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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 26-08-2004, 08.56.44   #1
neman1
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Data registrazione: 24-04-2004
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permalosi???

Ciao a tutti

Un avvocato deve assolvere la permalosia...Secondo voi con quali argomentazioni o fatti? Qualcuno saprebbe indicarmi una caso di permalosia positiva aldila dei discorsi idealistici? Grazie
neman1 is offline  
Vecchio 26-08-2004, 09.37.51   #2
Lai
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l'unica cosa che mi viene in mente...è:

il sapere vedere che ciò che sta dietro all'essere permaloso.
di solito ci si mette sulla difesa quando le persone toccano un punto che per noi è già un pò dolente....
per quel che ne so io la persona permalosa, probabilmente non riesce ad accettarsi completamente e non riesce ad offrontare alcuni dei propri limiti...sul momento in cui gli vengono rinfacciati di solito nega o sottolinea l'evidenza ( tipo: beh ! e allora!!!!)
segue un muso o una litigata o un'arrabbiatura....

Fatto sta che colui che ha fatto presente un certo lato trova un muro di incomunicabilità...

l'altro ( il permaloso ) si nasconde ben bene dietro questo muro e di solito sta di un male che credo basti immaginarlo...

se per caso positivo intendi difendibile....
che ne dici di questa situazione:

soggetto A sa benissimo che se tocca il concetto X soggettoB si incavola e poi ci sta male...

soggetto A gira coltello nella piaga in maniere reiterata...
consapevole del dolore che provoca
e sapendo anche che non è di aiuto ( della serie protrebbe affrontare la questione in altro modo più costruittivo x entrambi e meno doloroso)


chissà se ho colto....
fammi sapere...

ciao

Lai is offline  
Vecchio 26-08-2004, 10.26.20   #3
neman1
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Data registrazione: 24-04-2004
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Ciao Lai

..si hai colto la cosa...con un'unica aggiunta che mi riferivo anche ad una funzionalita' costruttiva dell'essere permalosi. Quale spiegherebbe anche i propri limiti a vivere per un puro fatto di sensibilita', e' questo non mi sembra giusto....essere limitati dalla sensibilita stessa, rinunciare alla cosa piu bella che noi umani possiamo avere per superare certi limiti oppure rimanerci in qualche maniera "nascosti" dietro. Che ne dici su questo? Ciao Lai e grazie della risposta....come si vede, ho le idee un po confuse a riguardo.
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Vecchio 26-08-2004, 11.46.24   #4
Naima
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Io sono abbastanza permalosa lo ammetto, ma di positivo posso dire che il fatto di essere facilmente urtabili ti porta ad essere più sensibile anche nei confronti degli altri e, almeno per quanto mi riguarda, a cercare di non provocare loro sofferenze gratuite. Apprezzo chi invece criticandomi in maniera costruttiva cerca di aiutarmi in qualcosa di importante, ma detesto chi commenta e sentenzia tanto per evidenziare le caratteristiche altrui, magari ridicolizzandole o denigrandole per sentirsi lui migliore.
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Vecchio 26-08-2004, 12.15.21   #5
neman1
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Data registrazione: 24-04-2004
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Messaggio originale inviato da Naima
Io sono abbastanza permalosa lo ammetto, ma di positivo posso dire che il fatto di essere facilmente urtabili ti porta ad essere più sensibile anche nei confronti degli altri e, almeno per quanto mi riguarda, a cercare di non provocare loro sofferenze gratuite. Apprezzo chi invece criticandomi in maniera costruttiva cerca di aiutarmi in qualcosa di importante, ma detesto chi commenta e sentenzia tanto per evidenziare le caratteristiche altrui, magari ridicolizzandole o denigrandole per sentirsi lui migliore.

Eggia' Naima, grazie anche a te per avermi chiarito ulteriormente qualcosa di apparentemente banale. Il fatto sta che uno si trova con certe permalosie ancora dall'infanzia su quale ha costruito poi tutto il personaggio deviato...da un lato non vuole cedere nel nome di chissa' quale valore etico, dall'altra si trova a fare i conti con il destino che mette alle strette che dopo un lungo andare rivela le decisioni prese (nobili e giuste all'epoca) controproducenti. Ovviamente quel qualcuno sono io, che perde ognitanto la capacita' di vederci chiaro. Grazie comunque, a te e a Lai....ci devo riflettere e rivoluzionare tutto il mio senso, sistema di giustizia etica. Ciao
neman1 is offline  
Vecchio 26-08-2004, 15.40.59   #6
iris_1
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Messaggi: 493
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Messaggio originale inviato da Naima
Io sono abbastanza permalosa lo ammetto, ma di positivo posso dire che il fatto di essere facilmente urtabili ti porta ad essere più sensibile anche nei confronti degli altri e, almeno per quanto mi riguarda, a cercare di non provocare loro sofferenze gratuite. Apprezzo chi invece criticandomi in maniera costruttiva cerca di aiutarmi in qualcosa di importante, ma detesto chi commenta e sentenzia tanto per evidenziare le caratteristiche altrui, magari ridicolizzandole o denigrandole per sentirsi lui migliore.

Sono d'accordo con te.
L'essere permalosi ha indubbiamente degli aspetti negativi, ma nel senso opposto è indice di sensibilità e se 'usato' nel modo giusto ci potrebbe aiutare a porci in modo diverso nei confronti degli altri, cercando di esprimere le nostre opinioni nel modo migliore per evitare di ferire la persona a cui ci riferiamo; perché chi è permaloso conosce bene il male che possono provocare delle 'apparentemente innocue' parole.

iris_1 is offline  
Vecchio 26-08-2004, 17.59.26   #7
Naima
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Data registrazione: 06-10-2003
Messaggi: 672
Ci sono poi diversi tipi di permalosi. Alcuni lo palesano altri, come me, sminuiscono e danno a intendere che tutto gli scivoli senza problemi. E' una corazza che serve a difendersi, a volte anche quando non ce n'è bisogno. Si fa buon viso a cattivo gioco così chi ci attacca ci vede forti e forse ridimensionerà l'attacco. Ma spesso invece crede di poterci dire quello che gli pare tanto noi non ce la prendiamo... qua si rimane fregati. Finisce che noi permalosi che non lo danno a vedere eliminiamo quelle persone, proprio le escludiamo dalla nostra vita quando magari dicendo loro "piantala il tuo atteggiamento mi da fastidio" avremmo potuto chiarire e continuare i rapporti. L'anno scorso andai in ferie col mio compagno e un'altra coppia. Io con l'uomo dell'altra sono spesso in discussione, è anche stimolante e divertente. L'anno scorso eravamo in Toscana vicino a Bibbona ed io volevo andare a vedere i luoghi del Carducci, ricordo tutte le sue poesie e ci tenevo, mentre lui non faceva che prendermi in giro. All'inizio era divertente ma poi ogni volta che chiedevo di andare in un posto lui sbuffava, mi scherniva, ripeteva mozziconi della poesia sui cipressi denigrandola. Ora lo so che non è una mia poesia ma mi ricorda l'infanzia, ci sono legata e questo mi va a smontare tutto il romanticismo di quella vacanza. Ad un certo punto lo odiavo e un giorno presi di forza il mio compagno e lo obbligai a portarmi (me sola) in giro per i luoghi Carducciani. Ho fatto l'associale, sono stata permalosa, ma me li sono visti senza rompipalle intorno. Ora con lui ho ottimi rapporti, è stato meglio esternare che mi aveva urtata a quanto pare!
Naima is offline  
Vecchio 13-09-2004, 21.30.10   #8
Melissa
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Data registrazione: 11-09-2004
Messaggi: 12
Credo che "il permaloso" sia effettivamente una persona più sensibile rispetto alla generalità e, confidando molto sugli altri, attribuisce un peso maggiore ad ogni cosa.
Tutto cade sul personale.
Melissa is offline  
Vecchio 13-09-2004, 22.56.03   #9
cernia
Ospite abituale
 
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 91
E se invece il permaloso fosse (lo dico perchè mi ci rivedo io in prima persona) un tipo troppo incentrato su se stesso da non vedere che nella vita di tutti i giorni capita a tutti di essere derisi, sgridati, ridicolizzati. ma noi vediamo solo noi stessi. E poi c'è il concetto di superbia ad esso collegato: gli altri non si devono permettere di dire così di noi, non abbiamo la capacità di ridere noi per primi di noi stessi. Un po' di autoironia ogni tanto non guasta. E aiuta e vedere le cose da un altro punto di vista.
Il segreto è ridimensionare, solo ridimensionare e riflettere su quello che dopo tutto ci è stato detto: la persona troppo incentrata su se stessa vedrà solo la propria sofferenza, si sentirà tradita, non capita, derisa, sola, sfigata. La persona che si apre verso il prossimo cercherà di capire il punto di vista dell'altro, perchè l'ha detto: invidia? (chissenefrega, peggio per lui), perchè mi vuole bene? (tanto meglio, c'è qualcuno che mi ama, magari mi soffoca col suo amore ma è pur sempre amore), perchè ha problemi lui stesso in famiglia e li scarica su di me? (vedi, non sono l'unico).
Insomma, io ho capito una cosa dalla vita: che più ci si chiude in se stessi, più si rimugina su quello che è successo e più si rischia di fare di una piccola cosa un dramma, un film enorme del quale ci si convince ogni giorno di più. E la cosa peggiore cui si può andare incontro è quella di influenzare negativamente il proprio destino e avere l'illusione, dopo, di essere quel che siamo a causa degli altri.
L'unica cosa a cui io sempre guardo è essere a posto con la mia coscienza: se ogni giorno mi posso guardare allo specchio ed essere fiera di me perchè non ho fatto del male a nessuno e perchè credo di vivere giustamente così, tutto il resto è nulla: non si può piacere a tutti e critiche ne prenderemo a iosa sempre: che sia un amico, o tuo padre o tuo fratello, se ritieni che questa persona sbaglia nel giudizio nei tuoi confronti, continua a vivere la tua vita come tu meglio credi, tutto il resto "fa volume" (come dice il protagonista de "I Laureati" alla fine del film).

Un saluto,
Cernia.
cernia is offline  
Vecchio 14-09-2004, 01.08.50   #10
neman1
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Data registrazione: 24-04-2004
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Ciao Cernia

e grazie mile anche a te per l'intervento. Sono in pieno d'accordo con te sulle cause e conseguenze della permalosia anche se la mia sia "causata" da cose molto piu radicali e meno ammissibili che "semplici" critiche verbali. Se fosse stato solo per quelle...sarebbero' state appunto, roba da autoironia. Invece come dici tu, la mia coscienza si e' sviluppata tenendo sempre presente l'episodio ( con la successiva aggiunta di tanti altri) inciso da qualche parte del profondo, come esempio perenne per non ripeterlo su altri in prima persona, il che di me fa una persona sensibilissima ed iperattenta a non deprivare altri del diritto di vivere in tutti i sensi. Ma questo mi ha portato a costruirmi limitato deviandomi ecco, verso un percorso meno naturale che relativamente da poco tento di ripristinare. Ma il vero problema e' la coerenza alle decisioni prese nell'infanzia dalle quali la mia costituzione...e quella si sa'.... non si cambia. Allora ecco la mia domanda iniziale sullo stile avvocatesco perche non trovo piu modo di finire questo "processo" interiore accusatrice della costituzione stessa...Ciao
neman1 is offline  

 



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