delle caratteristiche che vanno a bloccare la "Reale" comprensione delle cose ...la natura stessa.
La formazione dell'uomo come natura "essenziale" deve poter comprendere uno sviluppo totale, basato sia sulla sensorialità, sessualità, emotività ed intellettualità.
Pochi..veramente pochi ci hanno fornito un indirizzo libero...un pacchetto evolutivo spinto alla completezza...a quell'unità dove poterci ricongiungere al Tutto..all'Uno immanente.
Partendo dai fallimenti del nostro viziato senso d'identità..rieducandoci (morendo e rinascendo) ci troveremo anche a visionare quanto è difficile uscire dal "mercato" dell'educazione anche spirituale per avviarci alla sola via d'uscita....
atisha is offline  

 



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